Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: morphine    13/07/2011    3 recensioni
...Quello fu il pensiero finale. Le poste fanno schifo.
20 anni! Ci aveva messo 20 anni ad arrivargli e molto probabilmente, ora che guardava bene la busta, qualcun altro doveva aver letto la lettera dato che notava solo ora era stata aperta e poi richusa accuratamente. E pian piano che rimetteva insieme i pezzi del puzzle dopo lo shoch iniziale, doveva esser stata sua nonna, lei viveva ancora a quell’indirizzo a Pasadena, lei aveva letto, lei sapeva...
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Di come Jared torni dove tutto è iniziato

 

 

Due anni dopo Jared arrivò davanti a casa Pontley.

Scese dal taxi e guardò la porta ricordando la prima volta che l’aveva vista. Ora tornava consapevole d’esser accolto a braccia aperte e con una torta calda appena sfornata per lui. Andò alla porta bussò e dopo alcuni secondi Samuel aprì la porta.

 

S: Jared! HALEY C’È TUO PADRE!

J: dov’è?

S: di sopra

H: ciao, come mai qua?

J: ho tre settimane libere.

H: e le vuoi passare qua in mezzo al nulla?

J: no, voglio passarle in mezzo al nulla con la mia unica figlia!

S: il ragionamento non fa una piega. Ti porto le valige di sopra.

J: grazie!

S: sei solo?

J: si. Shannon è in brasile a fare Dio solo sa cosa.

H: quindi sei venuto in vacanza... sai che noi lavoriamo sempre e non possiamo stare tutto il giorno con te vero?

J: si

H: ok, era solo per mettere le cose in chiaro!

 

Jared iniziava a sentire mancanza di casa. E per casa intendeva il Nebraska.

Ormai ogni volta che aveva tempo libero volava da Haley e la ragazza faceva finta di non sapere il motivo. Robert era morto un anno prima e da allora Jared era diventato iperprotettivo. Chiamava sempre e appena qualcosa non andava volava dalla figlia. Da quando era rimasta sola, Samuel si era trasferito nella casa principale con lei e non aveva più avuto un minuto per lui, era come se i due uomini si fossero alleati per tenerla occupata ed evitare che cadesse in depressione. La cosa non le dispiaceva, anzi, si sentiva amata e la convivenza andava bene, talmente bene che quella sera stessa dopo cena Haley convinse Jared a fare una passeggiata con lui...

 

H: non devi venire qua sempre... la nonna poi ci resta male se non ti vede mai!

J: l’ho vista due mesi fa... è venuta in Europa on noi.

H: sai cosa intendo!

J: lo so.

H: qui stiamo bene, va tutto bene, anche gli affari... forse riusciamo ad avere abbastanza soldi per comprare una casa a Los Angeles.

J: cosa?

H: vogliamo prendere una casa, così non dobbiamo stare da te tutte le volte!

J: non è un problema per me ospitarvi.

H: potrebbe diventarlo!

J: perché?

H: perché abbiamo preso una decisione.

J: cioè?

H: vogliamo provare a fare un bambino

J: cosa?

H: hai capito

J: cioè voi... cosa...

H: lo so, non te lo aspettavi ma ci abbiamo pensato e siamo giovani, le finanze vanno bene e abbiamo pensato che è il momento adatto.

J: non siete nemmeno sposati!

H: lo so, ma non ce la sentiamo ancora per quello!

J: oh e fare un bambino si invece?

H: se ti può far star meglio lo faremo prima o poi, solo che lo vogliamo fare per bene... un matrimonio serio, non voglio che il giorno del matrimonio il padre di Samuel stia imbronciato tutto il giorno, devo riuscire a conquistare quell’uomo! Ed è dannatamente difficile farlo.

J: perché il bambino allora?

H: perché siamo pronti.

J: quando sei diventata così matura?

H: lo sono sempre stata, sei tu che non presti abbastanza attenzione.

J: per cui diventerò... nonno.

H: si, sarai un nonno fighissimo!

J: ovvio!

H: sei tranquillo ora?

J: si, però dovrai iniziare a chiamarmi papà... o il bambino si confonderà poi...

H: posso provarci

J: davvero?

H: si

 

E continuarono così, a camminare sotto il tramonto sorridendo e consapevoli che nulla poteva rovinare quel momento.

 

 

 

 

 

THE END.

 

 

 

 

Ed è finita.

Grazie a chi ha seguito commentato e sopportato questo mio delirio, spero vi sia piaciuta almeno quanto, è piaciuto a me scriverla (anche se quest’ultimo capitolo è stato un parto).

 

                                                                                                                     

 

Grazie di tutto

   Giulia

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: morphine