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Autore: Angel_e_Devil    14/07/2011    1 recensioni
La mia vita, le mie vite.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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13/07/2011         23:52
Hey, questa è per te. Non dirò il tuo nome, ma capirai! Sei tu, l'unica persona che per me conta, come tutti quelli che, come te, hanno un posto speciale nella mia vita. 
Io non te l'ho mai detto, non te lo faccio capire, non te la do questa soddisfazione, ma lo sai, vero? Lo sai quanto per me sei importante, quanto sei per fortuna (o purtroppo) parte essenziale della mia vita e dello scorrere dei miei giorni. Senza di te, che vivrei a fare?
Ma si, dopotutto, se non ci fossi stato te, ci sarebbe stato qualcun'altro, o forse no, chi lo sa... ma adesso ci sei te. Perché sei arrivato? Chi ti ha dato il diritto di entrare così violenrtemente nella mia vita e stravolgere tutto quello che avevo lentamente costruito anno dopo anno? Stavo mettendo in piedi un bel muro sai? Una bella muraglia alta e lunga e possente, che mi avrebbe tenuto lontano da tutto e da tutti, dal mondo e dalle persone che mi avrebbero ferita. Invece sei arrivato, a rovinarmi i piani: sei arrivato senza chiedere il permesso, hai detto una parola, hai fatto un gesto, mi hai solo guardata... e tutto è caduto. Il mio possente muro si è sgretolato in pochi pezzetti di polvere che sono volati via trasportati dal vento che usciva dalla tua bocca mentre mi sussurravi le parole che mi hanno rapita.
"E ora come faccio?" mi sono chiesta. "Il mio muro cade e mi trovo protetta soltanto da questo... individuo. Così debole e fragile, anche più di me a volte! Come farà lui a proteggermi ora che ha distrutto il muro e si è buttato a capofitto nella mia complicatissima vita?" 
Guardati, piccolo, che farai a difenderti dal mio mare di problemi? Sei sicuro di voler rimanere qui? Qui tra i miei problemi e il mio carattere insopportabile? Guardami: sono solo da buttare. Insopportabile, testarda, sgradevole, acida, cattiva, fredda e a volte anche invidiosa. Non ti ho chiesto di entrare, quante volte o provato a farti fuori dalla mia vita? Che accidenti rimani a fare ancora lì? Avanti, vai via! Come hanno fatto tutti gli altri, come faranno altri e altri ancora. 
Ti ignoro, ti caccio, ti spingo, ti grido contro, ti rendo la vita impossibile, mi nascondo e ti ignoro, sperando che quando sarò uscita tu te ne sarai andato. 
Poi torno, e tu? Tu sei ancora lì. Mi guardi, mi sorridi, apri le braccia e mi sopporti. Come fai a sopportarmi, io mi chiedo? NON MI SOPPORTO NEANCHE IO! Ma tu si, tu mi capisci. Tu rimani lì e parli quando devi parlare, e stai zitto e mi lasci sbagliare, e mi fai ridere quando sono triste o piangi con me se è il momento di piangere. Tanto dalle parti mie va sempre tutto storto, allora non proverai a riaddrizzarlo, ma seguirai l'onda così come viene e mi darai la mano, di nuovo.
Facciamo ridere insieme. La gente è fatta male, e lo sappiamo; solo noi siamo giusti nel mondo!

Come quando facciamo una passeggiata ai confini dell'immaginabile. Il sole sulla schiena a 180°C senza acqua nè cibo, con i piedi che vanno a fuoco e sai bene che quando toglierai le scarpe mancheranno dei pezzi di pelle. Magari per la strada ti mangi anche un frutto rubato dal ramo di un albero e ti accorgi che è acerbo, così ti va a fuoco la lingua (che intanto è diventata verde) e hai ancora più sete. Ma l'acqua non c'è! Devi fare una salita di solo un'ora e mezzo per raggiungerla; allora la si fa! Sempre sotto al sole, sempre senza fermarsi, sempre pensando all'acqua... e tutto per cosa? Per consegnare un libro! Un libro alla biblioteca, che non è neanche l'ultimo giorno che può essere consegnato e ci sono anche dei comodi pulman che arrivano fino a proprio davanti la biblioteca. 
Ma noi no! Noi siamo speciali! Noi dobbiamo farcela tutta a piedi, fino a sopra! 
Poi quando arrivi, ti fiondi sulla prima fontanella che capita e ci perdi 10 minuti. Arrivi davanti alla porta della biblioteca e questa CHIUDE! Proprio davanti ai tuoi occhi, mentre muovevi gli ultimi passi e anche 15 minuti prima! In quel momento non ti butteresti in mezzo alla strada per farti investire? Non grideresti tutti i Santi finché non ti fulminano dal cielo?
No, noi no! Noi ci si mette a ridere e ci si attacca alla seconda fontanella lungo la strada per 20 minuti, mentre dietro si crea la fila. Poi si parla e si parla e si parla... finché non è ora di tornare a casa. Allora chiunque sano di mente prenderebbe l'autobuss (avendo anche l'abbonamento!).  
Ma noi non siamo sani di mente: si torna giù a piedi!

La discesa è stata più veloce del previsto (sarà l'acqua o la chiacchierata o il tempo un po' più fresco?). 
Commento del giorno dopo: STUPENDA LA PASSEGGIATA, DA RIFARE!


Come quando ti chiedi "Ma io e te cosa abbiamo in comune?" e la risposta è palesemente "NIENTE". Non un pensiero, una preferenza, un modo di fare... eppure... eppure ogni cosa nel nostro mondo sembra infinitamente compatibile. Cose fatte insieme? Talmente tante che c'è l'imbarazzo della scelta! Discese e salite con il pulman, senza alcun motivo, arrivare ad un paese vicino a piedi per andare da altre amiche, ma non voler farci accompagnare in macchina perchè le chiacchierate durante il viaggio erano una parte essenziale dell'uscita, il non sapere di cosa parlare e parlare lo stesso. Tutte quelle piccole cose... non si trovano ovunque le persone speciali come te. Le nostre altalene, le 
nostre storie, i nostri piccoli segreti, che per sempre rimarranno segreti.

Come quando insieme servimmo alla sagra, speransose di andare gratis a mirabilandia! Una faticosa settimana, dove tutte le sere portavamo pesanti piatti di minestre e gnocchi, pollo e torta al testo. Poi quando dopo bisognava PULIRE tutto quello che la gente lasciava nei piatti, addirittura munite di guanti (scadenti, che si rompevano all'istante) e professionalissimi FAZZOLETTI! Solo se ci ripenso mi viene da vomitare!
Quando finalmente aspettavamo la nostra ricompensa, vengo a sapere che lo stesso giorno del viaggio, c'è la festa di mia sorella. Ti dico: "Vai tu, tanto puoi stare con gli altri!" e tu prontamente rispondi: "E che ci vado a fare se tu non ci sei?"...
ed insieme siamo andate alla festa, saltando mirabilandia e speransose nel riprovarci l'anno dopo. CE LA FAREMO? Che importa? L'importante e che saremo sempre IO E TE.


Come quando tutti ci chiedono "ma vi conoscete dall'elementari?", mentre ci conosciamo da neanche un anno. Sappiamo tutto l'uno dell'altro e ci capiamo. Sei il mio Fratellone, ma non abbiamo legami di sangue; sei il mio tontolone perché fai tante cazzate, ma poi in fin dei conti le facciamo insieme! 
Se ci sei tu che mi dai il via, potrei fare di corsa tutta l'Italia; se mi spingi giù dal burrone, potrei fare bungee jumping; se mi gridi "ALL'ARREMBAGGIO" potrei saltare su un veliero e girarmi i 7 mari; ma lo farei solo perché so che tu saresti al mio fianco, fino alla fine di questa avventura e all'inizio della prossima.
Potrei dirti ogni minimo istante della nostra vita, da quella notte d'estate che restammo a chettare su Facebook fino a tardi, mentre tu eri a Roma e non ci eravamo mai parlati, nonostante facessimo la stessa classe. 
La cultura di canzoni che mi hai fatto con il tempo, e sopratutto la nostra "SEI FANTASTICA" che dietrio raccoglie troppe emozioni e troppi ricordi da elencare. Come l'ultima notte della festa a Capodacqua con la mia scritta sul muro, per far rimanere infisso nel tempo quel momento, o la prima pagina del quaderno di latino (era latino?) rimasta ancora incompleta dal giorno in cui mi hai detto che lasciavi la classe per andare in quell'altra scuola, e sei sparito così all'improvviso.
Se vuoi la verità, credevo che quando avresti lasciato la nostra classe, non ci saremmo più rivisti, la nostra amicizia sarebbe svanita lentamente e ci saremmo ricontattati una volta all'anno, ricondandoci quel che c'era stato e passando di tanto in tanto una giornata insieme. INVECE SEI ANCORA QUI. Ancora a rompere le scatole ogni giorno, PER FORTUNA. 


Forse, da me non ti saresti mai aspettato una cosa del genere, anche se già sapevi che sotto la mia dura scorza, c'è l'animo dolce e gentile di come sono veramente io. Con questo volevo solo dirti che per me sei veramente importante. Lo sarai, ancora per molto.
Non mi piace usare il PER SEMPRE, perché niente è per sempre, e lo trovo troppo pesante, troppo improgionante, troppo superficiale. La nostra amicizia non durerà PER SEMPRE, la nostra amicizia durerà finché noi vorremmo farla durare. Forse tra 100 anni saremo ancora tutti qui? O dall'anno prossimo ognuno prenderà la sua strada?
Non importa, nell'amicizia non si guarda mai al futuro; l'amicizia si vive, e con te è bellissima.                                                                                           .                                                                                                                                                  14/07/2011      01:24
                                    

  
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