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Autore: AkaRen    14/07/2011    1 recensioni
Sirius si trova nella stanza di Remus, e lo guarda dormire. Poi si avvicina...
"[...] Padfoot non disse niente, si avvicinò a Lunastorta e posò le labbra sulle sue, come quando tutto era iniziato. [...] "Ti amo, Padfoot" mormorò. "Ti amo, Lunastorta" giurò di aver sentito quella rispsosta, tra il buio più totale"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Sirius Black si trovava ad Hogwarts, più precisamente nella stanza di Remus Lupin.
I capelli lunghi gli cadevano morbidi lungo il volto. Gli occhi chiari del malandrino erano posati sull'altro uomo, che stava dormendo, le coperte attorcigliate a sé quasi fossero una seconda pelle.
Felpato sentiva quest'ultimo mormorare frasi senza senso, nel sonno, finché tre parole non attrassero ancor più la sua attenzione.
Sirius... Dove sei?” sussurrò Remus.
Felpato perse un battito e, in un primo momento, pensò di rispondergli, ma poi, deciso a non svegliarlo, restò in silenzio.
Intanto, alcuni ricordi tornarono alla sua mente.


Era appena iniziata l’estate e un vento leggero scompigliava lievemente i capelli dei tre malandrini.
Si parlava di ragazze; e, più che altro, dei tentativi, tutti falliti, di James nel cercare di conquistare la Evans.
I loro occhi si posarono sui colori del tramonto riflessi nel Lago Nero, placido come sempre.
In poco tempo si fece sera e l'oscurità avvolse i presenti, ricordando loro di rientrare nel Castello. Tra poco sarebbe scattato il coprifuoco.
James si voltò verso i suoi amici. “Ma secondo voi qual è la tattica migliore per ottenere un'uscita con la Evans?” chiese.
Ramoso, ma che domande! Te lo dico io, come ti suggerisco sempre: divertiti con Mocciosus, magari schiantalo o mettilo a penzoloni, minacciando di togliergli le mutande; eri stato un grande quella volta! Comunque, dagli fastidio, poi minacci la Evans di non fermarti finché lei non si decide a uscire con te! Oppure, dì che è stato Mocciosus a lanciarti un incantesimo e che tu ti sei solo difeso, così fai anche la parte della vittima: lui sta in quella posizione e vince sempre, un motivo ci sarà!” esclamò subito Sirius, ma poi fu fermato da un gesto secco di Remus.
No, no e no! Così la Evans non uscirà mai con te! Devi sapere come prendere le donne: magari invitala a sederti vicino a te a cena, poi portala nella Sala Comune e regalale un mazzo di fiori; delle rose bianche, per esempio!”.
James fece una smorfia. “Mmh- no, non mi convince la tua proposta, Lunastorta. Farò come dice Felpato!” annuì.
Corse quindi verso il Castello, deciso a trovare la sua amata, e lasciò i due malandrini da soli. Ben presto, comunque, sarebbero rientrati anche loro.
Sirius si sdraiò sull'erba e Remus lo imitò.
Lunastorta, hai mai pensato di restare con una ragazza, invece di avere un'avventura di solo una notte o giù di lì?” sussurrò il malandrino.
Felpato, ti ricordo che sei tu quello che ci prova con mezza scuola. Comunque, no. A me le ragazze non interessano.” rispose, girando il viso verso l'altro.
Erano così vicini che i respiri quasi si mischiavano.
Occhi negli occhi, entrambi erano incapaci di distogliere lo sguardo.
E... chi-” la sua domanda fu stroncata quando le loro labbra, che nel frattempo si erano fatte sempre più vicine, si toccarono.
Remus arrossì, separandosi subito dall'altro e alzandosi in piedi. “S-scusa, scusa, scusa... è stato un... un errore, i-io...” cercò di giustificarsi e, senza attendere risposta, corse verso le mura di Hogwarts.
Sirius era ancora rimasto imbambolato. Si toccò le labbra e ci volle qualche istante finché non comprese cos'era successo. Corse quindi a sua volta verso il Castello, cercando di trovare Remus e parlargli, risolvere quella situazione.


Sirius scese da sopra l'armadio, cercando di fare meno rumore possibile e di non urtare nulla.
Remus non si svegliò.
Lunastorta...” sussurrò l'altro e, come se Remus fosse riuscito a sentirlo, aprì gli occhi.
F-Felpato...” mormorò, facendo vagare lo sguardo per la stanza, senza tuttavia riuscire a vederlo.
Si passò una mano tra i capelli, sospirando, e si mise seduto sul letto.
Improvvisamente, sentì una mano toccargli la spalla, allorché si voltò. Davanti ai suoi occhi vi era Sirius, i cui occhi chiari si incatenarono ai suoi.
Un sorriso spuntò sulle sue labbra, subito ricambiato dall'altro.
Sirius premette le labbra contro le sue, in un dolce e delicato bacio che presto si trasformò in uno appassionato.
Ti amo, Felpato.”
Ti amo, Lunastorta.”

   
 
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