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Autore: pallina90    14/07/2011    7 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buongiorno ragazze! state morendo pure voi dal caldo come me???
scusate se non ho postato martedì,ma oggi ho fatto un esame e quindi non ho avuto il tempo di riguardare il capitolo :) Vi ringrazio immensamente per il benvenuto che avete dato a questa storia:già dal primo capitolo sono arrivate le recensioni e più di 100 letture,grazie davvero!
Vi lascio il secondo capitolo e ci leggiamo in fondo ;)



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ATTRAZIONE

 

<<  Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione.  >>* 

“No cazzo no! Fermate la musica” era già la quinta volta che Edward bloccava le prove.
Il motivo:io.
Mi riteneva poco sensuale nella parte di Odile,il cosi detto cigno nero . Se Odette era l’emblema dell’amore puro e spirituale,Odile doveva  essere passionale e seducente nei suoi gesti,per accattivarsi le attenzioni del principe Siegfried. E io a quanto pareva,non ero adatta per quella parte.
“Sei rigida. Devi sedurre,e non solo il principe,ma la corte,il pubblico,il mondo intero. Nei fouette sei il ragno che tesse la tela,devi stare più dritta”
Non poteva contestarmi nulla dal punto di vista della tecnica,anzi a suo dire ero anche troppo perfetta,e secondo lui era proprio questa mia perfezione ad impedirmi di lasciarmi andare. Il pianista approfittò dello stop per uscire dalla sala e andarsi a prendere un caffè e così rimasi da sola con lui. “Edward io mi sto impegnando al massimo per questa parte,ma-“
“Non è vero. Se cercassi solo il cigno bianco tu saresti perfetta,ma non è così” mi si avvicinò e si posizionò dietro di me,appoggiando il suo petto alla mia schiena,e cominciando a parlarmi all’orecchio “ Devi lasciarti andare Bella;stai cercando di sedurmi,sii sensuale,sfodera tutta la tua carica erotica. Nel modo in cui ti muovi adesso non riusciresti ad irretire neppure un vecchietto” Mi girai di scatto e feci per mollargli un ceffone,ma lui fu più veloce di me e mi bloccò per il polso “E’ questo che intendo quando dico che devi lasciarti andare. Mettici il cuore,sorprendi te stessa e sorprenderai gli altri” Mi divincolai e quando ci riuscii, gli voltai le spalle “A domani Edward” e lo lasciai lì senza aggiungere altro.

Passai l’intera serata a guardare su internet le variazioni del cigno nero eseguite dalle più brave ballerine:Zakarova,Semionova… e poi cosa mai fatta prima mi misi davanti lo specchio e cercai di essere sensuale,di lanciare sguardi che potessero sembrare maliziosi,ma io e l’eros eravamo due cose molto diverse. Non che fossi una sprovveduta,ma le mie relazioni non erano mai state incentrate sul sesso o sull’attrazione prettamente fisica. Decisi di andare a letto e che il giorno dopo mi sarei impegnata maggiormente,sfruttando più la mia intelligenza che il mio corpo.

 

La mattina seguente feci una cosa che raramente facevo,mi truccai;nulla di esagerato,solo un filo di matita e un po’ di mascara per sottolineare lo sguardo,raccolsi i capelli nel solito chignon e fui pronta. Arrivai presto a scuola e lasciai libero il pianista:volevo fare le prove da sola con Edward. Cominciai gli esercizi di riscaldamento e circa un’ora dopo arrivò anche lui e si sorprese di trovarmi già pronta. “Buongiorno Edward. Oggi proveremo da soli,così potrò concentrarmi meglio”
“Buongiorno a te Isabella,se vuoi possiamo cominciare subito sono pronto.” Velocemente mi liberai degli scalda muscoli,indossai le scarpette da punta e feci partire la musica. Mi misi in posizione,feci un bel respiro e iniziai la variazione. Per tutto il tempo non staccai mai lo sguardo da quello di Edward,volevo provocarlo,fargli capire che stavo mettendo tutta me stessa in questa variazione e cercai di muovere in maniera quanto più sensuale possibile le mie braccia,cercando di farle diventare davvero le ali di un cigno. Durante il passo a due lui accarezzava sensuale le mie gambe e mi sussurrava “Senti la mia mano,rispondile.” E così feci andai incontro alla sua mano.
I suoi occhi verdi erano due calamite che mi attiravano e non fu difficile mantenerne il contatto,anche durante i giri mi fungevano da punto fisso. Terminata la variazione ero esausta,ma soddisfatta di me stessa;stavolta non avrebbe potuto replicare nulla. Senza degnarlo di uno sguardo mi avvicinai al borsone ed estrassi la mia bottiglietta d’acqua per berne qualche sorso;sentii lui muoversi dietro di me e poi poggiare il suo petto sulla mia schiena,come aveva fatto ieri. “Sei stata divina Isabella,hai colto nel pieno il personaggio” e dicendo ciò spinse il suo bacino verso il mio sedere,e dalle calzamaglie potei benissimo sentire la sua erezione durissima. Rimasi per un attimo senza fiato:io Isabella Swan,ero riuscita a far eccitare Edward Cullen semplicemente ballando?  Sentii un languore diffondersi nel basso ventre e un calore partire proprio da lì. Cercai di scostarmi delicatamente,ma lui non me lo permise,continuando a sfregare la sua erezione sui miei glutei “Era questo che intendevo ieri-mi soffiò all’orecchio- devi riuscire a far eccitare il pubblico come hai fatto con me oggi” e cominciò a solleticarmi il collo con la punta del naso. Contro ogni previsioni,anziché scostarmi,poggiai la testa sulla sua spalla,favorendo il suo sali-scendi. Poi lui mi prese il volto tra le mani e mi baciò. Non era un bacio tenero,ma infuocato e passionale;subito la sua lingua sfiorò le mie labbra e io le dischiusi per darle libero accesso. Entrò quasi con forza dentro la mia bocca e la esplorò a fondo,prima di intrecciare le nostre lingue;senza interrompere il contatto,riuscì a farmi girare di fronte a lui. Senza alcuna delicatezza mi sospinse verso la parete,e cominciò ad accarezzarmi le cosce,e portò una mia gamba su un suo fianco. Spinse il suo bacino contro il mio e mormorò ,con la voce roca e distorta dalla passione “Ti voglio. Qui. Ora”


*Algernon Charles Swinburne



Cosa farà adesso Bella? si concederà o lo mollerà lì visto il modo in cui l'ha trattata?  Volevo precisare che alcuni dialoghi iniziali sono stati presi dal film "The black swan",da cui la storia prende ispirazione. Bene,non mi resta che auguravi una buona settimana,chi è libero dagli studi si vada a rinfrescare a mare,e ci ritroviamo qui giovedì prossimo,con un nuovo capitolo. Voi intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questo,un bacio Paola



   
 
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