Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: sehunssi_    14/07/2011    8 recensioni
Il ragazzo rimise la parrucca nell’armadio, facendo attenzione a non rovinarla. Poi piegò la gonna e la maglietta e le ripose anch’esse nell’armadio. Infine, sistemò le scarpe nella loro scatola, per poi nasconderla sotto al letto. Tirò un sospiro di sollievo, ringraziando il Signore che, anche oggi, nessuno lo aveva riconosciuto travestito da ragazza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

4.

 

Era passata qualche settimana e gli esami – come anche le vacanze estive – si facevano sempre più vicini. Taemin trascorreva le giornate a casa, per prepararsi agli ultimi test. Non aveva avuto molto tempo libero per uscire né per trasformarsi in Taeyeon, suo alter-ego in gonnella. Sospirava, sventolandosi per il troppo caldo della sua stanza. La finestra era completamente spalancata, ma non vi era nemmeno un alito di vento e, manco a dirlo, il condizionatore era rotto. Avrebbero dovuto ripararlo entro la prossima settimana, o almeno così gli aveva detto sua madre.

Cercò di non pensare al caldo afoso e di concentrarsi sui problemi di matematica. Ma più del caldo, c’era qualcos’altro che non voleva dargli pace: Minho. Non l’aveva più visto da quel giorno, né a scuola né in giro. Probabilmente, pensò, deve essere molto preso dagli esami e non ha tempo.

Sospirò nuovamente e, a testa china, riprese a studiare. L’indomani avrebbe avuto l’ultima prova scritta su tutto il programma dell’ultimo quadrimestre. Per non rovinare la media e passare, anche quest’anno, con il massimo dei voti in tutte le materie avrebbe dovuto prendere cento su cento. Era sempre stato capace in matematica, e quindi non avrebbe avuto grandi problemi nemmeno in questa prova. Sbuffò e chiuse il libro, stanco di rileggere ormai la solita frase da venti minuti. Non c’era con la testa, quindi era inutile provare ancora a studiare. Si alzò e si stese sul letto, chiudendo gli occhi. Minho, Minho, Minho. Vedeva solo lui e nessun altro. Sentiva il suo nome ovunque. Si girò su un fianco, cercando di pensare ad altro.

Tra un pensiero e l’altro finì per addormentarsi.

 

-

 

“Quindi mi stai dicendo che nonostante domani ci sia l’ultimo test di prova prima del vero esame tu non hai aperto libro e sei andato a farti un giro in bici al parco.”

“No, Kibum, ti sto dicendo che: preso dal troppo studio  per distrarmi sono uscito per fare la mia solita ora di bicicletta giornaliera.”

“Ma non hai studiato.”

“Pace, tanto in storia non ho problemi.”

“Ma è il test su tutto il programma e-“

“Kibum, anzi, Umma, non preoccuparti. Passerò anche questa. E ora scusa ma corro a lavoro. Ci vediamo domani.”

“Okay okay, a domani. Byeee.”

Minho chiuse la chiamata e si rimise il telefono in tasca. Poi salì sulla bicicletta e si diresse verso il market: tra poco sarebbe iniziato il suo turno.

Arrivò con un paio di minuti d’anticipo, Jonghyun fuori dal magazzino che stava scaricando delle casse da un camion.

“Ohi, Minho! Muoviti a cambiarti e vieni a darmi una mano! Queste casse pesano troppo per il mio fisico.”

Il moro rispose con un cenno della mano, posò la bici e si diresse verso la stanza dello staff per cambiarsi. Negli ultimi giorni non aveva dedicato molto tempo allo studio, e se ne rendeva perfettamente conto. La sua media era rimasta più o meno la stessa, nonostante avesse cominciato a lavorare. Ormai la sua carriera scolastica, per quanto riguardava le superiori, stava volgendo al termine. Non avrebbe più rivisto nessuno dei vecchie compagni, tranne ovviamente Kibum, col quale era amico sin dall’asilo.

Si cambiò e andò ad aiutare Jonghyun con quelle casse.

“Allora, uhm, come se la passa Kibum?”

“Jonghyun-Hyung… lo chiedi a me? Penso che tu lo senta molto più spesso del sottoscritto!”

Jonghyun abbassò lo sguardo, sorridendo imbarazzato.

“Non è- Beh sì, ci sentiamo spesso. E’ un male? Mi sta simpatico quel ragazzo…”

“Tranquillo Hyung, Kibum se la passa bene è solo-“ posò l’ennesimo scatolone nel magazzino, interrompendosi “E’ solo stanco per via degli esami. Appena finiti penso che potrete vedervi molto spesso. No?”

L’altro annuì, poi diede una pacca a Minho sulla spalla.

“Grazie per l’aiuto… Aish! E’ arrivato un cliente, ti conviene andare tu a servirlo, io sono inguardabile.” Minho guardò l’amico: era completamente sudato e… sì, puzzava leggermente. Non era proprio fatto per i lavori pesanti.

“Okay okay, vado io. Tu magari vai a rinfrescarti un attimo, sei leggermente sudato.” Jonghyun sorrise, mentre Minho usciva dalla porta del magazzino dirigendosi verso la cassa.

“Buonasera e benvenuto!” disse rivolgendosi al cliente. “Ah, benvenuta dovrei dire!” Si corresse, perché il cliente era in realtà una cliente.

La ragazza sorrise goffamente, abbassando la testa.  Sussurò un “Buonasera” e si diresse verso il reparto dei dolci. 

“Se ha bisogno chieda pure!” Minho non fece in tempo a terminare la frase che sentì un tonfo provenire proprio da dove si era appena diretta la giovane: era scivolata, mentre cercava di prendere del latte, facendo cadere le bottiglie di vetro in terra e rompendole.  Si avvicinò, abbassandosi per aiutarla ad alzarsi.

“Avrebbe dovuto chiamarmi se non arrivava a prenderle, l’avrei aiutata io a-“ Si bloccò improvvisamente, e sentì come un tonfo al cuore. In meno di un millesimo di secondo pensò di avere davanti a sé la ragazza più carina di tutto il pianeta. Lei arrossì, chiedendo scusa sottovoce.

“H-ho fatto un disastro, mi dispiace. Mi scusi, mi scusi!”

“No, ah, tranquilla. La aiut- ti aiuto ad alzarti, ecco.” Minho aiutò la ragazza a tirarsi su e non poté fare a meno di notare il fisico esile e magro.

“Pagherò per il danno… mi dispiace…”

“Non ti preoccupare, ehm, sistemo io. Succedono spesso queste cose, non è grave…” Minho sorrise, cercando di rassicurare la ragazza. Poi ebbe un lampo di genio e fece la cosa più intelligente della sua vita, secondo lui.

“Come ti chiami? Io sono Minho, piacere.” Le porse la mano, sorridendo a trentadue denti.

“Taeyeon. Mi chiamo Taeyeon.” Rispose l’altra, guardandolo negli occhi.


- - -

Rieccomi, sono tornata. Scusate se è un capitolo un po così, cercherò di farmi perdonare ;___; Spero comunque che vi piaccia, visto che finalmente... insomma, le cose si stanno smuovendo piano piano! Fatemi sapere cosa ne pensate, commenti e critiche sempre ben accetti (:
alla prossima <3

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: sehunssi_