Ecco il nuovo capitolo della mia storia :) mi dispiace di aver fatto passare così tanto tempo dall'ultimo capitolo ma sto traslocando quindi non ho avuto tempo di scrivere!
Spero che vi piacerà.
Ils



La guardò intensamente. Benché fossero piuttosto lontani anche lui sentiva il suo sguardo addosso. Un misto non di paura quanto di agitazione e di rabbia si faceva strada dentro di lui. Sentiva i battiti del suo cuore più forti del normale, quasi percettibili nella sua testa e le dita intirizzite.

“Andatevene. Lasciateci soli.” Disse Morgana alle guardie che subito obbedirono al comando.
“Che cosa vuoi Morgana? Non ti è bastato distruggere il regno di Camelot ed uccidere tuo padre. Non hai risparmiato neanche Gaius.” Urlò. La voce si spezzò. Una piccola lacrima cadde giù rigando la sua guancia rossa per la fatica. Voltò la testa per un attimo in modo da asciugarla ma ormai un’altra era già caduta. Trasse un respiro profondo.
“Non mi sembravi così sconvolto ieri, Merlin. Al contrario, nonostante tu fossi venuto nel mio castello per recuperare la spada che sembra essere così importante per il tuo caro Artù, eri apparso molto ben disposto nei miei confronti.” Un ghigno era comparso sul suo viso nel pronunciare queste parole ma Merlin non capiva ciò che stava dicendo. A dire la verità appena cercò di pensare al giorno prima si accorse che c’era come un vuoto nella sua mente, non si ricordava.
“Vedo la tua confusione nella tua mente riflessa sul tuo viso, forse non ricordi ciò che è successo..non è vero?
Allora lascia che te lo mostri.”

Un movimento delle mani e apparve tra loro una sfera luminosa grande all’incirca come lui, lampi apparivano al suo interno e i tuoni rombavano minacciosamente. Apparve il castello di Morgana: la sfera gli stava mostrando la notte prima. Lei sapeva prima del suo arrivo, si chiese come fosse stato possibile.
Rivide lui stesso stendere le guardie con gli incantesimi e aggirarsi per il castello fino ad arrivare alle stanze di Morgana e rivide Artù che si dirigeva nelle segrete.
Li aveva osservati per tutto quel tempo.
Entrato nella stanza dove ella custodiva la spada Merlin la vide davanti a sé. “Come può essere possibile, Morgana non doveva essere qui” pensò accompagnando al pensiero un forte sussulto. Rimase stupito e non riusciva più a muoversi, non sapeva cosa fare. Provò a pronunciare un incantesimo ma prima di poter aprire bocca Morgana aveva già pronunciato il suo.

A quel punto vide sé stesso prima calmarsi poi avvicinarsi a lei. Non riusciva a percepire le parole e questo lo agitava. Dopo qualche secondo all’improvviso vide sé stesso e Morgana avvicinarsi ancora di più, si stavano guardando negli occhi, uno sguardo dolce e senza rancore da parte di entrambi, rimase esterrefatto. Erano in mezzo alla stanza, in piedi, i tuoni ancora rombavano e l’unica luce proveniva dalla finestra per i lampi che imperversavano fuori, a scatti. Continuavano a guardarsi quando entrambi accostarono i propri volti e si baciarono.
Fu un bacio lungo, assurdo ma reale, vero, senza falsità.
Merlin capì che in fondo si amavano. Si sarebbero amati se non fossero stati in quelle circostanze, se non fossero stati loro, se tutto fosse restato come quando stavano entrambi a Camelot e Uther vi regnava ancora, quel periodo che entrambi ricordavano come felice e senza troppe preoccupazioni. Purtroppo però erano cresciuti e entrambi avevano capito chi erano veramente. Ormai era troppo tardi, c’erano troppe cose che non si potevano perdonare l’un l’altra. In seguito Merlin venne a conoscenza del fatto che l’incantesimo di Morgana era semplicemente un incantesimo di perdita di memoria, ella aveva soltanto cancellato gli ultimi avvenimenti. Merlin era bloccato davanti a quelle immagini che lo avevano sconvolto ancora di più di quanto non fosse prima. La sfera scomparve così Merlin e Morgana poterono di nuovo guardarsi. Prima che tornasse la rabbia e l’odio tuttavia ci fu lo spazio di un ultimo sguardo come quello della notte precedente.
L’ultimo addio prima di ritornare alla realtà.