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Autore: Ragazzacupa    14/07/2011    2 recensioni
Jiraiya è un ottimo scrittore, ma con la donna della sua vita, Tsunade, non riesce proprio ad andare a colpo sicuro. Un trailer di un film gli da un'idea nuova per riprovare: solito fallimento o dolce epilogo? Leggere per scoprire. [Jiraiya, Tsunade, Shizune e Tonton :D]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shizune | Coppie: Jiraya/Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Casanova

Mah, la JiraTsu è carina, specie nell'ultimo discorso dello Shippuden.
Questo è un tributo, e l'ispirazione l'ho trovata leggendo una nota su
 facebook, non conosco il film in questione quindi non so se la scena
si svolge come l'ho sviluppata io.
Spero vi piaccia ^^ 

 

Jiraiya era uno scrittore celebre nelle zone vicine alla piccola cittadina di Konoha, ma aveva anche dei fedelissimi anche a Suna, la città del deserto. Lui scriveva di storie d'amore intricate, interessanti e che facevano un baffo (se non di più) alle noiosissime telenovelas sciatte e lineari che producevano gli scadenti registi dell'intera regione giapponese. Un paradosso incredibile, dato che era conosciuto nei giornali scandalistici per le sue storie d'amore lampo con giovani fanciulle affascinanti e prosperose, che gli davano facilmente alla testa ma che lasciava subito per un motivo preciso: lui aveva una donna. O meglio, amava senza che lei ricambiasse. Una donna anch'essa prosperosa fisicamente, ma diversa dalle altre. Furba, astuta, coraggiosa ed intelligente, questi i pregi che gli avevano permesso di iniziare ad amarla sul serio. Ma di certo lei era conosciuta per il linguaggio forbito e schietto, per il caratteraccio e per la poca predisposizione ad amare: certo, non poteva dire di non avere ammiratori, ma li reputava tutti dei brutti porci senza cervello, non alla sua altezza da buona donna, da buon politico.
Jiraiya si chiedeva cosa fare per dare un'eventuale prova a Tsunade, per farle capire ogni sua sensazione, sentimento: non poteva partire in quarta, ovvio, la morte non era nei suoi piani. Confuso e pensieroso, accese la tv.
Vide improvvisamente il trailer di un film romantico, di cui non fece caso al nome: qualcosa di barboso che inizia con la C, pensò. Ma fu proprio grazie a quel trailer che trovò un'ispirazione romantica, non banale, forse grandiosa; almeno secondo di lui.
Ci mise l'intero pomeriggio a trovare quel regalo che lui trovava assolutamente magnifico e sicuramente efficace per la sua donna perfetta.
Salì di corsa le scale e suonò il campanello della lussuosa residenza della donna, senza capire e notare che due occhi dal riflesso d'ambra lo guardavano, minacciosi, omicidi e stizziti: Tsunade stava perdendo il controllo, stava per crollare dal nervoso.
La sua cameriera andò ad aprire alla porta e per poco non le prese un infarto, ma non lo diede a vedere affatto.

'Shizune, che sorpresa! Sono venuto per Tsunade, posso entrare? - domandò in maniera confidenziale l'uomo, scuotendo quella zazzera di capelli bianchi e lunghi.'

'Jiraiya-sama! - disse cercando di trattenere una risata per la scenetta patetica: lui, uno scrittore così importante, come poteva andare a rimorchiare in maniera così.. stramba-'.

'Shizune! Vieni subito qua! - urlò la bionda signora dal suo studio.'

'Mi scusi, la prego di aspettare qua, per favore!'

Detto ciò, la moretta corse come impazzita in preda agli incessanti richiami della sua signora.

' Tsunade-sama..'

'L'ho già visto dalla finestra, ma mi prende in giro? - disse Tsunade cacciando un urlo di stizza e sbattendo un pugno contro la scrivania.'

Ma in fondo, quello era il suo gioco, il loro gioco: lei non avrebbe mai potuto, mai nella vita, amare un simile uomo. O forse, non lo avrebbe mai ammesso, chissà.
Sorrise in maniera beffarda e disse a Shizune delle cose, in maniera veloce e poi ridendo di conseguenza. Non avrebbe potuto dare risposta più bastarda a quell'ignobile fallito.
Trattenendo la risata ancora una volta per recitare in una deliziosa scena comica quotidiana, andò dal vecchiaccio porcello per rispondergli nello stile della sua padrona

'Scusi.. - fece la giovane domestica allungando la mano al guinzaglio dell'animale - ma la signora ha detto che il porco non può entrare, ma il maiale si!'.

Lo portò verso di sè, tremando lievemente e chiuse in maniera seccata la porta di legno massiccio.

'Bel ringraziamento. - fece il farfallone dispiaciuto, allontanandosi per metà arrabbiato, deluso ed amareggiato: forse uno smacco così non l'avrebbe retto, forse.

'Beh, l'aspetto positivo è che sappiamo che cucinare per cena, vero Tsunade-sama? - iniziò Shizune.'

'Casanova.'

'Già, come Casanova. Che patetico, ormai l'autenticità è andata, per gli uomini.'

Tsunade però non la pensava così. Forse avrebbe dato una possibilità non troppo affrettata a quel maniaco, un giorno. Quel maialino, paffuto e semplicemente adorabile, sarebbe stato un buon inizio. E di certo non lo avrebbe mangiato a cena, sicuro.
 

 
  
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