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Autore: iride    19/03/2006    5 recensioni
Un mondo sull'orlo di una guerra, quattro regni. Un regno a ovest, uno a est, uno a nord e uno a sud. tra battaglie e feste mondane, metrimoni funerali gloriosi, eroi e traditori, si fondono odio e amore, formando unioni che riusciranno forse a riportare la pace. per primo l'amore tra il principe Inuyasha e la principessa Kagome, figli di regni in guerra tra loro. poi quello tra il peincipe Sesshomaru e una serva di nome Rin. ma riusciranno a debellare la minaccia del re Naraku e della sorella Kikio e ad abbattere i pregiudizi tra uomini e demoni?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sn in ritardassimo cn l’aggiornamento, ma ho avuto valanghe di compiti e neppure 1 minuto di tempo libero!!!

X 1° rispondo alle recensioni:

 

Elychan  -  lo so ke Kagome può sembrare troppo piena di pregiudizi, ma stà tranquilla ke cambierà idea!!! Specialmente dopo aver conosciuto meglio Inu J

 

Kate92  -  sicuro ke il matrimonio nn si farà, ma prima ci saranno avvenimenti sul matrimonio Inu/Kikio e feste mondane con MOLTI PETTEGOLEZZI !! nn temere quindi anke xkè personalmente nn sopporto Kikio e nelle ff mi regolo di conseguenza!!!

 

L’AMORE NON PUO’ AVERE CONFINI.

 

L’arrivo degli ospiti.

 

 

 

Le fiamme danzavano in modo convulso nel camino.

I pensieri di Kagome danzavano pure in modo incontrollato.

Perché era stato così violento?

Perché era stata così cattiva?

Perché era arrivata a questo punto?

Per un attimo provò ribrezzo per se stessa, per il suo mondo, per suo padre.

Lui aveva ragione, era stata una persona crudele ed insensibile.

Al solo pensarci le veniva ribrezzo.

I suoi occhi l’aveva gelata.

Il suo odio l’aveva gelata.

Inuyasha si alzò e si diresse verso la porta e la chiuse lentamente.

La ragazza rimase a terra.

Lui si voltò solo all’ultimo scrutando Kagome con la coda dell’occhio.

 

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I raggi del sole trapelavano dalle foglie gigantesche.

Il bruno tronco era usato come palazzo.

Vi erano molte scale che incidendo la spessa corteccia o collegando i diversi tronchi rendevano possibile passare da un’area del castello ad un altro.

Scendendo con una fune Rin arrivò all’ultimo piano dell’albero dove alloggiava la servitù.

Appena si incamminò sulle scale legnose udii una voce che la chiamava.

Era Midoky, colei che dirigeva tutti i lavori.

 

MID: riiiiiiiiiiiiin!!! Dove sei finita!!!

 

RIN: eccomi Midoky!

 

La donna le diede in mano delle coperte.

 

MID: dove eri finita?!?! Nessuno ha ancora messo in ordine le stanze per gli ospiti!

 

RIN: ospiti?

 

MID: certo, il re Xudein e la moglie. Sono venuti per parlare con il re Kaduzo Kirin di NonSòCosa

 

La ragazzina fece una faccia poco convinta.

 

RIN: non ci credo che tu non ne sappia assolutamente niente!

 

L’altra però arrossì tra l’imbarazzato e l’arrabbiato.

 

MID: non mi piace che tu parli in questo modo ad una tua superiore!

 

RIN: ma…

 

MID: non replicare! Piuttosto fai quello che ti ho detto!!!

 

Rin annuii e corse ad eseguire gli ordini.

Mentre si incamminava sul ponte sospeso per arrivare agli alberi della corte sentì Midoky che la rincorreva con la voce.

 

MIDE: prepara anche una stanza in più per Sesshomaru No Tama! Verrà anche lui e non sappiamo se si fermerà per la notte, tu però prepara ugualmente la stanza.

 

La ragazza oltrepassò il ponte.

Entrò in un corridoio e quindi in una stanza dall’aria sontuosa.

Vi erano grandi vetrate con rispettive balconate ricoperte da foglie e fiori multicolori.

I mobili, intagliati direttamente nel legno dell’albero, erano modellati con forme morbide.

Nella stanze c’erano varie aste sulle quali bruciavano fiammelle incapsulate nel vetro, per evitare incendi.

Rin si mosse con estrema cautela sul pavimento lucido.

Sistemò le coperte di tessuto pregiato e tirò le tende morbide e setose.

Controllò infine che non mancasse niente per l’arrivo del principe No Tama.

Uscì chiudendo la porta e si preparò per sistemare anche le altre stanze.

 

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Una carrozza avanzava tra le tempesta di neve.

I cavalli trainavano con fatica il cocchio nero.

Dalla tendina si poteva scorgere il pallido volto incorniciato da lunghi capelli neri.

Al fianco di questa c’era il re Naraku Oniguno Shinx.

 

NAR: allora sorellina, non sei contenta di far visita ad Inuyasha No Tama?

 

Lei lo raggelò con lo squardo.

 

KIK: quante volte ti devo ripetere di non usare quel tono sarcastico con me! So benissimo che non mi puoi sopportare, ma del resto nemmeno io ti posso soffrire quindi l’odio è reciproco!

 

Lui scostò una tendina per vedere il paesaggio.

 

NAR: secondo i miei calcoli mancano pochi minuti, tra poco dovremo vedere i cancelli delle mura della capitale.

 

Infatti delle guardie fecero fermare la carrozza.

 

-chi siete?-

 

NAR: sono Naraku Oniguno Shinx del regno di Orizufou e sono qui per vedere il re No Tama.

 

I cancelli si aprirono ed entrarono nella città.

Già si poteva vedere l’enorme edificio in pietra che era il palazzo del re Kuro.

 

NAR: sorella

 

KIK: sì?

 

NAR: vedi non innamorarti del principe

 

Kikio lo guardò offesa.

 

KIK: pensi forse che me ne innamorerò?! Mi credi una stupida?! Sò benissimo che è un matrimonio conveniente e nulla di più!

 

NAR: calmati, volevo solo essere sicuro, nulla di più

 

Lei guardò corrucciata il palazzo e ancora non sapeva quanto fossero false le sue certezze.

 

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Inuyasha aprì la pesante porta in legno e trovò Miroku sdraiato per terra.

 

INU: ma che stai facendo?!?!

 

Lui lo osservò con un sorrisino ebete.

 

MIR: sono stato colpito da una ragazza bellissima.

 

INU: la ragazza che hai avuto in dono dai soldati?

 

MIR: proprio lei!

 

Il principe si guardò intorno.

 

INU: e dove sarebbe adesso questa fanciulla?

 

MIR: fuggita

 

Inuyasha lo guardò allarmato.

 

INU: e dove?!?!

 

MIR: fuori

 

Lui fissò l’amico spazientito.

 

INU: fuori dove?!?!

 

MIR: non lo so

 

INU: ma insomma Miroku!!! Ti rendi conto che una pazza stà girando libera per il palazzo!

 

MIR: penso di non poter rendermi conto di un bel niente al momento, sono ancora traumatizzato

 

INU: e da cosa?!

 

MIR: dalla ragazza ovviamente!

 

INU: finiscila!!!!

 

Il principe afferrò l’amico per un lembo della veste e lo trascinò alla ricerca della fuggitiva.

 

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Sotto le fronde ombrose il re Xudein camminava in compagnia del re Kaduzo Kirin.

Gli abiti sontuosi strusciavano lievemente sul suolo e le scarpe di materiale pregiato risplendevano sotto i raggi solari.

L’animo del re del regno di Shinkon non era però così splendente ed aveva tutti i motivi di questo mondo per non esserlo.

Era da poco arrivato un messo con la funesta notizia dell’assalto al palazzo del regno del regno del sud e il suo sovrano non poteva che essere provato, specialmente se si tiene in conto il possibile rapimento di sua figlia Kagome.

La regina all’apprendere la notizia si era sentita mancare e della ancelle l’avevano scortata nelle sue stanze e da allora non si era mossa da lì.

Il re invece aveva deciso di costringere il re Kaduzo a prendere una posizione nella guerra.

 

XUD: tempo, tempo, tempo!!!! Tu sei qui a chiedere tempo mentre mia figlia potrebbe essere in grave pericolo!!!!

 

KAD: mi rendo conto della gravità della situazione, ma non posso entrare in guerra!! Il mio regno non si può permettere di inimicarsi il regno Uzoy!!

 

XUD: quindi voi permettere che attacchino il mio regno senza alzare un dito in mio aiuto?!?!?!

 

KAD: io posso solo darti un sostegno economico non ufficiale, ma nulla di più.

 

XUD: quand’è così io e mia moglie possiamo anche andarcene oggi stesso! Non abbiamo nulla a che fare con chi nega l’aiuto ad un amico!!

 

KAD: senti, tra poco ci sarà la Bora delle Grandi Nubi ed è rischioso attraversare la Grande Distesa Verde!! Rimanete per la notte!

 

Il re Xudein fissò pensieroso il volto dell’altro sovrano.

 

XUD: va bene, ma solo per una notte, non di più!

 

Quindi affrettò il passo e superò l’altro.

Questi però lo richiamò.

 

KAD: ci sarà un altro ospite stasera!

 

XUD: e chi sarebbe?

 

KAD: il figlio del re Kuro No Tama: Sesshomaru.

 

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Tra i corridoi in pietra due figure si muovevano illuminate appena da fiaccole.

Il servo che li precedeva aprì una pesante porta e annunciò gli ospiti.

 

- re Kuro No Tama, il re Naraku Oniguno Shinx e sua sorella Kikio Shinx chiedeno udienza alla maestà vostra!-

 

Un demone dai lunghi capelli argentati ed il viso stanco si avvicinò ai due nuovi arrivati.

 

KUR: Naraku, Kikio! Benvenuti!

 

NAR: mio caro re Kuro, sono venuto per parlarvi di una questione che mi stà molto a cuore.

 

KUR: bhe, ma prima non vorresti vedere i tuoi alloggi per la notte? Non crederai mica che io possa venire meno alla mia ospitalità!

 

Il re del regno dell’ovest sorrise al re nordico.

 

NAR: non ho mai pensato ciò! Però mentre mia sorella si riposerà nelle sue stanze io vorrei parlarti in privato.

 

E gettò uno sguardo significativo a Kikio, che seguì un servo verso le proprie stanze.

Appena fu uscita Naraku parlò all’orecchio del re.

 

NAR: (sottovoce) che ne diresti di un MATRIMONIO ?

 

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Mentre Rin correva nella strada per avvisare gli addetti e far organizzare la solita protezione per il palazzo dalla Bora delle Grandi nubi, un forte uragano ventoso.

Mentre le raffiche d’aria già cominciavano a farsi più violente una carrozza si fermò improvvisamente davanti alla ragazzina.

Rin cadde per terra sporcandosi l’abito.

La giovane imprecò contro la carrozza gettando insulti di vario genere.

Proprio allora scese dalla carrozza un demone dai capelli argentati seguito da un piccolo essere verdognolo e, al contrario dell’altro, aveva un aspetto tutt’altro che gradevole.

La ragazza distolse lo sguardo da lui per rivolgerlo a quello dalle lunghe vesti che ondeggiavano seguendo il ritmo del vento.

 

-voi sareste…?-

 

RIN: i-io s-s-sono una serva del re dell’est

 

-e da quando le serve del re dell’ovest insultano gli ospiti del loro re?-

 

RIN: voi quindi…dovete andare a palazzo?

 

-sempre se tu prima non abbia voglia di insultarmi ancora un po’

 

Rin rimase interdetta e pulendosi l’abito fece cenno di “no”.

Poi vide lo stemma ricamato sulla veste del nobile e sbiancò: in filo d’oro vi era lo stemma dei No Tama.

 

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Kikio aveva liquidato il servo e se ne stava nella nuova stanza.

Osservo la tetra visione delle scura foresta che vi era fuori dal palazzo ed annoiata uscì alla ricerca di qualche svago.

Vide qualcuno muoversi nell’ombra.

 

KIK: ehi tu!

 

La figura si fermò.

 

KIK: stammi bene a sentire tu!! Dimmi dove si trova mio fratello Naraku Oniguno Shinx!!

 

La sagoma indefinita non emise suoni.

 

KIK: mi hai sentito?!?!

 

Ancora non ottenne risposta.

 

KIK: ma ci senti?!?! Sei forse sordo?!?!

 

La figura scosse il capo per negare l’affermazione.

 

KIK: ma allora sei stupido!!!

 

La sagoma avanzò fino a farsi illuminare dalla luce di una torcia.

Gli occhi d’ambra la osservavano con aria da sufficienza e la bocca si contorse in una smorfia, mentre il resto del viso rimaneva immobile.

 

INU: veramente l’unica stupida qui sei tu

 

Kikio trasalì: non era esattamente l’incontro che aveva immaginato per conoscere il suo futuro sposo.

 

Piaciuto? J prometto ke d’ora in poi aggiornerò con + frequenza!!! Nel prox chappy mi concentrerò di +  sui preparativi x la battaglia e l’incontro tra Inu e Kikio (nn sarà gradito molto da lui!!!! J ), e la riappacificazione tra Kaggy ed Inu e il ritrovo tra Sango e Miroku!!!

E da nn dimenticare pure il seguito tra Rin e Sessho!!!

Quindi sarà 1 chappy + lungo di qst!

 

 

                                                                                                         

                                                  BY       IRIDE

 

 

 

 

 

 

  
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