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Autore: fairy81    20/03/2006    6 recensioni
Quando tutto è finito, quando puoi ricominciare ma non sai come, quando hai vinto ma ti senti sconfitto...qual'è il modo per tornare a galla? Harry se lo domanda e cerca una risposta fra i suoi pensieri.

"E’ questa la vittoria? Ci si sente così quando finalmente tutto si è concluso? E’ davvero questo il sapore della libertà?"
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi di questa storia non mi appartengono ma sono della cara J.K.Rowling, altrimenti sarei da qualche parte a godermi i soldi e questa storia non è scritta a scopo di lucro ma solo per diletto.


Il sapore della libertà




Le vedo lontane quelle luci, brillare nell’oscurità di questa notte senza stelle, mi chiamano, mi invocano, mi osannano, senza conoscermi realmente e senza prendersi la briga di provare a farlo. Hanno il colore dell’erba fresca all’alba, quando la rugiada profuma di mistero e il vento porta l’odore della foresta fino alla torre; il colore delle fragole che popolavano i miei sogni e le mie voglie quando d’estate aspettavo che venissero a prendermi per portarmi alla Tana…

“Mi piacciono da morire le fragole Harry, mamma ci mette un quintale di panna sopra e poi i gemelli la buttano tutta addosso a me e Ginny, stupidi… ma l’importante è che ci sono ancora le fragole, no? A te piacciono compagno?”

Così lontane…del colore del mare calmo,al mattino quando si abbassa la marea e del sole, dei fiori che popolano la foresta e il giardino attorno ad Howgarts anche d’inverno, nonostante siano coperti di neve…

“Harry, credi che Ron prenderà mai l’iniziativa con me? Mi piace così tanto, ma a volte lui non vede nemmeno oltre il suo naso. Forse non gli piaccio davvero, credo abbia una cotta per Lavanda… eppure basterebbe così poco, anche dei semplici fiori…”

Hanno i colori della vita. Ma io posso solo continuare a fissarle da lontano, con la vista sfocata e ogni senso paralizzato, perché ancora una volta un pezzo della mia vita mi è stato strappato, lacerato nuovamente. Dopo tanti sforzi per ritornare a galla ancora una volta sto andando alla deriva e mi sto lasciando affondare.

Da quassù posso vedere Hogsmeade, la gente che trotta e balla per le strade nonostante siano solo le quattro di mattina, scaglia scintille in cielo, bagliori di felicità e si precipita a svegliare chi ancora non sa, chi ancora vive un incubo e aspetta il soffio di un sogno per tornare a sperare. Gente che si abbraccia e gente che piange, ma non più per il terrore.Solo gioia e di nuovo voglia di vivere. Come ha fatto a diffondersi così velocemente? Chi avrà avuto la forza di correre ad avvisare il resto del mondo? Solo venti minuti fa era ancora lì, di fronte a me, certo non ghignava più, ma la sua sporca bocca poteva ancora sputare veleno; e ora tutte quelle persone sono per le strade, a urlare il mio nome, i nomi degli eroi e io resto nascosto su questa collina, fra gli alberi come un animale, dove neanche la luna può baciarmi. A osservarli. E a crogiolarmi nel mio dolore.

E’ questa la vittoria? Ci si sente così quando finalmente tutto si è concluso? E’ davvero questo il sapore della libertà? Perché io sento solo puzza di bruciato, di carne avvizzita e l’odore del sangue.

Salato

Non eravamo pronti, io non ero pronto, ma probabilmente non lo sarei mai stato, per cui meglio così, presto o tardi sarebbe successo e allora,come si dice, via il dente via il dolore. Ma perché ora che non c’è più, ora che è finita il dolore è così lancinante?

“Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive…”

Lui è quello morto, io sono qui, lui quello che tremava e supplicava, lui che uccideva provando piacere nel farlo e ridendone, ed ora è andato, defunto, bye bye baby… ma perché allora mi sento morto anche io?

Salato e umido

Non crediate che sia spiacente per lui, neanche fra cent ’anni, neanche sul letto di morte proverò pena per quell’essere indegno e mai,mai lo perdonerò. Ha avuto quello che meritava, anzi troppo poco. Spero che all’inferno facciano un alto uso di Crociatus, perché è ciò che gli spetta di diritto per l’eternità.

“Potter, sei così diverso da me, ma così potente. Mai,in vita mia mai, avrei creduto di vedere qualcuno così potente, addirittura più di me. Apri gli occhi Harry, non fare questo errore, risparmia la mia vita, con le mie conoscenze e il tuo potere non ci fermerà nessuno. Non essere sciocco, nessuno è più adatto di me a starti accanto.”

Nessuno più adatto di lui?! Il fuoco, tutto ciò che ho sentito dopo era solo fuoco. Lui ha ucciso tutti quelli che mi erano cari perché non erano adatti?

Il mio primo e unico Avada…così soddisfacente. Odio ammetterlo ma vederlo accasciarsi senza vita,ah che pace.Nessun dolore, nessuna colpa, solo appagamento.

Sarà il miglior ricordo per i miei futuri Patronus!!!



Chi voglio prendere in giro, questo non sarà mai un ricordo piacevole, non voglio ricordare nulla di quel mostro, nemmeno la sua morte. Ron che mi viene a recuperare a Privet Drive, Hermione trasformata in gatto, questi sono ricordi piacevoli. Ron che vince la coppa del Quidditch e Weasley è il nostro re e Hermione che mi aiuta a liberare Sirius, questi sono ricordi bellissimi. Hermione che sorride, splendente mentre ci presenta Jamie, le mie lacrime e Ron che sviene per la gioia. Questo è il mio ricordo più bello per i miei Patronus.

Loro che mi avrebbero già trovato quassù, nella mia isola felice, la nostra isola di pace, loro…

“Harry?”

Loro e Draco.

“Potter è inutile che ci giriamo intorno, credo di essere attratto da te, per quanto la cosa mi sconvolge abbastanza, ma a quanto pare i tuoi occhioni da cucciolo smarrito e i tuoi stupidi modi Grifondoro hanno fatto breccia nel cuore di pietra del principe delle Serpi. Insomma, tanto per provare, ti va di farti un giro con me a Hogsmeade Harry?”


“Harry, è un Malfoy! Come puoi fidarti di lui? Come puoi dire che lo ami?”


“Mi fido di te Harry, se davvero lui è la tua felicità allora io sono con te.”


Anche con lui ho dei ricordi stupendi e forse da domani ne avremo di migliori, ma non stanotte, adesso è ancora presto.

“Harry?” ripete, così piano e delicatamente, come una madre che sveglia teneramente il suo bambino. Draco, la mia mamma, il mio fratellone, il mio amico, il mio amante. Il mio tutto. Draco che lo nasconde agli altri, che fa il duro e il superbo, che graffia come una tigre e esalta il suo orgoglio e il suo prestigio come se fosse un Dio sceso in terra, Malfoy per tutti, ma Draco che affianco a me miagola come un gattino sperduto, che mi accudisce come un piccolo cucciolo indifeso e se necessario butta l’orgoglio nel cesso, tira lo sciacquone e si prostra a me, assetato in mezzo al deserto dove io sono la sua oasi, affamato nella povertà, lui il mio banchetto eterno. Draco che sa dove sono, che mi sente anche quando mi chiudo nei miei silenzi, Draco che mi ama, come nessuno mai potrebbe, con gli occhi e non solo con le parole. E che ora è venuto da me, come guidato da un filo che lo lega a me anche quando oceani e montagne ci separano, ed è venuto per riportarmi a casa, lui la mia casa.

“Draco.” Eccole le lacrime, ecco cos’era quel sapore salato sulle mie labbra… pulite la polvere che sporca il mio viso e lavate il sangue che macchia le mie mani, perché voglio rinascere, non voglio più soffrire. E tu amore, piangi anche tu e purifica la mia anima.

Ma lui non piange, vuole essere forte perché sa che qualcuno deve reagire e sa che io non sono in grado di farlo. Tutti pensano che per stare con lui devo avere molta forza e tenacia, ma non lo conosco come me, non sanno che è lui quello più forte, quello che si fa carico dei miei problemi e non si lamenta mai. E ancora stasera lo sta dimostrando.

“Sapevo che ti avrei trovato qui, ti stanno cercando tutti, sono così in ansia…”, lancia delle scintille d’oro in cielo, probabilmente il segnale che mi ha trovato e poi cautamente si siede alla mia destra, senza nemmeno sfiorarmi.

“Verranno qui?” non voglio nessuno, solo lui qui con me, non c’è persona o cosa che vale più di lui, “e poi tutti chi? Non c’è più nessuno.” Anche solo queste poche parole sono una fatica, sento solo il mio cuore colmo di crepe e le lacrime che scendono dai miei occhi ma che non mi danno alcun sollievo. Non vorrei parlare, per dire cosa poi, ormai non c’è più nulla da dire. Ma devo farlo, perché voglio sentire le sue parole, la sua voce che cura le mie ferite, o almeno ci prova.

“C’è Sam, Dean e Neville, ci sono Pansy e Tonks e i gemelli, la McGranitt e Silente, sai quanto ti amano, erano preoccupati. Ma gli ho chiesto di non venire perché sapevo che non volevi nessuno. E poi ci sono io, ci siamo noi e siamo più importanti di tutto il resto, tu sopra ogni cosa, non credi?”

Non mi guarda, fissa di fronte a se, dove ancora i bagliori e le scintille illuminano la notte, dove c’è chi ha ritrovato di nuovo la vera voglia di ricominciare a vivere. Non mi guarda ma conosco la sua voce, so che vuole spogliarmi, strapparmi via la carne infetta dall’agonia e curare le mie ferite per permettere alla mia anima di rinascere.

“No Draco, io ho fatto quello che dovevo fare, ma tu, tu…” sospiro, devo fermarmi, mi costa fatica dire qualsiasi cosa e vorrei essere solo muto, per un paio di ore. Istintivamente gli afferro la mano, così calda, e la stringo con forza, come se stesse per fuggire da me o come se fosse una visione distorta che sparirà non appena sarò di nuovo abbastanza lucido. Ma lui è lì, lo sento e sento la sua anima, assassina e assassinata come la mia, “…tu sei più importante, perché senza di te non ce l’avrei fatta, avrei preferito morire che vivere senza te.”

“Ma io ci sono Harry.” Mi alza il viso teneramente e asciuga le mie lacrime con quelle mani che io amo accarezzare, con quelle labbra che hanno il colore delle rose appena sbocciate e il sapore della frutta esotica e finalmente incontro i suoi occhi, un cielo tempestoso attraversato da fulmini che altro non sono che una devozione e un amore così profondo che mai avrei creduto possibile, mai per me. “E tu devi vivere. E’ finita,questa volta davvero. Sei libero. Vivi per me, per Ron e Hermione. Vivi per James, sai che devi farlo e sai che è la cosa giusta da fare. Per noi.”

E ora anche i suoi occhi si fanno lucidi, continua a trattenere le lacrime ma percepisco la sua sofferenza, due dolori diversi, io per i miei amici, che non rivedrò mai più, per loro figlio, così piccolo e per il mio amore. Lui che soffre per me, che ha ucciso la sua stessa madre per salvare me, quella stessa donna che io detestavo ma che ringraziavo nella notte, stretto a lui, per aver dato alla luce il mio angelo, lui, che ha paura di non rivedere la gioia di vivere nei miei occhi.

“Non ci riesco Draco, Jamie non ha neanche due anni e ha perso i suoi genitori per colpa di un pazzo, per colpa mia. Ci sono Fred e George, c’è Bill. Io non potrò mai sostituire Ron e Hermione, non sono in grado di farlo.” Ed è vero, loro sono morti per me, perché non si sono mai tirati indietro, anche di fronte alle peggiori atrocità di Voldemort. Anche ora che erano sposati e genitori di quella piccola peste del mio figlioccio non sono fuggiti, non hanno abbandonato. Per Jamie.

“Amore, lo sai che non è colpa tua. Tu non avevi alternative, loro le avevano e hanno scelto di lottare perché era la cosa più giusta da fare. Non hai colpe per tutto questo, non quando non potevi fare nulla di più di quello che hai fatto,” Grazie amore, non puoi neanche immaginare quanto io ti sia grato “e poi chi meglio di te lo sa? Vent’anni fa quel malato ha fatto la stessa cosa, oggi a Jamie, ieri a te. Ma tu sei cresciuto, certo con gli stupidi Dursley, ma sei cresciuto e sei diventato l’uomo che amo e che stimo sopra ogni cosa. Ok, è vero che ci sono i gemelli o Bill, ma onestamente quei due sono completamente matti e Bill ha già una bella famiglia a cui badare. Tu sei il suo padrino, hai solo me e sai che loro avrebbero voluto che fossi tu a prenderti cura di James. Saremo due ottimi genitori e non due sostituti, non gli faremo mancare nulla, avrà una gran bella famiglia, non come quella che hai avuto tu o come la mia, avrà noi e i Weasley. Cresceremo James come loro avrebbero voluto, nel loro ricordo e tu continuerai a vedere i grandi occhi di Hermione e il sorriso di Lenticchia in lui. Che ne dici Harry, pensi che sia possibile? Credi di avere ancora abbastanza coraggio per rischiare?”

Eccolo il mio Draco, quello che non molla mai, col suo ghigno canzonatorio che però non raggiunge i suoi occhi dolci e comprensivi. Lo amo così tanto. Sorrido, non posso farne a meno, ma anche il mio sorriso non raggiunge i miei occhi.

Si alza e mi tira su con lui. Lo guardo ancora, il mio animo è così in subbuglio, potrò davvero essere una buona guida per Jamie? Lui intuisce i miei pensieri perché lascia la mia mano e si allontana leggermente sorridendo. “Aspetta qui.”

Va via, lasciandomi basito. Si allontana dal bosco e mi lascia lì da solo, in piedi, in mezzo agli alberi, dove ora la luna può finalmente baciarmi e guidare i miei pensieri. Ma è un attimo perché già lo vedo risalire la collina,tranquillamente e soprattutto in compagnia. Con un uomo. Remus. Ringrazio quella luna che splende su di me, perché è per lei che quell’uomo non era sul campo di battaglia stasera, perché è appena passata la luna piena ed era troppo debole per poter lottare come voleva. Grazie luna perché non avrei sopportato di perdere anche lui, l’ultimo Malandrino, il mio sostegno, la mia famiglia.

E con lui c’è Jamey. Così piccolo, cammina attento, stringendo forte la sua mano per paura di cascare come capita spesso. E finalmente il mio sorriso raggiunge anche i miei occhi, ora che la mia famiglia è davanti a me.

“Zio Ally, zio Ally, fetta!!!” lascia la mano di Remus e corre verso di me, e la paura di cadere è sparita perché sa che io lo aiuterò sempre a rialzarsi e curerò le sue sbucciature e i suoi lividi. Mi inginocchio per prenderlo fra le mie braccia e lui si butta sorridente, così simile a Ron e so che Draco ha ragione, loro sono ancora qui, in lui. E’ proprio un Weasley, stesse lentiggini, stessi zazzera rossa, solo più crespi, come Mione, stesso sorriso contagioso. Ma anche a lui, come è stato per me, diranno che ha gli stessi occhi di sua madre, la miglior studentessa di Howgarts, Hermione Granger come Lily Evans.

“Si Jamey, c’è la festa, hai visto? Dovremmo andare a comprare un lecca-lecca da Mielandia vero?” Mi alzo con il piccolo James Charlie Weasley fra le mie braccia, tutto sorridente perché già sa che gli comprerò tutti i dolci che mi chiederà. Remus mi sorride e si avvicina a noi. Mi stringe una spalla con le sue forti mani, non ha bisogno di dire nulla perché lui ci è già passato, lui sa cosa provo. Draco resta in disparte e ci osserva con quel suo dolce sguardo divertito. Già sa, lo ha sempre saputo, ancor prima di chiedermelo.

“Allora Potter, sei abbastanza coraggioso per provarci?” gli sorrido, perché con lui ogni parola è sprecata, faccio scendere Jamie e lo prendo per mano, portandolo da lui che gli prende l’altra mano, Remus dietro di noi e ci avviamo giù per la collina. Ora sono pronto, il sangue non sporca più le mie mani e la mia anima è nuovamente sanata. Posso andare avanti, ho Remus, il mio passato, Draco il mio unico e insostituibile presente e con lui Jamie, il nostro futuro, e non posso voler di più.

“Draco, che sapore ha la libertà?” ora lo so, non è bruciato, non è sangue o odio, ora davvero sento la libertà.

“La libertà è svegliarmi ogni mattina e sentirti russare perso nei tuoi sogni, è prepararti il caffè e darti un bacio mentre ancora dormi e poi scappare al lavoro. E’ libertà sentire Pansy lamentarsi ogni santo giorno dei suoi fidanzati e andare a vedere ogni domenica i Kenmare Kestrels con Seamus, volare con te sulla mia Nimbus e ogni tanto riuscire a prendere il boccino, anzi dovresti allenarti di più!Libertà è uscire con te, andare a Diagon Alley e non doversi nascondere, è portare James da Fortebraccio e comprargli la coppa più grossa che c’è, libertà è preparare una pozione per il gusto di farlo o per farti un dispetto. Libertà è litigare con te e fare pace dopo cinque minuti, è baciarti e passare la notte con te fra le mie braccia. Libertà è sapere che sei la mia famiglia, che siete la mia famiglia e che ovunque mi porteranno i miei passi saprò che ci sarete sempre. Questa è la mia libertà, ha il sapore di te e di tutto ciò che amo. E per te, che sapore ha la libertà Harry?”

E io non posso fare altro che avvicinarmi e posare le mie labbra sulle sue, sono ore che aspetto di farlo, perché come sempre ha ragione lui, la libertà ha il sapore che ha detto lui, il sapore della vita. E dell’amore.

E con lui, Jamey e Remus vicini mi fermo a guardare una nuova alba nascere davanti ai miei occhi, rischiarata dalle scintille dei maghi che sanno cos’è la libertà e che ora possono affrontarla. Come me.



Fine



E vissero tutti felici e contenti... forse!!!
Salve a tutti!Ci tengo a precisare che questa è la mia prima storia, per cui spero vi sia piaciuta e non sia stata solo un'accozzaglia di parole. Ci ho lavorato un pò su, cercando di renderla al meglio, e per questo ringrazio Agartha che mi ha supportato, corretto e consigliato, davvero un tesoro oltre che una fantastica scrittrice. Se vi va di lasciare un commento, negativo o positivo che sia, sarà ben accetto, in modo da darmi la carica e i consigli giusti per tentare magari con un'altra storia, se invece faccio proprio pena ditemelo così mi ritiro!!!^__^
Nel caso vi interessasse sto anche traducendo un'altra Harry/Draco, io l'ho trovata carina e spero possa piacere anche a voi. Il titolo è "Is that still you?" e la potete trovare qui. Grazie per la lettura e a presto!
  
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