Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: SeleneLightwood    15/07/2011    3 recensioni
Blaine, vestito di tutto punto, mi sorride dalla sua postazione davanti ai fornelli.
“Ho preparato la colazione.” annuncia tutto giulivo, facendomi un sorriso che va da orecchio a orecchio.
Mi fiondo sui pancake.
“Scei coscì…tenero!”
Blaine ridacchia del mio biascicare a bocca piena e appoggia sul tavolo un paio di tazze fumanti.
Caffè.
Adoro questo ragazzo, l’ho mai detto?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In un giorno qualunque

In un giorno qualunque.

 

 

Alzarsi dal letto la mattina inizia a diventare faticoso.

La sveglia comprata all’IKEA durante quella vacanza in Svezia non smette di suonare, decretando così il mio completo risveglio.

Allungo una mano al mio fianco, cercando tra le lenzuola.

Quando non trovo nulla dall’altra parte del letto, non riesco a nascondere un verso di disappunto.

Dove si sarà andato a cacciare, questa volta?

Il sole filtra appena dalle tende semi aperte, ma sembrano pressappoco le otto.

Butto un’occhiataccia alla sveglia.

Nove e mezzo.

Beh, ci ho quasi preso.

Mi ributto sul cuscino e sonnecchio un altro paio di minuti, a metà tra lo sveglio e il sognante.

Quando il ricordo della sera precedente si fa strada nel mio cervello, tuttavia, mi ritrovo completamente sveglio e bisognoso di una bella doccia fredda.

Scuoto vigorosamente la testa nel tentativo di non arrossire e esamino attentamente i resti della cena in camera.

Ci sono ancora i bicchieri pieni di coca-cola, e un trancio di pizza abbandonato al suo ignobile futuro, e destinato inesorabilmente ad ammuffire.

Sposto la mia attenzione dai reperti archeologici che ieri erano la cena e mi fisso sulla finestra.

Mi alzo dal letto e mi avvicino lentamente per scostare le tende.

La visione è paradisiaca, come tutte le mattine.

La settantaduesima strada è meravigliosa come sempre.

Apro appena la finestra per far entrare l’odore acre di smog, pasticcini e hot-dog.

New York di mattina è lo spettacolo più bello che un uomo possa mai avere la fortuna di vedere.

La luce è intensa, e le strade brulicano di vita.

Il fornaio davanti casa lavora da ore, e un odore adorabile arriva fino alla finestra, sicuramente proveniente dal bar italiano qui sotto.

Croissant, fantastico.

Lo Starbucks all’angolo sembra già gremito di folla. Una anziana signora porta a passeggio il suo bassotto proprio davanti al portone d’ingresso del condominio in cui viviamo.

Sembra passata una vita dal diploma, eppure sono solo due anni che abbiamo lasciato l’Ohio.

All’inizio non è stato facile abituarsi alla vita frenetica di New York, dove nessuno dorme mai, di notte.

Eppure sono pieno di entusiasmo per questa santissima città esattamente come lo ero appena ci sono arrivato.

Trovare quest’appartamento da dividere con Blaine è stata pura fortuna.

Viviamo a nemmeno cento metri da casa di Rachel e Finn, anche se loro ci passano meno tempo.

Rachel è sempre in giro a fare provini, come il sottoscritto d’altronde, e Finn ha trovato un lavoro decente in una ferramenta, almeno fino a quando non si sposeranno.

Pare proprio che la proposta arriverà a momenti, ed effettivamente non vedo l’ora di festeggiare con Rachel con una delle nostre epiche colazioni da Tiffany.

Non credo che dimenticherò mai la prima che facemmo, proprio poco prima di perdere le nazionali.

Quella volta riuscimmo perfino ad intrufolarci nel set allestito per Wicked.

Il sogno di una vita.

Ci sono tornato con Blaine l’anno scorso, a vedere quel Musical.

E’ stato epico, stupendo, meraviglioso, fantastico, divino.

Insomma, sono gay, posso trovarvi biliardi di aggettivi di questo genere, per un Musical!

Blaine era così entusiasta all’idea di andare a vedere Broadway.

Ci stiamo tuttora uccidendo di provini, cercando qualche parte in giro, ma fino ad ora abbiamo ottenuto solo ruoli marginali.

Rachel sta calcando il palcoscenico, invece. Viene scritturata per quasi tutte le parti per cui fa i provini.

Alla fine sembra che il suo amore non sia stato ostacolato dalla carriera.

Finn sarebbe disposto a seguirla anche in Australia, tanto per dirne una.

Tornando a me e Blaine, mi domando dove accidenti sia finito.

Scappare così prima del mio risveglio, dopo una serata come quella di ieri!

Mi allontano dalla finestra con un sospiro rassegnato e mi dirigo in cucina strusciando le pantofole.

Appena apro la porta mi inonda un’odore di pancake appena sfornati.

Spettacolo mattutino divino!

Blaine, vestito di tutto punto, mi sorride dalla sua postazione davanti ai fornelli.

“Ho preparato la colazione.” annuncia tutto giulivo, facendomi un sorriso che va da orecchio a orecchio.

Mi fiondo sui pancake.

Scei coscì…tenero!”

Blaine ridacchia del mio biascicare a bocca piena e appoggia sul tavolo un paio di tazze fumanti.

Caffè.

Adoro questo ragazzo, l’ho mai detto?

Sicuramente da quando, quella volta in Ohio, disse con noncuranza di sapere esattamente il mio tipo di caffè preferito.

Probabilmente dal primo momento in cui l’ho visto.

Gli faccio un sorriso smagliante prima di tuffarmi nella mia tazza e intossicarmi dell’odore meraviglio del caffè.

Blaine mi sorride di rimando e sembra pensare a qualcosa con molta molta intensità.

Alla fine se ne esce con un: “Oggi non hai un provino?”

“Eh, già.” rispondo, riemergendo dalla mia tazza.  “Che la forza sia con me.”

Blaine scoppia a ridere, buttando un’occhiata al mio adorabile zaino Chewbacca, suo regalo di natale, ma torna serio quasi subito.

“Posso venire a vederti?”

Mi fa quegli occhioni dolci, che fanno tanto piccolo cucciolo di foca smarrito, e non posso far altro che arrendermi e arrossire violentemente.

Lui ne approfitta per prendermi una mano e stamparmi un bacio sulle labbra.

Non appena decido che finire il mio caffè proprio adesso che sto baciando Blaine non è assolutamente una priorità, una palla di pelo bianca mi salta sulle ginocchia miagolando infastidita.

Blaine sospira sulle mie labbra e si allontana con un sorriso sgembo.

Io lancio uno sguardo tagliente a questa soffice, malefica creatura, che ricambia la mia occhiataccia con sfida.

“Mia cara, adorabile Lady Gaga, dovevamo per forza interrompere?”

Lei miagola e si gira verso l’ultimo pancake, infilandomi la coda nel naso, giusto a sottolineare quanto gli importi di aver rovinato un momento così romantico.

“Brutta palla di pelo che non sei altro, diventerai una botte. la rimprovero.

Blaine ridacchia –stamattina è tutto un sorriso – e si alza dalla sua sedia, avvicinandosi a me.

“Visto che il provino è alle quattro di questo pomeriggio,” sussurra al mio orecchio. “perché non riprendiamo da dove eravamo rimasti ieri sera?”

Arrossisco violentemente mentre mi prende per mano e praticamente mi trascina in camera.

Lancio un finto sguardo disperato verso Lady Gaga, che mi ignora, troppo impegnata a ingozzarsi con il suo – mio – pancake, ma alla fine mi arrendo e mi lascio trascinare da Blaine.

Si volta verso di me, tutto entusiasta, e chiude la porta.

Gli sorrido dolcemente e mi avvicino per abbracciarlo.

“Grazie per ieri…e per stamattina. Per tutto, insomma.” mormoro sulla sua spalla.

Lui si allontana quel tanto che basta per guardarmi dritto negli occhi, e nel suo sguardo riesco solo a leggere una dolcezza pressoché infinita.

Arrossisco di nuovo, e mi domando per la centesima volta come è possibile che una persona bella come Blaine possa essere capitata proprio con me.

Poi lui si ritrova a un soffio dalle mie labbra, gli occhi sempre dritti nei miei.

“Buon Compleanno, Kurt.” sussurra prima di baciarmi.

Mi lascio andare al suo abbraccio e lo spingo delicatamente sul letto.

E’ un giorno qualunque, di una vita qualunque.    

La finestra aperta lascia entrare un po’ d’aria fresca, profumo di caffè e l’odore di New York piena di energia, e so che questa è la vita che ho scelto, la vita che ho sempre voluto.

Grattacieli alle spalle, Brodway ad un passo e Blaine che mi accarezza i capelli tra una carezza e un bacio.

 

 

 

 

Dedicata a Ilaryf90.

Perché il titolo è una canzone del suo amato Marco.

Perché il suo gatto si chiama Malika, ed è una palla di pelo bianco soffice soffice.

Perché presto ci lascerà per andare a spassarsela in mezzo agli svedesi.

Perché Kurt è l’amore della sua vita.

Perché lunedì è il suo compleanno, e stavolta non sapevo davvero cosa regalarle.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SeleneLightwood