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Autore: valli    16/07/2011    15 recensioni
sequel di NOTHING REALLY MATTERS... come vivrà la gravidanza bella?? aspetterà un maschietto o una femminuccia?? e edward? capirà i suoi errori?? ci sarà il lieto fine?? entrate e scopritelo!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Due corpi, due anime, un solo grande amore. '
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Capitolo 42: partenze e arrivi.
 
BELLA'S POV.
 
Era arrivato il momento di partire, lasciare un'altra volta Forks, ma questa volta senza un peso sul cuore. Questa volta, ero tranquilla.
Questa volta Edward stesso ci avrebbe accompagnato all'aeroporto, per salutarci, non per dirci addio.
Ci eravamo seduti su un paio di sedie, dopo aver fatto il check-in.
Jonathan si era messo in braccio a me, mentre Allison era sulla gambe del papà.
-Papy, ma poi ci chiami ogni giorno? Sei sicuro? Non è che ti dimentichi??- Chiede la piccola.
-Certo che vi chiamo sempre. Come potrei dimenticarmi di chiamare i mie cuccioli, uhm? E ricordati che fra due giorni vi raggiungo e non avremo più bisogno di chiamarci, capito?- Risponde, sorridendo.
-Si, ma è tantooo..- Si lamenta Jonathan.
Edward sorride, intenerito, scompigliandogli i capelli, proprio quando la voce femminile chiama il nostro volo.
Sospiro, facendo scendere Jonathan dalle mie gambe.
Edward si china a sua volta, abbracciando forte entrambi i gemelli, restii a lasciarlo andare.
-Dai, piccoli, che saluto la mamma..- Mormora.
-Ok..- Risponde Allie, allontanandosi seguita dal fratello, ma restando attaccata alle gambe del papà.
-Ehi..- Sussurro.
Gli accarezzo il viso, baciandogli le guance.
-Ci vediamo fra pochi giorni. Mi mancherai, ma ci sentiamo.- Mormora lui, stringendomi a se per i fianchi.
Gli prendo il viso tra le mani baciandolo profondamente.
Mi scosto poco dopo, ricordandomi dei due bambini innocenti che ci guardano.
-Mi mancherai anche tu. -Replico lasciandogli un altro bacio sulle labbra.
-Andate, ora, su...- Ordina, accarezzandomi un fianco prima di lasciarmi.
Annuisco, mettendomi in spalla la borsa e prendendo i bambini per mano.
Ci salutiamo di nuovo, prima di iniziare ad incamminarci.
I piccoli girano la testa, continuando a salutare il papà con le manine.
Volto il viso anch'io sorridendogli, prima di consegnare i documenti ad un controllore e sparire nei corridoi che ci portano all'uscita.
 
 
***
 
Fuori dall'aeroporto di Phoenix, il sole caldo e afoso ci colpisce, così diverso da quello tiepido di Forks.
-Andiamo dalla nonna?- Chiede Joe, stringendo più forte la mia mano.
-Si.- Annuisco. -Starete un pò da soli con Mary, perchè io devo andare un attimo da Aro. Ma faccio veloce.- Prometto.
-Veloce, veloce?- Chiede Allison sorridendo.
-Velocissima. Non vi accorgerete nemmeno che sono andata via!- Esclamo, facendoli ridere.
Prendiamo un taxi, che ci porta fino a casa di mia madre.
Gli chiedo di aspettare un attimo, in moda da scaricare le valigie e salutare Mary, prima di ripartire.
Quando chiamai Aro per chiedergli l'allungamento delle ferie, aveva accettato senza problemi, ma mi aveva chiesto di passare subito da lui, una volta tornata.
Così raggiunsi subito la suo ufficio, venendo accolta direttamente da lui.
-Allora, cosa devi dirmi di così urgente?- Chiedo, dopo i soliti convenevoli.
-Si, allora... Quest'anno vogliamo darci ad una nuova collezione, per bambini.- Spiega.
Sentendo queste parole inizio ad intuire qualcosa, ma lo lascio continuare. -Bell'idea.- Dico solo.
-Si, dai. Volevo sapere se.. Beh, è ancora tutto da decidere, sai come vanno queste cose, però.. Ci farebbe piacere se fossero i tuoi gemelli a fare da.. Diciamo modelli per questa linea. Sono dei bellissimi bambini e in più sono maschio e femmina, capisci.- Conclude sorridendo.
Annuisco. -Aro.. Sinceramente, non saprei cosa dirti.. Intendo, sono solo bambini e non so.. Non mi convince molto...- Mormoro, già decisa a rifiutare.
-Non devi darmi una risposta ora, ok? Pensaci e poi mi dirai.-
-Va bene.- Rispondo. -Ne parlerò anche con Edward.- Aggiungo, senza pensarci.
-Edward?- Domanda, curioso.
-Si, è.. Il padre dei bambini.- Rispondo, sentendomi in trappola: maledetta lingua!
-Capisco.- Annuisce, ancora curioso: non conosce tutta la storia, ma sa che io e Edward non ci parlavamo più.
-Bene, c'è qualcos'altro che devi dirmi?- Domando.
-No, nulla, solo questo. Puoi andare.- Mi congeda. Mi alzo e lo saluto, prima di lasciare il suo ufficio e poi l'edificio.
Prendo un taxi che mi riporta a casa di mia madre, dai miei bambini.
Già sentono la lontananza del papà, non è il caso che sentano troppo anche la mia.
 
***
 
...Due giorni dopo...
 
Erano passati due giorni dal nostro ritorno a Phoenix.
Avevo ricominciato a lavorare il giorno dopo, come dovevo, mentre i bambini stavano a casa di mia madre con Mary.
Avevo sentito più volte al giorno Edward e ogni tanto mi passava gli altri Cullen.
I bambini chiedevano continuamente quando sarebbe arrivato il papà e finalmente, potevo rispondere: oggi.
Infatti Edward sarebbe arrivato all'aeroporto verso le 18.00, e avevo deciso di fargli una sorpresa.
Un cliché in questo caso, ma non importa.
Gli avevo detto che non sarei potuta andare a prenderlo, perchè avevo un impegno di lavoro. Lui si era dimostrato comprensivo, dicendomi che avrebbe preso un taxi, senza problemi.
Al contrario, io e i bambini ci saremmo presentati davanti al suo gate a quell'ora.
 
-Dov'è? Dov'è?? Perchè non arriva, uhm??-
I bambini scalpitano accanto a me, allungandosi il possibile per cercare di vedere il papà.
-Ssh, tranquilli, deve ancora arrivare, su, fate i bravi. -Cerco di calmarli, senza risultati.
Piano le porte si aprono, e i primi passeggeri escono, dirigendosi verso i propri famigliari o amici.
-Mami, tu lo vedi??- Chiede Joe.
-No, non.. Ah si, eccolo lì!- Esclamo, trovando tra la gente la sua chioma rossiccia.
I bambini mi scappano di mano, spaventandomi, e iniziano a corrergli incontro, urlando "papà!"
Quando Edward si accorge che quei due scalmanati sono i suoi bambini fa una faccia sorpresissima, mollando le sue valigie e inginocchiandosi per stringerli forte.
Sorrido commossa nel vedere quella scena, avvicinandomi a loro.
Si alza sorridendomi appena mi vede, e ci stringiamo forte prima di lasciarci ad un lungo bacio.
Adesso si, che siamo insieme.

--


 

Ok, questo capitolo è il penultimo ed è schifosamente corto.
Lo so, vi avevo persino avvisate sullo spoiler della sue brevità, però sicuramente non vi aspettavate una cos del genere, mi spiace.
Purtroppo, non potevo attaccarlo ne al capitolo precedente ne al seguente.
Oltretutto, il seguente è l'epilogo.
Già piango, ragazze, dall'emozione.
Ma di questo parleremo sabato prossimo.
Spero che, nonostate tutto, vi si piaciuto.
Insultatemi nelle recensioni.
Baci!

PS. Recentemente ho scritto un'OS su Hermone di Harry Potter, si chiama La lettera di Hermione. La prima in tutta la mia vita. Vi lascio il link qua sotto, mi piacerebbe se qualcuna di voi la leggesse!

 

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Nel mio Blog, posto sempre avvisi ma sopratutto spoiler, a metà settimana

La lettera di Hermione. (One-Shot)
Sappiamo tutti benissimo come Harry Potter ha scoperto di essere un mago. Possiamo immaginare che Ronald Weasley l'abbia saputo da sempre. Ma Hermione? Lei come l'ha scoperto? Io l'ho pensata così..

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Nothing really matters (Conclusa)
Long Fiction, con Edward e Bella umani, con caratteri forti e molto simili. Popolari, desiderati da tutti e tutte. Entrambi pensano di essere molto distanti dall'amore. E se invece questo sia vicino a loro?Cosa accadrà?
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