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Autore: LetTheFlamesBegin    16/07/2011    3 recensioni
Il mare.
Una sola parola, ma per Charlie significava così tanto.
Erano anni che non ci tornava.
Dieci, venti, chi lo sa.
Gli era mancato.
Charlie amava il mare..anche se gli aveva spezzato il cuore in modo irreparabile.
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Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Nimphadora Tonks | Coppie: Charlie/Ninfadora
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il mare. 

Una sola parola, ma per Charlie significava così tanto. 

Erano anni che non ci tornava.

Dieci, venti, chi lo sa.

Gli era mancato.

Adorava sentire la sabbia sotto i piedi.

Le onde che si infrangevano sulle caviglie gli provocavano migliaia di piccoli brividi.

L'acqua fredda era come una seconda casa, per lui.  

Tonks lo prendeva sempre in giro...non riusciva a capire come facesse ad adorare due cose tanto diverse come i draghi e l'acqua.

Neppure lui riusciva a capire bene il perché, ma quell'enorme distesa blu lo faceva ritornare bambino.

Da piccolo giocava con Bill: infrangevano le onde, buttandosi nel mezzo.

Si fingevano due amici delle sirene, corsi in loro soccorso per aiutarle a sventare un attacco immaginario di chissà quale potere maligno.

E fantasticavano, viaggiavano con la fantasia immaginando di essere nei fondali del lago di Hogwarts.

Arthur e Molly li osservavano dalla riva, ridendo con loro o gridandogli di fare attenzione, pre occupati.

L'azzurro del mare era sempre stato un punto fisso, nella sua mente.

Bill, intanto, era cresciuto. Non aveva più tempo per lui, figuriamoci per i giochi.

Ogni tanto Charlie si rannicchiava dietro la porta della camera di Bill e origliava il fratello.

Sperava che gli ritornasse la voglia di combattere con lui i mostri marini.

Erano passati gli anni.

E del mare restava solo il ricordo.  

Era arrivato Perce.

Poi erano nati Fred e George, e la situazione economica della famiglia aveva cominciato a oscillare pericolosamente.

Di notte, nonostante l'età ormai avanzata, si rannicchiava sotto le lenzuola e chiudeva gli occhi.

Fingeva di essere sulla spiaggia con l'intera famiglia.

Erano tutti felici, ridevano.

Stavano insieme.

Uno dopo l'altro erano arrivati anche Ginny e Ron, e il suo sogno ad occhi aperti era svanito del tutto. Passavano le estati alla Tana, bagnandosi di tanto in tanto con secchi d'acqua.

In un lampo Hogwarts era finita.

Era ora di lavorare, aiutare Arthur, Molly e i suoi fratelli.

Avrebbe voluto solo scappare via, in sella alla sua scopa. Ma in cuor suo sapeva che non lo avrebbe mai fatto. Teneva troppo ai Weasley. Teneva troppo alla sua famiglia.

Aveva scelto di lavorare con i draghi, con il fuoco. E gli piaceva.

Aveva sempre confidato tutto a Ninfadora, perfino la sua passione per l'acqua. E lei lo aveva sempre incoraggiato a seguire il suo cuore.

Magari l'avesse ascoltata...si fidava più di lei che di sé stesso.

Lui l'amava.

Era pronto a confessarsi, aveva deciso di fare le cose in grande.

E così l'aveva portata al mare.

L'aveva presa per mano e l'aveva fatta accomodare sulla sabbia.

L'aveva guardata negli occhi.

“Devo dirti una cosa”.

Avevano parlato praticamente insieme. Le loro voci si sono fuse in una sola.

“Prima tu” Charlie era nervoso. Non sapeva bene cosa dire, con Tonks non si poteva mai ben sapere a cosa si andava incontro. Perciò voleva far parlare prima lei.

“Beh...ecco...penso di essermi innamorata”. Questa si che era una novità.

Ninfadora Tonks innamorata.

“So cosa starai pensando...so che è strano, ma da poco tempo sento che non posso vivere senza di lui. Che ne ho bisogno come necessito di aria.

È una sensazione strana, non l'ho mai provata prima, eppure è stupenda.

Mi fa sentire...bene”.

“E..chi sarebbe il fortunato?” Charlie inghiottisce a saliva...le probabilità che sia lui sono una su un milione....

“Remus, Remus Lupin”.

Il suo cuore sprofonda.

“Ahh....” cerca di nascondere la delusione.

Tonks sta zitta ma cerca con gli occhi la sua approvazione.

“Non è un po' troppo grande per te?”.

“Beh,....anche tu sei più grande di me....e poi l'età è solo un numero!”.

È stata la prima vera loro litigata. Non si sono parlati per giorni. E Charlie ha deciso che, forse, era meglio andare a lavorare in Norvegia.

Avevano fatto pace, ma ormai non poteva più tirarsi indietro.

Il colore degli occhi di Tonks lo aveva perseguitato per anni. Più ci pensava e più pensava che non poteva essere stata una coincidenza.

Erano passati molti anni.

Era arrivata la guerra .

E se l'era portata via.

Aveva fatto solo in tempo a vederla morire, e a sussurrarle “ti amo”, mentre il suo battito diventava via via sempre più flebile.

E, aveva notato, che il colore dei suoi occhi era lo stesso di quel giorno in spiaggia.

Blu mare.



Charlie Weasley amava il mare.

Amava ammirare la sua potenza, e il modo in cui poi si placava, con dolcezza.

Amava il suo brio, la sua allegria.

Amava il fatto che lo capisse sempre.

Amava il suo colore.

Amava le sue enormi braccia che lo cullavano.

E lo avrebbe amato per sempre.

Nonostante gli avesse spezzato il cuore in due pezzi che ormai non si potevano più riattaccare.

 

   
 
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