Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Ragnarok79    20/03/2006    6 recensioni
I nostri amici tornano al villaggio di Musashi dopo aver affrontato il demone farfalla (ep 52) ma...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
INTRO:Che dire

INTRO:Che dire... Kagome ha da fare a scuola... chissà come passerà la giornata Inuyasha, fino al ritorno della sua bella studentessa??

 

Bando alle chiacchiere... Buona lettura a tutti!!

 

CAPITOLO 5

 

Kagome si destò senza l’ausilio del suono della sveglia: fatto insolito, visto che ormai la ragazza faceva sempre molta fatica ad alzarsi,  a causa dei lunghi viaggi e dello studio. Eppure, quella volta, pur avendo dormito meno del solito, si sentiva piena di energie.

“Mi sento alla grande, non ricordo di aver mai dormito così bene…” pensò la ragazza uscendo da sotto le coperte con un balzo. “Del resto vicino a lui stavo così bene” Diventò rossa dalla vergogna e si girò a guardare il ragazzo ancora addormentato.

Kagome raccolse i vestiti e uscì dalla stanza senza fare rumore: si cambiò, fece colazione e risalì le scale rientrando nella camera. Prese la cartella, ma mentre stava per uscire si fermò a osservare Inuyasha, che continuava a riposare.

“[Non posso andarmene senza salutarlo…]” pensò lei, avvicinandosi al letto e sedendosi poi sul bordo.

Nonostante i movimenti delicati di lei, il ragazzo si svegliò voltandosi: “Kagome… ma cosa…” disse confusamente stropicciandosi gli occhi. Inuyasha notò poi la cartella che Kagome stava tenendo in mano e sorridendole disse: “Stai già andando via… Beh, buona fortuna per il tuo esame!”

“Scusami Inuyasha, ti ho svegliato… Sì… sto uscendo e mi sento proprio pronta… tutto merito tuo!” e per sottolineare la sua riconoscenza piazzò un bacio sulla fronte dell’hanyou, correndo poi fuori dalla stanza.

Il ragazzo era rimasto di sasso per quel gesto:  non capiva il motivo di tutta quella riconoscenza nei suoi confronti, ma non si diede più di tanta pena per capire, rimanendo a gongolare nel ricordo di quel momento.

La ragazza arrivò a scuola in perfetto orario, salutò le amiche entrando in classe e preparò sul banco tutto il necessario per sostenere il compito in classe, sedendosi poi sulla sedia e attendendo il suono della campanella.

“Kagome… cosa ti è successo???” Eri si avvicinò stupita al banco della ragazza insieme alle due compagne di sempre.

“Fino a ieri pomeriggio eri in lacrime, mentre stamattina sei raggiante… come è possibile??” aggiunse Yuka togliendo le parole di bocca all’amica.

“Vedete… è una cosa un po’ difficile da spiegare…” confidò loro la giovane, non sapendo da dove iniziare un discorso così insidioso.

“Beh… si sarà incontrata con il suo bel tenebroso e una volta chiariti si saranno abbandonati alla travolgente passione che li lega…” ipotizzò candidamente Ayumi lasciando sconvolte sia Eri che Yuka per quella fantasia così indecente.

Ma… ma che stai dicendo Ayumi! Come ti vengono in mente certe idee?” Kagome diventò comunque rossa per la vergogna.

“Però stai arrossendo… non è che ci sia un fondo di verità in una teoria così fantasiosa??” le domandò con aria inquisitoria Yuka.

“Basta ragazze… smettetela di dire certe cose… io sono una ragazza rispettabile!!” Kagome decise che fosse meglio raccontare qualcosa di inventato al momento per soddisfare la curiosità delle amiche e levarsi così d’impaccio. Riuscì a convincerle giusto in tempo per l’entrata del professore nella classe, che diede subito inizio alla prova d’esame.

Kagome non ebbe alcun problema nel risolvere i numerosi quesiti del tema, che invece procurarono numerosi grattacapi ai suoi compagni. Persino il professore all’atto della correzione si  congratulò con lei per l’ottimo risultato, il migliore della classe.

“Meno male che ieri mi avevi detto di non essere pronta” osservò Eri con tono scherzoso tra un boccone e l’altro.

“Vi ho detto che ho studiato tutta la notte per rimettermi in pari…” rispose gioiosa la ragazza ripensando al momento in cui era stata lodata in pubblico.

“Sì… sì… ce l’hai già detto… almeno un milione di volte…” Yuka non amava che le si ripetessero le cose tante volte.

Però, secondo me il tuo bel teppista innamorato lo hai incontrato lo stesso… altrimenti non saresti così serena” asserì Ayumi dando così voce al pensiero comune delle tre amiche di Kagome, che non potè evitare di arrossire nuovamente imbarazzata.

“È vero… ci siamo incontrati… ma non ci siamo ancora chiariti… non abbiamo avuto il coraggio di toccare l’argomento…” disse lei sommessamente e con incertezza, catturando l’attenzione delle tre. “Più che altro ci siamo tranquillizzati a vicenda… per questo sono così calma e felice: ora so che sta bene.”

“Ma perché non ce l’hai detto prima?” le chiesero coralmente, esprimendo un po’ di perplessità.

“È che… dopo quell’affermazione di Ayumi temevo che se vi avessi detto dell’incontro, avreste pensato male di me. Ma non riesco a tenere nascosta una cosa del genere alle mie migliori amiche” rispose lei, riuscendo ad evitare così altre domande inopportune.

Nel frattempo le ferite di Inuyasha non gli procuravano più dolore, tuttavia egli si sentiva ancora molto debole e quindi che decise di continuare a riposare, nell’attesa che Kagome tornasse e si prendesse nuovamente cura di lui. In fin dei conti non gli dispiaceva essere bloccato lì. La stanza era impregnata dell’odore di Kagome, quindi era come se lei gli fosse sempre vicino. Questo lo faceva sentire bene.

La madre di Kagome entrando nella stanza gli chiese gentilmente: “Inuyasha… vuoi mangiare qualcosa?”

“In effetti … avrei un po’ di fame…” rispose l’hanyou timidamente, sentendosi un po’ a disagio.

“Allora vado a prepararti qualcosa…”.

“La ringrazio molto… le sto dando così tanti fastidi” aggiunse lui assai imbarazzato mentre si metteva seduto.

La donna invece di uscire dalla stanza si sedette sul bordo del letto, lasciando lui assai spiazzato. “Inuyasha, non ti devi preoccupare. Non dai alcun disturbo, anzi…” interrompendosi avendo notato la faccia stupita del ragazzo “Da quando sei entrato nella vita di questa famiglia tu hai fatto molto per noi. Sei diventato un punto di riferimento per Sota, che si sforza ogni giorno di superare le sue paure per poterti assomigliare. So che proteggi la mia bambina nella tua epoca e lei si fida ciecamente di te, anche se sospetto che ci sia molto di più di semplice fiducia…” e sorridendogli, continuò mentre lui la ascoltava incredulo. “Quello che vorrei farti capire è ormai fai parte a pieno titolo di questa famiglia. e per me tu sei come un figlio… Mi farebbe piacere se mi chiamassi mamma…”

Quelle ultime parole colpirono profondamente il mezzo demone, che abbassando la testa riuscì a stento a trattenere le lacrime ripensando alla madre morta e al fatto che non si era mai sentito parte di una famiglia. “Grazie… … Mamma” sussurrò Inuyasha con voce tremolante.

Lei si alzò, gli accarezzò la testa e uscendo: “Vado subito a prenderti qualcosa da mangiare”

Inuyasha non rispose questa volta, immerso com’era nei suoi pensieri. “[Madre mia… forse dopo tanto tempo avrò anche io una famiglia?? Madre… mi manchi tanto…]”

L’hanyou fu riportato alla realtà dalla porta della camera che si aprì lasciando entrare nuovamente la madre di Kagome che teneva in mano un vassoio carico di prelibatezze.

Se ce la fai ad alzarti, preparo sulla scrivania… o preferisci mangiare ancora a letto?”

“Lascia pure lì… grazie… mamma…” rispose lui gentilmente, abbozzando un sorriso.

La donna non disse nulla, gli sorrise di rimando e uscì dalla camera lasciandolo ancora una volta solo.

Inuyasha si spostò sul bordo del letto e restò per un attimo a riflettere, non essendo sicuro di riuscire a mettersi in piedi: temeva che le ferite potessero riaprirsi e questo lo preoccupava non tanto per il dolore che avrebbe provato quanto per la paura di dare altre preoccupazioni a Kagome. Esitò per qualche istante, ma poi si fece forza e dandosi una spinta con le braccia, si alzò compiendo velocemente i due passi che lo separavano dalla sedia cercando di non perdere l’equilibrio.

Si sedette e iniziò a mangiare con gusto finchè non fu sazio, si appoggiò poi allo schienale per gustare meglio la sensazione di avere la pancia piena finché non decise di stendersi nuovamente sul letto a riposare.

 

 

Ok... Ringrazio tutti i lettori, ma in particolare Lalla86, Luchia nanami, Sesshou No Kon e Inygirl per i commenti…

 

A presto col prossimo capitolo!!

 

Ragnarok79

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Ragnarok79