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Autore: _helianthus    16/07/2011    2 recensioni
[TenmaxTsurugi]
Era tanto che non scrivevo con questo "stile"
^o^ Non è niente, una fic come tante ^^
Non centra niente con la canzone, comunque xD
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Love You Anyway'
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-Allora, com'è andata?-
Sorrise ancora una volta, vedendo il ragazzo davanti a lui.
-Non c'è male, certo sono noiosi come sempre-
Sotto l'albero, due ragazzi parlavano.
-Kyousuke, credo che dovresti smetterla di essere così chiuso-
Seduto per terra, fissava tristemente il fratello in carrozzella vicino a lui.
-Vorrei vederti, tra uno che sembra una femmina, uno che piange ogni due per tre, un pikachu mutante, un allenatore suonato e...-
Si bloccò all'improvviso, pensando a quella persona.
-E...?-

Domani

Lo incitò, curioso, a dire l'ultima, gentilissima descrizione dei suoi compagni.
-E uno con la corteccia celebrale di uno di due anni-
Il fratello rise a quelle parole, credeva che Kyousuke esagerasse molte, forse troppe, volte.
Il minore lo guardò prima con fare dubbioso, poi scosse la testa e sciolse la sua smorfia in un sorriso.
-Ok, adesso devo andare... Ci vediamo domani, Nii-san-
Si alzò e spolverò i suoi pantaloni viola, infilando le mani in tasca e assumendo quell'aria maledettamente strafottente che dentro all'ospedale non si faceva mai vedere.
-Ci vediamo domani, Kyousuke-
Si girò un'ultima volta a sorridere, adorava quando lo chiamava Kyousuke.
....
No, lui adorava tutto di suo fratello.
Ad un certo punto credeva addirittura di amarlo, dopo aver visto Kirino e Shindou la sua mente perversa non aveva più limiti.
Per fortuna, si era accorto di amare un'altra persona.
'Ma cosa vado a pensare?'
Si disse, scuotendo la testa piuttosto confuso.
-Ooooohi! Tsurugi-senpaaaaai!-
Il problema era che la fonte dei suoi problemi gli stava venendo addosso.
Ma che roba.
Fra tutte le persone che avrebbe potuto incontrare, doveva proprio incontrare quella più idiota, imbecille e impossibile.
Che poi, in genere, a quest'ora, i bambini dovevano andare a cenare con la propria mammina e il proprio papino.
Quante scemenze sdolcinate che stava pensando.
Tenma si piegò per riprendere fiato.
-Cosa fai davanti all'ospedale? C'è un parente che sta male? Me lo fai conoscere? E' tuo fratello? Quanti anni ha? Che cos'ha? Gli vuoi bene? Perc-
Ma non finì, perchè Tsurugi lo aveva già appeso come un idiota e se ne stava andando, mani in tasca e tutto il resto.
-Dove vaiii??-
Gli corse dietro, cercando di distrarlo o comunque di farlo parlare.
Tsurugi cercava in tutti i modi di liberarsene, svoltando improvvisamente o tornando sui propri passi.
Ma niente, quando Tenma Matsukaze s'impegnava, diventava un'ameba, o forse peggio.
Senza nemmeno sapere il perchè, entrambi si ritrovarono al tramonto alla torre di ferro.
Quella fottutissima torre di ferro.
E quel fottutussimo tramonto.
Ma soprattutto, quel fottutissimo Tenma che gli stava appiccicato, come se non riuscisse a respirare senza la sua presenza.
Inventò mentalmente torture per il ragazzo che ora era seduto alla sua destra, davanti al tramonto, per i cinque minuti successivi, quelli in cui lui continuò a dire assurdità e a fare ipotesi sul suo povero fratello.
Come aveva fatto a capire che aveva un fratello, poi, non lo sapeva.
Ah, giusto.
Tenma era ancora più strambo e scemo del suo allenatore, quindi una probabilità c'era che in mezzo a tutte le cretinate che diceva una cosa venisse fuori bene.
-E com'è? E' bello come te? No, impossibile, nessuno può essere figo, intelligente e bello come Tsurugi-senpaaaai!-
Dopo questa affermazione, Tsurugi si voltò lentamente verso Tenma, che ora gli sorrideva come un idiota, sicuro di aver capito male.
Rimasero così, uno sorridente, con gli occhi chiusi e l'altro con gli occhi spalancati e la bocca aperta, per all'incirca cinque minuti.
A Tsurugi ci vollero cinque minuti per riprendersi.
Altri cinque minuti per capire le parole.
Altri cinque minuti per rielaborarle.
Altri cinque minuti per comprenderne il significato.
E gli ultimi cinque per convincersi nuovamente di aver capito male.
Poi si riprese e scosse la testa, osservando attentamente Tenma.
Era fermo, immobile, con un'espressione tremendamente angelica.
Tsurugi era sicuro che non respirasse nemmeno.
Sentiva il suo cuore scoppiare, ma non sentiva quello del ragazzo.
In quel momento pensò di essere diventato come quel dio che trasforma le persone in pietra quando incontra il loro sguardo.
Poi Tenma si alzò, lasciando Tsurugi di stucco.
Perchè reagiva in maniera così poco umana?
Senza accorgersene gli si era appena dichiarato.
Ma senza accorgersene.
-Allora io vado, senpai... Salutami tuo fratello, domani.-
-Già... domani...-
Tenma si girò, con l'aria normalissima.
-A-aspetta, Tenma-
Era la prima volta da quando lo aveva conosciuto che lo chiamava per nome.
Si alzò, lo sguardo basso.
-Domani torni?-
Tenma gli si era dichiarato.
E Tsurugi, fiero, orgoglioso, potente, non aveva fatto assolutamente niente.
Ma lui lo amava.
O almeno credeva di esserlo.
Il suo sorriso, la sua allegria, lo oscuravano.
Lui era uno stupido angelo inconsapevole della vita dolorosa che si apprestava a percorrere.
Sarebbe stata una cosa intelligente accompagnarlo?
Dopotutto, lui era un diavolo, un maledetto diavolo che nessuno voleva.
Lo avrebbe fatto.
Lo avrebbe accompagnato, chissà se la sua luce avrebbe illuminato la strada a entrambi.
Lo avrebbe amato, non gli importava se non ricambiava.
E appoggiò le labbra sulle sue, senza osare guardarlo negli occhi.
Tenma rimase spiazzato, non se lo aspettava, dopotutto, sapeva benissimo che tutti lo reputavano un cretino.
Si staccarono, dopo tanto tempo, forse troppo.
-Sì, domani...-
Tsurugi se ne andò, affondando nell'imbarazzo.
E Tenma corse a casa, gridando e correndo.

-Akiiii! Io e Tsurugi-senpai ci siamo baciati!-
....
E poi silenzio.
-Tu e Tsurugi cosa?!?-
Aki entrò in camera aprendo la porta con foga.
Ma Tenma era già sprofondato.
-Sì, me lo spieghi domani, eh...-
Sorrise e chiuse la porta.
Domani.
Domani, aveva detto Tsurugi.
Domani sarebbe tornato all'ospedale.
Domani avrebbe salutato il suo fratello malato.
Domani di nuovo alla torre.
Domani lo avrebbe spiegato ad Aki.
Domani, aveva detto Tsurugi
   
 
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