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Autore: Padfoot_    17/07/2011    3 recensioni
Draco posò la testa nell’incavo del collo della madre, singhiozzando.
«Non mi faranno del male, vero?» domandò, tentando di soffocare il resto delle domande che gli affollavano la mente.
«Non ti faranno del male.» lo rassicurò la voce di lei, tremante.
«E tu sarai al mio fianco?»
«Per sempre, ogni volta che lo vorrai.»
Il ragazzo rafforzò la stretta sulla schiena della donna e Narcissa sentì le sue lacrime bagnarle la pelle fredda.
«Non devi avere paura, la mamma è con te..» bisbigliò, cullandolo tra le braccia.
Draco singhiozzò in risposta, seguendo con il capo i movimenti di lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 L'inevitabile non accade mai, l'inatteso sempre.

(proverbio.)

 

Le lacrime di lei scendevano fitte sul volto diafano, una dopo l’altra. Erano lacrime d’angoscia, di paura, di terrore. Narcissa Malfoy non aveva scelta.

«Sai che novità..» singhiozzò nel pianto, persa tra i suoi pensieri.

Effettivamente non aveva mai scelto un bel cavolo di niente, lei: era stata promessa in sposa da bambina ad un uomo dal sangue puro, pompato da un cuore crudele in un corpo altrettanto terribile.

Non che fosse brutto esteticamente, per carità. Ma era..tagliente.

Lucius Malfoy era un uomo tagliente, burbero e terribilmente stupido. Legato alle convinzioni di generazioni vissute secoli prima della sua nascita, generazioni di uomini più testardi e sessisti perfino di lui.

Col passare del tempo ‘Cissa aveva imparato ad amare l’energumeno a cui aveva promesso, suo malgrado, amore eterno: si era innamorata dei suoi baci e delle sue carezze ma, dopo anni di matrimonio, ancora non riusciva a guardarlo negli occhi.

Erano due tunnel di ghiaccio e non c’era proprio niente di caldo o accogliente in quello che avrebbe dovuto essere il devoto sguardo di uno sposo innamorato.

Uno scatto secco distolse improvvisamente la donna dai suoi crucci: Lucius fece irruzione nella stanza, stendendosi senza un briciolo di grazia sul letto dove la moglie era rannicchiata in posizione fetale già da un po’.

Narcissa allungò lentamente una mano verso di lui, sfiorando poi delicatamente i capelli quasi bianchi dell’uomo che giaceva al suo fianco.

«Stai bene?» chiese infine, seriamente preoccupata.

«Và a parlare con Draco.» fu la risposta, glaciale, di lui.

La donna sospirò prima di alzarsi ed uscire senza neanche ribattere a tono come avrebbe voluto.

Si recò invece nella camera da letto del figlio che, di lì a pochi giorni, avrebbe iniziato il suo sesto anno ad Hogwarts.

«Draco, bambino mio..» lo salutò, mettendosi a sedere a fianco del ragazzo che, appollaiato su un divano in pelle, leggeva un pesante tomo polveroso.

«Non sono più un bambino, madre.» le rispose lui, alzando lo sguardo penetrante, riponendolo negli occhi di lei.

«Sono contenta che la pensi così, tesoro. Io e tuo padre dobbiamo dirti una cosa importante..» sussurrò ‘Cissa, con voce pacata, cercando la mano del ragazzo per poi stringerla con dolcezza.

«Io vedo solo te, seduta al mio fianco.» gli fece notare Draco con tono ferito, ricambiando però la stretta della donna.

Lei annuì, consapevole della delicatezza del momento.

«Come sicuramente avrai già intuito dalle lunghe assenze di tuo padre Tu-Sai-Chi è tornato al potere..»

Draco gemette, aumentando la stretta delle proprie dita su quelle della madre.

«..e ha bisogno di te. Non puoi tirarti indietro, Lucius ha già dato il suo consenso. Mi dispiace tanto bambino mio, mi dispiace da morire..»

La donna si fece sfuggire una lacrima solitaria, che non passò inosservata agli occhi del ragazzo.

«Io non ho paura.» affermò infatti lui, cercando di tranquillizzarla, facendosi tradire però dalla voce rotta dall’emozione..

Brividi di terrore gli attraversarono la schiena, facendogli desiderare di non essere mai nato.

«Sei un ragazzo coraggioso Draco e sarai un grand’uomo, spero. Io desidero vederti crescere e diventare un uomo di valore, piuttosto che un insulso Mangiamorte e sono sicura che un giorno mi renderai fiera. Ma, per ora, devi chinare il capo ed obbedire al tuo destino..» sussurrò Narcissa, asciugandosi la guancia e stringendo dolcemente il figlio tra le braccia.

Draco posò la testa nell’incavo del collo della madre, singhiozzando.

«Non mi faranno del male, vero?» domandò, tentando di soffocare il resto delle domande che gli affollavano la mente.

«Non ti faranno del male.» lo rassicurò la voce di lei, tremante.

«E tu sarai al mio fianco?»

«Per sempre, ogni volta che lo vorrai.»

Il ragazzo rafforzò la stretta sulla schiena della donna e Narcissa sentì le sue lacrime bagnarle la pelle fredda.

«Non devi avere paura, la mamma è con te..» bisbigliò, cullandolo tra le braccia.

Draco singhiozzò in risposta, seguendo con il capo i movimenti di lei.

                                                                    ***

  
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