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Autore: daisyNAKJM    17/07/2011    1 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno più parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rachel rimase tutto il tempo in silenzio, aveva acceso la radio per farsi un pò di compagnia di sottofondo, anche se la sua preoccupazione era per i due ragazzi che sedevano sui sedili posteriori dell'auto., anche se lei doveva continuare a guidare, cauta e concentrata.
Non poteva però riuscire a non sussultare nel sentire quella ragazza soffrire, la sentiva piangere, e se ne dava in parte la colpa, per averle dato la possibilità di incontrare sua figlia, anche se subito dopo, scacciava quei pensieri, sapendo che quello che aveva fatto era una cosa che andava fatta, e per la quale non c’era da incolpare nessuno.
"E' tutto apposto Quinn, abbiamo visto come sta, abbiamo capito che sta benissimo con Shelby, non puoi continuare a torturarti così"
Noah cercava in tutti i modi e con qualsiasi tipo di parole a calmare la sua ragazza. Non sopportava vederla così. Era distrutta. Sembrava quasi che l'aver rivisto la loro creatura l'avesse fatta ammalare, un male per la quale non c'era nessuna soluzione. Puck però avrebbe fatto di tutto per poter far ritornare il sorriso sul volto e nel cuore di quella ragazza, era disposto a tutto.
"Ti prego..non piangere..."
Quinn non riusciva ne a pronunciare alcun tipo di parola, ne tantomeno smettere di piangere. Ormai il suo era uno sfogo, probabilmente stava cercando di lasciare andare fuori tutto quello che si portava dentro, magari cercando di dimenticare Beth, per smettere di soffrire, ma non riusciva a farcela, era una cosa impossibile. Era stretta al petto di Noah, che profumava di borotalco, era la stessa fragranza che aveva lei addosso sul suo vestito e sulla sua pelle. La sua piccola bimba le aveva lasciato un segno, aveva regalato quel ricordo ad entrambi.

Santana intanto stava guidando, con al suo fianco l'inseparabile Brittany. La bionda aveva appoggiato dolcemente una mano dietro al capo di Santana, si limitava a muoverla lentamente di tanto in tanto, accarezzandole così la testa, per farle capire che lei era li, qualsiasi cosa fosse successa. Questo lato di Brittany usciva solo in presenza della mora, ed era un vero peccato. Nessuno sapeva apprezzare quella ragazza come faceva lei e le altre poche persone vicine a loro. Questo dispiaceva da morire alla mora, che ogni giorno era costretta a vedere la ragazza subire le offese degli altri ragazzi, alla quale lei non sembrava dare peso, però a Santana dava fastidio, non sopportava di sentire quei commenti stupidi, soprattutto non veri, ed era per quello che la maggior parte delle volte la ragazza si trovava in corridoio al centro di animate discussioni, mentre Brittany, che le stava aggrappata alle spalle cercava di calmarla e di portarla via da quei stupidi compagni di classe, per restare solo loro due. Infondo Brittany non aveva bisogno di altro, a lei bastava Santana, la sua Santana.

20 minuti dopo, le due auto arrivarono a casa Berry. Le due ragazze furono le prime a scendere. Santana sentì la necessità di prendere per mano Brittany, che si fece trovare pronta, stringendola forte.
Rachel poi uscì dall'auto, e si diresse verso la porta di casa, cercando nella borsa le chiavi di casa per far poi entrare i ragazzi.
Brittany e Santana si avvicinarono all'auto di Puck, la portiera era aperta, e il ragazzo stava cercando di uscire facendo lo stesso anche con Quinn, che però era abbandonata su di lui. Brittany guardò Santana, staccò la presa dalla mano e l'accarezzò, guardò poi Puck, facendogli cenno di lasciare Quinn in auto e di uscire solo lui. La ragazza sembrava decisa nell'impartire quegli ordini senza nemmeno parlare. Santana la lasciò fare, fiduciosa. Noah, a testa bassa cominciò a camminare verso la porta di casa, Santana però velocemente lo afferrò per un braccio
"Hey.."
Al lui bastò quello per girarsi ed abbracciare l'ispanica e cominciare a piangere silenziosamente. Le sue lacrime scivolarono lungo il collo della mora, che lo teneva stretto, cercando di calmarlo, lasciandolo però sfogare. Intanto Brittany era entrata in macchina, si era avvicinata a Quinn e teneva tra le sue mani il viso della ragazza
"Quinn..non devi sentirti in colpa per nulla, sei una ragazza fantastica, e hai scelto il meglio per Beth."
la bionda non sapeva come, ma Brittany aveva capito a cosa stava pensando
"Ti prego, non piangere più, abbracciami."
Quinn obbedì, e ancora tra le lacrime l'abbracciò, mentre si sentiva avvolgere da Brittany. La ragazza era in grado di donare quantità infinite d’affetto con quel gesto. Poco a poco poi Quinn smise di piangere, tenendo la sua testa appoggiata sull’incavo della spalla della bionda. Brittany aveva le sue labbra appoggiate alla testa di Quinn, e la baciava teneramente, continuando a passare le sue mani sulla sua schiena.

“Noah non ti preoccupare, siete stati anche troppo forti, ora però dovete riprendervi, per quanto difficile sia..sapete di non essere soli.”
Il ragazzo teneva stretto a se Santana come mai non aveva fatto, sentiva il bisogno di farlo, molto probabilmente, era l’unica persona con la quale avrebbe potuto confidarsi e lasciarsi andare così. Nonostante tutto quello che era successo tra loro due, la loro amicizia era forte, e si capivano a vicenda avendo i caratteri simili.
Rachel, che nel frattempo era riuscita ad aprire la porta di casa, si era girata per poter far accomodare i ragazzi, vedendo quella scena però accennò un triste sorriso, vedere quel ragazzo, grande e grosso, il bullo della scuola per eccellenza, reso così indifeso le fece capire che in realtà nessuno aveva mai compreso quel ragazzo fino infondo. A passo deciso si avvicinò a Santana e Noah, passando una mano sulla schiena di entrambi, per poi abbracciarli.
“Ragazzi, ormai si sta facendo buio, e comincia a salire un po’ il freddo, ci conviene entrare prima di prenderci qualche malanno.”
Santana annuì, staccando Noah da lei, per poi dargli un bacio sulla fronte per rassicurarlo. Rachel lo prese poi per mano, e i tre si accostarono all’auto, dalla quale stava uscendo Brittany, che teneva per mano Quinn.
La bionda e il ragazzo poi si scambiarono uno sguardo, condividendo nuovamente il loro dolore. Quinn sapeva bene quanto male stesse Noah, ormai i due si conoscevano troppo bene. Rachel si avvicinò a Quinn, accarezzandole il viso per poi abbracciarla velocemente. Quel contatto sembrò lungo un’eternità. Dopo essersi staccate poi, entrarono poi tutti in casa.
Brittany continuava a tenere per mano Quinn, non aveva nessuna intenzione di lasciarla da sola. Santana si avvicinò alle due bionde, appoggiando una mano sulla schiena della sua bionda, che, con un gesto repentino la cinse per un fianco, portandola poi davanti a lei e Quinn. Le tre poi, dopo essersi scambiati degli sguardi si chiusero in un abbraccio.

Nel frattempo, Rachel aveva portato in cucina Noah, per cercare di calmarlo un po’. Gli diede un bicchiere d’acqua, era un’azione che le usciva naturale, dato che i suoi genitori, ogni volta che si sentiva triste le davano un bicchiere d’acqua.
Il ragazzo apprezzò il gesto, e bevve un sorso d’acqua, e abbozzò poi un sorriso di ringraziamento.
“In casa non c’è nulla da mangiare, pensavo che forse potremmo prendere delle pizze, ti va?”
La ragazza cercò di distrarre un po’ il ragazzo con altri discorsi
“Certo Rachel, non ti preoccupare”
rispose Noah, continuando a guardarla, mentre lei cercava il numero di telefono per ordinare le pizze.
“Vado a vedere come sta…”
Puck strinse una mano alla ragazza prima di alzarsi per andare ad accertarsi della situazione nell’altra stanza. Rachel gli sorrise, facendo cenno di si con la testa. Aveva trovato il numero di telefono nel frattempo, e si affrettò ad ordinare un paio di pizze.
Arrivato nell’altra stanza, trovò le tre ragazze davanti a se. Quinn stava al centro tra Santana e Brittany, che la sostenevano per i fianchi.
“Come stai Noah?”
Quinn sembrò per un momento aver ritrovato le forze necessarie per pronunciare quelle parole ed accertarsi dello stato d’animo del suo ragazzo
“Bene…..sto bene….tu come ti senti?”
“Possiamo farcela”
Rispose la bionda, sapendo che la risposta di Noah era in gran parte l’ennesimo tentativo di dimostrarsi forte. Quinn guardò velocemente Le due ragazze ai suoi lati, per poi staccarsi da loro e raggiungere Noah. Lo abbracciò, tenendolo stretto a se, mentre il ragazzo cercava di trattenere le lacrime. Le due ragazze intanto si erano prese nuovamente per mano, per poi scambiarsi uno sguardo malinconico, che le portò ad abbracciarsi. Brittany avvolse tra le sue braccia la mora, che a confronto suo era veramente più piccola, facendola sentire al sicuro. Le due poi si sciolsero da quel gesto, per dirigersi da Rachel che era in cucina. Le tre si scambiarono un sorriso, Santana per prima poi si avvicinò a Rachel, regalandole un abbraccio, che poi la bionda imitò.
“Ho ordinato un paio di pizze, poi a limite se non bastano vediamo se c’è qualcos’altro qui in casa…credo sia meglio se ci spostiamo nella stanza giù, come al solito, li abbiamo più spazio.”
Rachel stava riassumendo brevemente la situazione, per decidere sul da farsi.
“Perfetto, direi di portare giù allora un po’ di cose, tanto per sistemarci meglio”
Santana appoggiò la padrona di casa, che le annuì. Tirarono fuori poi dai vari ripiani della cucina tutto l’occorrente necessario, e si diressero in quella stanza che loro ormai conoscevano a memoria. Passando, trovarono ancora Quinn e Puck stretti insieme, però pochi minuti dopo si staccarono, decidendo di scendere le scale e raggiungere le ragazze. Quinn prese posto sul divano, da sola, rimanendo seduta quasi immobile, torturandosi le mani, Noah rimase in piedi vicino alle scale, Rachel stava spostando un tavolino per creare più spazio tra quei divani mentre Brittany l’aiutava, infine Santana, stava sistemando i bicchieri e i tovaglioli di carta sopra al bancone che poco lontano dai divani. Vide però la bionda seduta li vicina, e decise di avvicinarsi. Prese posto accanto a lei, avvolgendole un braccio attorno alle spalle. Quinn questa volta non pianse, si limitò solamente ad appoggiare la sua testa alla spalla della mora, che la coccolava. Noah le guardò, e Santana gli sorrise, invitandolo a sedersi con loro, ma il ragazzo rimase in piedi. Nel frattempo, le altre due ragazze avevano finito di sistemare il tutto. Rachel si diresse verso le scale per poi salirle ed attendere che le pizze arrivassero. Brittany, dopo aver guardato le due ragazze sul divano, a passo spedito si avvicinò a Noah, che ne rimase un po’ intimorito, e dopo essersi trovato faccia a faccia con la bionda, si trovò tra le sue braccia. L’abbraccio era di intensità uguale a quello che aveva regalato prima a Quinn in auto. Le due, che assistirono alla scena sorrisero, e Santana a quel punto per sdrammatizzare un po’ la situazione cominciò
“Hey Brit Brit, io sarei un po’ gelosa, sai com’è. Ti stai abbracciando tutti e mi lasci in disparte, vorrà dire che mi rifarò con Quinn”
Approfittando del momento quindi le regalò un dolce bacio sulla guancia, mentre Quinn si stringeva sempre più a lei.
Brittany le guardò spalancando gli occhi, mentre Noah, che sorrideva, era già pronto alla reazione. La bionda fece per lanciarsi a tuffo tra la mora e la bionda, ma Puck prontamente l’afferrò per i fianchi, caricandosela in spalla, mentre lei si dimenava proclamando vendetta.
Noah prese posto vicino a Quinn e poi scaricò la testolina bionda al suo fianco. Quindi la situazione era la seguente: Santana, Quinn, Noah e Brittany.
Noah si voltò nuovamente verso Quinn, tenendo però ancora ferma Brittany con un braccio, e la baciò. I due avevano bisogno di quel bacio. Si sciolsero da quel gesto lasciandosi con un sorriso
“Va bene così Brittany? Mi sono ripreso Quinn, ora Santana è tutta tua!”
disse il ragazzo lasciando andare la bionda dalla presa
“Vado da Rachel, non mi và di lasciarla sola”
affermò Quinn prima di alzarsi dal divano e dirigersi su per le scale regalando un sorriso ai tre.
Rimasero quindi Santana, Noah e Brittany. La mora si sporse appoggiandosi sopra le gambe del ragazzo, per potersi avvicinare alla sua bionda, che nel frattempo aveva messo il broncio, insoddisfatta di quella situazione. Santana le prese la mano, e la costrinse ad avvicinarsi a lei, dopo esserci riuscita prese tra le sue mani il viso di Brittany, che continuava a tenere il broncio, e le baciò il labbro superiore, e tornò poi a fissarla teneramente, tenendo sempre le sue mani in quella posa. Lentamente il broncio si sciolse, la mora quindi approfittò e baciò il labbro inferiore della bionda. Noah rimase divertito da quel gioco, anche se sapeva i sentimenti che provava Santana per Brittany, e quello lo fece tornare alla realtà ed esordire
“Ei ei ragazze!! Andateci piano! Anzi, lasciatemi spazio che vi lascio un po’ da sole!”
Quindi velocemente Santana tirò su lasciando la presa su Brittany. Il ragazzo sorrise ad entrambe e cominciò a salire al piano superiore sorridendo.
“Bene, dove eravamo rimaste?”
chiese la bionda avvicinandosi alla sua mora, portandole le braccia attorno al collo ed avvicinando le loro labbra. Le due poi si baciarono dolcemente. Anche quel bacio, come il precedente di Quinn e Noah, era stato desiderato da tanto.
Al piano superiore intanto Quinn aveva raggiunto Rachel cogliendola di sorpresa alle spalle
“Quinn!! Oh cavoli..mi fai fare un infarto così!”
La bionda le sorrise, per poi avvicinarsi ed abbracciarla, questa volta però l’abbracciò fu più lungo del precedente. Le due sembrarono quasi lasciarsi l’una all’altra. Anche se non lo aveva detto, per Rachel era stata una giornata non indifferente, l’incontro con Shelby l’aveva fatta diventare malinconica. Le mancava avere una mamma, una donna con la quale poter parlare di qualsiasi cosa, e anche se questo non l’avrebbe mai confessato ai suoi padri, a Quinn però l’avrebbe potuto dire.
“Mi manca Quinn…”
La bionda aveva capito che la ragazza aveva qualcosa da dirle, ed era per quello che voleva passare qualche minuto con lei.
“Ti capisco Rachel…ti capisco..”
Non c’erano molte cose da dire, entrambe sapevano che non c’era alcuna parola che potesse aiutarle. L’unica cosa della quale erano sicure era che entrambe potevano capire la situazione, e sostenersi a vicenda.
  
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