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Autore: daisyNAKJM    17/07/2011    2 recensioni
Questa storia parlerą principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno pił parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Puck intanto era arrivato in cucina, e aveva visto le due ragazze abbracciate, e decise di non disturbarle, uscì però di casa, sedendosi sullo scalino fuori casa approfittando del momento per rimanere un pò da solo e cercando di schiarirsi le idee da tutti quei pensieri e  quei sentimenti.
"San.."
"Dimmi Brit!"
"Forse è meglio se andiamo a vedere come stanno gli altri"
"Hai ragione, andiamo!"

Santana alzò la sua testa dal petto di Brittany, prendendola poi per mano e alzandosi insieme raggiunsero gli altri al piano superiore. Rachel e Quinn si erano intanto staccate dall'abbraccio, rimanendo però vicine e tenendosi per mano anche loro.
"Puck dov'è?"
chiese Quinn preoccupata
"Credo sia uscito, anzi, vedi è li!"
Rachel indicò fuori dalla finestra della cucina il ragazzo che stava seduto fuori casa. Quinn sorrise, ma era un sorriso tenero e malinconico
"Vado a vedere come sta..."
e lasciando la mano di Rachel, si diresse verso la porta di casa, passando vicino a Brittany e Santana che le sorrisero.
"Dovrebbero arrivare a breve le pizze ragazze, avete fame?"
"Troppa zia, veramente troppa"

Neanche a dirlo, Brittany era affamata, e quella sua risposta suscitò una leggera risata tra le ragazze, che apprezzavano la sincerità della bionda
"Sei sempre la solita!"
Santana le accarezzò i capelli mentre la rimproverava dolcemente come al solito.
"Amore.."
La voce lieve di Quinn entrò nuovamente nel cuore di Puck, che a sentirsi chiamare così doveva ancora abituarsi
"Q-Quinn...ti prenderai freddo qui fuori..."
"Voglio sapere come stai.."

La ragazza prese posto vicino al ragazzo, prendendo la sua mano e cominciando a stringerla tra le sue.
"Diciamo che sto bene...devo ancora realizzare tutta la situazione, ma credo sia normale, e credo sia lo stesso anche per te.."
La ragazza si limitò ad annuire, sapendo che entrambi provavano le stesse emozioni. Il suo corpo poi, venne pervaso da un brivido, provocato da quel vento che si era alzato. Noah allora lasciò la mano della ragazza, si tolse la camicia e la adagiò sulle spalle della sua ragazza. Dopo averlo fatto, la portò stretta a se.
"Te l'avevo detto che avresti preso freddo qui fuori, dai entriamo, non voglio che tu ti ammali."
Puck poi si alzò, aiutando anche Quinn, aprì poi la porta e la fece entrare, nel frattempo aveva visto arrivare da lontano il ragazzo delle pizze, lo attese quindi, e dopo aver pagato entrò in casa.
"Oh Noah hai già fatto tu? Dimmi quanto hai pagato che ti do i soldi"
"No, non serve! Siamo già ospiti a casa tua, e non mi sembra proprio il caso che tu debba pagare le pizze!"
"No dai! Lascia che le paghi io!"
"Rachel, Noah ha ragione, sei stata anche troppo che gentile ad ospitarci tutti qui."

Santana e Brittany annuivano ad ogni parola della coppia
"Anzi, io e Brittany dobbiamo dare i soldi a Puck, non tu Rachel"
"Santana...io non ho i soldi con me.."

Quinn si mise a ridere, sapeva che Brittany non si portava mai con se il portafoglio, e anche Santana lo sapeva, e si portò una mano alla fronte, dandosi una pacca
"Era un modo di dire Brittany, lo sai che alla fine pago sempre io per te!"
Rachel e Puck a questo punto si misero a ridere insieme a Quinn, però Brittany, abbassò la testa, sentendosi in colpa
"Mi dimentico ogni volta, scusami Santana..."
Santana allora si affrettò subito ad alzarle il viso con le mani, per poi guardarla negli occhi
"Ma quando mai è stato per me dover badare a te? Lo sai che lo faccio più che volentieri!"
E le regalò un bacio sulla guancia, che Brittany custodì, appoggiandoci la mano sopra e sorridendole.
Quinn nel frattempo aveva preso tra le mani le pizze, e stava seguendo Rachel giù per le scale, seguita da Santana che teneva per mano Brittany ed infine il ragazzo.
Dopo essersi sistemati cenarono, passando insieme quel tempo cercando di tirarsi su di morale, parlando del Glee club, di scuola e di progetti futuri.
Le ragazze ospiti poi, chiamarono i loro rispettivi genitori, per avvisarli della loro permanenza a casa Berry per la nottata.
"Noah...non avvisi tua mamma?"
"No...no. Non serve, non si crea problemi"

Rachel si pentì nell'aver fatto quella domanda, vedendo poi scendere su quel volto un pò di amarezza per la madre, che non lo apprezzava molto.
"Facciamo un gioco! Zia!! Hai i giochi da tavolo vero?!"
Brittany spezzò quel momento con il suo lato fanciullesco, ponendo quella domanda a Rachel, che alla domanda della bionda si alzò, prendendola per mano conducendola ad un piccolo armadio li nella stanza.
Santana si stava già preparando, portando la mano alla fronte, pronta a reagire.
"OH WOW!! OH MAMMA! GUARDA QUANTI GIOCHI!! SANTANA GUARDA!!"
la mora si lasciò andare a terra, ormai rassegnata.
Quinn e Noah risero rumorosamente, nel vedere quella scena
"IO...IO...IO NON LO SO! SONO TROPPI!!"
mentre la bionda era in estasi nel vedere quel tesoro di giochi, cominciava a prendere varie scatole, pronta più che mai a provarli tutti.
"Rachel...avanti un pugno da me, ricordatelo"
Santana minacciò puntando l'indice verso la padrona di casa, che dopo aver abbassato la testa, la rialzò ridendo e annuendo.
Brittany poi prese posto vicino alla mora, illustrandole tutte le scatole, e cominciando poi ad aprirle, decidendo con quale gioco partire.
Quella serata passò troppo velocemente, Brittany sapeva intrattenere quei ragazzi in modo superbo, e la cosa che lasciava i ragazzi particolarmente divertiti era che le usciva tutto naturale, non premeditava nulla.
"Brittany ti prego, basta, non c'è la faccio più!"
Santana era l'unica esausta nel gruppo, non aveva un attimo di tregua da Brittany. La bionda allora guardò prima la mora con il broncio, non molto soddisfatta all'idea di smettere di giocare, però poi si rese conto che l'ora era tarda, e sapeva che il giorno successivo dovevano andare a scuola.
"Va bene San!"
la bionda poi sistemò tutte le scatole, e dopo averlo fatto, balzò tra le braccia della mora, posizionandosi tra le sue gambe e appoggiando la testa sull'incavo del suo collo. Quinn sorrise alle due ragazze teneramente. Si alzò poi, recuperando le scatole per metterle via, approfittando della situazione baciò la tempia della bionda e la guancia della mora.
"E' meglio che io vada a prendere qualche coperta, però è troppo alto per me l'armadio, Noah mi potresti dare una mano?"
"Certo!"

I due si avviarono al piano superiore per prendere le coperte, pochi minuti dopo tornarono, e trovarono sedute per terra vicine Quinn e Santana, che tenevano tra le loro braccia Brittany, e la coccolavano.
"Brittany, che fai?!"
chiese Rachel incuriosita
"Le mie mamme speciali mi stanno coccolando, e io coccolo loro!"
Brittany sfoggiava un'enorme sorriso, le piacevano un sacco quei momenti passati con quelle due ragazze.
Mentre Rachel parlava, Noah andò a prendere posto vicino a Quinn, sentiva il bisogno di starle vicino. Dopo essersi sistemato, portò un braccio attorno alle sue spalle, in modo da avvolgerla. La ragazza indossava ancora la sua camicia, e non sembrava intenzionata a restituirgliela, ma questo non gli dispiaceva. Santana fece segno a Rachel di prendere posto vicino a lei, e dopo aver disteso delle coperte, prese posto vicino alla mora, le due si accoccolarono l'una all'altra, anche se Santana non mollava mai il contatto con Brittany e con Quinn.
I ragazzi rimasero così per un pò di tempo, chiaccherando, per poi riposizionarsi meglio per dormire. Dopo aver sistemato tutte le coperte, la disposizione era la seguente:
Noah teneva stretta Quinn, che a sua volta teneva per mano Rachel. Al suo fianco, aveva Brittany, che la teneva stretta per un braccio, mentre lei era rannicchiata tra le braccia di Santana. Ci volle poco perchè i ragazzi crollassero e si addormentassero, era stata una lunga giornata per tutti.
  
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