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Autore: historygirl93    17/07/2011    2 recensioni
"C'era una volta" e "vissero per sempre felici e contenti" sono i pezzi classici di ogni favola che si rispetti. Ma se nel mezzo un'autrice pazza di Hetalia sfrutta le nostre povere Nazioni a impersonare personaggi a dir poco strampalati, beh ... le favole in questione diventano veramente hetare!
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi la mia versione di “Pelle d'asino”. Anzi, di …

 

Pelle di pony

 

C'era una volta un re che, rimasto vedovo della prima moglie, decise di risposarsi e mise gli occhi sulla giovane, formosa e perennemmente al verde Katya [Ucraina].

La giovane era terrorizzata dal regnante e andò a farsi consolare dalla propria fata madrina Feliks, chiedendole consigli per evitare il matrimonio.

Fata Feliks: Allora, tipo, devi chiedere al re tre vestiti, uno più sfarzoso dell'altro e, tipo, tutti rosa.

In quel momento arrivò il marito della fata Feliks, il mago Toris, che si affrettò a ricordare alla cara consorte che il rosa era un colore troppo comune sul mercato delle stoffe.

Mago Toris: Non sarebbe meglio chiederne uno del colore del sole, uno del cielo e uno della notte.

Fata Feliks: Secondo me è, tipo, una sciocchezza, ma proviamo pure.

Katya richiese al re i vestiti che gli aveva consigliato il padrino, sperando che il re desistesse dal proposito di sposarla con tutti quei capricci; ma i sarti di corte (Svezia e Finlandia) riuscirono a realizzarli.

Re Ivan: Sai che sposandomi, oltre a diventare una cosa sola con Madre Russia, tutti i tuoi debiti verrebbero sanati? Ti conviene pensarci a fondo, da!

Katya: Madrina! Cosa devo fare? I debiti aumentano e il re si è offerto di pagarli se lo sposo, ma io non voglio!

Fata Feliks:Devi, tipo, chiedere al re la pelle del pony magico che starnutisce soldi.

La ragazza richiese la pelle del re, che fece uccidere il povero pony, nonostante le proteste del tesoriere svizzero e del ministro dell'Economia austriaco.

La povera fanciulla, disperata, chiese un'altra volta aiuto alla fata che, esasperata perchè non riusciva a tingere i vestiti donati dal re di rosa, le disse di scappare travestita con la pelle del pony in un'altro paese, con un sacco contenente i vestiti sopracitati.

La ragazza scappò lontano dal regno e raggiunse faticosamente il confine (provate voi a correre con un sacco tra le braccia e una decima di reggiseno).

Dopo pochi giorni riuscì a trovare lavoro come lavandaia in una fattoria, dove si teneva la pelle di pony addosso, così tutti la chiamavano “pelle di pony”.

I vestiti che aveva ricevuto in dono dal re venivano indossati solo alla domenica, il suo giorno libero.

Fu proprio in una di queste giornate che, mentre era affacciata alla finestra (ultima stanza, ultimo piano), venne notata dal giovane principe del posto, di nome Eduard.

Il principe aveva appena visto la ragazza, vestita riccamente, che sentì il suo cuore battere forte, le guance pizzicare e le gambe tremare. Cosa poteva essere, escluso un raffreddore coi fiocchi, se non l'amore a prima vista?

Il giovane andò dai padroni della fattoria per chiedere chi fosse la fanciulla alla finestra, ma Norvegia e Danimarca risposero che lì alloggiava una ragazza sporca, perennemente vestita di stracci.

Ma il ragazzo continuava a pensare a quella magnifica visione, che l'aveva immediatamente colpito: mai, in tutto il suo regno, si era mai vista una donna con un davanzale di quelle dimensioni.

Anche Katya aveva visto il principe Eduard e, come per lui, era stato amore a prima vista e non riusciva a pensare ad altro.

Fu così che un giorno, mentre lavava dei vestiti, si confuse e mise uno dei suoi abiti (ovviamente uno di quelli ricevuti dal re, non gli stracci da lavoro) nella cesta di panni da consegnare al palazzo reale. Certo era difficile confondersi, ma è risaputo che in amore ci si comporta come se si avesse gli hamburger sugli occhi.

La persona designata dal destino (meglio noto come la volontà dell'autrice) di trovare il vestito fu l'assistente del principe, il piccolo Raivis.

Vedendo il vestito si domandò se, per caso, il principe non fosse diventato un travestito ma scartò l'idea e mostrò l'abito a Eduard, che lo riconobbe come quello indossato dalla misteriosa ragazza che gli aveva rubato il cuore.

Decise di invitare a palazzo tutte le ragazze, nessuna esclusa (tranne Francia e Polonia, naturalmente) per far provare il vestito a tutte loro, nella speranza di trovare la ragazza.

Finalmente, dopo 10 giorni, 5 ore, 32 minuti e 51 secondi, 52, 53 *l'autrice nota lo sguardo truce delle Nazioni* arrivò il turno di Katya per provare il vestito e grande fu la gioia del principe nello scoprire che aveva trovato la fanciulla amata.

Fu così che convolarono a giuste nozze.

Durante la luna di miele passarono per il regno natio di Katya, dove vennero informati che il re si era risposato con una giovane di nome Natalia. Narrano le cronache che l'avesse sposata perchè continuava a sbucare ovunque dicendo “kekkon kekkon, kekkon.”

In più, i debiti di Katya erano stati sanati lo stesso pa re Ivan come dono di nozze.

E vissero per sempre felici e contanti, tranne la fata Feliks perchè non aveva abbastanza abiti rosa.

 

Perdonate se la storia è un po' corta, ma non sapevo cosa aggiungere.

La prossima storia sarà uno dei film della Disney che adoro, come spoiler posso dirvi che ci sarà il Bad Trio e Nonno Roma.

Ciao a tutti/e, e grazie per le recensioni o le sole letture.

  
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