Anime & Manga > Ranma
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Autore: PiccolaEco    17/07/2011    1 recensioni
Da ormai tre notti Ranma è tormentato da uno stranissimo sogno: un luogo buio, l'ombra di una ragazza a lui nota, una canzone lenta e malinconica che riecheggia nell'oscurità.
Come potrete immaginare, per questa fanfiction mi sono ispirata alla canzone degli Evanescence "Bring me to life" che consiglio a tutti di ascoltare qualora non la conosceste.
ATTENZIONE: Per alcuni aspetti la seguente fanfiction potrebbe non rispettare la trama originaria.
Detto questo auguro a tutti buona lettura!
Genere: Malinconico, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi alla storia vorrei solo darvi giusto due indicazioni: con i trattini ho indicato i dialoghi dei personaggi, con gli asterischi i pensieri e con le virgolette (<< e >>) i dialoghi fra i personaggi nel sogno e successivamente nell'altra dimensione. Buona lettura! ^^

 

(Wake me up)
Wake me up inside
(I can’t wake up)
Wake me up inside
(Save me)
call my name and save me from the dark
(Wake me up)
bid my blood to run
(I can’t wake up)
before I come undone
(Save me)
save me from the nothing I’ve become

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(Svegliami) 
Svegliami dentro
(Non riesco a svegliarmi) 
Svegliami dentro 
(Salvami) 
Chiama il mio nome e salvami dalle tenebre 
(Svegliami.) 
Ordina al mio sangue di scorrere 
(Non riesco a svegliarmi) 
Prima che io venga distrutta 
(Salvami) 
Salvami dal nulla che sto diventando

 

Ranma si svegliò di soprassalto, grondante di sudore.
*Di chi era quella voce?*
Erano ormai tre notti che faceva sempre lo stesso sogno: lui era in un luogo buio, dove non c’era nulla; poi pian piano si avvicinava un’ombra: sembrava quella di una ragazza a lui nota…ma chi?
Più ci pensava più non riusciva a darsi una spiegazione. Così decise di uscire in giardino a prendere una boccata d’aria fresca. Guardò il cielo e vide una miriade di stelle tanto scintillanti da sembrare il capolavoro di un artista.
Era troppo assorto nei suoi pensieri per accorgersi che intanto gli era arrivato qualcuno alle spalle.
–Ciao Ranma…-.
Il ragazzo col codino sussultò.
–Akane,cosa ci fai qui a quest’ora?-.
–Non riuscivo a dormire…e neanche tu a quanto vedo-.
–Già…-.
Nella risposta del ragazzo si celava un velo di tristezza, mista a preoccupazione e questo Akane lo notò bene. Ci furono attimi di silenzio, finchè Akane non riprese il discorso.            
–Ranma…qualcosa non va? Ti vedo un po’…preoccupato-. Il bel ragazzo lì per lì stava per raccontarle tutto riguardo al sogno e alla strana sensazione che provava ogni notte, ma poi decise di non farlo per non preoccuparla ulteriormente.                                                                      
–No, va tutto bene. Beh, credo che sia ora di andare a dormire: comincia a far freddo...buonanotte Akane-.
–Buonanotte Ranma-.
Akane osservò il fidanzato allontanarsi e rientrare in casa.
*No, ne sono sicura: Ranma sta nascondendo qualcosa e devo scoprire di cosa si tratta!*
Il giorno seguente in casa Tendo c’era la solita routine di tutti i giorni.
–Dai Ranma, muoviti o faremo di nuovo tardi a scuola!-
–Un momento,aspettami! Devo finire la mia colazione!-
–Ciao ragazzi,buona giornata!- salutò Kasumi con il suo solito sorriso – Oggi per cena ci preparerò qualcosa di davvero delizioso!-
–Kasumi dubito che ti abbiano sentito! Vabbè, vado anch’io: oggi sento che guadagnerò davvero un bel gruzzoletto! A dopo!-

Durante il tragitto casa-scuola Akane non distolse lo sguardo dal fidanzato neppure per un istante.
–Comunque tu non me la racconti giusta…guarda che ce li ho gli occhi!Mi sono accorta subito che c’è qualcosa che non va ultimamente…non è vero?-
Il ragazzo si fermò di colpo.

*Accidenti: possibile che per questa ragazza io sia un libro aperto? E adesso cosa faccio: le dico la verità o continuo a fingere indifferenza come ho fatto finora?Devo escogitare qualcosa: pensa Ranma,pensa, pensa, pensa!*

–Muori
Ranma!!-
Ehilà, Ryoga, da quanto tempo!Dov’eri finito stavolta: in Hokkaido, nell’isola di Kiusshu o forse ad Okinawa?
–Fai silenzio e combatti bastardo!-
Scusami Akane ma come vedi ho un impegno…a dopo! Seguimi Ryoga!-
 –
Ma Ranma..- Non ebbe il tempo di terminare la frase che il ragazzo già era scomparso fra i tetti, inseguito dall’eterno disperso.
–Cos’hai Ranma: non ti riconosco più…- sospirò fra sé e sé la giovane Tendo.   


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Sembra molto forte quel ragazzo…-. 
–E lo è infatti: dobbiamo stare attenti mio signore…-
Hai ragione,Ryu…lui potrebbe riuscire a liberarla da un momento all’altro…-
Non lo farà mio signore perché io glielo impedirò! Lasciate che mi occupi io del giovane: saranno i suoi ultimi giorni sulla Terra,dopodiché vedrà l’Inferno!-. Un sorriso sadico si dipinse sul volto della donna. Seguirono istanti di silenzio. All’improvviso la donna cominciò a contorcersi dal dolore:si teneva lo stomaco con entrambe le mani,gli occhi sembravano voler uscire dalle palpebre, il respiro si fece affannoso, il viso s’imperlò di sudore.
–Ryu,cos’hai? Non dirmi che…- 
Sì mio signore:temo che si stia risvegliando!-

  



  
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