Liceo
Furinkan ore 13:00
–Ranma,ti ho preparato un pranzetto coi fiocchi oggi!-
Tutta la IF si girò verso il soggetto in questione.
C’era chi rabbrividiva al
solo pensiero di un pasto cucinato da Akane, chi osservava Ranma con
uno
sguardo tra il tenero e il caritatevole, chi addirittura pregava per
lui perché
fosse proclamato santo all’istante. Proprio uno dei suoi
migliori amici gli si
avvicinò e gli posò una mano sulla spalla.
–Sai Ranma, Akane è una ragazza
davvero molto dolce e carina…ma sono questi i momenti in cui
non vorrei essere
al tuo posto!-
–Grazie Daysuke…mi conforta sapere che
potrò sempre contare su di te quando
avrò attacchi di depressione!- *Ammesso che ne abbia ancora
dopo che avrò
mangiato il pranzo di Akane!*
–Ranma, ecco il tuo pranzo!-. La dolce fidanzata del ragazzo
gli spiattellò
letteralmente sul banco il suo “manicaretto”. Al
sol vederlo Ranma impallidì di
colpo.
–Ehm…Akane…io ti ringrazio molto
ma…ecco vedi…oggi non mi sento molto bene
quindi non ho molta fame…ma grazie comunque,eh!-
–Oh poverino,mi dispiace tanto…-
replicò Akane fintamente dispiaciuta –meno
male che ci sono io: una bella iniezione in infermeria e vedrai che ti
passerà
tutto!- Il ragazzo, ormai pallido come un cadavere, alzò gli
occhi verso il
soffitto:
–Per favore, se è vero che tu esisti, da qualche
parte lassù nel cielo, dammi
un segnale!-
–Lanmaaaa!Ti ho portato del ramen caldo!-. Shan-Pu irruppe
nella classe, come
suo solito, sfondando il muro con la sua bicicletta per le consegne. Ma
non fu
la sola ad essersi preoccupata di “nutrire” il suo
presunto futuro marito.
–Ahahaha mio adorato Ranma ti ho cucinato dei deliziosi
manicaretti fatti con
le mie stesse mani!-. Anche Kodachi fece la sua teatrale apparizione
nell’aula
accompagnata dal suo solito nastro da ginnasta e da un turbine si
petali di
rosa nera che si sparsero ovunque.
–Ehi non era esattamente questo che intendevo!-
replicò indignato il ragazzo
rivolto sempre all’invisibile essere sovrannaturale.
D’improvviso ebbe una forte fitta allo stomaco.
–Ranma ti senti bene?- gli domandò Akane
visibilmente preoccupata.
–No,è tutto ok: era solo una fitta…-
cercò di tranquillizzarla Ranma. *Ho una
strana sensazione: temo che stia per succedere qualcosa di
brutto…che abbia a
che vedere con quel sogno?* –Lanma
cos’hai? Amore se stai male non
preoccuparti: mi prenderò io cura di te!- –Non se
ne parla neanche! Ranma è il
mio futuro sposo ed è mio dovere occuparmi di lui!- E mentre
le due pretendenti
litigavano su chi dovesse occuparsi del loro “adorato
Ranma”, Akane gli si
avvicinò con fare quasi materno.
–Ranma cos’hai? E’ da un po’ di
tempo che sei strano…- –Beh, non
è da
tutti trasformarsi in una ragazza anche solo sfiorando un
po’d’acqua fresca!-
–Non mi riferivo a quello e lo sai bene!-.
–E allora a cosa ti stai riferendo?-.
Akane si fece ancora più seria.
–Del fatto che sei preoccupato per qualcosa ma non vuoi dirmi
cosa. E non ne
capisco il motivo... non ti fidi di me,forse?-.
Ranma abbassò lo sguardo. Doveva dirglielo: in fondo lei era
pur sempre la sua
fidanzata ed era giusto che venisse a conoscenza di ciò che
lo tormentava.
–Va bene,ti racconterò tutto ma non qui. Quando
saremo a casa conoscerai tutto nei minimi particolari -.
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–Allora
Ryu…sei pronta?Manca poco ormai…-
–Sono nata pronta onnipotente Graahl…- rispose
la donna con fare suadente. A quel tono così provocante il
grande signore non
seppe resistere: in men che non si dica l’afferrò,
la distese per terra e si mise
a cavalcioni su di lei.
–Sei
pronta per… tutto?- le domandò con voce roca e
sensuale. Con un sorriso
malizioso Ryu gli sussurrò all’orecchio:
–Pronta
per tutto,mio signore…-. Graahl allora non esitò
un istante e cominciò a
baciarla bramoso di quelle labbra così rosse e
così invitanti, poi la spogliò
del lungo e leggero abito di seta che indossava, mentre lei faceva lo
stesso
con il suo lungo chitone. In un attimo ernao entrambi nudi
lì,per terra:il
corpo muscoloso e robusto di Graahl su quello sinuoso e fragile di Ryu.
Dopodiché
il grande signore cominciò a spingere con forza dentro di
lei e ad ogni spinta
Ryu inarcava la schiena dal piacere mentre Graahl con una mano le
spingeva il
bacino per far aderire completamente i loro corpi. Quando raggiunsero
l’apice
del piacere,il sommo signore strinse con forza tra le sue mani i seni
della
giovane mentre lei affondò i suoi affilati canini nel collo
dell’amante.
–Non
mi sbagliavo sul tuo conto: sei una maestra tanto
nell’uccidere quanto nel fare
sesso-
–Se fossi stata così maestra nell'uccidere non mi
ritroverei nel limbo,ma direttamente negli Inferi!Quanto alla
seconda...lo sai che di me potrai sempre fidarti ,grande Graahl: non ti
deluderò mai!- rispose
suadente la giovane, sebbene anch’ella affannata da tutto
quel piacere.
Graahl
uscì velocemente da lei,così come vi era entrato,
si rivestì e uscì dalla sua
stanza,lasciando Ryu nuda ed esausta lì sulla fredda terra.