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Autore: tatabond93    17/07/2011    6 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, datemi un parere sincero. La storia è sulla relazione tra Castle e Beckett e sugli sviluppi possibili del loro amore
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Non ci mettemmo molto a convincere il giudice a rilasciare il mandato. Soprattutto visto il rapporto tra lui e Castle. Sembravano amici di vecchia data. Per un momento mi incantai a guardare Rick che discorreva con l’uomo. Un sorriso sincero gli illuminava il volto… e l’ansia era ormai andata via dato che con la sua brillante intuizione era riuscito a capire il colpevole dell’omicidio.
 

All’improvviso si accorse che lo stavo osservando sognante e mi sorrise teneramente.
 

Mi riscossi…ok che avevamo capito chi era l’assassino ma il caso non era ancora chiuso, meglio sbrigarsi a concluderlo e avrei potuto continuare a fissare il mio uomo per tutta la notte. Lui sembrò leggermi nel pensiero e si rivolse al giudice.
< Adesso dobbiamo andare James, grazie per il mandato… prepara un posto in prigione perché tra poco verrà occupato. >
L’altro gli sorrise. < Sempre spavaldo Rick! E va bene…andate e speriamo che la vostra intuizione sia giusta! Detective è stato un piacere conoscerla… le devo dire che non so davvero come faccia a sopportare di avere tutto il giorno Richard tra i piedi…  >
Decisamente questo giudice mi andava a genio, doveva essere molto simpatico.
< Signore il piacere è tutto mio. E sa…alla fine uno si abitua a tutto….anche a Castle. >
Detto questo gli strinsi la mano e mi diressi con passo deciso verso la mia macchina.
< Kate! Kate! > Mi fermò trattenendomi per il braccio < Direi che ti sei abituata piuttosto facilmente a me > E sorrise malizioso… Arrossii vistosamente  quando mi strinse a se e mi sussurrò < Anzi, sembra che la mia presenza non ti dispiaccia proprio >
E mi morse teneramente il lobo dell’orecchio.
MI stava per sfuggire un gemito ma mi ricomposi… < Rick… basta! > Lo allontanai da me posandogli una mano sul petto, il respiro ancora affannoso e le farfalle svolazzanti nello stomaco < Dobbiamo andare, avremo tutto il tempo del mondo per questo, ma non adesso… il meglio lasciamolo per sta sera! >
Lo lascia con la bocca spalancata  uno sguardo sognante mentre mi infilavo in macchina al  posto di guida con fare seducente.
< Tu sarai la mia rovina detective… non so se riuscirò a resistere fino a sta sera. >
E si sedette al posto accanto a me.
< Ce la farai… non ti preoccupare. E se proprio ti senti tentato, ricordati che porto la pistola. > E alzai il sopracciglio scrutandolo.
Misi in moto ma non riuscii nemmeno ad uscire dal parcheggio che in mio telefono squillo.
< Beckett! > Dall’altra parte sentii la voce squillante di Ryan
< Abbiamo notizie relative al signor Milton. A quanto pare è stata avvistato nei pressi di Central Park… una signore l’ha riconosciuto attraverso la foto segnaletica che abbiamo fatto trasmettere nei notiziari >
< Perfetto…ci stiamo dirigendo lì… intanto tu e Esposito prendete una squadra di supporto e raggiungeteci. >
Riagganciai e mi voltai verso il mio compagno che mi stava osservando curioso.
< Allora?!? Novità? >
< Il sospettato è stato avvistato a Central park… adesso ci dirigiamo lì e tra poco arriveranno i rinforzi nel caso accada qualcosa di imprevisto. Come sempre ti dico che dovrai aspettare in macchina…ma ormai so che è inutile >
Lui sghignazzò < Esatto… la tua raccomandazione è superflua, non hai armi di ricatto, ti seguirò ovunque >
< Ah si… > E bravo Castle, cercava si provocarmi. Riflettei…in realtà avevo ancora una pedina a mia disposizione < Richard Castle…prova ad uscire da questa macchina  e sta sera niente dessert >
Lui mi rivolse uno sguardo interrogativo e allo stesso tempo preoccupato.
< E con “dessert” intendo proprio quello….è inutile che mi guardi con quegli occhioni da cucciolo! >
< Ma Kate… >
Lo zittì con un gesto…uscii dal parcheggio e mi avviai verso il parco.
< Beckett! Guardà che così neanche tu riceverai il tuo “dessert”…questo ricatto è un arma a doppio taglio. > E sorrise soddisfatto della sua risposta.
Mi maledii mentalmente…cavolo, era riuscito di nuovo a fregarmi!
 
  

  
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