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Autore: Nala_95    17/07/2011    4 recensioni
Una madre capisce sempre tutto.
E Narcissa non fa eccezione.
Lei capisce tutto del suo bambino, quel bambino che ha portato nel grembo nove mesi, lo stesso bambino che ormai è un ragazzo di diciassette anni...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Una madre capisce sempre tutto.

E Narcissa non fa eccezione.

Lei capisce tutto del suo bambino, quel bambino che ha portato nel grembo nove mesi, lo stesso bambino che ormai è un ragazzo di diciassette anni.

Cresciuto in un regime di terrore, dove ogni errore, ogni imprecisione veniva punite severamente con frusta e bacchetta, la sua indole furba e vivace è stata plasmata in una fredda e obbediente, sottomissibile.

Era stato costretto ad assistere da suo padre a diverse torture fatte a dei prigionieri del Signore Oscuro. Siamo in tempo di guerra.

Era stato costretto ad assistere a quelle crudeltà, vedere quelle persone che venivano torturate a sangue per poi morire in un lento tormento.

Lucius si vanta di suo figlio, ma non si accorge che soffre.

Solo Narcissa si accorge del cambiamento di suo figlio.

Solo lei si è accorta quando la vista di quelle torture tormentino suo figlio.

Ultimamente è diventato più pallido del normale, ha negli occhi uno strano riflesso...

Quando glielo ha fatto notare a Lucius, lui si è ostinato a dire che è solo eccitazione, lei sa che è per paura.

Draco ha paura perché sa che prima o poi sarà costretto a torturare quella povera gente.

Per quanto sia cattivo, non è crudele e soprattutto non è un assassino.

A lui piace prendere in giro le altre persone, beffarsi di loro, farsi vedere migliore, ma mai vorrebbe farle soffrire in quel modo.

E sa che prima o poi sarà costretto, dalla persona che dice di amarlo, a diventare un mangiamorte, a diventare maledetto, e a fare quello che gli viene detto di fare.

Lui non vuole.

Ma non può farci niente.

Tutto questo lo angoscia.

Una strana inquietudine lo travolge ogni notte, nell'oscurità della stanza; si sveglia sudato e con il fiato corto, si mette a sedere nel bordo del letto portandosi il volto tra le mani. Resta così vari minuti, finché non si calma, finché il suo respiro non ritorna regolare, poi si stende nuovamente sul letto, ma non riuscirà più a chiudere occhio, se ne starà lì finché il sole non sorge.

E lei stai lì, ogni sera, sulla soglia della porta a osservarlo, nascosta dall'oscurità della notte.

Ed anche questa sera è lì, che lo osserva, mentre tiene il suo volto tra le mani.

È una notte di tempesta.

Un lampo illumina la stanza buia e lei veda chiaramente il perfetto petto candido di suo figlio ricoperto di segni rossi, di sangue.

Suo padre l'ha deluso, lo credeva una persona da seguire, da ammirare invece è solo una marionetta in mano a quello che lui si ostina a chiamare il suo Signore.

Questo pomeriggio Draco gli si è rivolto come padre-figlio, e gliel'ha detto, gli ha detto tutto quello che pensava, chiaramente. Gli ha detto che odia tutto quello che fa e che riguarda il signore oscuro, gli ha detto esplicitamente che non vuole diventare un mangiamorte come lui, come i suoi avi.

Lucius si infuriò e, come era solito fare quando si arrabbiava con suo figlio, lo punì.

Narcissa non riesce ancora a dimenticare il suono della frusta nell'aria, suo marito che invoca la maledizione Cruciatus e le grida di suo figlio.

Era corsa immediatamente non appena aveva sentito delle grida, avrebbe voluto fare qualcosa, ma le era stato impedito di entrare nella stanza dove si trovavano i due e l'unica cosa che aveva potuto fare era restarsene fuori dalla porta della sala ad ascoltare, ascoltare come suo figlio non si stesse difendendo, di come suo marito era crudele.

Un altro lampo illumina la stanza.

Senti dei singulti.

Il cielo piange, e Draco con lui.

Non riesce a resistere ancora a quella vista ed entra nella stanza di corsa, si getta nel letto ed abbraccia suo figlio, il quale non la respinge come faceva da qualche anno, ma si stringe a lei con maggiore forza, lasciando libero sfogo a tutte le lacrime che ha.

Narcissa lo sente così indifeso, così impaurito; gli dispiace di non aver potuto fare niente per tutti questi anni, per non essere riuscita a proteggerlo.

Tra qualche ora diverrà un mangiamorte.

Diverrà maledetto.

-Ho paura.- dice Draco, ancora abbracciato tra le accoglienti braccia della madre, tra un singhiozzo e l'altro.

Lei sapeva che suo figlio era preso dal panico ancora prima che glielo dicesse; sa che l'idea di diventare un mangiamorte lo angoscia, lei è sua madre è sa tutto.

Sa anche di non poter fare niente per quel suo figlio, che in quel muto silenzio le chiede aiuto.

 

  
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