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Autore: Franky93    17/07/2011    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.10:
Camminando nel Bosco di Lecci

Un nuovo giorno si presentava per i nostri eroi, i quali dopo aver lasciato Azalina, avevano incominciato a viaggiare verso una nuova meta, e con loro si erano aggiunti anche due nuove conoscenze, ovvero Dylan e il piccolo Riolu, il quale si godeva il viaggio restando tranquillamente in braccio a Fran, che ogni tanto non mancava di dargli qualche carezza affettuosa sulla testolina.

-Allora… stando alla mappa del PokéGear, la nostra prossima tappa è Fiordoropoli.- esordì Alex, camminando in testa al gruppo.

-Ah, la conosco.- aggiunse Fran -Si dice che abbia un centro commerciale molto fornito, e che venda un sacco di articoli interessanti, così tanti che c’è solo l’imbarazzo della scelta.-

-Non vorrai mica fare dello shopping, spero.- domandò Matt.

-Perché, c’è qualcosa di male, forse? E poi sappi che io non sono una ragazza con quella fissa… d’altronde, finirei solo per prendere cose inutili e che potrei usare solo in pochissime occasioni.-

-Ragazzi… non vorrei interrompervi, ma non credo che arriveremo così facilmente in città.- intervenne Alex -Infatti, dobbiamo prima passare per un luogo chiamato Bosco di Lecci.-

-Un bosco, eh? Potrebbero esserci vari ostacoli, per quanto possiamo saperne.- notò Matt.

-Niente di cui preoccuparsi.- disse invece Dylan -Se tutto va bene, potremmo uscirne senza alcun problema.-

-Sempre se non ci perdiamo…- fece notare Fran.

-Rio…- aggiunse il piccolo Pokémon Emanazione, come per dare ragione alla sua “baby-sitter”.

E nonostante qualche dubbio su che strada prendere, alla fine decisero all’unanimità di passare comunque per il bosco, sperando di non doversi fare avanti tra gli alberi nel caso di perdita dell’orientamento e della ragione. Tale speranza fu un po’ vana, dato che una volta entrati nel bosco, i quattro notarono che era incredibilmente ampio, e talmente fitto e pieno di alberi che pareva fosse calata la notte.

-Temo che sarà dura orientarsi in questo posto.- disse Matt.

-Concordo, e visto che si prospetta una lunga camminata e potremmo perderci, ho già in mente un’idea.- disse invece Dylan, prendendo mano ad una Poké Ball –Growlithe, ci serve subito il tuo aiuto!- aggiunse, facendo uscire dalla sfera il suo fido compagno a quattro zampe.

-Wof, wof- abbaiò il cane, pronto ad aiutare.

-Ascolta, abbiamo bisogno che ci crei una strada per poterci orientare in questo posto, te la senti?- spiegò l’argenteo

-Woof!- rispose invece il Pokémon, facendo intuire di voler collaborare per il suo padrone.

-Benissimo, allora non perdere tempo e mettiti subito all’opera!-

E come diede l’ordine, il segugio si mise al lavoro, cominciando ad annusare di qua e di là il terreno, per poi fermarsi solo per un istante e in seguito correre dritto verso la destra del gruppo, che iniziò immediatamente a seguirlo, sperando che il fiuto potesse individuare qualcosa, come una traccia lasciata da un precedente avventore del bosco o un sentiero abbastanza sicuro da percorrere.

-Ottima idea, Dylan.- commentò Fran, facendo attenzione a non far cascare Riolu dalle braccia –Usare il fiuto di Growlithe è stata una buona trovata, non potevi fare di meglio.-

-Ti ringrazio, cara.- rispose l’argentato –Ora dobbiamo solo vedere se la traccia che ha trovato Growlithe è quella giusta.-

-Speriamo bene, non me la sento di vagare per i boschi come un povero idiota per il resto dei miei giorni.- aggiunse Alex.

-E lo stesso vale per me.- gli fece eco Matt.

Nonostante tutte queste speranze e aspettative, i quattro guidati da Growlithe non arrivarono ad un sentiero, bensì davanti ad un albero abitato, dalle radici fino ai rami, di Pokémon Coleottero, tra i quali vi si poteva notare anche un Heracross, intento a leccare golosamente un po’ di linfa dallo stesso albero.

-Oh… mio… Dio…- sentenziò Dylan, sbiancando visibilmente alla vista degli abitanti di quell’albero –Credo di non sentirmi tanto bene…-

-Oh, no… ci risiamo…- disse invece Alex, portandosi una mano in faccia per la vergogna. Ma perché fra tutti quelli che c’erano doveva beccarsi proprio un compagno con la fobia per gli insetti?

-Non ti esasperare, Al.- lo tirò su di morale Matt –Sono sicuro che se alziamo subito i tacchi da qui eviteremo di essere attaccati, specie da quello scarabeo che in questo momento sta facendo merenda.-

-Si, buona idea.- aggiunse Fran, trascinando per un braccio un Dylan completamente paralizzato dalla paura.

-Rio…- annuì Riolu con amarezza, vedendo il suo Allenatore ridotto in quello stato quasi patetico –Rio!- aggiunse, per poi svincolare rapido tra le braccia
dell'Allenatrice e dirigersi verso l’albero.

-Ehi, no, dove scappi?- disse la ragazza, intuendo il perché della reazione avuta dal Baby Pokémon –Non puoi combattere, sei ancora troppo piccolo per una lotta!-

Il Pokèmon Emanazione però la ignorò, e senza alcuna esitazione, cominciò ad emanare una strana energia bianco-azzurra dal suo piccolo corpo, per poi correre verso la sua meta. Sfortunatamente, quel bagliore venne notato dallo scarabeo, che incuriosito da ciò che stava succedendo e interpretando ciò come un’aperta dichiarazione di sfida, interruppe subito il suo lauto pasto e si librò in volo, preparandosi a planare contro il suo piccolo avversario.

-Hera, Heracross…- sentenziò l’insetto, preparandosi a colpire con il suo lungo corno, tendendolo al massimo.

-Rio…- ribatté l’altro, correndo ancora più veloce e colpendo l’avversario per primo con una carica incredibile nonostante l'esile corpicino, facendolo anche indietreggiare per l’impatto subito.

-Wow… ma quello era un Attacco Rapido o sbaglio?- notò Dylan, ripresosi improvvisamente dalla sua paura.

-Non ti sbagli.- gli rispose Fran -E quello che stava per usare l’avversario doveva essere Incornata.-

-È meglio se non vi distraete, il coleotterone sta per ripartire, e sembra parecchio arrabbiato.- li interruppe Matt.

E infatti, non tollerando molto l’attacco subìto, Heracross tornò alla carica, pronto a tentare di sferrare un’altra Incornata contro Riolu, che intuendo di aver combinato un guaio, prima lo bloccò usando la strana energia che emanava per creare una sorta di barriera, e poi tornò velocemente da Fran, la quale lo riprese subito in braccio.

-Ottima mossa, piccoletto.- gli disse Alex –Non so che cosa tu abbia fatto, ma l’hai fatta bene.- aggiunse, notando la “crepa” creatasi sulla barriera a causa dell’Incornata da parte del coleottero.

-Però ha comunque rischiato grosso.- proferì invece Fran, per poi rivolgersi al Baby Pokémon –La prossima volta che vuoi lottare, cerca almeno di fare più attenzione al nemico che sfidi, ok?-

-Rio.- rispose semplicemente l’interpellato, capendo il concetto.

-Ora però dobbiamo pensare a calmare Heracross.- rifletté Matt.

-Qualche idea in mente? Se no, io proporrei di sconfiggerlo e poi andarcene subito prima che possa riprendersi.- propose Dylan.

-Ma perché limitarci a sconfiggerlo, quando potremo benissimo catturarlo? E vista la crepa che ha lasciato sulla strana barriera di poco fa, sembra che sia parecchio forte.- disse Alex.

-Non dirmelo, vuoi aggiungerlo alla tua squadra.-

-Cavolo, Matt, mi sorprendi. Come hai fatto ad indovinare?-

E non aggiungendo altro, il ragazzo prese la sua fidata Poké Ball e mandò in campo Quilava, pronto più che mai ad una nuova sfida. L’Heracross, vedendo il suo nuovo avversario, si rialzò subito e si preparò a fronteggiarlo, e dopo aver fatto un balzo, si preparò a colpirlo con la zampa destra, la quale cominciò a brillare di una strana luce bianco-violacea, e senza neanche il tempo di abbozzare una difesa, il Pokémon Vulcano ne venne subito colpito in pieno, al punto da venirne sbalzato via di un paio di metri.

-Che potenza… ed è stato rapidissimo.- notò Matt.

-Deve aver sicuramente usato Nottesferza, altrimenti non si spiegherebbe il perché di quella rapidità.- aggiunse Dylan.

-Ah, si? Allora rispondiamo come si deve.- concluse invece Alex, tenendosi pronto –Quilava, Attacco Rapido!- aggiunse, mentre l’interpellato replicava il danno subito dall'avversario dandogli addosso con tutto il corpo.

-Hera…- sibilò l’insetto, per poi cercare di controbatterere con un’altra Nottesferza, questa volta mirando al collo dell’avversario.

-Quilava, presto, usa Braciere!- ordinò l’Allenatore, vedendo poi Quilava emettere dalla bocca il suo classico attacco di fuoco, che stranamente fu molto più intenso del solito, ma respinse come si deve lo scarabeo rinoceronte, che si ritrovò subito ustionato.

-Wow…- disse Matt, sorpreso –Al, controlla sul Pokédex che mossa ha usato Quilava, potrebbe essere un nuovo attacco.-

-Si, subito.- rispose il moro, guardando sul Pokédex la pagina del suo starter, la quale registrò automaticamente la nuova mossa –Forte, ha appena appreso Lanciafiamme!-

Ma le sorprese non erano ancora finite, perché non appena il coleottero si rimise in piedi nonostante l’attacco subìto, Quilava ripartì alla carica, cosa che in un primo momento fece pensare che volesse utilizzare Azione, e invece il tipo Fuoco cominciò a ricoprirsi di un manto di fiamme durante la corsa, e forte di questo potenziamento non solo travolse il nemico, ma lo ustionò per la seconda volta consecutiva durante lo scontro. E mentre il coleottero si accasciava a terra esausto, il Pokédex procedeva a registrare subito la seconda mossa.

-Mitico, ha imparato anche Ruotafuoco!- esclamò Alex, impressionato dall’abilità con cui il suo starter aveva appreso non una, ma ben due buona mosse di tipo Fuoco –E ora credo sia giunto il momento della cattura, e lo farò inaugurando la nuova Ball del signor Franz- aggiunse, tirando fuori dallo zaino una curiosa Ball di colore verde e lanciandola verso l’Heracross –Vai, Friend Ball!-

E come la Ball colpì il Pokémon, questi divenne come una sorta di energia di colore rosso, che entrò nella sfera, e una volta che questa si chiuse, cominciò a muoversi per tre volte, dopo le quali smise subito, segno che la cattura aveva avuto successo.

-E con questo fanno quattro Pokémon in squadra.- disse il ragazzo dagli occhi verdi, raccogliendo la Ball da terra e attaccandola tranquillamente alla cintura, dando poi un’occhiata felice al suo starter, il quale stava ancora rifiatando per la lotta sostenuta –Sei stato un vero portento, come al solito. Ora meriti di riposare.- aggiunse, richiamandolo nella sua Pokè Ball.

-Scusa se te lo chiedo, ma che cosa intendevi con “quattro Pokèmon in squadra”? Adesso dovresti averne sei.- domandò Matt.

-Semplice.- rispose l’altro, per poi rivolgersi a Dylan e Fran, prendendo due sfere dalla sua cintura -Ok, visto che ora possiedo Heracross, direi che potete prendervi uno degli altri due Coleotteri che ho, ovvero Caterpie e Ledyba.-

-Ma... ne sei sicuro, Alex? Sono pur sempre i primi Pokèmon che hai catturato…- disse Fran.

-Lo so, ma visto che Ledyba non l’ho mai usato e Caterpie ha avuto la peggio contro il Gastly di Bukas, ho capito che forse è meglio non farli rischiare troppo e darli a chi potrebbe allenarli ancor più meglio di me... e poi, ve li sto lasciando solo temporaneamente-

-Se le cose stanno cosi, allora io mi prenderò Caterpie!- disse la ragazza, prendendo la sfera del bruco e mettendosela in tasca.

-Io invece non lo so... come già sai, non mi sono mai piaciuti i Pokémon Coleottero...- proferì invece l'argenteo, prendendo con entrambe le mani la sfera di Ledyba, anche se con un po’ di riluttanza.

-Tu non pensarci, Dylan. Magari stare con Ledyba potrebbe essere molto terapeutico per superare la tua fobia.- gli disse Matt

-Uhm... forse hai ragione... tu che ne dici, Riolu?-

-Rio!- disse allegramente il cane bipede, alzando le braccia contento.

-Credo che lo prenderò come un si.- concluse sorridente il ragazzo.

-Mi raccomando, occupatevene per bene, ok?-

-Hai la nostra parola, vero Dylan?-

-Certo, Fran-

E una volta fatto questo accordo, i quattro ripresero il loro cammino nel bosco, e grazie a Growlithe e anche ad un po’ di fortuna, dopo una lunga e faticosa camminata, riuscirono finalmente a trovare l’uscita da quel labirinto verde, ritrovandosi nel Percorso 34.

-Bisogna ammetterlo, alla fine ce la siamo cavata bene.- disse Alex.

-Concordo con te.- aggiunse Matt –E in più non dovrebbe mancare molto a Fiordoropoli, perciò godiamoci pure un po’ di relax.-

-Se vuoi farti un pisolino, dormi pure, io intanto credo che darò un’occhiata al mio Uovo- concluse il ragazzo, tirando l’uovo fuori dalla tasca più grande dello zaino e cominciando a dare una pulita al guscio, che sembrava essere aumentato di almeno un paio di centimetri, segno che il Pokémon al suo interno stava crescendo molto bene –Se continua cosi, si schiuderà molto presto, ne sono certo-

Nel frattempo, mentre i due erano indaffarati nelle loro “faccende ”, se così potevano essere definite, Dylan e Fran erano seduti ad osservare tranquilli il tratto di mare che si affacciava sul percorso, mentre Riolu sonnecchiava sereno sulla schiena di Growlithe, accucciatosi vicino al suo padrone. Quale modo migliore per concludere una giornata movimentata come quella?

Fine Cap.10
   
 
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