Titolo: Il cappello del capitano

-Ma quante volte ve lo devo dire??? Prima o poi succederà, la marina è alle costole, nell'ultima isola abbiamo fatto una confusione con i fiocchi e ora non possiamo fare altro che saltare la prossima, altrimenti ci tenderanno una trappola. E allora cosa faremmo???- Ripeteva da più di dieci minuti Nami, in preda a una crisi di nervi che cercava in tutti i modi di frenare. Ma, come al solito, era sola a combattere contro un muro composto da tutti i suoi compagni, che avevano tutto per la testa tranne ascoltarla.

-Guardate che la navigatrice ha perfettamente ragione!- prese parola Robin. -Se ci tendono una trappola cosa faremo??? Non con Zoro in quelle condizioni- aggiunse, con tono ancora più serio, facendo scendere il silenzio in cucina.

Tutti evitavano un po' di pensarci, anche perchè non era nulla di grave, ma era vero, dovevano stare un po' in ombra, solo per poco.

-Si riprenderà in un paio di giorni, se reagisce alle cure- disse subito il piccolo medico.

-Ma noi raggiungeremo la prossima isola stasera- ribatte Nami. Alla fine, prendendo in mano la situazione e alzandosi in piedi, chiese direttamente al suo capitano.

-Rufy vuoi sbarcare o no?? Non ci manca nulla se saltiamo questa la prossima, dista solo altri due giorni, cosa vuoi fare??-

Mentre aspettava la decisione del suo capitano, Nami non riusciva a guardarlo negli occhi: temeva già di sapere la risposta e aveva un po' di timore; tutta colpa di quello stupido spadaccino.

-Va bene Nami, si salta questa e si va alla prossima ok?? Ora però porta da mangiare a Zoro che noi si va a pescareeeeee!- e, mentre lo diceva, era già fuori dalla cucina.

Nami, non credendo alle proprie orecchie, prese subito il vassoio e si avviò verso la stanza del compagno; bussò piano ed entrò, mise il vassoio sul tavolo e si avvicinò.

-Se mi senti, mi dispiace... non volevo che tu ti facessi male... ma quando ho visto quel bambino in quella casa che stava andando a fuoco non ho ragionato, e mi sono precipitata; ho pensato che poteva essere il nostro e… e... alla fine però sei stato tu a pagarne le conseguenze, io ho solo una mano scottata-
Mentre Nami parlava, non si era accorta che Zoro si era svegliato e alzato; si sentii afferrare una mano dolcemente.

-Zoro ma che...?

-Mocciosa?- le disse, muovendo la mano sul suo viso. -Vuoi stare tranquilla? Sto bene...

-Ma...- fece per ribattere lei.

-Vedi di piantarla, sei più insopportabile del solito quando fai così, cosa c'è?? Sto bene, tu stai bene anzi, state bene ,per cui smettila!

-Oh ma bene, io mi preoccupo, per una volta che mi sento in colpa. ed è così che mi ripaghi???

-Se vuoi un altro modo per ripagarmi, io sono sempre disponibile, lo sai; poi guarda, sono qua dolorante e moribondo, per cui devi fare anche tutto tu- disse, sorridendo e portandosela sopra, mentre ritornava sdraiato sul letto. -Che ne dici?? Ti senti ancora volenterosa??

-Prima o poi ci scopriranno ed allora ti sparirà quel sorriso idiota falla faccia, perchè sappi che io farò la bimba indifesa sedotta da te chiaro??? E quel momento è molto vicino capito??

-Certo ma intanto io ne approfitto- concluse Zoro, non lasciandole possibilità di replicare.

Aver saltato un isola fece davvero bene allo spadaccino, che, in nemmeno due giorni, era tornato il solito scansafatiche, burbero, idiota, insensibile che era sempre stato (almeno a detta di Nami); tutti ora si stavano preparando allo sbarco quando, riuniti in cucina per la cena, Rufy sorprese tutti.

-Hai visto Nami, eri tanto preoccupata e invece Zoro si è già ripreso! In realtà, Chopper dice che non è merito suo, ma tuo.

-Ti sbagli,non ho fatto proprio nulla- rispose tranquillamente Nami.

-Ti dico che invece tutti pensano che sia tu il motivo per cui si è ripreso così, cosa gli hai fatto?? Sanji dice che deve essere stato “magnifico”, l'ha detto proprio lui.-

-Rufy ti dico che non c'entro nulla- ma era come parlare con il vuoto, lo sapeva bene; si sentì appoggiare qualcosa sulla testa e, alzando gli occhi, vide che aveva il suo capello; vide anche Zoro irrigidirsi al suo fianco e questo non prometteva niente di buono.

-Tutti dicono che presto ci sarà qualcuno in più nella nostra ciurma per cui, con il cappello del capitano sulla testa, se vuoi dire qualcosa questo è il momento giusto; sai bene che non l'ho mai dato a nessuno, ma tu sei speciale- le disse sorridendo.
E, mentre Zoro faceva di no con la testa, Nami prese coraggio...

-Veramente ci sarebbe una cosa da dire Zoro...Zoro mi ha...

-COSA HA FATTO QUEST'ESSERE??-urlo subito Sanji, venendo subito zittito da Robin.

-Su Nami cos'ha fatto?- chiese sempre più contento Rufy.

-Bhe voi lo sapete che sono una bambina innocente vero?? E le bambine vengono sedotte dai lupi cattivi giusto??- chiese, titubante, non sapendo più che pesci prendere. Ma quella frase aveva portato più scompiglio che altro, parlavano tutti insieme, ognuno dicendo la sua, mentre Zoro sbiancava sempre di più; l'unico tranquillo che sembrava non accorgersi di nulla era Rufy che continuava a fissarla.

-Ora basta! Nami non ha ancora finito, giusto??-

Era inutile tergiversare... preso il coraggio si alzò, fece il giro del tavolo per sedersi in braccio al suo capitano, lo abbracciò forte trovando due braccia pronta a stringerla .

-Lo amo da impazzire e avremo un bambino- disse con voce chiara e decisa -Ti va di diventare zio???

Questa storia è arrivata prima al “MIDORI MIKAN CONTEST”nella prima gara, che potete trovare qua: http://midorimikan.forumfree.it/

Vi lascio anche il giudizio di Roses.

COMPLIMENTI!
La tua storia è stata scritta molto bene, semplicissima e scorrevole e le immagini descritte in modo ottimo!
Posso dire che anche la grammatica era più che buona!
Ma devo dire che è stata l'idea a colpirmi tantissimo...
Davvero dolce e stupenda!!!!!
BRAVISSIMA!!!!
La tua idea ti ha portato principalmente alla vittoria, molto originale!