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Autore: SimplyMe514    17/07/2011    6 recensioni
Sappiamo che il Patronus di Harry è un cervo, quello di Hermione una lontra, conosciamo addirittura la lince di Kingsley Shacklebolt... ma vi siete mai chiesti quale sia quello della mamma più paranoica e divertente uscita dalla penna della Rowling, Molly Weasley? Questo è quello che ho pensato io...
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 Molly Weasley era decisamente diventata un asso in qualsiasi incantesimo domestico fosse mai stato scoperto, ed era ragionevolmente certa che se al Dipartimento Incantesimi Sperimentali se ne fossero inventati altri li avrebbe imparati tutti nel giro di una settimana. Non perché fosse una super-strega, sia chiaro; era solo una super-mamma, madre di una famiglia numerosissima e ultimamente, doveva ammetterlo, un po' di tutto l'Ordine della Fenice. Lei c'era sempre, per tutti. Forse una donna un po' più moderna avrebbe disapprovato il suo essere semplicemente moglie e madre, ma non poteva né voleva sforzarsi di essere qualcos'altro. Essere una madre le stava benissimo, faceva parte di lei, era il suo istinto. Istinto materno.

Ma... c'era un ma. Qualcosa che, visti i tempi che correvano, aveva visto fare parecchie volte, ma non aveva mai tentato lei stessa, forse perché era infinitamente più difficile che mettere insieme un banchetto a tempo record.

Molly Weasley non aveva mai evocato un Patronus.

«Avanti, ce la puoi fare» si disse dopo un paio di inutili nuvolette argentate ancora completamente informi, come se pronunciare quelle parole ad alta voce le rendesse più reali. «Un ricordo felice... ma qual è il mio ricordo più felice?» ragionò. Quell'appuntamento clandestino con Arthur ai tempi della scuola, quello che l'aveva costretta a tornare al dormitorio alla chetichella alle quattro del mattino reggendosi il fianco dolorante per i sette piani di scale, non le era bastato, e il fatidico , il giorno in cui il suo fidanzatino fisso era diventato molto di più, nemmeno. Ma allora...

Eccolo. Eccolo, il ricordo più felice di tutti. Una processione di sette adorabili visetti grinzosi, rossi per lo sforzo del primo pianto. Sette corpicini tra le sue braccia, minuscoli, fragili, ma che sarebbero diventati i sei uomini e la donna più meravigliosi che avesse mai conosciuto. Bill. Charlie. Percy. Fred. George. Ron. Ginny. Tutti ripresi nell'istante esatto in cui l'avevano fatta diventare mamma per la prima volta, e poi la seconda, e poi la terza... Un sorriso incontenibile le germogliò sul viso paffuto e seppe che quello era il momento.

«Expecto Patronum!» L'ondata di felicità le attraversò il braccio, calda, inarrestabile, e si riversò fuori, prendendo finalmente corpo. Era qualcosa di peloso, enorme, che atterrò con grazia impossibile davanti a lei, i muscoli fatti di luce tesi in un'inequivocabile posa difensiva. Una tigre.

Ma – non poteva fare a meno di chiederselo mentre osservava il felino argenteo passeggiare apparentemente tranquillo per la stanza, in attesa di un pericolo che non si sarebbe presentato affatto – che senso aveva un animale esotico del genere, per lei che non aveva quasi mai fatto viaggi più lunghi della tratta percorsa tante volte da ragazzina sull'Espresso di Hogwarts?

E poi (che la presenza del Patronus in qualche modo stimolasse l'affiorare di vecchi ricordi?) la risposta le arrivò da sé.

Una volta aveva spiato Arthur mentre trafficava a vuoto con l'ennesimo aggeggio infernale Babbano, una cosa che se non andava errata si chiamava televisione; di solito la porta del capanno dove svolgeva gli esperimenti era rigorosamente chiusa, ma in quell'occasione l'aveva distrattamente lasciata aperta di uno spiraglio e, attratta dalla strana luce azzurrina dello schermo, Molly non aveva potuto fare a meno di fermarsi a guardarlo, scuotendo la testa. Prima che quell'assurda scatola esplodesse sotto i colpi dei maldestri incantesimi del marito, aveva colto la voce maschile impostata e un po' fredda di quello che poi lui le aveva pazientemente spiegato chiamarsi documentario: «La tigre è una delle madri più affettuose del mondo animale, ma è capace di diventare molto aggressiva se ritiene che i suoi piccoli siano minacciati». E rammentando la folle risata che lei, proprio lei e nessun altro, aveva fatto congelare per sempre sul viso di Bellatrix Lestrange, capì che quella frase non era male come descrizione di se stessa.

 

Note dell'Autrice: e finalmente ho visto il film! Visto che l'atmosfera è ancora bella calda, ecco qualcosina che dedico a uno dei personaggi che ho nel cuore, Molly “Super-Mamma” Weasley. E una super-mamma lo è veramente: senza togliere niente a Lily che sicuramente sarebbe stata grandiosa se solo avesse vissuto di più, è la miglior madre che la Rowling abbia creato, nonché la più impegnata, con quella famiglia di pazzi che si ritrova! XD

Non so perché, ma mi è sembrato ingiusto che non sapessimo quale fosse il suo Patronus, quindi gliene ho immaginato uno, forse pensando a quei cuccioli di tigre nati non troppo tempo fa in uno zoo, che la madre sta ancora proteggendo così strenuamente da non permettere nemmeno al veterinario di avvicinarsi per controllare se sono maschietti o femminucce. E in fondo Molly è un po' una mamma tigre: “MIA FIGLIA NO, CAGNA!” (cit. Harry Potter e i Doni della Morte, cap. 36, pag. 675)

  
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