Un ragazzo di diciassette anni, capelli color miele, pelle chiara, fisico statuario, si trovava appisolato sul divano con la testa leggermente reclinata all'indietro, il nodo della cravatta allentato e i primi due bottoni della camicia aperti.
Dall'altra parte della sala una ragazza, sedici anni, lunghi boccoli castani, pelle olivastra e un viso decisamente arrossato, guardava il ragazzo di fronte a lei in preda ad una crisi isterica.
-Lilith, respira per favore o morirai per asfissia-  le disse Ashley, dandole una gomitata su un braccio.
-Ahh...- fu tutto quello che l'altra riuscì a dire.
Ash la guardò gelidamente da dietro il sottile vetro degli occhiali, su cui ricadevano delle ciocche rosse.
 -Oh mio Dio, è diventata incapace di intendere e di volere. Sappi che chiederò l'eutanasia. Anche se sono contraria, per te potrei fare un'eccezione-
Lilith si destò dalla sua paradisiaca visione per un momento.
-Sei crudele - le disse, guardandola di traverso.
-Oh guarda, il vegetale ha ripreso a parlare!-
-Oh Ash, smettila ti prego, non è divertente!-
-Per me si: vedere agonizzante la mia migliore amica per Cedric Diggory, ragazzo brillante , prefetto della scuola e, vediamo un po’, ah si! Felicemente fidanzato!-
Lilith abbassò il capo rattristata.
Cedric era il ragazzo perfetto per lei, ma era anche fidanzato con Cho Chang, una ragazza di Corvonero del quarto anno.
Fin dall’inizio, Ashley aveva fatto di tutto per far desistere la sua migliore amica dal farsi piacere Diggory proprio per evitarle una grande e inutile delusione ma, purtroppo, non v’era riuscita.
Sospirò alzando gli occhi al cielo.
-Scusa- le disse poi, ammettendo di aver esagerato.
Lilith le sorrise tristemente.  
–No Ash, hai ragione tu, questa stupida cotta non mi porterà da nessuna parte-
La rossa non disse nulla. Sapeva che aveva perfettamente ragione.
Ad un certo punto, l’attenzione delle due ragazze venne attirata dal sonoro stiracchiarsi di Cedric.
Il ragazzo batté più volte le palpebre prima di mettere a fuoco dove si trovasse.
La Sala Comune dei Tassorosso si era ormai svuotata da un po’, gli unici rimasti erano loro tre.
Lil si rese improvvisamente conto che lei e Ashley, infatti, sarebbero dovute essere a letto da un bel pezzo.
Cedric non poté non notarle.
-Ehi voi, cosa fate ancora alzate a quest’ora?- chiese, stropicciandosi gli occhi.
-Ehm… è che Lilith non si sente molto bene… ha avuto un mancamento poco fa- si affrettò a dire Ashley, cercando di apparire allarmata e preoccupata per l’amica.
Bugiarda. Pensò l’altra.
-Beh, se è così, ti accompagno in infermeria- disse allora rivolto a lei, il ragazzo.
Cedric rimase a guardarla per un po’, notando il lieve pallore sul suo viso.
Era la prima volta che la guardava negli occhi.
Lil si sentiva totalmente inebetita, come se non riuscisse più a connettere la bocca con il cervello.
Ashley la guardò preoccupata.
-Beh, effettivamente, mi sentirei più tranquillo se potessi portarti in infermeria per un controllo- disse allora il ragazzo continuando a fissarla.
Lilith sussurrò un impercettibile ‘ok’ in segno di consenso.
-Perfetto allora! Andiamo, non vorrai sentirti male di nuovo? Ce la fai a camminare?-
Lei annuì debolmente.
In realtà si sentiva le gambe molli, il cuore che le batteva all’impazzata e la testa che le girava.
Almeno non sarebbe andata in infermeria a vuoto.
Passarono il ritratto e, prima di richiuderlo, Lilith lanciò uno sguardo truce all’amica dall’altra parte, mentre Ash ricambiò con un’eloquente occhiolino e un ampio gesto della mano in segno di saluto.