Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Jill_BSAA    18/07/2011    0 recensioni
Gli occhi di Angel guardavano stancamente fuori dalla finestra della propria camera, scrutando i passanti che camminavano nella strada sottostante, persone ridotte a qualche uomo d’affari che si era dimenticato di tornare a casa dalla moglie, qualche vecchio ubriaco che cantava vecchie canzoni del proprio paese o qualcuno che aveva deciso di portare fuori il cane a notte inoltrata, niente di più che il solito panorama circondato dal più religioso silenzio proveniente dalle abitazioni. Il ragazzo aggrottò istintivamente la fronte quando il proprio sguardo, soffermatosi al centro esatto della via, notò un’ombra nera, immobile.
Genere: Avventura, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il ragazzo si svegliò la mattina presto dopo una notte tormentata dagli incubi. Nella sua mente era ancora stampato il volto che aveva disturbato il suo sonno notturno, un volto pallido di un uomo dal ghigno feroce e dagli occhi come la brace. osservò a bassa voce notando l’ora che brillava a intermittenza sulla sveglia, segnava le 14:46. Di corsa s’infilò i vestiti del giorno precedente e scese al piano di sotto, suo padre, un uomo sulla cinquantina dai capelli brizzolati e dal fisico asciutto, stava vedendo una partita di football in televisione. lo salutò il ragazzo buttando lo sguardo sul display LCD. Angel face una smorfia dirigendosi in cucina, ma si bloccò sulla soglia voltandosi nuovamente verso l’uomo domandò disinteressato, la sua era una semplice domanda di circostanza, non che gli interessasse realmente, ed infatti l’uomo annuì senza aggiungere altre parole.

Luke Spencer era cambiato molto dalla morte della moglie, da uomo solare e pieno di vita si era ridotto a un automa, diventato irascibile non si era mai preso veramente cura del figlio, nemmeno subito dopo la morte della moglie, per quest’Angel cominciò all’età di tredici anni a badare non solo a se stesso ma anche al genitore.

Il ragazzo guardava con disgusto la pasta che girava nel microonde, l’odore che emanava non era dei migliori e per questo al suono del timer la gettò nella pattumiera senza molti problemi.
 Aveva fame e gli doleva la testa per l’assenza di sonno ma decise lo stesso di uscire, non riuscendo più a sopportare la vista del padre ridotto in quelle condizioni. La luce lo investì in pieno costringendolo a socchiudere gli occhi, erano quanto due giorni, che non usciva di casa? E ora la sensazione del tiepido vento sulla pelle e del sole sul viso lo rinfrancò leggermente. Cominciò ad avviarsi verso un parco non molto distante da casa sua, desolato a causa dell’ora e fresco per l’ombra portata dagli alberi, l’ideale per chi vuole riflettere rimanendo in compagnia di se stesso. Una volta arrivato si sedette su una panchina vicino a una fontana e chiuse gli occhi. Subito una sensazione d’inadeguatezza e d’inquietudine lo avvolse mentre nella mente si formava la sagoma di un viso, a lui conosciuto poiché lo vedeva quasi ogni sera nei propri incubi. Ma in breve tempo l’immagine cambiò e rivelò un panorama brullo e una chiesa cadente, l’uomo si trovava davanti ad essa e gli sorrideva. Angel aprì gli occhi di scatto nascondendo il volto nelle mani, la testa gli pulsava ma in compenso le sensazioni di disagio lo avevano abbandonato, per ora. sussurrò a voce bassa cercando di stampare nella memoria quelle immagini in modo da non dimenticarle.  continuò cercando di fare mente locale per cercare un qualcosa di simile alla costruzione nella visone, ma nulla venne a galla dalla sua memoria per questo si morse,frustrato, il labbro inferiore cercando disperatamente di capire il senso di ciò che aveva appena visto. Di una sola cosa però era certo, quelle immagini non gli erano apparse a caso, avevano un significato e lui doveva scoprirlo ad ogni costo. improvvisamente una voce maschile lo fece trasalire. Un ragazzo dai capelli mori e dagli occhi neri simili a due pozzi si stava avvicinando agitando la mano in segno di saluto < Che ci fai qui Jake?> il ragazzo si sedette osservandolo enigmatico ripetette a sottolineare il mancato saluto da parte del biondo rispose con un’alzata di spalle, senza però staccare lo sguardo dall’altro come sempre lo sguardo indagatore di Jake aveva visto bene e come sempre in qualità di migliore amico di Angel aveva capito il suo stato d’animo l’altro annuì

< in una visione intendo> spiegò meglio avendo notato l’espressione perplessa nel volto dell’amico cercò di incoraggiarlo con un sorriso <è la stessa cosa che ho pensato anche io, il fatto è che non ricordo di aver mai visto in città un luogo simile…quindi non so da dove cominciare>

ripeté con un sorriso amareggiato sebbene quasi ironico il ragazzo si interruppe quando alle spalle di Jake comparve un’ individuo dall’aspetto umano, ma dagli occhi rossi e brillanti. urlò il ragazzo balzando in piedi e guardandosi introno, doveva ucciderlo e alla svelta.
affermò brusco lanciandosi contro l’uomo che sorrideva con gusto. Angel gli tirò un gancio sinistro dritto in piena faccia, ma l’altro con una velocità sovrumana, lo schivò bloccando il pugno del ragazzo con la mano e stringendolo tanto da far scrocchiare le ossa. domandò con un filo di voce il ragazzo < te l’ho detto…voglio strapparti il cuore e offrirlo all’Oscuro. >
domandò con un gemito di dolore, ma l’altro non rispose anzi lo scagliò a terra come se fosse un moscerino. gridò Jake che seguiva lo scontro dei due da dietro un cassonetto, nel sentire la voce dell’amico Angel si rimise in piedi a fatica e caricò un altro colpo che fu nuovamente parato, ma questa volta non si fece trovare impreparato, infatti, dopo aver tirato il pugno, fece scorrere una piccola lama da sotto la manica della felpa che si conficcò nel petto dell’individuo che con un grido di dolore cadde a terra, scomparendo poco dopo. ripeté il biondo cadendo a terra, il petto che si alzava e abbassava all’impazzata per lo sforzo e per la paura che solamente pensare quel nome gli provocava nel cuore e nell’animo, in breve chiuse gli occhi e l’oscurità lo avvolse trascinandolo a fondo con essa.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Jill_BSAA