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Autore: zenzero    18/07/2011    1 recensioni
La storia inizia come in tante altre storie: due giovani uomini si ritrovano su di un'isola. Ma essa non è affatto deserta. Oltre ad un grosso cane, infatti, vi abita anche una ragazza decisamente diversa dalle altre...
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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In viaggio Gilda si svegliò con il rumore di uno scricchiolio e un forte mal di testa.
Sentiva il rumore delle onde infrangersi  vicino a lei. Forse si era addormentata in spiaggia. Ma avvertiva meno luce rispetto a quanto ne fosse abituata, e un odore di chiuso.
Aprì gli occhi e si alzò, attonita. Si trovava all’interno di una stanza, distesa su un letto che occupava quasi completamente. Le pareti della stanza erano di legno. Gilda decise di uscire, anche se dovette chinarsi molto per attraversare la porta aperta. Si trovò di fronte ad un corridoi buio.
Aprì il primo uscio alla sua destra, dal quale filtrava della luce. Un’altra camera da letto. Sul giaciglio erano seduti i due ragazzi, Ivan e Daniel.
Trasalirono nel vederla.
 -Siete qui…- mormorò Gilda.
 -Allora, hai dormito bene?- chiese Ivan, per cambiare discorso.
La ragazza serrò i pugni.
 -Dormito bene un corno, razza di farabutti!
Camminò in avanti, superando il letto e raggiungendo una finestra coperta, dalla quale filtrava la luce del sole mattutino. Scostò velocemente le tende e si sorprese nel trovarsi di fronte ad un orizzonte composto dal mare interminabile.
 -Ma..siamo..sulla nave.. E l’isola è..
 -Lontana, sì. Dovevamo scappare al più presto,- disse Ivan.
 -Avevo chiaramente detto che avevo intenzione di tornarci, sull’isola.
 -E’ svenuta, signorina, non potevamo lasciarla ai pirati in uno stato simile,- s’introdusse Daniel.
Gilda ricordò improvvisamente di quel che era successo.
 -Ma certo, il boccale era pieno di quella strana polvere. Non avrei dovuto berlo…- e detto questo posò lo sguardo su Ivan,-Mi hai spinto a bere da quel boccale perché prevedevi che avrei potuto ubriacarmi, vero?
Ivan scosse le spalle. – E anche se fosse? Non avevamo motivo di lasciarti da sola, dopotutto. Ti abbiamo fatto un favore.
Gilda avrebbe voluto ribattere ma si bloccò, sospirando.
 -Uff. Non ha più alcuna importanza. Ma voi due, non agite mai più in questo modo, anche se pensate di fare la cosa più giusta per me,-disse solamente, accigliata, e uscì dalla stanza.
Camminando si ritrovò alla fine del corridoio, e salì delle scale finendo sul ponte di prua, dove solo poche ore prima aveva ingaggiato battaglia con quei pirati.
Bogo le venne incontro, scodinzolando, e Gilda iniziò a grattargli dietro le orecchie, dove gli piaceva tanto.
La ragazza aveva la mente in subbuglio. Provava felicità, ma allo stesso tempo terrore per aver lasciato improvvisamente l’isola che l’aveva ospitata per quasi due anni.
Si chiese cosa avrebbe fatto una volta raggiunta una qualsiasi riva, ma non ottenne risposta. Lo avrebbe capito una volta arrivata.
Sollevò la testa e vide uno splendido cielo privo di nuvole. Il mare era piatto e spirava una lieve brezza salata.
“Almeno, oggi è una bella giornata”.





Nota: Da qui in poi, purtroppo, non ho idea di come continuare.
Per questo, ad essere “Abbandonata” è la storia stessa. Se avete suggerimenti fatemeli sapere!!!
   
 
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