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Autore: angefolle    18/07/2011    3 recensioni
salve a tutti!
mi chiamo Chiara e sono nuova, o meglio, non tanto nuova del sito perchè fino ad ora ho letto solo ma ora ho deciso di mettere anche un pò di mio!. è la prima volta che pubblico ciò che scrivo e spero che piaccia. le mie storie sono scritte di getto con l'ipod inserito nelle orecchie.. la musica mi isola dal mondo esterno e mi aiuta a trovare meglio i miei personaggi rendendoli miei.. questa mia prima storia rappresenta i miei amati Robsten. io li immagino così!
non sono per nulla brava con le presentazioni quindi mi ritiro e vi lascio alla lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Finalmente è mattino! Lo sento dal leggero cantico degli uccellini e dall’aria riscaldata dai deboli raggi del sole. Regna il silenzio in casa. Che pace. Mi sollevo appena dal guanciale per vedere l’ora dalla sveglia che segna in quell istante le 9:05. Mi volto decisa a riabbracciare il mio Flippy ma mi accorgo con stupore che non c’è. Strano! Di solito chi rimane nel letto a crogiolarsi fino a tardi è lui.
Mi siedo sul letto ancora intontita dal sonno portando le mani alle tempie e nello stesso istante mi perdo nel ricordo di quell incubo assurdo di ieri, del viaggio verso casa e del tentativo di Rob di calmarmi.
Mi ha coccolata tra le sue braccia tutta la notte senza lasciarmi mai. Ero crollata prima di lui ma sentivo il suo respiro che si posava sulle mie labbra, era dolce come il miele e mi dava la tranquillità e la conferma che lui era li con me. Che stupida sono stata ad avere la paura di perderlo per un’altra donna.
Scuoto la testa “Stupida! Non devi temere di perderlo. Non lo permetterai mai.”
“Con chi parli?” Rob entra nella nostra camera con un vassoio in mano facendomi sobbalzare appena dallo spavento.
“Con nessuno.. parlavo tra me e me. Hai preparato la colazione?”
“Certo! Caffé e latte, toast con marmellata di ciliegie che adori tanto e se non vuoi la marmellata c’è la variante della… NUTELLA!” termina la frase sfoggiando il suo solito sorriso scherzono a 32 denti e non posso che mettermi a ridere! Si siede sul bordo del letto di fianco a me appoggiando il vassoio sul comodino e voltandosi poi per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.
“Buongiorno” un dolce sussurro a fior di labbra
“Buongiorno”
“Hai avuto incubi?”
“No” mi allungo verso di lui per acquattarmi  tra le sue braccia che prontamente soddisfano il mio desiderio stringendomi contro il suo petto “mi hai coccolata tutta la notte allontanando ogni paura che avevo!” e il sorriso di tranquillità si espande nel mio animo come una pace assoluta.
“Bene” lo sento sussurrare sui miei capelli “sono contento che sia passato!” abbandonandomi un bacio sui capelli e stringendomi di più. Rimaniamo così per qualche secondo finché non sento lo stomaco di Rob brontolare e il ricordo che lui aveva saltato la cena per me perché non avevo fame e e volli andare subito a letto. Mi fece tenerezza.
Lo sentì ridere “facciamo colazione? Avrei un po’ fame! Tu no??” mi staccai da lui ridacchiando per prendere il vassoio e metterlo tra noi.
“Kris” mi afferrò la mano guardandomi dritta negli occhi “Kris.. mi prometti che qualsiasi cosa succeda o qualsiasi paura ti assilli la mente ne parlerai con me?” mi fermo nei suoi occhi e all’istante capisco cosa intende.
“Si Rob. Certamente. Ma ti prego, fallo anche tu con me.. qualsiasi cosa di qualsiasi natura sia dobbiamo condividerla ok?”
“Stanne certa!” la sua voce è sincera e tranquilla “ora facciamo colazione altrimenti io svengo, tu entri nel panico e faremo anche tardi all’appuntamento che abbiamo oggi con le case cinematografiche ok?”
“ahah no no non svenire! Chi ti solleva sennò???” mi apro in una accesa risata per vedere la faccia di Rob alla mia battuta fintamente indignata e offesa accentuata da quel labbro inferiore pronunciato in broncio “ A che ora c’è l’hai l’appuntamento tu?” dico mentre gli spalmo sul toast la nutella e lui prende il tazzone di caffè e latte.
“alle 11:30. Devo solo firmare e sono libero. Abbiamo già parlato della produzione e mi hanno spedito anche il copione. Tu invece hai appuntamento alle 12:15 vero? Vai con Dean?” e agguanta il toast che gli ho preparato.
“si alle 12:15 ma vado con John non con Dean. Oggi ha la giornata libera ricordi?”
“Si è vero!” prendo anch’io la mia tazza e leggo su di essa -la rompi palle di turno è sveglia!-
Eh? Ma che… alzo lo sguardo e mi trovo lui che se la ride mentre beve il caffè.
“e questa?”
“questa cosa?” riesce dire mentre sghignazza
“rompi palle sei tu!”
“ahah ” mi guarda e mi volta il suo dove leggo “e con me i rompi palle sono due!
“che scemo!! Ahah ma che ti è venuto in mente??”
“idea di Taylor! me le ha spedite lui per scherzare e prenderci in giro! Prenditela con lui Stew!” dice alzando le mani! Mentre ridiamo come due bambini ma all’istante lui si ferma inchiodandomi con sguardo serio e un sorriso sghembo che mi impalla il cervello.
“ehi Stew.. ” si alza rimettendo il vassoio sul comodino e appoggiandoci la tazza e si avvicina a me lentamente appoggiandosi con le mani vicino ai miei fianchi trovandosi con il viso che sfiora il mio  “sei sporca di marmellata” sussurra vicino alle mie labbra appoggiando le sue lente e morbide sull’angolo delle mie. Abbandono la tazza sul vassoio e di impulso metto le mie mani tra i suoi capelli scendendo, poi,  sulle sue guance e lo tiro verso le mie labbra per un dolce bacio che scandisce l’amore che ci unisce. Mi appoggia una mano sulla guancia mentre piano scendo sotto di lui per raggiungere la posizione supina. Lo voglio!
Rob scende su di me piano senza gravare con il peso appoggiandosi appena sull’altro braccio. Il bacio ci provoca brividi lungo tutto il corpo nell’istante in cui le nostre lingue si incontrano. Dispiego le gambe bloccando tra le mie ginocchia il suo bacino che è aderente al mio. Il bacio diventa sempre più pretendente di altro che di un semplice incontro di labbra. Infila una mano nell’incavo della schiena facendomi inarcare appena e le sue labbra si staccano per scendere sul mio collo per arrivare all’apertura della camicia che è la sua. Si alza da me e mi tira a se facendomi sedere sul letto di fronte a lui. Mi metto in ginocchio e gli sfilo la maglia bianca per levare poi la mia camicia che non faccio in tempo ad abbandonarla sul letto che sono di nuovo tra le sue braccia che mi sollevano e mi porto a cavalcioni su di lui seduto sul letto. Le sue mani mi sfilano il reggiseno e le sue labbra sono sull’incavo del collo mentre non posso non abbandonarmi a lui abbandonando la mia testa indietro sorretta dalla sua mano. Il respiro diventa pesante e mi rispinge sul letto.
“voglio farmi una doccia” mi sussurra vicino all’orecchio prendendo il lobo tra labbro e lingua tirandolo e succhiandolo debolmente per farmi fremere ancora di più. “ieri sera non abbiamo avuto tempo”
“voglio farla anch’io” riesco a dire ma senza respiro.
Mi solleva di nuovo mettendosi in piedi e issandomi su per prendermi in braccio. Le mie gambe sono intorno al suo bacino e le braccia tra collo e capelli lo tengono stretto a me.
Le sue mani sono sui miei glutei sorreggendomi dal basso.
Ci dirigiamo in bagno e mi appoggia per terra allungandosi per aprire l’acqua mentre nel frattempo mi sfilo gli slip e mi infilo nella doccia seguita da lui che ripete i miei stessi gesti.
L’acqua è leggermente calda e mi volto verso il getto. Le sue mani scendono lente e maledettamente consapevoli dei punti del mio corpo che mi provocano battiti accelerati del mio cuore. I miei fianchi sono circondati dalle sue mani e le labbra sul mio collo. Abbandono il capo sulla sua spalla destra sentendo il suo respiro aumentare. Mi avvicina ancora di più a se facendo aderire i miei glutei al suo bacino. Mi volta piano verso lui che si sposta per arrivare sotto il getto dell’acqua portandomi con se. Le mie mani sono dietro la sua nuca e ci riuniamo in quel bacio dolce e pieno di noi. Le sue labbra bagnate e morbide mi fanno perdere la ragione e lui lo percepisce abbassandosi tanto quanto basta per issarmi di nuovo su di se ma si siede nella doccia con me a cavalcioni su di lui. Sento la sua erezione sotto di me e mi sollevo appena per farlo entrare. Un attimo infinitamente lungo e lui è dentro me. Lo sento mio.
Le nostre labbra non si staccano nemmeno per riprendere fiato e il ritmo dei nostri bacini è dolce e lento come un cullare sospesi in uno spazio indefinito. La nostra bolla personale prende consistenza cancellando tutto intorno a noi. Siamo solo io e lui.. siamo solo noi due.
Lo stringo sempre più a me. La sua mano è verso il basso della mia schiena accompagnando il movimento del mio bacino mentre l’altra è sulla mia coscia. Le mie mani si spostano prendendo posto nei suoi capelli e sulla sua spalla.
Ad ogni spinta i nostri corpi rispondono con frenesia e i respiri prendono sempre più enfasi. Stacchiamo le labbra un solo secondo appoggiando le fronti l’una sull’altra guardandoci negli occhi. Sento le gambe di Rob distendersi appena permettendomi di alzarmi appena raggiungendo una posizione quasi verticale appoggiandomi con gli avambracci sulle sue spalle. Così lo sento entrare ancora di più dentro me i suoi occhi si socchiudono lenti e il piacere cresce inesorabile tra noi. I suoi respiri diventano più corti e il bacio è più forte. Sento che tra pochi istanti anch’io cederò. Il calore dentro di me cresce fulmineo e i muscoli accorciano il loro movimento. Lui mi stringe con le braccia il bacino spingendomi affondo. Il ritmo è più forte e il piacere sale ancora di più fino ad impossessarsi di me totalmente.
Esalo un respiro profondo e dalle labbra esce ciò che è nel cuore e nella mente:“Robert”.
Sono all’ apice e riappoggio le mie labbra sulle sue mentre un suo gemito di piacere raggiunge il mio cuore. Lo stringo di più a me mentre raggiungiamo il piacere intenso che ci trova insieme. La sua voce è leggera e il suo gemito è enfatico. Quando ci fermiamo anche il nostro bacio è fermo e gli occhi sono socchiusi mentre l’acqua scende su di noi come una leggera cascata. Le nostre labbra che si dividono per riavvicinarsi ancora una volta per un tenero bacio e la pace regna intorno a noi. Lo stringo ancora a me iniziando a baciarlo dolcemente sull’angolo della bocca e poi sulle guance per poi allontanarmi di poco prendendoli il viso tra le mani per guardare i suoi occhi che brillano di luce propria. Azzurri come il cielo senza nuvole.
Mi sorride appena e mi stringe a se ancora più forte e lascio che adagi il suo viso sotto l’incavo del mio collo. Come un bambino lo stringo a me mantenendo una mano sul suo capo come a premerlo ancora di più sul petto. Rimaniamo così sotto l’acqua scrosciante per non so quanto tempo, forse mezz’ora.
“Rob.. ho un’idea! Che ne dici se ci facciamo un giretto nel bosco fino al lago quando abbiamo finito con le firme?” gli chiedo all’improvviso con un entusiasmo naturale perché volevo passare quanto più tempo possibile insieme a lui prima di dividerci per iniziare i nostri film.
“Si! Così Bear si divertirà un po’!”mi risponde alzando il viso e gli sorrido con tutta la gioia che ho! Adoro fare scampagnate in natura con lui e Bear. Mi rilassa e rilassa anche lui.
“Perfetto!” ormai sorrido come una bimba.
“però, credo sia meglio che iniziamo a prepararci Stew!”
Ridacchio e mi sollevo controvoglia da lui mettendomi in piedi e allungandomi verso lo shampoo. Anche lui si alza e mi blocca le mani rubandomi il flaconcino dalle mani
“ehi che fai?”
“ti rubo lo shampoo!”
“ma non è giusto lo avevo preso io!” gli metto il broncio di bambina per scherzare. Lui spreme un po’ di shampoo sul palmo della mano con un sorrisetto dolcissimo.
“voltati brontolona!” capisco già che vuol fare e mi volto. Chiudo gli occhi beandomi di sentire le sue mani sul capo che massaggiano i miei capelli.
“Mmmm che relax” e lo sento sghignazzare come sempre
“non aspettarti che ti paghi dopo Rob!”
“no no! Tanto la prestazione di prima era un anticipo!”
“che stupido pervertito!” non posso che non ridere.
Ci laviamo tutti e due ed usciamo dalla doccia avvolgendoci negli accappatoi.
“io vado di la a vestirmi” mi dice dandomi un bacio a stampo
“ok io mi asciugo i capelli”mentre esce dal bagno io afferro il phon che è vicino a me e lo accendo.
Sto bene e sono tranquilla.
Il mio pensiero vaga al nuovo contratto che sto per firmare. È una sceneggiatura che mi intriga e mi piace anche quella di Rob. La mia parla di una ragazza fuggita da casa che vuole riprendere in mano la sua vita ma le scelte che prende sono tutte sbagliate ma alla fine trova l’amore giusto e una buona amica e tutto si sistema. Quella di Rob è una sceneggiatura diversa dalle solite che sceglie, è una commedia romantica e mi proposero di essere l’altra protagonista ma non me la sentii e rifiutai intristendo un po’ Rob che mi voleva al suo fianco. Non volevo che la nostra vita fosse ancora evidenziata a tutti. Volevo un po’ di pace per noi.
L’aria calda del phon pian piano asciuga i miei capelli e mi metto a testa in giù per asciugarli per donargli una piega morbida ma all’improvviso mi ritorna prepotente l’immagine di Rob e Angela dell’incubo e una strana sensazione mi stringe lo stomaco. Rialzo il capo e lo scuoto per ridestarmi da quell’immagine, i miei capelli sono asciutti. Metto apposto il phon ed entro in camera da letto. Rob è quasi pronto, si abbottona la camicia mentre Bear gli gironzola in torno con la sua palla morbida in attesa che qualcuno la tiri lontano. Non si accorge che sono in stanza e lo sto guardando divertita.
“Bear la smetti? Non posso giocare con te! Sono le 10:45 e sono in un fottutissimo ritardo!” Bear si abbassa sulle zampe anteriori e alza il sedere con la palla ancora in bocca ringhiando per sfida e per gioco. Rob esasperato gli prende la palla ma Bear non ne vuole sapere di lasciargliela e inizia un tira e molla tra quei due.
“mollala! Bear ti conviene mollarla!” Rob mi fa ridere e si accorge di me ma Bear molla veramente la presa per raggiungermi sbilanciando Rob che perde l’equilibrio e arriva a terra come un sacco di patate!
“ahi!” mi precipito da lui ridendo trovandolo seduto per terra di fianco al letto e Bear si fionda per leccarlo e giocare
“Dio BEAR!!! BASTA” cerca di allontanarlo da lui mentre le mie risate si sentono per tutta la stanza “ridi ridi! Mi dai una mano ad allontanarlo?” obbedisco e calmo Bear mentre lui si rialza.
“dovevi chiamarlo Tornado non Bear Rob”
“no, dovevo chiamarlo caterpiller” e scoppiamo a ridere tutti e due.
“Stew, prima che ti risalti addosso perché hai ancora solo l’accappatoio addosso ti vesti per favore?” gli sorrido e faccio cenno di si col capo. La scena divertente di prima mi ha allontanato dalla mente quella brutta immagine di poco fa.
“si mi vesto pervertito! Possibili che con tutte le donne che sono state le tue co-protagoniste che si sono spogliate dinanzi a te ancora non hai fatto l’abitudine con me? O devo pensare che tu faccia così anche con loro? Che fai salti addosso a tutte?” adoro provocarlo!
“bè che domande! È scontata la risposta no?”
“ancora non sei abituato?”
“nooo gli salto addosso! Ovvio!” mi giro di scatto verso di lui mentre mi aggancio il reggiseno
“COSA?”
si volta verso Bear “vedi Bear? Mai rispondere alle domande delle donne non sai mai che risposta dare!!!” e si rigira verso di me con sguardo divertito. Faccio la finta arrabbiata sapendo che scherza e gli lancio un cuscino della poltroncina accanto a me ma lui lo prende al volo e inizia a ridere come uno scemo!
“Divertente Rob! Molto divertente!” lascia il cuscino e si avvicina a me portandosi dietro la mia maglietta che era sul letto
“ma dai Kris” mi avvolge tra le sue braccia e mi bacia sulla guancia “lo sai che tu sarai sempre l’unica che mi suscita certi impulsi, le altre non contano e lo sai”
“ah bè! Meno male!” e lo pizzico sul fianco “io lo so comunque ma tu sai che sei in ritardo?” si volta verso la sveglia e impreca!
“cazzo! Sono in ritardo si!” mi lascia un bacio sulle labbra e una carezza sul capo di Bear indirizzandosi verso le scale
“Ciao Stew ci vediamo quando finisci! Vengo a prendere Bear e poi vengo da te!”
“e John?”
“digli solo di portarti li che poi vi raggiungo io”
“ok.. a dopo!”
“ciao amore!” e sento la porta chiudersi.
Mi preparo anch’io e appena sono pronta John suona a casa per  andare via ma una brutta sensazione mi pervade il cuore.
   
 
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