Mentre camminava dietro ad Hagrid, affiancata da Neville e Luna e seguita da Seamus e Cho Chang, Ginny pensò che dopotutto non era andata poi tanto male, considerando che Piton li aveva trovati nel suo ufficio mentre cercavano di rubare la spada di Godric Grifondoro. Erano stati lei e l'amico Paciock a decidere di compiere quel gesto che, a ripensarci, non era stato poi tanto furbo. Volevano far avere la spada ad Harry; se Silente gliel'aveva lasciata nel testamento un motivo ci doveva pur essere! Comunque c'era stato un momento in quell'ufficio, durante il quale gli occhi scuri della più piccola tra i figli Weasley si erano incontrati con i chiari del vecchio preside e qualcosa era scattato nella ragazza... Ma tutto era svanito nel momento in cui l'ex insegnante di pozioni aveva fatto irruzione nella stanza trascinando con sé i compagni che dovevano stare di guardia. Con un solo sguardo il quintetto si era fatto forza per resistere al peggio; Piton avrebbe chiamato i Carrow, che non aspettavano altro che far loro più male di quanto non avessero mai fatto. Furono molto sorpresi, quindi, di veder, qualche minuto dopo, entrare nella stanza un accaldato Hagrid e di sentire la voce di Piton dire in tono beffardo che potevamo seguire il loro “amichetto” nella foresta proibita. La voce del mezzogigante riportò Ginny al presente; Neville e Luna erano tranquilli, quasi divertiti, e sembravano guardare qualcosa che lei non riusciva a vedere, Seamus e Cho, invece, avevano una faccia visibilmente preoccupata.

“Eccoci qua!”

“ehm....e “qua” cosa ci dovrebbe essere?...insomma, cos'è che dobbiamo fare? Qual'è la nostra punizione?” La voce della Chang risultava più bassa e debole del solito.

“Bè, ecco, tutto ciò che dovete fare sarebbe passare la notte nella foresta, ma insomma, visto che ci siamo avevo pensato, bè si ecco...avevo pensato che potevamo dare da mangiare ai miei Thestral.”

A quelle parole Ginny e Seamus raggiunsero Luna e Neville che, potendo vedere quelle strane creature, avevano iniziato a svolgere il compito prima che Hagrid lo suggerisse.

L'unica che non si unì al gruppo fu la corvonero dai lunghi capelli neri: passare la notte nella foresta proibita era già abbastanza raccapricciante, ma dare da mangiare a quei cosi, era davvero troppo!

Non era passato molto tempo dall'inizio dell'anno scolastico, e Cho aveva subito deciso di tornare a far parte dell'ES, che adesso era guidato principalmente da Neville Paciock. Il ragazzo poteva anche essere in gamba, ma per i suoi gusti si faceva influenzare un po' troppo da quelle due svitate della Weasley e di Luna-lunatica-Lovegood. Far parte del gruppo comunque la faceva sentire in qualche modo utile, ma in realtà tutto ciò che, fino ad allora, erano riusciti ad ottenere era di avere qualche ammaccatura in più rispetto ai loro compagni.

La Umbridge in confronto ai Carrow non era niente, ma forse non si era spinta così a fondo con le punizioni perché Silente era ancora preside; Piton invece lasciava carta bianca ai due compagni mangiamorte. Hogwarts non era più la stessa, non che fosse sorpresa, con il ritorno di Voldemort... al castello si respirava un'aria pesante, ai ragazzi veniva insegnato ad usare magia oscura e ad odiare i babbani, e durante le ore di “arti oscure” (non più difesa contro le arti oscure) veniva chiesto agli studenti del suo anno di esercitarsi con due delle maledizioni senza perdono sui bambini più piccoli. Ovviamente lei e tutti quelli dell'esercito di Silente si erano opposti a tutto questo, ed era stato così che si erano procurati la maggior parte dei segni presenti adesso sui loro visi.

“Che ci facevate voi cinque nell'ufficio del preside comunque?” Hagrid stava chiedendo agli altri spiegazione su ciò che era accaduto quella sera...

“Non volevamo rubare niente al preside” l'ultima parola era stata pronunciata con disgusto dalla ragazza rossa intenta a prendere un altro pezzo di carne.

“La spada di Grifondoro non è di Piton, lui non ha nessun diritto di tenerla nel suo ufficio!”

“La spada è sempre stata tenuta nell'ufficio del preside Ginny! E comunque a voi cosa importa?”

“Bè Ginny ci ha raccontato che Silente l'aveva lasciata ad Harry e abbiamo pensato che avremmo potuto essere d'aiuto...”

“Oooo sicuro!” Hagrid interruppe arrabbiato Luna; la differenza tra la voce più potente che mai dell'uomo, e quella sognante della ragazzina fece trasalire Seamus che si trovava accanto a lui. “E come pensavate di far arrivare la spada ad Harry eh!? Siete stati fortunati! Ecco cosa penso! Non crediate di passarla liscia anche la prossima volta! Teniamo tutti ad Harry a Ron e ad Hermione e tutti vorremmo aiutarli in quello che stanno facendo, ma non è dando a Piton l'occasione per farvi del male che lo farete!”

I cinque ragazzi tacquero, e il senso di vergogna si diffuse nelle loro viscere: nessuno di loro si sarebbe aspettato una ramanzina del genere da Hagrid, ma dovevano ammettere che non aveva tutti i torti. Quell'anno ad Hogwarts non sarebbe stato il più facile della loro vita.