Storia classificatasi seconda al contest "Da un'immagine" idetto da Fabi_Fabi sul forum di Efp..
Il lampo illumina
senza rumore,
il tuono è solo un battito
di cuore.
Piove.
Senti
la pioggia inumidirti i capelli e le gocce caderti sul viso, mentre, con passo
incerto, attraversi la strada ormai bagnata.
Non
hai una meta, ti muovi per inerzia.
Cammini
affidandoti ai tuoi piedi, dubiti sappiano dove ti stanno portando, ma,
infondo, è meglio così. Non hai la forza di pensare ad una destinazione, per
cui sei grato a loro di aver preso l’iniziativa.
Hai
bisogno di allontanarti, hai bisogno di sciacquare via le immagini che hai
impresse nella mente, hai bisogno di stare solo.
Un
lampo illumina la notte, il tuono lo segue poco dopo.
Scuote
il silenzio per un attimo, un battito di cuore eccessivamente forte. Poi torna
tutto tranquillo e per un po’ l’unico rumore, oltre a quello della pioggia che
ticchetta un immaginario motivetto ritmato, è quello del flusso incessante dei
tuoi pensieri.
Nessuno
può impedire al tuono di seguire il lampo. Lo farà comunque, gli è fedele e
devoto, non lo lascerebbe da solo.
Il
lampo è incompleto senza il tuono, è solo luce.
Il
tuono non può vivere senza il lampo, è solo rumore. È quando sono insieme che
hanno ragion d’essere. È quando sono insieme che hanno uno scopo.
Eravate
così, voi. Come il tuono ed il lampo. Inseparabili ed imprevedibili.
Rumorosi
e fastidiosi.
Impossibile
dire dove avreste colpito, impossibile fermare il tuono una volta che il lampo
aveva agito. Impossibile tenervi testa.
Ti
fermi, incapace di ricordare come si respira regolarmente, incapace di aiutare
la tua mente analitica ad afferrare un’immagine, una delle tante che ti
affollano la mente.
Un
brivido ti attraversa la schiena, i vestiti ti si sono incollati addosso ma,
ora come ora, non ha alcuna importanza. Li percepisci come una seconda pelle
che, protettiva, ti scherma dalla crudeltà della vita, ti difende
dall’imperversare del tempo.
Osservi
il tuo riflesso in una pozzanghera, te lo restituisce distorto e deformato,
esattamente come quella notte.
James
e Lily morti.
Peter
fatto a pezzi.
Sirius
un traditore.
Nessuno
può impedire al tuono di seguire il lampo, ma il fulmine può squarciare la
notte tanto da far impallidire la luce del lampo e da sovrastare il rumore del
tuono.
Il
fulmine ha colpito voi questa notte, distruggendovi e separandovi per sempre.
James
e Lily morti.
Peter
fatto a pezzi.
Sirius
un traditore.
Eviti
di pensarci, ma più vai avanti e più quelle parole ti riempiono la mente ed il
cuore annullando ogni pensiero ad esse precedente.
Dove
va uno vanno tutti.
I
Malandrini non tradiscono i Malandrini.
Come
sarà il mondo al di là della pozzanghera?
Magari
è un mondo in cui non sei solo, un mondo in cui non ti senti abbandonato.
Magari è un mondo in cui quella notte non è mai stata vissuta.
Un
mondo in cui gli occhi di Peter sono ancora liquidi e timorosi, i capelli di
James scompigliati e ribelli, le mani di Sirius ancora grandi e pulite.
Sirius.
Ripensi
al suo volto luminoso e solare e a tutte le volte in cui lo hai scrutato a
fondo per leggerne tristezza e malinconia.
Credevi
di conoscerlo bene, di riuscire a capirlo con uno sguardo, di riuscire ad
entrargli dentro e sfogliarne le pagine come uno dei libri che sei solito
leggere.
Evidentemente
ti sbagliavi, e ciò ti fa rabbia. Ti fa rabbia sapere di averlo avuto accanto
per sette anni e non essere mai riuscito a percepire un’avvisaglia delle sue
intenzioni future.
Con
che faccia tosta, ti domandi, è riuscito a mentirvi così bene?
Ti
senti responsabile per quanto accaduto, responsabile di aver consigliato a
James di scegliere Sirius come Custode.
Si
è sempre fidato della persona sbagliata, James.
Gli
occhi ti si inumidiscono mentre immagini la sua espressione delusa nello
scoprire di essere stato tradito proprio da colui a cui avrebbe dato la
vita.
E
Peter, oh Peter! Quante volte lo avete preso in giro per la sua mancanza di
coraggio e gli avete chiesto se davvero desiderava essere un Malandrino?
Chi
avrebbe mai immaginato che proprio lui avrebbe dimostrato tanto sangue freddo e
forza d’animo da mettersi contro il suo migliore amico?
Potrai mai
perdonarci, Peter?
Un
sussurro, il tuo, che si perde nella notte, insieme a quella lacrima solitaria
che ti solca il viso.
Aveva
ragione James, pensi con malinconia.
Niente
può dividere i Malandrini. Ad eccezione di un Malandrino stesso.
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Seconda Classificata:
Lady Thalia – il lampo illumina senza rumore -
Grammatica
e sintassi: 8.9/10
Lessico e stile: 9.8/10
Originalità: 8.7/10
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Gradimento
personale: 10/10
Inserimento dell'immagine: 9.8/10
Personaggio
casuale: 3/3 punti
Per un totale di: 65.2/68
punti
Mi è piaciuta molto la tua storia.
Hai scelto di raccontare la solitudine, il senso di sconforto di Remus dovuto alla perdita dei suoi amici, di quelli che avrebbero dovuto stare uniti per sempre, e l’hai fatto con delicatezza.
Mi è piaciuta molto la metafora tra i Malandrini e i lampi e la relazione tra il lampo e il tuono. Non è certo la prima volta che la sento, ma l’ho trovata adatta al contesto e inserita in modo efficace e piacevole.
Lo stile è molto
personale secondo me: intendo dire che è adatto a un’introspezione. Hai usato un
buon lessico, vario e preciso. La grammatica presenta qualche piccolo errore, te
li elenco: ‘chi avrebbe mai immagino’, credo sia un errore dovuto a un cambio di
tempo e comunque alla battitura, chiaramente andava ‘immaginato’; ‘infondo è
meglio’, in fondo va scritto staccato, altrimenti è ‘infondere’. Usi la ‘d’
eufonica abbastanza spesso, anche quando non è richiesta, però l’hai fatto
dall’inizio alla fine della storia e ho apprezzato la ‘presa di posizione’ in
questo senso.
La trama è
sviluppata molto bene secondo me: l’introspezione non è affatto noiosa, è
piacevole da seguire e il filo dei pensieri di Remus è chiaro, scorrono senza
dare la possibilità al lettore di perdersi.
La storia non può
dirsi originale per quello che riguarda l’argomento, infatti ho letto parecchie
storie riguardanti Remus e le sue riflessioni dopo questi eventi, però la tua ha
molti pregi: primo tra tutti il fatto che tu abbia saputo rendere
l’introspezione personale, e questo secondo me è molto importante nella
valutazione dell’originalità.
Complimenti quindi. Anche per la caratterizzazione che hai dato del tuo protagonista, che hai saputo rendere in ogni sua sfaccettatura.
L’immagine è inserita in modo abbastanza definito e credo che tu sia l’autrice che ha scelto l’immagine più difficile tra quelle che hanno consegnato; questo perché non mostra un oggetto da riportare come prompt, ma un concetto che secondo me tu hai reso abbastanza bene nella tua introspezione.