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Autore: giny04    18/07/2011    2 recensioni
"Niente cancellerà il ricordo, nemmeno il più piacevole dei pensieri. Esiste però, un rimedio, per riporre le memorie più infauste in un buio angolo della mente. Sta solo a noi cercarlo e chiuderlo a chiave, in attesa della giusta situazione per ripescarlo, così lentamente svanirà, rimarginando la ferita."
Questa FF avrà luogo negli anni successivi alla guerra magica, sarà ovviamente una DRAMIONE. Quindi i nostri personaggi saranno già adulti.
Spero vivamente che vi piaccia, per qualsiasi cosa contattatemi in privato o recensite.
Buona lettura a tutti voi! :)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Think about you.
 
 
 
Capitolo 1
 
Lost Love and Found Love


-Se non ricordi che Amore t'abbia 
mai fatto commettere la più piccola follia, 
allora non hai amato-
(William Shakespeare)

 
 
Niente cancellerà il ricordo, nemmeno il più piacevole dei pensieri. Esiste però, un rimedio, per riporre le memorie più infauste in un buio angolo della mente. Sta solo a noi cercarlo e chiuderlo a chiave, in attesa della giusta situazione per ripescarlo, così lentamente svanirà, rimarginando la ferita.
 
Loro lo aveva trovato, o almeno lo credevano. Tutti si erano lasciati alle spalle la terribile guerra che aveva provocato così tante sofferenze, tanti tradimenti, tante rivelazioni, e irrimediabilmente aveva causato la morte di amici e parenti alla quale erano tutti affezionati. 
Così, scampato il pericolo e combattuto per la libertà, ognuno aveva proseguito la propria vita, superando, anche se difficilmente, quell'ostile 
ostacolo.
Harry si era sposato con la Rossa Weasley,  Pansy Parkinson con il palestrato Theodore Nott, l'affascinante Biondo-Draco Malfoy con Daphne Greengrass e per ultima, ma non meno importante Hermione Granger conduceva una umile vita con Ronald Wealsey.
 
Erano passati circa 10 anni dalla sconfitta di Lord Voldemort e dei suoi seguaci, ora tutto sembrava essere tornato "straordinariamente ordinario" e nessuno poteva esserne più lieto se non i diretti interessati, meglio noti come ex studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Potter e Ginny avevano due figli maschi chiamati Albus  e James Potter, Pansy e Theo ancora non avevano eredi.  
 
Per quanto riguarda Malfoy e la Greengrass potevamo dire che il loro era stato un matrimonio di convenienza, dovuto solo ad affari e a un'unione tra famiglie Purosangue, stabilita, se non imposta, dai genitori. Infatti non era raro che essi avessero rapporti extra matrimoniali, visto che tra loro non vi era amore. In effetti in molti si chiedevano come facessero a continuare ad essere sposati, purtroppo la risposta a questo enigma non era mai sopraggiunta. Forse era per questo che non avevano figli.
 
Nonostante i numerosi scandali, quest'ultima coppia non era la sola a dover affrontare molteplici problemi quotidiani : la vita coniugale tra la Granger e Weasley stava prendendo una brutta piega. Sarà per i problemi economici non ignoti nella famiglia dello sposo, sarà per la scarsa vita sessuale tra i due, ma quell'unione sembrava stentasse a stare in piedi. Ciononostante avevano una splendida bambina di 3 anni.
 
Fatto sta che dopo la morte di Tu-sai-chi, la Gazzetta del Profeta non avendo più notizie succulente da spifferare, si stava trasformando in un giornale di Gossip e Scandali, in cui le coppie sopra elencate avevano ormai acquistato la permanenza di parecchi articoli, scritti principalmente con lo scopo di distruggere i precari rapporti tra di loro. E ci stava riuscendo.
 
 
 
 
-Ronald Weasley! Cosa è questo?!?!-  Chiese accigliata Hermione, schiaffando il quotidiano mattutino sopra il tavolo da cucina e facendo sobbalzare il marito , il quale sorseggiava serenamente un caffè, incurante dell'espressione e del tono adirato della moglie.
-Ccccosssaa?- Fu la sua balbettante risposta.      
-NON dire una parola! Mi hai stufata!- Proseguì la donna con lo stesso tono di prima.
- Ma guarda!  Ronald Weasley mette a repentaglio il suo traballante matrimonio, fotografando spogliarelliste e giocando a Poker anzichè passare del tempo con la ingenua moglie. 
Che dire, starà piangendo di quanto la vita sia stata ingiusta con lei? 
 
Tieni gli occhi aperti Granger, il tuo sposino sembra non esserti così fedele!- Hermione lesse l'articolo in prima pagina, scorrendo le righe con gli occhi e sputando parole di risentimento contro il "marito", il quale tenne la testa bassa senza parlare.
 
- Ti rendi conto?! Ti hanno anche scattato una foto mentre ammiri il fondo schiena di quella puttana! E' allegata nell'articolo!-  Aggiunse lei scaraventando ancora una volta la Gazzetta sul tavolo. 
- Sssccusa, nnon volevo mma cercavo di rendere le cose migliori, si insomma, vincendo a Ppoker...- Balbettò lui.
 
-Rendere le cose migliori?! Hai solo peggiorato la situazione, che era già molto grave di suo!-  Rimproverò lei fissandolo dritto negli occhi insicuri e pentiti. 
-Ho bisogno di tempo per pensare Ron, questo matrimonio non può continuare così. Vado al lavoro, non ti assicuro che tornerò a casa stasera. Porto Rose con me, anche se era scontato visto che nemmeno ti considera suo padre!-  
 
Detto questo, Hermione prese delicatamente la figlia, che ne frattempo stava guardando i cartoni animati, ignara della situazione creatasi nell'altra stanza. Con passo svelto raggiunse la porta, afferrò la borsa dall'attaccapanni e se ne andò sbattendo la porta. 
 
Lasciando il marito perso nei suoi pensieri, ancora seduto. Non si rendeva ancora conto di quello che aveva fatto. 
Capiva però, di aver commesso un errore e che Hermione non l'avrebbe perdonato facilmente. 
 
*** ***
 
 
 
-Draco è l'ora, devi alzarti!-  lo svegliò Daphne, affacciandosi alla porta di camera.  -Ora, si, mi alzo... Cinque minuti.- Farfugliò lui ancora insonnolito, steso nel letto, coperto fino al bacino. Non era solo, due giovani donne gli facevano compagnia, ormai era normale. 
Molte ragazze erano passate dal letto di Draco Malfoy. Ancora abbracciate a lui, esse dormivano beatamente. Daphne e lui non dormivano nemmeno sullo stesso letto.
  -Draco Lucius Malfoy vuoi svegliarti?! Devi andare al lavoro!- Proseguì lei con tono materno. 
 
Le donne avvinghiate a lui si alzarono ancora nude, si vestirono e se ne andarono di soppiatto senza dire una parola.
-Eccomi eccomi, non urlare di mattina.- Draco imitò le due, si tirò su e si diresse verso il bagno per farsi una doccia. 
Dopo di che si sedette al tavolo di cucina, straripante di cibi e vivande di ogni genere. -Buongiorno signore, serve qualcosa signore?- 
 
Una voce servizievole lo salutò, facendolo distrarre dalle notizie di scandali che stava leggendo. - Oh si, buongiorno Arnold. 
Oggi pomeriggio provvedi a ritirarmi la giacca in sartoria e prenota un tavolo per l'ora di pranzo da Bernie. Grazie.- Chiese Malfoy, portandosi un pancake alla bocca. 
-Certamente signore, tutto quello che desidera.- Rispose egli cordialmente avanzando verso l'uscita per occuparsi degli incarichi dati.
Arnold era come la spalla destra di Draco, si preoccupava di ogni cosa, eseguendo ogni ordine dettato. 
 
Ormai era considerato come uno di famiglia.
Malfoy aveva deciso di assumere un babbano anzichè un elfo domestico poichè secondo lui erano più efficienti e garbati. 
 
Di lavoro da sbrigare lui ne aveva molto, per questo doveva assicurarsi che qualcuno competente lo aiutasse. 
Malfoy stava dando un'occhiata al quotidiano in tutta calma e serenità, quando, Daphne sopraggiunse in cucina interrompendo il silenzio creatosi.
 
- Ti avevo detto che oggi Arnold serviva a me! E poi stai facendo tardi, non vedi che or...-  
-Zitta Greengrass, non vedi che sto leggendo? Arnold è il MIO assistente non il tuo, quindi trovati qualcun'altro.- Rispose con tono calmo e rilassato, levandosi in piedi senza aspettare il parere di Daphne. 
 
-Ah sentilo! Stai tutto il giorno spaparanzato su una comoda sedia, ordini a tutti quello che fare, e quando torni a casa sei sempre in compagnia di 
qualche puttana. Hai davvero molte cose da sbrigare, come no!-  L'opinione di lei non si fece attendere. 
Draco non si voltò nemmeno, prima di varcare la soglia esaudì solo un - Sei forse gelosa?- E chiuse la porta.
 
 
***
 
 
E' solo un bambino, ecco cos'è. Come può continuare ad alimentare tutti questi scandali? Crede forse che giovino al nostro matrimonio?!
Commette un errore dietro all'altro, non facciamo in tempo a riassemblare i pezzi di un vecchio litigio per continuare a stare insieme, che ne combina subito un'altra delle sue. E io come un'idiota lo perdono, ogni volta. Ma non stavolta! Oh no, dovrà sudare prima che rinizi a considerarlo mio marito. 
Pensava. Mentre, tormentata da mille preoccupazioni,  con passo svelto e con Rose tra le braccia si dirigeva nel suo ufficio, al Ministero.
Fece girare la chiave nella serratura e varcò la soglia del suo studio. 
-Rose, devo compilare alcune scartoffie di lavoro, tu rimani qui buona. Va bene piccola?-  Chiese gentilmente alla figlia, facendola sedere sopra ad una comoda poltrona cerulea, contornata da eleganti ricami . 
Poi, sorridendole premurosa, le porse una piccola civetta bianca di peluche.
-Si mamma.-  Rispose la bambina afferrando prontamente il pupazzetto.
Hermione sorrise a sua volta e dopo averle posato un bacio sulla dolce gota rosea, raggiunse la scrivania e si sedette, iniziando a riordinare alcuni fascicoli.
Dopo aver quasi terminato il proprio compito, un rumore sordo la fece distrarre. Proveniva dalla porta.
-Avanti!-  Esordì. - Hey Herm! Ti disturbo? Sono passato a salutarti!-   Chiese cortesemente il suo migliore amico Harry Potter. 
La sua voce però cedette lievemente. I suoi occhi cercavano di evitare lo sguardo di Hermione, come se fosse agitato per qualcosa. 
Tutto ciò  le fece capire il motivo per il quale si fosse presentato  lì nel suo ufficio. Ormai lo conosceva come le proprie tasche. 
-Harry!- Proclamò entusiasta saltando su dalla sedia.  -Dovrebbe farmi piacere vederti qui adesso, ma ho già capito le tue intenzioni. Mi dispiace, non c'è assolutamente niente che tu possa dire o fare per farmi riappacificare con Ron.-  Spiegò calma, fissandolo dritto nelle iridi grigie-verdi. 
Incrociando le braccia al petto. 
-Ciao zio!- L'amabile vocina di Rose spezzò tutta l'ansia e la tensione presente nell'aria, facendo sorridere entrambi.
-Ciao bellissima, tutto bene?-  Le domandò Harry, avanzando verso di lei e spettinandole delicatamente i capelli castani.
Rose affermò convinta, dopo di che continuò a giocare con il suo peluche.
Così Harry si rivolse ancora una volta alla sua migliore amica:
-Mi conosci troppo bene, sapevo che avresti capito subito. Herm, mi ha chiamato. Era davvero triste e affranto, non puoi dargli un'altra chance?- 
 Sbuffò risentita poggiandosi alla scrivania. - No che non posso! Ma non capisci ?! Non è la prima possibilità che gli do! 
Harry, non mi fido più delle sue promesse, vuoi capirlo?  Guarda per un momento la nostra storia da un punto di vista obiettivo, se fosse successo tra te e Ginny come ti saresti comportato?- Chiese lei, con tono irritato e deluso allo stesso tempo, continuando a fissarlo.
Non pervenì alcuna risposta, lui arricciò le labbra, e con sguardo d' intesa, l'abbracciò affettuosamente. 
Hermione ricambiò subito, stringendolo calorosamente, come per riuscire a scacciare tutte le preoccupazioni.
-Ti voglio bene Harry.-    -Ti voglio bene Hermione.-
 
 
***
 
Mentre attendeva la chiamata dell'ascensore al Ministero della Magia per recarsi nel suo studio, Malfoy continuava a pensare a quanto era seccante vivere con quella piattola di Daphne.
Sempre a ficcarsi nei suoi affari, sempre pronta a litigare e a discutere. Lui non aveva mai desiderato quella vita, eppure ora non poteva cambiarla.
Non aveva nemmeno avuto tempo di trovare una persona giusta per lui, una donna in grado di fargli girare la testa.  Non aveva avuto nessuna possibilità, gli avevano imposto tutto, come se la sua vita fosse già stata scritta da un pezzo. Era davvero ingiusto.
 
Entrò nell'ascensore e premette il bottone per il terzo piano.
- Buongiorno Signor Malfoy.-   Era il saluto di un elegante uomo sulla quarantina, vestito di un completo grigio, una cravatta rossa sangue spezzava le tonalità scure dei pantaloni e delle scarpe. Si poteva intravedere un accenno di barba, i capelli brizzolati gli conferivano un aspetto distinto e vissuto. 
- Oh salve a lei signor Cruhman.-  Ricambiò educatamente Draco.
Il tipico rumore dell'ascensore non si fece attendere, Malfoy rivolse un ultimo cenno all'uomo e proseguì verso il proprio ufficio.
Sbrigò velocemente qualche lavoretto, quando la segretaria del Ministero bussò alla sua porta.
-Prego.- Esordì con tono annoiato.  Chi era che lo distraeva dai suoi impegni?!
 
-Salve signore. Scusi signore. Mi hanno consegnato alcune cartelle per lei.-   Informò tutto d'un fiato, stringendo tra le mani alcuni fogli color panna.
Era una signorina giovane, su per giù aveva la sua stessa età. Vestita in maniera fine ed aggraziata emanava gentilezza da tutti i pori, gli alti sandali slanciavano la sua gracile figura e i capelli mori dotati di riflessi più chiari erano lasciati sciolti, una frangetta sbarazzina le ricadeva sulla fronte.
Mmmm, mica male. Chissà come sarà stasera a letto... Pensò malizioso, leccandosi vistosamente le labbra.
 
- Oh, certo. Vieni vieni, non ti preoccupare, non mi disturbi affatto.-  Rispose Draco con un tono incredibilmente sexy.
La signorina avanzò in maniera indecisa, lui la raggiunse sicuro e afferando le cartelle si avvicinò al suo orecchio, sussurando.
 
-Mi piacerebbe avere qualcos'altro da te, oltre queste stupide scartoffie. Stasera alle 9 ci vediamo da me.- 
La donna arrossì impercettibilmente e sorridendo rumorosamente, fece l'occhiolino e se ne andò.
Malfoy ghignò. Nessuna donna riusciva a resistergli. Poi scrutò l'orologio da muro, era ora di pranzo. Arnold gli aveva prenotato un tavolo da Bernie.
 
 
***
 
 
Harry convinse Hermione a tenere Rose per un giorno, tanto si sarebbe divertita con Albus e James, i suoi due figli.  
Così  lei avrebbe potuto riflettere in completa tranquillità e prendere la decisione migliore con Ron. Inoltre avrebbe dedicato un pò di tempo per se stessa, era tanto che non comprava qualcosa, forse perchè con Weasley era già tanto se arrivavano alla fine del mese senza debiti ; figuriamoci se avrebbe potuto spendere tutto il patrimonio per fare shopping,
-Basta, vado a pranzo da Bernie.-  Decise prima di lasciare il Ministero.
 
Giunse velocemente davanti al ristorante, era stracolmo di gente, sperava con tutto il cuore di trovare un posto. Non aveva la minima intenzione di tornarsene a casa da suo marito.
Appena entrò dentro al ristorante, un giovane cameriere volò da lei.
 
-Salve signorina, posso esserle d'aiuto?- 
-Buongiorno, volevo pranzare, è disponibile un tavolo?- Chiese  lei garbatamente.
Attenda solo un secondo, controllo subito.  
 
Dopo pochi minuti, il ragazzo era già tornato da lei.    - Sono desolato, l'unico posto disponibile è quello laggiù.-  La informò, puntando il dito contro un tavolo in lontanza. Un posto era occupato da una persona a lei non sconosciuta, anzi.
 
Draco Lucius Malfoy stava scrutando attentamente il Menù, senza accorgersi minimamente degli sguardi posati su di lui.
Era molto tempo che Hermione non lo rivedeva. Sapeva bene che anche lui lavorava al Ministero, ma molto probabilmente avevano orari di lavoro diversi. Era l'unica spiegazione plausibile per il quale non l'avesse mai avvistato.
 
Non avevano mai avuto un grande rapporto. Ai tempi di Hogwarts lui non faceva altro che prenderla in giro, non si sopportavano letteralmente. Era un orgoglioso Serpeverde, non provava emozioni e si divertiva a far soffrire le persone.
Chissà se è cambiato... Pensò lei, continuando a squadrarlo da lontano. 
 
In quel momento non poteva pensarci troppo a lungo : o andava nel tavolo con Malfoy, o a casa l'aspettava un quadretto decisamente peggiore.
-Si, andrà bene.-  Rispose dopo qualche secondo.   Il cameriere sorrise e se ne andò.
 
Così si diresse velocemente verso il Biondo, non era cambiato molto : i suoi capelli erano sempre biondo platino,  i suoi occhi argentei apparivano freddi come il ghiaccio e il suo fisico era paragonabile a  quello di una divinità. Non poteva non pensare a quanto fosse perfetto.
Mentre si stava avvicinando,  un leggero sentimento d'ansia e imbarazzo iniziava ad impossessarsi di lei. 
 
E se l'avesse derisa ancora? Che figura ci avrebbe fatto? 
Era ormai arrivata davanti alla sua figura palestrata quando domandò leggermente tremante :
 
-Ciao Malfoy, è libero questo posto?- 
Draco stava ancora decidendo cosa ordinare,  si girò di scatto appena sentì quella voce femminile.
Per alcuni istanti le rivolse un'aria interrogativa.
-Sai, è tutto occupato..- 
Aggiunse Hermione. Le sue guance si erano tinte di tutte le sfumature rosee.
 
Finalmente il biondo le rispose. 
- Ah, si. Prego, accomodati.-  
Da  quando Draco Malfoy era diventato gentile e cortese?! Il mondo stava davvero cambiando!
Hermione gli rivolse un sorriso carico di indecisione e si sedette titubante.
Di cosa avrebbero parlato tutto il pranzo? 
 
Il cameriere passò a ritirare le ordinazioni.  - Io prendo un'orata grigliata accompagnata da salsa piccante.- Aveva chiesto Lui.
 -Per me pasta con pomodorini e basilico.- Era stata la richiesta di Lei.
 
Malfoy chiuse il Menù e rivolse un'occhiata ad Hermione. Le loro iridi si fissavano, era uno sguardo pieno di curiosità. 
 
-Cosa ti porta qui Granger?- Finalmente lui si era deciso a spezzare il ghiaccio, cercando di mettere Hermione a suo agio.
- Non lo so, ho deciso all'ultimo minuto di venire qui... Ci vengo spesso..- Aveva risposto lei, celando la verità per non sembrare inopportuna.
 
-Davvero?- Aveva ancora domandato Draco.   -Anche io vengo spesso...- Continuò.
Oh merda.
 
 - In realtà no, non vengo mai da Bernie e non so perchè ci sono venuta adesso. Forse perchè vivo con un imbecille e mi sono stufata persino di vederlo. O forse perchè è un pezzente e non mi porta mai a pranzo fuori.  Sai non so proprio come mai!- 
Hermione aveva detto quella frase tutta d'un fiato, alzando e abbassando gradualmente la voce fino a sembrare un'isterica. Si era sfogata con Malfoy, ma cosa le era preso? Era forse impazzita?! 
-Scusa, davvero. Sono una squilibrata- Concluse alzandosi, fancendo per andarsene. Una mano le si attaccò al braccio, facendola voltare.
 
-Non andartene. Siediti.-  Le aveva chiesto tranquillo Draco, sorridendole anche.
Ancora confusa lei si ricollocò nella sedia.
-Non penso che tu sia una squilibrata. Capisco la tua situazione.- 
 
Malfoy la stava forse consolando?! Non poteva crederci.  Forse era davvero cambiato, forse non era più quell'egoista e antipatico ragazzetto Serpeverde. La mente di Hermione continuava a produrre domande a raffica, fino a quando Draco le confidò :
-Sai... Anche il mio matrimonio non è uno dei migliori, anzi, tuttaltro. Vivo  la maggior parte della giornata fuoricasa e quando rientro sono sempre in compagnia di una qualche donna. Molte volte nemmeno le conosco... Lo faccio perchè mi aiuta a dimenticare.
Mi aiuta a dimenticare la mia vita, il motivo per il quale mi hanno costretto a sposare una donna che non amo.- 
 
Hermione era davvero perplessa, Draco Malfoy le stava raccontando e  confidando le sue emozioni?!
Era convinta fino ad allora che lui non avesse nemmeno dei sentimenti!
Nonostante tutto,  durante la confessione lei annuiva interessata, senza mostrare segni di confusione o imbarazzo.
 
Doveva ammettere che non era come pensava, le faceva davvero piacere parlare con lui, e per Draco era lo stesso.
Sebbene all'inizio mostrasse segni di sconnessione, gli fece piacere passare il pranzo con una donna che non fosse Daphne.
Dopo aver finito di mangiare anche l'ultima portata, Draco si alzò.
 
-Scusami, vado un attimo in bagno.-  Le disse. Hermione gli rivolse un'occhiata affermativa e lui proseguì verso la toilette.
Appena si fu allontato, lei inspirò ed espirò, come per togliersi dallo stomaco un grosso fardello. Come per autoconvincersi che era andato tutto bene.
Aspetta un attimo, perchè Hermione Granger doveva autoconvincersi di aver tenuto una buona conversazione con Malfoy?
 
Cosa le importava in fin dei conti? Mentre i suoi pensieri la tormentavano, Draco fu di ritorno.
- Cosa farai oggi?- Le chiese ancora una volta.
-Non so, certo non tornerò a casa stasera, preferisco dormire nel mio ufficio!-  Rispose lei. Le pupille di entrambi si fissavano, trasmettendo sicurezza reciproca.
-E' per l'articolo della Gazzetta?.- Domandò lui.
-Lo hai letto anche tu? Non ci posso credere. La mia reputazione ed il mio orgoglio sono distrutti.- 
-Nessuno pensa che sia tu ad aver sbagliato, tranquilla. Appena l'ho visto io, ho creduto solo che tuo marito fosse un idiota. Non tu.-
Hermione sorrise, come se quelle parole l'avessero rassicurata.
-Se non hai nessuna alterativa, puoi venire a dormire da me... Tanto nemmeno io tornerò a casa da Daphne.  Andrò nella villa dei miei, loro sono fuori casa...- Proseguì ancora più straordinariamente gentile.
 
Il cuore di Hermione sobbalzò. Draco le aveva chiesto di dormire con lui?! 
Ma perchè si comportava in quel modo? Cos'era cambiato dai tempi di Hogwarts? 
- Grazie, davvero. Di tutto.- Furono le uniche parole che riempirono la bocca di lei. 
 
Malfoy ricambiò con un sorriso sghembo davvero sexy.
- Scusi! Cameriere! Può portarci il conto?-  Domandò Hermione.             -Signorina, ha già provveduto il signor Malfoy.- Rispose servizievole.
Subitò lei lo fissò intensamente, fu prontamente ricambiata.
-Non dovevi. Perchè lo hai fatto?-               -Consideralo come un grazie per essermi stata ad ascoltare. Se ti serve qualcosa, qualsiasi cosa, io sono fino a tardi nel mio ufficio al terzo piano.-   Continuò Malfoy alzandosi e ponendo una mano ad Hermione, che la strinse sorridendo ed issandosi a sua volta.     -Grazie. E' stato un piacere.-  Aggiunse lei, prima che lui le sorridesse e procedesse verso l'uscita.
Quella era stata una delle giornate più bizzarre della sua vita.



 

Salve a tutte ragazze/i !   Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.   Non tarderò molto nell'aggiornamento, voi recensite che mi fa davvero piacere! Dubbi, chiarimenti ecc sono ben accetti, sarò lieta di rispondervi!
Ancora non so quanti capitoli saranno, vi informerò durante la pubblicazione dei prossimi!
Ciao ciao a presto! Giny'04

  
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