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Autore: The Raindrop    18/07/2011    3 recensioni
21/giugno/2011. Che bella data,eh?
Finalmente diventa di casa l’estate dopo aver sfrattato una dolcissima quanto impegnatissima primavera. Il Sole splende fino a tarda sera in cielo talmente forte da spaccare il globo terrestre in due e il mare è limpido come uno specchio e calmo come un bambino dormiente. In poche parole,l’atmosfera qui ti fa proprio venire voglia di spalancare le braccia,prendere la rincorsa e buttartici dentro a pesce.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Holy~day

In The Morning~

Ore 8:30:

21/giugno/2011. Che bella data,eh?

Finalmente diventa di casa l’estate dopo aver sfrattato una dolcissima quanto impegnatissima primavera. Il Sole splende fino a tarda sera in cielo talmente forte da spaccare il globo terrestre in due e il mare è limpido come uno specchio e calmo come un bambino dormiente. In poche parole,l’atmosfera qui ti fa proprio venire voglia di spalancare le braccia,prendere la rincorsa e buttartici dentro a pesce.

………

Se,come no,più semplice a dirsi che a farsi.

Io odio l’estate.

Io odio il Sole.

Io odio il mare.

Odio l’estate perché fa un caldo boia [cit.] che nemmeno in Brasile trovi delle temperature così alte da far venire un collasso ad un eschimese.

Odio il Sole perché non si rende conto di quanto ci diano fastidio i suoi raggi scottanti sulla pelle,soprattutto se questa è chiara come il latte.

Odio il mare perché ogni volta che arriva un’onda ti butta sotto di 4 metri e ti riempie di sale così tanto da farti alzare terribilmente la glicemia.

No,non sono emo e nemmeno depresso.

Sono solo io,Gianluca Zanardi, qui in piedi con gli occhiali da sole schiaffati sul naso tanto da cecarmi gli occhi,con miliardi di borse in mano,sotto braccia e gambe e i capelli attaccati al volto per il sudore che riuscirei a fare concorrenza alla bambina di The Ring.

In piedi qui da ben tre ore perché i miei compagni di sventura non sanno infilare una dannata passa-porta in una dannata serratura di un dannatissimo hotel che non ha un dannatissimo cameriere nei corridoi lunghi come la muraglia cinese.

Dite che sono petulante? Beh vorrei vedere voi nella mia situazione. Scommetto mille euro che lancereste in aria baracca e burattini e urlereste come dei lupi feriti sproloqui in tutte le lingue del mondo.

-“Ma forse dovremo metterlo all’incontrario,no?”- azzarda Fideo,grattandosi la nuca pensieroso. Il nostro capitano fuori da un contesto calcistico (ci tengo a precisare) ha il quoziente intellettivo di un bambino di 5 anni,senza offesa per i bambini di 5 anni eh.

-“Mannò! Va per forza così,la signorina alla reception ci ha raccomandato di metterla in questo modo!”- sbraita Gigi afferrando con foga la tessera bianca dalle mani di un povero Angelo che comincia a picchiarlo sul fianco.

Inutile,non sai che Gigi è testardo come una roccia?

-“Ma Gigi,forse Fideo ha ragione...”-

Oh no,adesso pure tu ti ci metti? Ti prego Rosalia,unico essere vivente con un cervello modestamente intelligente,gioia del mio cuore,sangue del mio sangue,so che siamo in vacanza ma il cervello non lo chiudere a chiave nella scatola cranica!

-“Per favore! Ma se Fideo poco fa stava firmando autografi ad un gruppo di ragazze con gli ormoni a mille e non ha sentito e visto nulla!”- dice,no,ringhia mentre infila poco elegantemente la tessera nella serratura.

Ricchi di acume eh,i miei amici. E non li avete visti ancora tutti... Ehi! Ora che ci penso che fine hanno fatto Giorgio,Raffaele e...

-“Awwww Marco come sei carino,ti adoriamo!”- ...e Marco.

Dovreste vedere la mia faccia in questo momento perché è un vero spettacolo. Cruento però,specifichiamo. Testa rossa è circondato da quattro ochette starnazzanti che gli stanno attanagliate al braccio manco fossero delle piovre...delle ovre,oserei dire.

Haha! Il mio umorismo per certi versi fa veramente pena.

Oh eccolo qui! Finalmente Maserati si è deciso,dopo aver calorosamente salutato le sue fans,a ritornare tra i suoi comuni compagni per degnarci della sua regal presenza.

-“Che sta succedendo qui?”- chiede il ragazzetto con nonchalance guardandosi intorno spaesato.

Idiota. Non lo vedi che ci sono tre imbecilli più una ragazza dal  cervello ancora spento (alias,mia sorella) che non riescono ad aprire una porta? Te lo devo pure dire?

-“C’è che ci sono tre imbecilli più una ragazza dal cervello ancora spento che non riescono ad aprire una porta.”- alla fine lo dico,ma nel modo più impassibile incazzato possibile.

E lui che fa? Se la ride! Si sta piegando in due dal ridere! Oh ma adesso mi faccio sentire...

In un attimo gli lancio addosso tutti i bagagli possibili e inimmaginabili e mi dirigo verso i quattro non ladroni. Strappo la tessera dalle mani di Gigi (pregando che non abbia la stessa reazione di Angelo) e infilo delicatamente la tessera nella serratura per poi rigirarla al suo interno.

Indovinate?

Il mago Zanardi riesce nel difficilissimo trucco dell’ “Apriti Sesamo”.

-“Ohh fratellino sei fantastico,senza di te non ci saremmo mai riusciti!”- esulta la mia cara sorellina battendo le mani per poi farsi largo correndo nella stanza.

Senza degnare gli altri di uno sguardo ritorno da testa rossa,riprendo i bagagli e seguo Rosalia in camera. Devo liberarmi dei pesi. Ora. Subito. Li lancio un po’ dappertutto,cercando di non beccare mia sorella che estasiata sta esaminando ogni angolo della suite.

.........

Che c’è? Siamo una squadra famosa noi della Nazionale Giovanile Italiana,sappiamo farci trattare bene.

Mi butto come un sasso sul primo letto che mi capita a tiro e mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo. Materasso,inghiottimi! Schiacciami la schiena e fai in modo che non mi possa più muovere!

See,nei miei sogni...

Dopo poco entrano tutti,ancora visibilmente sconvolti,e lentamente recuperano i loro sfortunati bagagli scegliendo un letto su cui poi dormire. La porta sbatte dolcemente e l’ultimo ad entrare è proprio Marco,che soffoca ancora dei risolini. Fa una rapida panoramica della suite e poi sceglie – guarda caso – il letto affianco al mio. Appena ci si siede sopra alza il volto verso di me e mi sorride.

Sento un leggero calore alle guance,perché non chiudete un po’ le tende?

Però c’è da dirlo,ha davvero un sorriso genuino.

Ore 10:15:

Le donne sono incredibili,mia sorella più di tutte.

Siamo arrivati alla fine dello Stivale  dopo ben 8 ore di viaggio e già pretendeva di farsi scarrozzare in città per comprare souvenir. E guarda caso dove ci troviamo? Lungo il corso della nostra meta vacanziera. E che cosa stiamo facendo? Ci stiamo subendo Rosalia che saltella da un negozio all’altro mormorando cose tipo...

-“Ahhh! Guardate questo foulard! Non è un amore?”- ...ecco,tipo queste.

Nemmeno il tempo di terminare la frase che tutto il resto dei  miei compagni le sta attorno “accondiscendendo” a quello che dice. Raffaele e Giorgio le tengono ognuno una mano,decantando quanto quel pezzo di stoffa colorata le starebbe di incanto,Angelo invece faceva gli occhi dolci ad una gelateria che esponeva gusti fruttati di ogni genere mentre Fideo e Gigi stavano battibeccando su quale strada prendere in seguito.

Mi sento in obbligo di correggere,alla fine sono solo io quello che sta subendo quest’atroce agonia chiamata shopping perché i miei amici farebbero di tutto pur di ricevere le attenzioni di mia sorella. Dopotutto pendono dalle sue labbra e ne capisco anche il motivo.

Rosa,come la chiamiamo io e i miei amici,nonostante i suoi 16 anni (eh già sono il secondogenito della mia famiglia,più piccolo di Rosa di 2 anni) ha il fisico di una modella,da mozzare il fiato per intenderci. I capelli neri come la pece sono lunghi fin sotto le spalle,con dei rialzi sbarazzini all’altezza dell’orecchio,verso l’esterno. I suoi occhi rispecchiano perfettamente la lucentezza di due pozze d’acqua di pura sorgente,limpidi e gioiosi.

Mia sorella splende,anche nel carattere.

E’ sportiva,pratica calcio in una squadra femminile di cui è capitano e regista,è allegra e sempre disponibile nel dare una mano alle persone a lei care. Nei miei confronti però sembra più una piccola mamma,ovvero apprensiva e attenta ad ogni cosa che mi riguarda,aggiungendo il fatto che è anche gelosa e possessiva ma me ne vanto,soprattutto con i miei compagni che mi chiedono come sia passare  con lei tutti i santi giorni e le sante ore.

Non come me,io sono riservato e soprattutto molto introverso. Se devo aprirmi a qualcuno devo prima assicurarmi che questa sia degna di fiducia e questo è uno dei motivi per cui la gente,quella comandata da una superficialità disgustosa,mi etichetta come “ragazzo snob e arrogante”. Ma mia sorella è dell’idea che il mio atteggiamento vada cambiato sottoponendomi ad una terapia chiamata “divertimento no-stop”.  Per questo mi ha insegnato a giocare a calcio insistendo perché entrassi nella squadra delle elementari. Ed e proprio grazia a questa sua miracolosa terapia che ho conosciuto Angelo,Fideo e Marco...

A proposito dov’è?

Faccio una rapida panoramica dei dintorni,ignorando le occhiate da cerbiatta che mia sorella scoccava ai due “sciupa femmine” (alias,Raffaele e Giorgio) probabilmente con l’intendo di comprarle il foulard,finché il mio sguardo non si posa su una massa di ricci rossi rivolti ad una piccola vetrina.

Non so cosa mi prese,fattostà che non appena notai un velo di malinconia sul volto infantile di Marco i miei piedi si mossero da soli portandomi al suo fianco. La vetrina che si era fermato ad osservare era meravigliosa: pupazzi di ogni genere erano disposti a formare un cerchio,classificati per colore,creando un effetto caleidoscopico davvero accattivante. C’erano peluche di animali,personaggi dei cartoni animati e anche di calciatori (giurerei di aver visto un peluche di Endou Mamoru) ma,seguendo lo sguardo del mio compagno,i miei occhi si posarono su una zona bianca come la neve. Marco fissava incantato un peluche a forma di orso polare,dai grandi occhioni color cioccolato e il manto bianco-azzurro.

-“Sai secondo me ti somiglia.”-

-“Chi?”-

-“L’orso polare. Spesso la gente li etichetta come animali eremiti e aggressivi ma in realtà la loro indole è pigra e buffa.”-

-“Stai dicendo che sono pigro e buffo?!?”- sbraitai leggermente confuso da ciò che stava dicendo. Probabilmente il caldo gli aveva fuso i pochi residui di materia grigia che gli erano rimasti.

E poi rise. Una risata musicale e zuccherosa,come quello di un bambino che ha appena finito un giro sulle giostre.

-“No sto solo dicendo che dovresti sbarazzarti di questa scorza da duro. Sei più carino quando sei te stesso.”- con un semplice e leggero gesto le sue mani si staccarono a malincuore dalla vetrina mentre si avvicinava agli altri chinando il capo per avere il tempo di abbandonare quella malinconia che gli avevo visto negli occhi.

E’ davvero raro vedere Marco Maserati giù di morale,ed è ancora più raro sentire un sonoro “crac crac” provenire dai meandri del mio cuore. Difficile dirlo ma mi attanagliava le viscere vedere testa rossa così abbattuto,in fondo il membro cupo della squadra ero io,non lui.

-“Gianlu! Forza andiamo in hotel! Se non ci sbrighiamo non troveremo i posti migliori in spiaggia!”- Rosa si stava sbracciando allegramente pochi metri distante. Osservandola meglio notai che i pacchetti che portava appoggiati ai polsi dovevano essere quadruplicati. Per non parlare di quelli che stavano soffocando Raffaele e Giorgio.

Mi accostai a loro fin quando a metà strada un pensiero non mi balenò in testa come un fulmine che squarcia la tranquillità del cielo.

-“Erm,mi sono ricordato di aver lasciato gli occhiali da sole sul bancone della gelateria. Vado a prenderli e torno.”-

-“Aspetta ma tu non avevi degli occhiali con te!”- la voce di Gigi risuonava nell’aria come l’eco di un trombone. Peccato che non mi sarei degnato di dare spiegazioni.

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ANGOLO DELLE SPIEGAZIONI:

Ok...vi starete chiedendo “oh no,ancora lei!” ma posso spiegare ogni cosa riguardante quest’altra schifezzuola che,già dall’inizio,non è affatto promettente^^

Poiché è estate – e la mia sopportazione a quest’ultima è limitatamente limitata – e poiché io adoro il gruppo della Orpheus – soprattutto quelli citati nella fic qui sopra – mi sono detta “và,proviamo qualcosa di diverso” ed ecco così nato questo obbrobrio ma non preoccupatevi saranno solo 3 capitoli ambientati nelle tre parti della giornata ù.ù

Orpheus: Meno male! *tutti nell’angolino*

Per quanto riguarda Rosalia lei è un mio OC,diciamo che mi dava fastidio il fatto che tra gli italiani non ci fosse una ragazza è così è nata la sorella del nostro gondoliere più figo di Venezia *ççç*

Ah! Questa fic è una Marco*Gianluca ^W^

Gianluca: Si era capito -.-

Marco: Gianluuuuu! ^O^ *salta addosso*

Allora per chi non ricordasse qualche personaggio è libero di dirmelo e io manderò informazioni al riguardo,scusate se non li aggiungo qui ma vado piuttosto di fretta perdonatemi >.<

Detto questo vi saluto e ringrazio già da adesso chi avrà la pietà di recensire ;3

Al prossimo capitolo ^._.^

Vostra,

-Ro-

  
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