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Autore: BelleAmie    18/07/2011    3 recensioni
"Quando mi dici che mi ami il mondo fa meno paura Lily, è come se rinnovassimo i nostri voti nuziali. E allora guardami con quei tuoi occhi, pronuncia quelle parole che solo noi sappiamo. Sono il nostro incantesimo segreto."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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A scuola non le insegnavano queste cose, non insegnavano come ci si deve comportare in queste situazioni. C’è una guerra in corso, e nell’aria c’è una paura che ti entra dentro, che ti contamina dentro. Le mie paranoie stanno peggiorando, e sono troppo giovane per averne. Non posso parlarne con nessuno, solo con te; tutti hanno le proprie, non voglio aggiungere al loro carico il mio. Ogni tanto mi sembra di sentire i gas che vengono dal sottosuolo, dove stiamo seppellendo le persone più coraggiose del nostro tempo. Mi sembra di sentirli, le loro carni che si sfanno e si dissolvono e i fumi – un tempo erano capelli, erano mani, o forse la pelle o i denti con cui ci sorridevano – che salgono attraverso il terreno e salgono e salgono e poi arrivano da noi, i morti, e ci entrano nei polmoni e nel nostro sangue e ci fanno invecchiare prima del tempo. Ho paura di invecchiare, non ho mai avuto così tanta paura di invecchiare, perché non ho mai desiderato così tanto di poterlo fare. Datemi un modulo, datemi la garanzia che sopravvivremo alla guerra. Firmerò col mio sangue, farò qualsiasi cosa.

Qualcuno mi dia una garanzia. Il nostro cuore è così fragile Lily, incapsulato in queste casse toraciche di fil di ferro; basterebbe una mano, una mano sola, e potrebbero essere spazzate via per sempre e saremmo proprio come quei morti che mi pare di sentire le notti, quando sono abbastanza depresso per tutto quello che ci sta succedendo. Ogni tanto mi pare che non sono altri i morti, siamo noi quei morti, e tendiamo una mano a noi stessi, come a dirci, “vedete, finirete così”. Per fortuna al risveglio il sole mi schiarisce i pensieri, e mi rendo conto che sono vivo, tu sei viva, vivissima, e Sirius è vivo e l’Ordine è vivo ed è un altro giorno per lottare e ridere e avere paura e vivere. E allora dentro mi sento un guerriero, e mi pare che qualunque fumo abbia respirato nella notte il mio sangue lo pulirà, lo scrosterà dalle mie vene. Non sono mai stato un tipo che si butta giù.

E neanche tu. Ti ammiro in tanti modi. Ti ammiro come chi ammira un quadro, assolutamente ipnotizzato dalla tua bellezza; ti ammiro come un selvaggio che vede per la prima volta un artefatto alieno e lo elegge suo dio; ti ammiro come un amico che ama tutto di te, ti ammiro come un amante che vuole tutto di te. Quando mi dici che mi ami il mondo fa meno paura Lily, è come se rinnovassimo i nostri voti nuziali. E allora guardami con quei tuoi occhi, pronuncia quelle parole che solo noi sappiamo. Sono il nostro incantesimo segreto. Credo che non ci faranno mai invecchiare: tra settant’anni, quando saremo vecchi e brutti (lo sai che lo diventeremo, non storcere il naso) basterà che tu ripeta queste parole e vedrai cosa succederà. Sotto i tuoi occhi ritornerò un ragazzo, e tu quella cerbiatta leggiadra che sei ora; via le rughe, via le macchie, via i chili di troppo dalla mia e dalla tua pancia. Abbiamo trovato la nostra macchina del tempo.

Sapevi che lo stress passa dalla madre al bambino? Il tuo cervello produce degli ormoni, s’inseriscono nelle tue arterie senza chiedere il permesso, ti riempiono le cellule, riempiono le sue. Malessere fetale, lo chiamano – ma cosa ne può sapere un bambino della guerra? Nella sua culla non arrivano le notizie. Lo invidio, invidio la sua posizione privilegiata. E’ a pochi centimetri dal tuo cuore. La sua unica musica è il tamburo dei tuoi atri e dei tuoi ventricoli, e tutti i piccoli suoni dentro di te, e il riverbero della tua voce nell’oscurità del tuo ventre. Ti conosce già così intimamente, così profondamente, che pare che un tale miracolo, una cosa così sacra, così incredibile, non possa essere avvenuta a noi due, che siamo dei ragazzini. Abbiamo diciannove anni e abbiamo paura e avremo un bambino e Lily, credimi, non sono mai stato così felice.

Sogno il nostro bambino come Cristoforo Colombo poteva sognare il Nuovo Mondo: lui è un corpo che non è mai esistito prima, è una terra che ho solo favoleggiato. Lo esploro attraverso la distesa della tua pancia senza poterlo vedere. Ogni tanto mi sembra di toccarlo, mi elettrizza la sensazione che ci sia dentro di te qualcosa di me ma indipendente da noi due, un amabile alieno da noi creato, da te e me e quello che c’è tra di noi quando ti guardo e tu mi guardi e i tuoi occhi si riempiono di quella emozione che li rende dolci e vacui e dolci e vacui rende i miei. Il bambino è questa sensazione, ed è le mie braccia che ti stringono e i miei capelli che non sei mai riuscita a domare e la mia miopia e le cicatrici che mi sono procurato a quella partita di Quidditch e i tuoi occhi così verdi e le tue labbra così rosse e la tua pelle e i tuoi nei e i tuoi sogni e il ritmo incessante del tuo cuore.

Lo vedremo crescere? Me l’hai chiesto una volta, e non ho saputo rispondere. Fai sempre questo tipo di domande quando fingi di essere a metà tra il sonno e la veglia, ma so che quando le fai sei sveglissima. La tua voce assonnata non m’inganna Lily, amore della mia vita. Conosco i tuoi pensieri come tu conosci i miei: le nostre teste ormai sono una sola, e la nostra carne si è fusa nel tuo grembo. Quando mi fai queste domande ti rassicuro, ma la mia voce è ingannevole come la tua quando me le chiedi. Ma sei buona con me, hai pietà di noi, e non insisti. Non vuoi che ci rattristiamo, questo dovrebbe essere un momento felice. Lo sai che non so cosa rispondere.

E allora non pensiamo a queste cose. Io continuerò a circumnavigare con le mani l’universo del nostro bambino, e tu riderai delle mie battute stupide; per qualche ora – fino a quando qualcuno dell’Ordine non ci scoverà - saremo due adolescenti innamorati e non ci sarà una guerra. Il nostro amore sarà saldo, capace di superare qualsiasi tempesta, e nei nostri occhi apparirà l’immagine della nostra vecchiaia, come un sogno che non è ancora stato dimenticato: a Godric’s Hollow, io e te, qualche figlio e una manciata di nipotini, le solite banalità, quelle che odiamo tanto perché siamo due ragazzi brillanti moderni alla moda ecc. ecc., ma in realtà scherziamo quando diciamo che non vogliamo diventare due nonnetti. Tu farai la tua torta, quella che ti riesce così bene, i nipotini rovineranno la copertura di crema, e ci faremo tutti delle grandi risate quando James III o Lily II diranno qualcosa di divertente, come fanno i bambini, che poi non capiscono perché tutti ridano. Avremo una vita lunga e felice, al diavolo il mondo, al diavolo la guerra, al diavolo lui; vedi Lily che coraggio mi danno i tuoi baci?

  
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