18/07/2011
3 recensioniLa mattina dopo il primo scontro le ragazze arrivarono prestissimo al Cafè Mew Mew. Erano tutte piuttosto confuse e agitate da quello che era successo il giorno prima.
Quando arrivarono tutte insieme notarono il cartello all'entrata che diceva: Oggi chiuso.- Ovviamente- dedusse Minto- I ragazzi avranno voluto prendere la giornata libera per loro e per noi, in modo da elaborare i dati raccolti ieri e poterne parlare tranquillamente con noi!-
Tutte sapevano che era così. Entrarono e si diressero a passo sicuro verso il laboratorio.
Naturalmente i ragazzi le aspettavano lì circondati da fogli svolazzanti e con i computer accesi.
Keiichiro, nonostante fosse occupato si girò verso le ragazze e regalò loro uno dei suoi sorrisi luminosi, invitandole ad accomodarsi.
Ryo sembrò non accorgersi neanche dell'arrivo delle ragazze, preso com' era da ciò che stava facendo.
- Questa l'ho già vista!- pensò ironica Retasu.
Si sedettero pronte ad ascoltare tutto ciò che i due avevano da dire.
Ryo, come risvegliatosi all'improvviso, le guardò e iniziò a parlare- Ragazze, grazie all' incontro di ieri abbiamo un quadro abbastanza completo del nemico. Innanzitutto quella donna è umana, non aliena. Probabilmente trae potere dalle pietre che ha al collo e sullo scettro.-
- Finora non sappiamo molto sull' origine della pietra- aggiunse Keiichiro.
- Yoru, come ha detto di chiamarsi la donna, ha il potere di leggere nella mente delle persone facilmente e quindi può rivoltare contro di noi le nostre paure e sfruttarle a suo vantaggio.- continuò Ryo.
- Ma quella donna ha detto che la sua vendetta si compirà su tutte le persone "ingrate"… Cosa vorrebbe dire questo?- chiese confusa Ichigo.
- Non mi pare il tipico movente per cui si sceglie di fare del male…- riflettè ad alta voce Zakuro.
- Secondo me ciò che la spinge e strettamente legato alla sua vita personale…- aggiunge Retasu.
- Magari è avvenuto qualcosa che la ha portata a cambiare radicalmente e a trasformarla in ciò che è ora!- aggiunse Purin.
Il silenzio che si era creato venne rotto da Keiichiro, che disse- Sono tutte considerazioni molto interessanti! Per questo ora abbiamo due questioni da risolvere: chi è quella donna davvero e da dove proviene quel cristallo.
- Ovviamente dobbiamo sempre tenere gli occhi aperti e non lasciarci sfuggire nulla!- concluse Ryo.
- E' incredibile che quella donna possa sapere tutto di noi leggendoci la mente e usare le cose a noi care per i suoi scopi!- Esultò infastidita Minto.
Non era ancora tardi le ragazze si concessero un gelato al parco per alleggerire la tensione.
Si sedettero sulle panchine. Nessuna parlava. L' ultima frase di Minto aveva fatto si che la preoccupazione si insidiasse in ognuna di loro. Tutte pensavano a cosa sarebbe potuto succedere ai propri amici, alla propria famiglia, a chi amavano se Yoru avesse letto loro la mente.
Il vento fresco della sera scompigliava loro i capelli, giocherellava con le chiome degli alberi, solleticava i fili d'erba e salutava il giorno che volgeva ormai al termine.
Retasu disse- Non mi piace l'idea di dover combattere contro un' umana come noi di cui non sappiamo nulla!-
- Non preoccuparti: è per questo che dobbiamo scoprire cosa è successo nel suo passato… Sicuramente lì c'è la chiave di ogni cosa! Adesso è ancora un mistero.- Le rispose Zakuro.
Retasu le sorrise; l'amica sapeva sempre cosa dire per non farla preoccupare.
-… A proposito di misteri…- aggiunse Purin con tono e espressione diabolica- Non ci hai ancora detto cosa è successo ieri con Ryo!!!-
Otto occhi si girarono contemporaneamente a guardare Retasu, curiosi.
- In effetti Purin ha ragione…- aggiunse complice Ichigo.
La ragazza, fingendo tranquillità, rispose- Non è successo assolutamente nulla! Tra di noi c'è stata una piccola incomprensione e per farsi perdonare lui mi ha offerto una fetta di torta: tutto qui!
-Davvero? Tutto qui?- chiese Minto.
- Certo!- rispose sicura Retasu.
- Ragazze, dovreste essere felici per lei!- disse Zakuro sorridente.
- Ma noi siamo felici per lei!- dissero le tre, che insieme a Zakuro strinsero forte l'amica.
- Ammettilo: il biondino ti ha fatto proprio innamorare!- sentenziò Ichigo.
- Io… Ehm… Veramente…- Retasu non sapeva cosa dire, ma poi capì: erano le sue migliori amiche e a loro poteva dire tutto.
- Avete ragione, mi sono proprio innamorata di Ryo…- disse la ragazza con tono malinconico.
Si sedette di nuovo e guardò in basso. Lo sapeva bene che era innamorata di Ryo, e anche le ragazze lo sapevano. Ma era la prima volta che lo diceva ad alta voce e a qualcuno. Era come capirlo per la prima volta. Era come confermarlo senza più doverlo nascondere. Era come se avesse firmato un contratto: ormai ne era certa. Era semplicemente, meravigliosamente, terribilmente innamorata di lui, Ryo.
Le ragazze le si sedettero ai lati. La abbracciarono silenziosamente, ad occhi chiusi, quasi a volersi addormentare l'una sulla spalla dell'altra.
Sapevano che ognuna ci sarebbe sempre stata per le altre.
C'era una sola cosa da fare. - Vi voglio bene ragazze!-sussurrò Retasu. Era sincera.
- Oltretutto Ryo deve saper che se ti renderà triste, dovrà vedersela con un gatto molto arrabbiato!- disse allegra Ichigo, strizzando l'occhio alla timida amica.
Risero spensierate.