Anime & Manga > Soul Eater
Ricorda la storia  |      
Autore: _Giuls17_    18/07/2011    3 recensioni
Storia che partecipa a one-shot summer!
Racconta la vita di Suol e Maka durante alcuni giorni estivi, la febbre estiva è contagiosa per la piccola Maka e la porterà a compiere azioni non previste.
Ma Soul riuscirà a governare la situazione, spero che piaccia =)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Summer fever

L'estate, anche a Death City l'estate era arrivata, non era come nelle altre città che si poteva vedere dal mare o dall'aria calda che scendeva dalle montagne, lo si poteva notare dal deserto che diventava piú afoso e pesante, lo si notava dai gelatai che uscivano per le vie della città facendo un rumore incredibile con le campanelle e dalla scuola.
Anche la Shibusen chiudeva per tre mesi, niente più lezioni o corsi di recupero, veniva lasciata aperta solo la caccia alle anime per gli EAT (Especially Advanced Talente) che, per la sicurezza della città non poteva essere messa da parte.
Così anche gli ultimi ragazzi della Shibusen si stavano apprestando a uscire dalla scuola e, una di questi ultimi non poteva che essere Maka Albarn accompagnata dalla sua fedele buki, Soul Eater Evans, erono usciti per ultimi a causa della ragazza, si era fatta dare compiti extra per le vacanze estive avendo paura di finirli troppo presto e aveva coinvolto Soul, che invece non vedeva l'ora di correre a casa aprire la tivù e mangiarsi un gelato fresco.
Ma il suo piano aveva subito una deviazione a causa della sua compagna che per lui era troppo fissata con lo studio e non sapeva che cosa volesse dire divertirsi, ma si disse che ci avrebbe pensato lui a lei in qualche modo gli avrebbe fatto passare un'estate indimenticabile, costi quel che costi.
-Secondo te perchè ci stavano quasi cacciando?.- chiese con aria innocente.
-Quasi? Maka ti voglio ricordare che anche i Professori aspettano con ansia questo momento, l'estate vale per tutti.- disse scuotendo la testa, quando si metteva a fare in quel modo non capiva che poteva dare fastidio.
-Ma io non capisco.- disse pensandoci un pò su.
-Maka tranquilla, passeremo una fantastica estate!.- disse Soul mostrando tutti i denti per la felicità.
Lei rise di gusto e lui pensò che era davvero carina quando faceva in quel modo, col tempo l'aveva apprezata molto di più, le loro litigate erono diventate importanti, entrambi riuscivano a parlare liberamente, la caccia alle anime li aveva uniti più che mai, si sentivano più di un'arma e di un'artigiano, si sentivano Soul e Maka.
-Va bene.- la ragazza aveva affrettato il passo e si era messa a correre e dietro di lei Soul la guardò con sguardo sognate, ultimamente si soffermava anche troppo a guardarla ma lui si era reso conto che la sua amica stava crescendo, e con lui anche l'intera scuola, i lineamenti erono più definiti come le sue forme, il seno era cresiuto e la ragazza aveva deciso di togliere che codini da bambina per lasciare i capelli sciolti, era anche più alta.
Una mattina Soul si era svegliato e aveva visto il cambiamento, dire che era rimasto senza parole era davvero un eufemismo, era rimasto fermo davanti alla porta della cucina a vedere quella visione paradisiaca che altri non era la sua Maka, pigiama estivo corto che lasciava scoperte le gambe snelle, top per maglietta da cui si intravedeva il seno e i capelli mossi, un sogno aveva pensanto quella mattina.
Era dovuto correre in camera per non farsi vedere in quel modo ed era uscito dopo venti minuti, ma come lui anche la scuola si era accorta che la ragazza piatta come un ferro da stiro era diventata quasi sagomata come Tsubaki.
Distolse dalla mente quei pensieri e cominciò a correre assieme a lei, più volte aveva allontanato delle buki maleducate che si erono fiondate su di lei come uno squalo, se una volta era lei a cacciare le ragazze da lui, ora la situazione era nettamente diversa, toccava a lui non farsela portare via.

-Cosa vuoi fare oggi?.- chiese Soul buttandosi accanto a lei nel divano del soggiorno.
-Intanto.- disse lei prendendo il gelato dalle mani dell'amico, -Voglio questo, poi non lo so gli altri stanno finendo dei corsi che hanno rimandato.-
-Vuol dire che siamo soli fino a quando?.-
Ci pensò un attimo, -Per tutto il fine settimana.-
-Uao...da pazzi.- disse alzandosi di colpo e andando a controllare il calendario, era venerdì, voleva dire che per altri due giorni sarebbero stati soli per tutto il tempo, qualcosa in lui scattò in quel momento, qualcosa che non aveva neanche mai pensato, guardò la sua amica, stava mangiando il gelato guardando la tivù.
Era ancora più bella del solito, jeans corto e maglietta alzata fino al seno per il caldo cocente, delle gocciolune di sudore gli scendevano giù per il collo, gli stavano dando un'aria terribilmente cool, si sentì come la prima volta che l'aveva vista quella mattina, il cuore aveva inziato a battere forte e il respiro si era fatto pesante, la stava guardando nel vero senso della parola.
Era bellissima pensò all'improvviso e subito se ne pentì amaramente, era la sua artigiana non poteva volere un rapporto del genere eppure non gli sarebbe dispiaciuto.
-Soul? Soul a cosa stai pensando?.- una voce lo distrasse dai suoi pensieri e si voltò per guardarla, Maka aveva il cucchiaio alzato fino alla bocca e gli occhi non smettevano di cercarlo.
Quegli occhi verdi erono davvero belli, i suoi rossi si intrecciarono ad essi e poté vederla tremare sotto i suoi occhi, anche lei provava qualcosa? Gli sembrò strano e proibito, gli unici che avevano avuto un rapporto superiore all'amicizia erono stati i genitori di lei, e sapeva che non era finita per niente bene, ma loro potevano andare oltre, se lo chiese mentre si andava a sedere accanto a lei ma la risposta non arrivò.
-Niente Maka, non so cosa potremo fare.-
-Beh andiamo ad affittarci dei film.- propose tutta eletrizzata.
-Sì..- disse poco convinto.
-Uffa va bene niente.- disse mettendo il broncio.
Se l'era presa, ultimamente faceva sempre così quando qualcosa non gli andava bene, in contrasto con la vecchia figura di Maka ma perfetta per quella nuova, prese il cellullare che aveva appena iniziato a suonare.
-Pronto? Ehi Kid dimmi.-
-Ehi Soul come va là?.- chiese urlando
-Bene ma dove sei? Non ti sento bene!.- disse avvicinandosi all'apparecchio.
-Sto partendo per la California, destinazione Malibù, ti aspetto va bene?.-
-Cosa, che vuol dire?.-
-Passiamo l'estate a casa mia a mare, in serata vi arriveranno dei biglietti e domani avete l'aereo per venire a Malibù, Black Star e Tsubaki ci raggiungono in settimana.-
-Ma sei sicuro?.- chiese stupefatto per l'invito, si voltò verso Maka che la stava guardando con aria interrogativa.
-Certo, ora noi andiamo ci vediamo domani sera.-
Chiuse il telefono e sprofondò sul divano, sorrise a se stesso e urlò per la gioia.
-Mi sembri Black.- disse la ragazza.
-Al diavolo i tuoi film, Kid ci ha invitato a passare l'estate a casa sua, a M-A-L-I-B-U'.- disse scandendo le ultime parole.
Maka si alzò e cominciò a saltare sul divano urlando come una pazza, Soul sorrise le parve di vedere la bambina che aveva conosciuto parecchio tempo fa, poi lei gli si buttò a dosso e lo abbracciò forte.
Quel contatto così inaspettato gli tolse il fiato, la guardò attentamente, lei teneva gli occhi chiusi e sorrideva, lui avrebbe voluto baciarla in quel momento, baciare quelle morbide labbra rosee, così sottili, il corpo di lei era caldo sembrava quasi che stesse bruciando sotto le sue mani.
Si ritrasse da lei velocemente e le disse che andava a fare le valigie, poté notare la delusione nei suoi occhi, ma non avrebbe mai potuto imbrogliarle, doveva prima capire cosa gli stava succedendo e se per lui e Maka c'era posto in quel mondo così contaminato dal male, solo allora avrebbe agito.
Anche perchè gli bruciava ancora sulla pelle quell'abbraccio cosi naturale da farlo sembrare quasi giusto e sensato, ma invece di dargli la sensazione di sicurezza gli parve sbagliato, anche perchè il corpo di lei bruciava sotto il suo.
Prese quasi tutti i suoi vestiti estivi e li buttò dentro una casacca da viaggio nera e rossa, sistemò anche l'intimo e alcuno effetti personali.
Controllò l'ora e si rese conto che erono le nove passate e che nè lui nè Maka avevano cenato, corse in camera della biondina e la trovò addormentata in mezzo ai vestiti, doveva ancora riempire la valigia, un sorriso sincero gli nacque sulle labbra, la prese e la sistemò sotto il letto completando per lei il lavoro lasciato incompiuto.
Dopo che ebbe finito uscì e si cucinò qualcosa per la cena, aprì tutte le finestre e prese da sotto la porta i biglietti che Kid aveva detto sarebbero arrivati.
Li posò sul tavolo e se ne andò a dormire, ma prima di chiudere definitivamente gli occhi la sua immagine andò alla ragazza che dormiva a pochi passi da lei, l'avrebbe voluta avere accanto almeno per una sera.

Il mattino successivo si svegliò all'alba e preparò la colazione anche per Maka dopo che l'ebbe finita la svegliò e la ragazza si sorprese di trovare la sua camera in ordine, diversa da come l'aveva lasciata lei la sera precedente.
Le mostrò i biglietti e notarono che l'aereo sarebbe partito fra due ore, così finirono di prepararsi e si diressero con la moto verso l'aeroporto che era stato creato fuori dalla città, finalmente Lord Shinigami aveva sfruttato il terreno intorno alla città in modo utile e lo ringraziarono mentalmente.
Arrivarono appena in tempo e salirono posando i bagagli accanto a loro, si resero conto di avere tutto l'aereo per loro e passarono le prima due ore a girarlo mentre già stavano dicendo addio al deserto della Death Valley, passarono del tempo a guardare un film dell'orrore e Soul sorprese se stesso posando una mano intorno alle spalle di lei, la vide arrossire ma poi si accucciò contro la spalla di lui, aumentò la presa e la strinse a se, questo pensò era giusto, loro nonostante tutto erono quello, un corpo due anime.
Il resto della traversata la passarono dormendo abbracciati in quella poszione, poté sentire il profumo di lei accarezzarlo dolcemente, fragole, sapeva di fragole, un sapore dolce per una come lei.
Vennero svegliati dal pilota che gli segnalava l'arrivo a destinazione, Malibù era già sotto i loro piedi.
Scesero di corsa e sentirono l'aria estiva su di essi, assieme a un venticello rinfrescante che sapeva di mare, del tanto e atteso mare, in tutta la loro vita lo avevano visto pochissime volte e non vedevano l'ora di tuffarsi nell'immensità.
Una macchina li accompagnò a casa Shinigami e i ragazzi non si stupirono di vedere un palazzo e non una semplice villa, colorata di nero e rosso e abbellita con dei teschi, richiamava le sembianze della casa a Death City, solo che si affacciava sul mare ed era molto ma molto più grande, sembrava la casa di qualche Vip e non di un ragazzo e stranamente per chiunque tranne che per loro, notarono una simmetria quasi preoccupante.
Beh era tipico di Kid pensò Soul divertito.
Vennero condotti dentro da un ragazzo che si stava occupando anche di portare la loro roba, li accolsero le sorelle Thompson e trovarono la maggiore già abbronzata come un marocchino, faceva bene alla pelle aveva detto mentre correva ad abbracciare Maka che invece era bianca come un latticino, dalla porta apparve un Death the Kid molto preoccupato per la situazione.
Le sue buki non erono colorate allo stesso modo e la depressione non lo aveva lasciato per giorni interi, ma ci sarebbe stato Soul da quel momento un poi per l'amico.
Li fece accomodare in casa e anche là i ragazzi notarono la simmetria, ogni oggetto era stato sistemato in maniera quasi diabolica dal padrone di casa che, invece ne andava fiero.
Li condusse in camera, aveva predisposto una stanza per ogni coppia come l'aveva definita lui, infatti Tsubaki e Black Star sarebbero stati nella stessa camera come ora Maka e Soul.
-Tutto bene?.- chiese Kid.
Annuirono e rimasero soli per sistemarsi, così dopo sarebbero andati a cena.
-Maka senti non possiamo farci niente.- disse Soul quasi contento di quella situazione, era stata quasi una manna dal cielo, aveva aspettato un segno ed era arrivato dal figlio del Dio della Morte, una gran fortuna.
-Lo so.- disse lei sorridendo, -Va bene se prendo il lato vicino alla finestra?.- chiese dolcemente.
-Certo.- rispose l'amico che stava adagiando le valige sul letto per disfarle.
-Senti Soul.-
-Dimmi.- rispose senza guardarla.
-Noi siamo amici?.- chiese debolemente.
-Certo.- rispose sicuro di se.
-Siamo ottimi amici?.-
-Maka?.- chiese alzando lo sguardo per guardarla, era ferma vicino alla finestra e lo guardava dtritto negli occhi.
-Non siamo altro?.- chiese con le lacrime.
Non aveva notato il cambiamento, cosa le era successo in meno di un secondo, non seppe darsi una risposta.
Stava piangendo, lei che piangeva solo in casi veramente disperati, lei che si era dimostrata la più grande artigiana in tutta la scuola, stava piangendo per cosa, una cosa così futile?
-Maka cosa intendi?.- chiese invece senza porgergli le domande che avrebbero voluto fare.
-Non lo Soul! Mi sento così male, noi siamo un'ottima squadra, siamo grandiosi assieme, il nostro legame supera tutte le cose mortali ma allora perchè mi sento morire ogni volta che mi guardi?.-
Si stava tenendo al muro per non cadere, le forze venivano meno.
-Perché mi sento così bene con te come mai prima? Per via di questo? Di questo mio corpo che non mi apprtiene più, lo sento che mi guardi ma non capisco se è solo per questo.- disse con una punta di delusione.
-Toccami Soul fammi sentire viva ti prego!.- urlò in preda alla disperazione.
-Maka devi calmarti.- disse preoccupato.
Lei non lo ascoltò e cominciò a togliersi la maglietta, -Ferma!.- le urlò prendendole la mano che aveva slacciato anche l'ultimo bottone lasciandola solo in intimo.
Arrossì a quella visione, Maka era davvero bella questo lo doveva ammettere, ma qualcosa non andava in quella situazione, non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
-Io ti ho sempre guardato.- sussurò prima di togliergli la mano e scappare via in lacrime.
Mi posai sul letto, con le mani iniziai a torturarmi i capelli argentati, cosa era successo in quella stanza, Maka era andata fuori di testa, questo era sicuro, ma quelle frasi, le pensava veramente o erono dette sul momento?
Se lo chiese fino allo sfinimento finchè non gli balenò in mente l'ultima frase, l'aveva sempre guardato e lui?
Si rispose di sì, ma allo stesso tempo di no, il corpo nuovo lo aveva aiutato ma sapeva di averla guardata mille e una volta prima, doveva solo dirglielo, scese dal letto e uscì dalla stanza diritto in sala da pranza.
Li trovò intenti a mangiare e si lametarono del suo ritardo, si sedette accanto a Maka, ma non venne degnato di uno sguardo per tutta la serata e neanche lei parlò tanto, si era limitata ad annuire e a rispondere con monosillabi, trovò la situazione davvero strana, la ragazza aveva sempre espresso domande o pensieri, ma oggi non era così e centrava la loro conversazione.
Si alzò poi per andarsene in camera in sua e lui la seguì un paio di minuti dopo per non destare troppo l'attenzione, quando la trovò era già sotto le coperte leggere per il periodo estivo e con gli occhi chiusi, le si avvicinò e le diede un bacio in fronte, notò che la temperatura era leggermente alta.
Non seppe cosa fare, e decise di aspettare il suo risveglio, si appoggiò alla finestra e guardò il mare, la spiaggia di Malibù era fantastica si espandeva per quasi un kilomentro e poi come dal niente appariva l'oceano Pacifico.
Era calmo quella sera, e si ritrovò a pensare che sarebbe voluto scendere in spiaggia con Maka e abbracciarla al chiaro di luna per poi baciarla, era chiaro ormai come il sole, la voleva con tutto se stesso e forse dopo oggi anche lei lo avrebbe voluto, ma erono pronti a rischiare tutto?
Con quella domanda andò a dormire e lo lasciò sveglio per tutta la notte.

Si svegliò sudato e confuso, in un primo momento non riuscì neanche a ricordarsi dove si trovasse, la stanza girava troppo velocemente per farlo ragionare, poi un odore conosciuto lo riportò alla realtà, era la crema di Maka, al lampone.
E ricordò che si trovava a casa di Kid nella spiaggia di Malibù e che la sua Aritigiana ieri sera aveva la febbre, la cercò con lo sguardo ma non la trovò si alzò e guardò fuori dalla finestra, vide dei ragazzi sulla spiaggia e poté riconoscere la figura snella di Maka che si stagliava prepotente davanti a i suoi occhi, vide anche Black Star e Tsubaki, si cambiò in fretta e scese da loro.
Il ragazzo gli venne in contro e l'abbracciò come se non si vedessero da tempo, la ragazza fu più discreta e lo salutò molto calorosamente, poi si voltò verso di lei, aveva le guance rosse e delle goccioline di sudore gli scendevano dalla fronte, forse stava ancora male pensò perchè il tempo era molto fresco e non c'era per niente il caldo che aleggiava a Death City, provò ad avvicinarsi ma Kid lo interrumpe.
-Bene andiamo, quella là sotto è la mia barca!.- disse indicando una barca a due piani.
-Come ci arriviamo?.- chiese Maka.
-Con quelle!.- disse indicando le moto d'acqua che erono attaccate al pontile.
-Spero Kid che la nostra sia per tre.- disse Liz spaventata.
-Certamente.- rispose seccato.
Soul si avvicinò alla sua e vide che Maka stava tentennando un pochino, il discorso di ieri era ancora presente nella sua mente, gli avrebbe parlato pensò deciso mentre erono in mezzo al mare.
Salì e aspettò che la sua partner fece lo stesso, seguì i ragazzi per un certo tratto e poi si staccò fino a fermarsi.
-Che succede?.- chiese Maka preoccupata.
-Dobbiamo parlare.- disse voltandosi.
-Okay.- disse posando le mani in grembo.
-Senti mi dispiace che ieri non abbiamo più potuto parlare, Maka io ti ho sempre guardato.- disse dolcemente.
-Ma da quando ho questo.- disse indicando se stessa, -Va molto meglio.-
Le tremavano le mani ed era molto più rossa in viso del giorno prima, si avvicinò e gli tastò la temperatua, era caldissima, bruciava quasi.
-Maka tu hai la febbre!.- urlò più arrabbiato con se stesso che con lei, non era riuscito a proteggerla neanche da una malattia.
-Soul perchè ieri sera non mi hai toccato?.- chiese debolmente.
-Maka non eri in te come non lo sei ora.- le prese il viso tra le mani e l'avvicinò al suo, -Tu sei sempre stata bella.- e lentamente la baciò.
Fu un bacio casto ma poté sentire un formicolio alla base del cuore, qualcosa in lui era felice di quel contatto con lei, si staccò dolcemente e la guardò, le si erono quasi chiusi gli occhi per la stanchezza e aveva capito che era pronto a rischiare tutto per lei.
Perchè loro due erono l'unica cosa giusta e l'unica cosa in cui credere, erono più di qualcosa mortale.
-Soul sono malata.- disse appoggiandosi a lui.
-Cos'hai?!.- chiese preoccupato.
-La febbre estiva, mi porta a fare cose incredibili.- disse ridendo.
-Beh io ringrazierei questa febbre.- disse ironico e l'abbraccio.
Lei rise e in un attimo si ritrovarono in acqua a causa di un onda che non avevano visto, risero entrambi e iniziarono a schizzarsi come dei bambini.
-Volete prendervi la febbre?.- urlò una voce alle loro spalle.
-L'abbiamo già!.- urlano in coro rivolgendosi a Kid che li stava guardando meravigliato dalla moto d'acqua.
Soul aiutò Maka a salire e poi partirono verso la barca del ragazzo, era vero pensò felicemente, entrambi avevano preso la febbre, fatto e pensato cose che non gli sarebbero nemmeno apparse naturali durante l'inverno.
Ma era proprio questo il bello dell'estate, succedevano le cose più strane e più belle dell'intero anno e forse questa febbre aveva aiutato il loro rapporto, ora anche questo scottava.
Salirono sulla barca e si abbracciarono forte, portò Maka dentro e la fece stendere su un lettino per farla riposare, la vide chiudere gli occhi e addormentarsi per la stanchezza, si stese accanto a lei e le accarezzò i capelli bagnati.
Era bellissima e lo sarebbe stata sempre, con o senza quel corpo nuovo, perchè lei era sua pensò felice, sua e di nessu'altro.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: _Giuls17_