Quanto tempo è passato? Giorni, mesi o anni? O forse solo qualche minuto... qualche secondo addirittura...

Senti ancora il soave sapore di quel bacio rubato, e nascosto tra i boccioli di rosa, rossi come le sue labbra e dolci come il miele. Perché quando un fiore bacia solo Amore ottiene, perché niente è più puro di un fiore...

“Ti piacciono le rose amore? Mmm, senti che buon profumo!”

Oh, buono sì, ma non è paragonabile al tuo.

“Oh, e queste rose rosse! Meravigliose, vero?”

Amore, qui sei tu quella meravigliosa. Il rosso di quelle rose è spento, a confronto del rosso splendido dei tuoi capelli.

“Guardà lì, un piccolo cespuglio di boccioli gialli... sembrano quasi piccole nuvole, che carini!”

Carini? Loro? Sì, ma potrei vederti vestita solo di quelle rose, e non saresti più bella di quanto sei sempre. Sarebbero loro le fortunate, per poter risplendere della tua luce riflessa.

“Oh, qui ci sono quelle rosa! Che bel colore, uguale al colore della tua pelle!”

Non è vero... Guardale, sono le tue labbra che hanno quel colore, così luminoso e... soffice e... pulito. La mia pelle al confronto sembra quasi sporca.

“Ecco le mie preferite, guarda! Non sono, come si dice... sublimi? Sono così belle, talmente bianche e perfette e morbide... Le adoro! Vorrei tanto reincarnarmi in una rosa bianca nella mia prossima vita. Loro sono forti ed allo stesso tempo delicate, sono minuscole ma hanno talmente tante spine da sapersi difendere meglio delle loro sorelle più grandi... vorrei così tanto essere come loro...”

Ma amore, lo sei già. Sei pura, dolce e delicata, la tua pelle è solamente una lieve sfumatura più scura del loro colore. Sai essere dolce e tenera, gentile ed amorevole, ma con la stessa facilità lotti con forza contro le difficoltà, senza lasciarti mai abbattere. Come le rose, il vento ti piega ma non ti spezza. Sei una forza della natura, e Dio solo sa quanto ringrazio il cielo che tu abbia voluto, fra tutti, proprio me.

“Harry, amore? Cosa succede? E' da quando siamo entrati in questo padiglione che ti vedo assorto, non hai più detto una parola! C'è qualcosa che non va?”

“No, niente che non vada amore... solo, ti amo”.

Sulle prime arrossisci come... beh, non come un peperone. Piuttosto, come una di quelle splendide rose rosse. “Sei bellissima”, non riesco a trattenermi. Il risultato è che tu diventi ancora più rossa, ma mi abbracci teneramente, guardandomi come se volessi dirmi 'Sì, sei e sarai per sempre l'unico uomo che riesca ad amare con tutta me stessa. Grazie per avermi dimostrato che anche per te è così'.

E poi, fu Amore. Forse complice il profumato effluvio delle rose, forse tutta una questione di sguardi complici e di ardore a stento trattenuto. Se ne stavano lì, fermi ma allo stesso tempo in movimento, come il tempo che sempre scorre ma che al momento giusto sembra bloccarsi, per regalare a due anime un attimo di tumultuosa passione in più.

Fu un bacio lungo e passionale, ardente della fiamma del desiderio che, lungi dallo spegnersi con il tempo, sembrava farsi sempre più forte, traendo forza dall'amore che le due persone provavano, ma anche da tutte quelle parole non dette per paura di sembrare ridicoli, sdolcinati, melensi, da tutti quei gesti all'apparenza casuali, ma studiati invece nei minimi dettagli per compiacere l'altro, da tutti quei suoni, quelle melodie che raccontano la storia di due anime destinate a stare insieme per sempre.

Ripensi a quel giorno, ma quanto tempo è passato?

Guardi i cespugli di rose, splendidi e rigogliosi, sani e meravigliosi, davanti all'entrata di casa vostra. Sicuramente, il tempo necessario per farli diventare un tripudio di bianco e di rosso. Sicuramente, il tempo per scavare tra quei rami il perfetto santuario del vostro Amore, quello vero, quello con la 'A' maiuscola.