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Autore: Kat Logan    19/07/2011    5 recensioni
Frank e Gerard sono due amici che vogliono entrare in una scuola d'arte molto selettiva a New York per inseguire i loro sogni. Charlotte e Kathrine non si conoscono.La prima vuole fare della sua vita il cinema, la seconda vive all'ombra della madre prima ballerina e vuole riscattarsi sul palco. Nello stesso giorno quattro vite s'incrociano nella grande mela, ma il bivio per tutti i protagonisti sarà sempre una domanda "A chi appartiene il mio cuore? All'amore o all'arte?"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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New York Institute of Arts
1049 5th Avenue
Ore. 8.15 a.m.
 
Madam Rolland scandiva i passi dei suoi ballerini con un conteggio cadenzato dal picchiettare il proprio elegante bastone nero sul pavimento.
“E…1,2,3,4…e 1, 2,3”
La porta della sala da ballo si aprì per poi richiudersi rumorosamente alle spalle della figura appena entrata che aveva interrotto l’insegnante.
Kathrine sobbalzò vedendo l’espressione seccata e arcigna sul viso dell’insegnante che si voltò di scatto verso Frank, in ritardo di dieci minuti, che affannato cercava di togliersi la felpa trattenendo alcune imprecazioni che la ragazza poteva leggergli sulle labbra.
“Il musicista…” sbuffò la donna, gettando un’occhiata agli studenti che si erano fermati e rimproverandoli con il solo sguardo per poi continuare rivolgendosi a Frank “Esigo puntualità alle mie lezioni signor…” si portò una mano alla tempia socchiudendo gli occhi alla ricerca del cognome del nuovo alunno.
“Iero, Madam Rolland, Frank Iero!” L’aiutò lui, liberandosi degli abiti in più e prendendo posto accanto a Kathrine appoggiata alla sbarra.
“Bene, si…signor Iero, ci sta facendo perdere tempo prezioso, ha provveduto a riscaldarsi?”
“eeehm…”
“Lo interpreterò come un no!” disse la donna senza lasciargli possibilità di replica.
Iniziamo bene.Pensò lui, cercando di trattenere tutti i tipi di smorfia poco carini che l’insegnante gli scatenava con la sua sola presenza.
Chi me l’ha fatto fare?! Stupido, Idiota.
“Frankie…” la voce di Kathrine gli arrivò in un sussurro mentre Madam Rolland accendeva la musica e ricominciava a contare “Tienila più dritta la schiena o quella non esiterà a raddrizzarti col bastone!”
Al tocco della ragazza che lo aiutava a mettersi nella posizione adatta, Frank sentì lo stomaco invaso dalle farfalle.
Farfalle carnivore! Mi mangeranno anche il fegato, oltre che a farmi fare cose idiote come iscrivermi a ballo!
“Signor Iero, la testa più dritta! Sguardo fisso al muro! Più morbide quelle mani! Deve danzare, dev’essere leggero non assomigliare ad un carcerato ai lavori forzati!”
Frank aggrottò le sopracciglia confuso. Che razza di paragone è?!
“Stop! Stop! Fermi!” Madam Rolland sembrava sul punto di avere una crisi di nervi.
Si avvicinò a Frank tirandolo leggermente per la spalla per farlo avanzare “Almeno le conosce le posizioni dei piedi? Si metta in prima posizione su!”
Kathrine automaticamente assunse la prima posizione, Frank la guardò imitandola e sorrise all’insegnante.
“Via il sorriso, ginocchia più unite!”
Assomiglia a un mastino rabbioso…e dire che i cani mi piacciono ma lei…
“Si metta in prima anche con le braccia, su!
Il ragazzo lanciò uno sguardo alla compagna che cerco senza di aiutarlo posizionandosi come Madam Rolland aveva richiesto.
“Signorina Lewis, non potrà suggerire per sempre!”
Cazzo.
Fortunatamente Kathrine seppe trattenere l’imprecazione nella sua testa, anche se quella donna stava riuscendo ad urtarle ancora di più i nervi cercando di umiliare Frank in ogni modo.
“Lei…non è adatto a questo ambiente!” cominciò la donna col volto tirato e severo fissando il ragazzo. Il suo viso sembrava scolpito nella pietra e non tradiva alcuna emozione.
“Vuole fare il musicista…faccia quello e basta, capisco che debba scegliere una seconda materia, ma è un suicidio optare per danza. Insomma, la sua media finirebbe sotto le sue scarpe…”
Frank strinse i pugni lungo il suo corpo cercando di mantenere la calma quando sentì un passo leggero avvicinarsi a lui e la sua mano venne sfiorata dalla pelle liscia di Kathrine che afferrò il suo pugno, aprendolo e prendendolo per mano.
“E’ indisciplinato, arriva in ritardo e la scorsa volta ha interrotto la mia lezione…in più il suo aspetto…proprio non va…Tutti quei tatuaggi…”
Lo sguardo di Madame Rolland scivolò lungo le braccia scoperte di Frank adornate da numerosi tatuaggi colorati e arricciò il naso in una smorfia contrariata.
“La smetta di fare l’altezzosa e attaccarsi al nulla!” Sta volta Kathrine non riuscì a trattenersi e rispose.
“Non sarà un genio della danza. Probabilmente non ha mai preso lezioni e allora? Se lei avesse l’accortezza e la pazienza di seguirlo, per lo meno potrebbe avere una base di ballo, che gli permetterebbe di andare avanti senza insufficienze, a lui non occorre eccellere in danza classica, non sta combattendo per aggiudicarsi il posto in qualche compagnia o farsi il nome nel mondo del ballo!”.
Gli occhi dal colore indefinito di Frank si posarono su Kat che accanto a lui lo stava difendendo in tutti i modi possibili per non farlo apparire uno sfigato e stava rischiando con la sua insegnante per lui, senza paura.
“Crede di potermi insegnare il mio lavoro? Già il signor Iero influenza i miei ballerini col suo modo di fare…”
“Mi faccia il favore…non ha certo una malattia contagiosa, ha solo portato se stesso qui e lo porterà sul palco come dobbiamo far tutti! Ha solo dimostrato coraggio nel lanciarsi in una sfida come il ballo a mio parere, lui ama la musica e non si nega a un musicista la possibilità di perdersi in essa!”
Madame Rolland sospirò “Discorso toccante signorina Lewis, con quei capelli blu e il suo modo di fare arrogante non poteva che legare con questo ragazzo…”
“Questo non glielo permetto!” Frank lasciò la mano di Kat, avanzando lentamente verso l’insegnate. Il suo viso assunse una tonalità più rossa rispetto al normale e con voce ferma continuò “Non ha il diritto d’insultare Kat in questo modo, dica quello che vuole sul mio conto, a me non interessa nulla, sono qui per imparare e che le piaccia o no ballerò nella sua classe, dovessi sembrare una scimmia! Ma i suoi capelli…” Si fermò un momento a guardarla e un nuovo sciame di farfalle s’impossessò di lui sbattendo le ali invisibili nel suo stomaco.
I suoi capelli bellissimi…
Kathrine piegò leggermente la testa osservandolo meglio.
I suoi occhi bellissimi…Maledette farfalle.
Frank le sorrise, si portò una mano sul ventre e tornò a guardare l’insegnante che aspettava il resto “i suoi bellissimi capelli blu o il fatto che esprima le sue idee senza aver paura non fanno di lei una ballerina incapace. Senta…l’ho vista ballare…sembra che voli, fa emozionare anche uno stupido musicista come me che di ballo non sa nemmeno la prima posizione che sta tanto a cuore a lei, Madame Rolland!”
Un flebile “ooh” dei ballerini si levò non appena Frank chiuse bocca.
Tutti guardarono l’insegnante in attesa di ciò che avrebbe detto, inaspettatamente apparve un sorriso sul suo volto.
Oddio, è come il ghigno di Voldemort! Pensò Frank deglutendo e capendo che non avrebbe portato a nulla di buono quell’espressione.
“Verranno scelti tre studenti tra di voi…” la donna drizzò le spalle sembrando ancora più alta e prese a camminare avanti e indietro per la sala “ questi tre meritevoli ballerini…” sottolineò quelle parole guardando Frank con scherno e facendo scivolare lo sguardo poi su Kathrine, come a sfidarla “avranno l’opportunità di esibirsi nel lago dei cigni a Parigi.”
Un chiacchericcio eccitato e qualche applauso dovuto all’emozione per la notizia si levò a quelle parole.
“Dovrete esibirvi in coppia, in un passo a due per venire valutati…ed eventualmente scelti!”
Il sorriso non svanì dal viso dell’insegnate che sbattendo due volte la punta del suo bastone da ballo a terra attirò nuovamente l’attenzione dei suoi studenti “Lewis, Iero…visto che siete così affiatati, ed essere capaci per voi sembra solo una questione di cuore, più che di tecnica…farete coppia assieme!”
Frank deglutì capendo che quella era la vendetta di Madame Rolland.
 
 
*
 
La prima lezione di musica con il professore August non era andata affatto male a Gerard.
Sentiva che anche il canto poteva divenire un suo punto di forza grazie a quell’insegnante e che avrebbe potuto imparare qualcosa che gli avrebbe regalato enormi soddisfazioni, quanto disegnare.
Uscì dalla lezione privata che aveva avuto con il professore percorrendo il lungo corridoio pieno di studenti che scappavano da ogni parte dell’istituto diretti nelle direzioni più disparate.
Ed eccola li, tra la folla, davanti a lui la vide avvicinarsi sempre di più.
Charlotte.
La visione della ragazza che sorrideva tutta pimpante, gli provocò un vuoto nello stomaco.
Se avesse dato retta alle descrizioni di Frank, in quel momento sarebbe persino riuscito a sentire lo sbattere delle ali, di quegli insettini.
Gli insettini dell’amore, le farfalle carnivore! Ecco le esatte parole del suo amico. Che quando ne parlava sembrava un vero e proprio esperto di falene pronto a tirare fuori qualche nome in latino per specificarne la specie e la famiglia di appartenenza.
“Bounjour!” esclamò la voce di Charlotte che si apprestò a darli un bacio sulla guancia.
Gerard imbambolato fece un cenno con la mano, che andò poi a posare sulla sua pelle dov’era stato baciato dalla ragazza.
Le parole non riuscivano a uscirgli di bocca.
“Oddio, sono troppo emozionata!! Devo dirlo a qualcuno!” Charlotte era in preda all’entusiasmo e cominciò a saltellare sul posto.
“Sei il primo a cui lo dico!” aggiunse soffocando un urletto di gioia e cercando di non agitarsi ulteriormente.
“Allora è un onore!” riuscì a dire Gerard incuriosito.
“Oh finalmente mister Way, credevo avessi perso la lingua!”
Gerard si portò una mano tra i capelli imbarazzato, abbassò lo sguardo un momento ridacchiando tra sé e sé per poi posarlo di nuovo sul viso della ragazza.
Concentrati e non perderti nei suoi occhi.
Quegli occhi grandi e scuri erano magnetici, gli facevano perdere la concentrazione ogni volta che li fissava.
“Devo girare un corto! Quelli scelti avranno la possibilità di andare in Francia e mostrare il proprio lavoro ad alcuni registi del cinema d’autore! Capisci?? E’ di vitale importanza!!”
“Wow!” Gerard rimase stupefatto da quella notizia. La loro scuola dava molte opportunità ai propri studenti e non bisognava farsele scappare.
“Sono convinto che ce la farai!” aggiunse sorridendole.
Charlotte lo abbracciò d’istinto. Non ce l’aveva fatta a resistere.
Lui, il suo modo rassicurante, il suo splendido sorriso erano una calamita alla quale stava già resistendo troppo e lei era stanca di opporre resistenza.
“Grazie Gerard!” disse in un sussurro.
Il ragazzo la strinse a sé, accarezzandole i capelli scuri che ricadevano sciolti sulle sue spalle.
“Posso…posso aiutarti per questa cosa?” domandò un po’ timoroso.
Charlotte sciolse l’abbraccio, si mordicchiò il labbro inferiore e accennò un si col capo “Ti faresti riprendere?”
Gli occhi verdi del ragazzo si sgranarono all’inverosimile, si portò l’indice al petto indicandosi e chiese “Riprendere me?”
“Eh no, guarda! Si, proprio te! Signor doppia laurea!” rise lei.
Ok, se me lo chiede così, con quel sorriso non posso certo tirarmi indietro! E’ una cosa umanamente impossibile!
“D’accordo…ma che dovrei fare?” chiese imbarazzato.
L’idea di stare davanti a una telecamera lo innervosiva e lui non voleva certo combinare danni, voleva esserle d’aiuto, supportarla ed aiutarla a rincorrere i suoi sogni.
“Sicuramente dovrai ballare nudo, davanti all’obbiettivo!” la voce di Frank lo prese alla sprovvista.
“Ma che…?!”
“Si, insomma dai…lo sai come si fanno i soldi ormai! Balli nudo, fai un filmino amatoriale porno, lo sbatti in internet e il gioco è fatto!” lo prese in giro l’amico.
Kathrine lo guardò con sguardo allucinato e Charlotte non riuscì a trattenere una risata.
“Ne sai di business eh?!”
“Certo, bellezza non sono uno sprovveduto!” le rispose Frank tutto felice per aver preso in giro il suo amico che cominciava a sudare freddo.
“Tranquillo Gee. Niente di tutto questo, dovrai solo essere te stesso…eh…vorrei ci foste anche voi due nel mio corto!” disse Charlotte rivolgendosi agli altri due suoi amici.
Lo sguardo le cadde sulle mani dei due, intrecciate saldamente l’una all’altra.
E questa novità? Si tengono per mano?
Evidentemente la sua espressione parlò per lei perché i due si guardarono le mani sciogliendo la stretta all’istante.
“No, no! Cioè continuate pure!” disse tutta agitata la ragazza sentendosi colpevole e imbarazzandosi.
“Eehm…possiamo parlare Charlotte?!” domandò Kathrine arrossendo visibilmente.
“Ma si, certo, ovvio!”
“In privato!” Kathrine la prese a braccetto trascinandola più lontano nel corridoio dai due ragazzi e facendo un cenno accompagnato da un “arriviamo subito” sbiascicato.
 
 
“Allora?!” si voltò Gerard guardando l’amico.
“Che cosa?”
“Non fare il finto tonto, Frankie!”
“Hey, cos’è uno scambio di ruoli? Sono io quello che fa le domande imbarazzanti di solito!” lo riprese Frank appoggiandosi con la schiena alla parete bianca dell’edifico tra le fila di armadietti.
“E’ andata proprio male a ballo!” commentò sconsolato.
“Non avevo dubbi!” disse d’istinto Gerard beccandosi la peggiore fulminata di occhi che poteva ricevere.
“No cioè intendo…andiamo…tu sei quello che balla ubriaco con le parrucche in testa imitando Britney Spears o Ke$ha!” si giustificò cercando di recuperare.
“Se, se…arrampicati sugli specchi Gee!” fece il finto offeso l’amico.
“Io mi lamentavo di August, ma la Rolland è peggio di una della Gestapo!”
Starà esagerando come suo solito. Pensò Gerard che era abituato dal modo di fare melodrammatico dell’amico che intanto continuava a parlare imperterrito, mangiandosi delle frasi qua e la.
A volte mi stupisco di capirlo, sembra parli arabo!
“E praticamente lei mi ha difeso! E io ho difeso lei e poi quella stronza ci ha messo in coppia prima di buttarci fuori. So quanto è importante ballare per lei e mi sono sentito in colpa, avevo pure paura si mettesse a piangere, così le ho preso la mano e poi non l’ho fatto solo per quello ma dettagli!”
Buttati, fuori dall’aula? Ok, forse non è Frank ad esagerare!
“Frena! Parli troppo veloce e ho perso dei pezzi per strada!” disse Gerard confuso e scuotendo la testa facendo ricadere alcune ciocche more sui suoi occhi che vennero parzialmente nascosti dai capelli.
“Perché è una stronza se vi ha messi in coppia? Non sei andato a ballo per lei?!”
“Shht abbassa la voce Gee!” disse con fare sospetto Frank zittendolo con un gesto della mano.
“Certo che è per lei! E per controllare il damerino biondo!” aggiunse con enfasi per poi continuare “ragiona…per lei il ballo è tutto, è bravissima, ha la possibilità di ballare nel lago dei cigni, che per quanto ne so è una roba importante e la prof. Che fa? Le mette un completo idiota a fianco! Le rovinerò l’esibizione no? Non sarò abbastanza preparato da farle fare bella figura e lei perderà quella possibilità!”
“Cavolo!” esordì Gerard aggiungendo “E’ proprio una bastarda!”
“No, no, stronza Gee, stronza!!” sottolineò l’amico come se la definizione fosse davvero importante.
“Si, va bene! Come vuoi!” si arrese l’altro, gettando un’occhiata alle due ragazze che ancora stavano parlando.
Frank lo squadrò per bene. Non lo aveva mai visto guardare così una ragazza, a dire il vero non ricordava nemmeno che si fosse interessata a qualcuna prima d’ora.
“Amico, vuoi qualcosa per raccogliere la bava?” Domandò il più basso dandogli una spinta per scuoterlo.
“Sembri uno stalker! Un maniaco! Tra poco assumerai la faccia di uno che se la vuole mangiare e quando lei se ne renderà conto bello mio, beh…crederà che tu sia uno svitato come Hannibal Lecter, non che gli muori dietro!”
“Tu guardi troppi film, lo sai Frankie, vero?”
Frank fece spallucce, alzò lo sguardo al soffitto, appoggiando la testa al muro e sorridendo disse “Se vuoi qualcosa…vai e inseguila. Punto.”
All’improvviso Gerard seppe cosa fare, sentì l’istinto di correre incontro a Charlotte, Frank aveva ragione, fece per ringraziarlo quando la sua espressione cambiò.
“Frankie!” disse sbuffando, ma prima che potesse dire qualsiasi altra cosa l’altro intervenne “Alla ricerca della felicità, con Will Smith, 2007. Si, un altro film. Ma non vuol dire che se è la frase di un film non sia giusta!”
L’amico scosse la testa “Sei proprio matto, però non ti cambierei mai!” sorrise per poi voltargli le spalle.
Si diresse a grandi falcate verso le due ragazze, facendosi spazio tra gli studenti e colmò la breve distanza che li stava separando.
Guardò Kathrine che stava parlando e si bloccò quando lo vide arrivare.
“Scusa un attimo!” sibilando quelle parole Gerard prese il polso di Charlotte tirandola a sé.
I loro volti si ritrovarono vicini. Così vicini che l’uno poteva sentire il respiro dell’altro sul proprio viso.
Gerard mosse le labbra come per dire qualcosa. Ma non pronunciò alcuna parola.
Se vuoi qualcosa vai e inseguila. Punto.
Le loro labbra si scontrarono annullando ogni distanza. Annullando ogni dubbio.
S’incastrarono alla perfezione come fossero su misura. Come se appartenessero l’uno all’altra.
Tutti sembrarono scomparire attorno a loro.
C’erano solo Charlotte e Gerard, con il loro bacio.
 
 
A qualche metro di distanza Frank esultò.
Grande! Bella mossa!
Guardò l’amico che per lui era un fratello e si sentì felice.
Il suo sguardo si abbasso sulla sua mano in parte tatuata e sorrise. Aveva stretto quella di Kathrine per tutto il tragitto dall’aula e lì e lei in aula aveva fatto lo stesso.
Dei passi che si avvicinarono gli fecero distogliere lo sguardo e l’attenzione da quei pensieri e nella sua visuale comparve la ragazza.
“Sei il ragazzo più coraggioso che conosca, Frankie!”
Con quelle parole capì che si riferiva alla lezione, al modo in cui aveva affrontato la situazione e Madame Rolland e la vide sorridere.
Sorrideva per lui e quello bastava.
“Sono contenta che balleremo insieme” aggiunse.
Nella sua voce non ci fu nemmeno un accenno di rimpianto, nonostante anche lei fosse consapevole del fatto che lui non fosse il partner ideale per partecipare ad una selezione importante. Era sincera.
“Farò del mio meglio io…”
“Lo so!” la interruppe lei e aggiungendo “io ti aiuterò per il ballo e tu mi aiuterai con musica!” e con un cenno della mano, senza smettere di sorridere con le labbra e con gli occhi per lui, si allontanò sentendo le farfalle nello stomaco per l’emozione.



Note dell'autrice:
E dopo tre ore di scrittura ecco qui il capitolo completo.
Questa storia meno di due ore non me le impiega mai, però ne vado fiera. u__u 
Direi che il titolo corrisponde a questa sensazione da cui tutti quanti vengono "invasi"! Ah, l'amour!
Il bacio non era previsto, è venuto da sé, così come non pensavo di dilungarmi così tanto sulla lezione a cui partecipano Frank e Kat. Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Vi aspetto sempre sulla mia pagina fb :D
Un bacione
Kat
   
 
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