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Autore: daisyNAKJM    19/07/2011    3 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno più parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati a scuola i ragazzi si separarono, avevano tutti lezioni diverse, forse tra i vari cambi delle materie potevano averne alcune in comune, ma per la prima ora no.
"Sei sicura di stare bene Brit? E' tutto il tragitto che mi sembri pallida...."
"Si..si sto bene, non ti preoccupare San.."

La mora era preoccupata, la sua bionda non stava affatto bene, e sembrava nasconderle il suo vero stato.
"Dai, salta la prima ora, stiamo un pò in infermeria, magari ti prendo un the, non mi fido a lasciarti da sola"
"No...no Santana, non posso, poi il professore penserà che faccio apposta a saltare la sua lezione"

Effettivamente Santana sapeva che quella materia non andava a genio a Brittany, ma nonostante tutto almeno la presenza la doveva fare, decise quindi di lasciarla andare, a patto che al cambio dell'ora si fossero aspettate davanti all'auditorium.
Quell'ora sembrò interminabile a Santana, che continuava a mandare messaggi alla ragazza, non curandosi della lezione. Come risposta riceveva sempre dei cuoricini, niente di più. Finalmente la campanella suonò, e la mora si precipitò al punto stabilito. Pochi minuti dopo, la bionda, sempre più pallida arrivò da lei, lasciandosi poi andare addosso a lei, buttando la sua testa sull'incavo della spalla di Santana
"Dios. Brittany, ti avevo detto di andare in infermeria, ora ti ci porto, non voglio sentire nessun tipo di scusa."
"No..Santana no ti prego...voglio stare solo con te."

La voce di Brittany era spezzata dalle lacrime, e Santana non riusciva a capire il perchè, era però spaventata, non era mai successo una cosa simile.
"Però non possiamo stare qui, vieni con me."
Continuando a tenerla stretta a se, le ragazze si avviarono verso la biblioteca, Santana decise di utilizzare l'angolo segreto di Quinn per lei, per loro in questa particolare situazione. Brittany spinse delicatamente la ragazza sulla poltrona, facendola così sedere, per poi prendere posto sedendosi su di lei. Portò poi le sue gambe strette al petto, stringendole, cercando di allevviare quel dolore alla pancia, per poi lasciarsi andare tra le braccia della mora, che continuava a non capire.
"Brittany ti prego, cosa sta succedendo? Mi sto preoccupando a morte...se è successo qualcosa possiamo rimediare, ti prego, qualsiasi cosa, parlami.."
Quelle parole sembrarono aver raggiunto il punto diretto del discorso, Brittany difatti si strinse ancora di più alla mora, portando poi le sue labbra all'orecchio della ragazza, cominciando a spiegarle sottovoce cos'era successo.
"Vedi...tempo fa, prima che succedesse tutto tra noi, l'ho fatto con Artie, ed è da quel periodo che non ho più le mie cose, sono passate circa 3 settimane....e...."
Santana cominciò a tremare. Com’era possibile? Brittany incinta? Non poteva succedere, non a lei. Già per Quinn la situazione era stata insopportabile, il suo cuore era distrutto, figuriamoci per Brittany cosa poteva succedere, non sarebbe stata in grado di reggere il colpo. Si destò velocemente da quei pensieri, accarezzandole il volto, portandolo a girare verso il suo.
Brittany però continuò il suo discorso prima che la mora potesse parlare
"..e...ho letto che potrebbe voler dire che aspetto un bambino....Santana....mi dispiace...io non volevo...."
"Sshh...non dire altro. Qualsiasi cosa succeda, io sono con te, non ti potrei mai lasciare, a costo di lasciare scuola e trasferirci lontane da qui."

La bionda la guardò intensamente negli occhi, vedendo l'amore in quello sguardo, e potendone percepire anche la sua preoccupazione.
Alcune lacrime scesero lungo il volto della mora, che però cancellò subito con la mano. Era furiosa all'idea che quel coso a due ruote potesse aver rovinato quella loro armonia, non poteva sopportarlo. Prese però nuovamente il controllo della situazione.
"Brittany, hai fatto il test di gravidanza?"
"..Che...che cos'è Santana?"
"Ok, allora potrebbe essere che tu non sia incinta. A volte capitano dei ritardi, però, per esserne certi è meglio fare un test, ti dirà con sicurezza se sei incinta o no."

Santana teneva strette tra le sue mani quelle della bionda, che l'ascoltava con attenzione, dopo essere riuscita a calmare le lacrime vedendo quella sicurezza. Abbassò poi la testa
"Ei piccola...è tutto ok, veramente. Non ti lascerei mai, lo sai."
Le parole dell'ispanica erano ferme e decise, era disposta a tutto per lei.
"Santana..io non ho studiato per fare questo test...e se lo sbaglio?"
La mora non riuscì a trattenere un sorriso in quella situazione, l'innocenza della bionda la lasciava ogni volta disarmata. La portò stretta cercando di non lasciare neanche un centimetro di spazio tra i loro corpi. Una decina di minuti dopo, le due lasciarono la scuola, dirigendosi alla farmacia più vicina. Santana lasciò in macchina la bionda, per poi tornare in auto e ritornare a scuola. Dopo aver controllato che nessuno le avesse viste, si precipitarono in bagno, chiudendosi dentro. Brittany continuava a stringere la mano della mora, che però dovette lasciare per poterle permettere di aprire la scatola. Prima di cominciare, le due si guardarono intensamente, Santana poi sporse il suo viso verso quello della bionda, baciandola velocemente sulle labbra, entrambe però chiusero gli occhi, nonostante quel tocco fosse stato così rapido, risultava essere stato intenso. La mora inspirò ed espirò profondamente, cominciò poi a spiegare a Brittany come dovevano procedere.
Alcuni minuti dopo, Brittany si rifugiò tra le braccia di Santana. Avevano appoggiato il test su quel piccolo rialzo del muro, che creava uno scalino, e stavano strette, aspettando di leggere l’esito. Entrambe erano spaventate e preoccupate, Santana forse un po’ di più di Brittany, si stava difatti già creando delle diverse possibilità in caso di una risposta affermativa al test. Era certa però di una cosa: Non avrebbe mai lasciato Brittany. E tantomeno avrebbe lasciato scoprire ad Artie che il figlio era suo, non avrebbe mai permesso a quel dannato di intromettersi tra loro, nonostante forse molto probabilmente l’avesse già fatto.
Quell’attesa sembrò un’eternità, ma finalmente, il momento era giunto. Entrambe si sporsero per afferrare il test, dopo averlo stretto tra le mani, si scambiarono uno sguardo, e Santana poi, guardò il risultato.
“San…allora…”
La mora lasciò cadere nel cestino li vicino il test, e abbassò poi la testa
“Santana…è positivo? Ti prego dimmi cos’hai letto??”
“E’ negativo.”
Brittany si sentì liberare da un’enorme peso che si portava addosso. Continuò però a guardare la mora, che teneva la testa ancora abbassata.
“C-cosa succede? Perché stai così San?”
Santana allora alzò la testa lentamente, scoprendo quel viso segnato dalle lacrime
“Oddio…mi dispiace San…non volevo farti stare così male, ti prego perdonami.”
la bionda si buttò la mora tra le braccia, cingendola e portandola stretta se
“No…non è colpa tua. E’ che sono felice, avevo paura che quel maledetto di Artie fosse riuscito a rovinare il nostro rapporto. Sicuramente lui avrebbe voluto starti vicino per tutta la gravidanza, e anche dopo…e…”
“No, non gliel’avrei mai permesso Santana. Tu saresti stata l’unica persona che io avrei voluto al mio fianco, non voglio nessun’altro. Solo te.”
La mora poi si lasciò andare con quel pianto, felice di sentirsi dire quelle parole pronunciate da Brittany con estrema sicurezza.
“Ti amo Brittany”
Si, Santana aveva pronunciato proprio quelle parole, quelle che erano così difficili da dire per lei, però in quel momento erano le uniche che potevano esprimere i suoi sentimenti, che potevano liberarle il cuore e soprattutto che potevano far capire a Brittany cosa veramente portava dentro.
“Lo so Santana, ti amo anche io. Però ora non piangere più, ti prego”
La mora la strinse per l’ennesima volta a se, calmando poi le lacrime, si staccò poi da lei
“Hai ancora male?”
Chiese preoccupata, sapendo che in ogni caso la bionda aveva mal di pancia
“Ancora un po’, ma sto decisamente meglio di prima, ed è come sempre merito tuo. Non potrò mai dirti grazie abbastanza volte San…”
Prima che potesse finire la frase, la ragazza si ritrovò le labbra della mora sulle sue, scambiandosi un tenero bacio.
“Ora andiamo a prendere questo the, dovrei avere poi qualcosa in armadietto per i mal di pancia, di solito con me funziona e anche con te dovrebbe andare bene.”
La prese poi per mano, uscendo dal bagno, arrivate all’armadietto, Brittany le bisbigliò all’orecchio
“Io penso che l’unica cura a tutti i miei mali sia solamente che tu. Quando sto con te mi sento sempre meglio!”
Santana le accarezzò dolcemente la guancia prima di riprenderla per mano dopo aver chiuso l’armadietto.
“Questo vale anche per me, sei tutto quello di cui io ho bisogno! Adesso andiamo prima che il preside ci trovi per i corridoi durante le ore di lezione!”
“Si San!”
Le due poi si allontanarono lungo il corridoio raggiungendo infine la caffetteria della scuola.
  
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