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Autore: gardnerhill    20/07/2011    5 recensioni
È una chicca di poco più di 600 parole che ho trovato su LJ e che non ho potuto fare a meno di supplicare l'autrice di farmi tradurre.
Non ho mai riso così tanto in così poche parole, e non è neanche slash! x'D
Povero Watson... not paid enough for this shit x'D
Leggete e ridetene tutti x'D
Metto AU perché è l'avvertimento originale dell'autrice, ma è soltanto una rilettura comica, c'è poco di AU, secondo me x'D
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Watson e la terribile, orrida, per niente buona, davvero pessima giornata” (prompt del 20 Luglio di [info]watsons_woes)


 
Titolo: Watson e la terribile, orrida, per niente buona, davvero pessima giornata.
Autore: [info]gardnerhill
 
Traduttore: [info]minnow90
Rating: G
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson, Lestrade. Canonverse, ma ho preso in prestito Gladstone dal film del 2009.
Riassunto: Judith Viorst diventa vittoriana.
Avvertimenti: AU estremo (Watson odia la marmellata).
Word Count: 672
Note d’autore: Per il prompt del 20 Luglio (cfr. titolo).
Note del traduttore: L’ho letta stamattina e ho riso così tanto che ho subito dovuto chiedere il permesso all’autrice per tradurla, e appena me l’ha dato non ho aspettato un secondo x’D  L’originale è qui. Se conoscete l’inglese correte a leggerla in originale perché non c’è traduzione che tenga.

La storia è stata scritta sulla falsariga del libro per bambini “Alexander and the Terrible Horrible No Good Very Bad Day” che noi italiofoni per lingua e per cultura ovviamente sconosciamo, di Judith Viorst. But still x’D

 
 
 
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Judith Viorst, le mie più sentite scuse.




Andai a letto con una pistola in mano e mi svegliai con una pistola fra i capelli, e mi tagliai facendomi la barba, e scoprii che la pomata era finita, e persi uno dei miei gemelli preferiti, e ruppi un laccio di scarpe: e quello fu il momento in cui realizzai che sarebbe stata una terribile, orrida, per niente buona, davvero pessima giornata.
 
C’erano arringhe affumicate e porridge per colazione e Gladstone mangiò le mie aringhe prima che arrivassi a tavola e Holmes disse che di certo non avrebbe condiviso le sue aringhe quindi tutto quello con cui feci colazione fu porridge con sbava di cane dentro.

Penso che mi trasferirò in Svizzera.

Avevo appena finito di scrivere la storia sul Ratto Gigante di Sumatra quando feci cadere il calamaio su metà delle pagine e Gladstone mangiò l’altra metà e vomitò, così mi toccò gettare tutto via. Ma Holmes dice che il mondo non è ancora pronto per quella storia, e perciò a chi dovrebbe importare?

Holmes suonò Wagner al violino e Wagner mi fa venire il mal di stomaco.

Sarei voluto andare fuori a fare una passeggiata ma pioveva e la ferita di guerra mi doleva così non potei.

Mrs. Hudson era a fare visita a sua sorella quindi tutto il pranzo fu composto da panini con carne essiccata e pasta di arringhe.

Mi stavo vestendo per uscire e andare al club per scoprire che la servetta al piano di sotto aveva bruciato la mia camicia preferita stirandola. Così mi accontentai di indossare la mia seconda camicia preferita quando io e Holmes fummo chiamati a Scotland Yard e quindi addio club. La cabina della carrozza mi schizzò il fango sui pantaloni, il cavallo si fermò sul mio piede, un borsaiolo mi rubò l’orologio, un barbone sgraffignò il mio portafogli, e quando provai a raschiare via lo sterco di cavallo dalle mie scarpe nuove, una rimase incastrata alla grata e cadde nella fogna. Holmes disse che dovevo cominciare a stare più attento ai ladri. La settimana prossima, disse, comprerai un nuovo paio di scarpe. La settimana prossima, dissi, sarò in Svizzera.

Lestrade ci annoiò parlando di tutti gli omicidi che non riusciva a risolvere e Holmes mi disse qualcosa di offensivo su di lui e io gli risposi qualcosa di altrettanto offensivo e Lestrade sentì me ma non lui e fui costretto a scrivere “Rispetterò l’autorità della polizia” cento volte sulla  lavagna della stazione mentre Holmes e Lestrade correvano per acciuffare l’assassino.

Oggi è una terribile, orrida, per niente buona, davvero pessima giornata, dissi agli altri poliziotti. A nessuno importò.
 
Holmes e Lestrade tornarono con l’assassino e quello riuscì a liberarsi. Diede a me un pugno nel naso e così sporcai di sangue la mia seconda camicia preferita. Lui andrà alla forca; io andrò in Svizzera.

Quando tornammo a Baker Street era buio e finii in una pozzanghera proprio col piede scalzo e due uomini provarono ad uccidere me e Holmes all’entrata di casa e ottenni un colpo in faccia mentre affrontavo il mio assalitore.

Quella stupida vecchia Mary Morstan era nel nostro studio, accanto al fuoco e mi chiese di sposarla. Al diavolo, pensai, la mia giornata è già terribile, orrida, per niente buona, e  davvero pessima, perché mai non peggiorarla? E quindi adesso mi tocca sposare la stupida vecchia Mary Morstan.

Tutto quello che mangiammo fu tè e toast con marmellata. E io odio la marmellata.

Holmes fece un esperimento che uccise il mio cane. E io odio quando uccide il mio cane.

Ci fu ancora Wagner al violino; scivolai sul sapone nel bagno e sbattei la mia gamba ferita; l’acqua della vasca era troppo fredda e la mia candela si spense proprio mentre mi stavo lavando i denti. Non riuscii a trovare il mio diario, ma in compenso trovai la mia penna preferita tutta masticata nel cestino di Gladstone.

Sbattei il dito del piede sulla colonna del letto e mi beccai una bruciatura strofinando velocemente contro le coperte.

È stata una terribile, orrida, per niente buona, davvero pessima giornata. Ma adesso è tutto finito.
 
Andai a dormire.

E Holmes mi svegliò a mezzanotte per dirmi che stavamo andando in Svizzera.

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