Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: PiccolaKris    20/07/2011    8 recensioni
questa storia è dedicata a Ryan e Strawberry, ma dall'anime ho preso solo i personaggi..infatti la storia si svolge mentre ENTRAMBI hanno 17 anni e il progetto Mew Mew non c'entra niente...comunque i personaggi hanno anche lo stesso carattere di quelli dell'anime! leggete e vedete se vi piace!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ichigo si buttò sul letto, stravolta da quell'improvvisa ondata di emozioni. Non aveva mai provato niente del genere con Mark, per lei era tutto nuovo, adesso per la prima volta si sentiva scoppiare dentro, Ryan era un ragazzo tutto da scoprire: simpatico ,ironico, dolce e, a complicare le cose, anche terribilmente bello. Ichigo provò ad affiancare nella sua mente i volti dei due ragazzi, da una parte quello di Mark e dall'altra quello di Ryan. Non c'era confronto: Ryan era indubbiamente più bello di Mark. Ma questo non voleva dire niente, giusto? Non poteva fermarsi solo alla bellezza, perciò cercò di guardare all'interno. Il viso di Mark ispirava fiducia e, con il suo solito sorriso e i profondi occhi scuri, irradiava dolcezza e voglia di stargli vicino; dal volto di Ryan, invece, sembrava trasparire soltanto durezza e impassibilità, accentuata dai freddi occhi color ghiaccio. Ma Ichigo sapeva che quella era solo la prima impressione, con Ryan non ci si poteva fermare lì, bisognava conoscerlo e passare del tempo insieme a lui. Immediatamente, al volto di un Ryan impassibile si sovrappose quello di un Ryan ilare, con le labbra perfette piegate in uno dei suoi splendidi sorrisi che ultimamente le venivano concessi spesso, e con una certa dolcezza mischiata a amichevole ironia nei suoi occhi splendenti.
Drin driiin
Si parla del diavolo e spuntano le corna: sul display del suo cellulare erano comparsi il nome e il numero di Mark. Quand'era stata l'ultima volta che l'aveva sentito? Il mattino prima? Sì, ricordava di non aver risposto né alle sue chiamate né ai suoi messaggi il pomeriggio precedente.
« Pronto? » disse Ichigo, e venne subito travolta da una lunga serie di domande fastidiose e pronunciate con rabbia ed aria indagatrice: finalmente mi hai risposto, dove sei, cosa fai, cos'hai fatto, perché non hai risposto... Ichigo non era sicura che Mark volesse davvero sapere tutte quelle cose. Se lo avesse voluto, avrebbe posto le domande più lentamente in modo da darle il tempo di rispondere, no? Nel dubbio, rimase in silenzio.
« Cosa fai, non rispondi? » si sentiva urlare dal telefono.
« Scusa, Mark, ma mi sono persa la metà delle domande che hai fatto! » rispose Ichigo tranquillamente « Se potessi rifarmele, magari anche un po' più lentamente... »
« Ah, ora fai anche la spiritosa? Tanto lo so perché cerchi di evitare di rispondermi! »
« Io non evito di risponderti! E comunque, tu non sai niente! » urlò Ichigo, perdendo il controllo. Perché lui doveva sempre essere quello perfettino che sapeva e intuiva tutto?
« Ah no? E allora perché non hai risposto neanche ad una chiamata? »
« Ho avuto da fare » fu la vaga risposta di Ichigo, che non era ancora disposta a cedere alla fastidiosa insistenza del suo ragazzo.
« E si può chiedere cosa hai avuto da fare? O sarebbe meglio dire...con chi? »
« Cosa stai cercando di insinuare, Mark? » chiese Ichigo, cercando invano di contenere la rabbia che, invece, continuava a strabordarle dalla bocca insieme alle parole.
« Solo che tu passi tutte le tue giornate con un ragazzo che non sono io, e che tu non rispondi alle mie chiamate perché hai 'da fare' con questo ragazzo che non sono io »
Ichigo intuì che stava parlando di Ryan. Come si permetteva di essere sicuro di sapere quello che lei faceva quando erano a chilometri di distanza? E poi perché doveva tirare in mezzo anche Ryan?
« Non sai quello che dici, Mark! Pensavo che fossi diverso, sai? Non ti facevo così geloso, così appiccicoso! »
« Io sono diverso? E tu allora? Vai a casa di quello là e non mi dici niente, fai la strada per andare a scuola insieme a lui, ci vai in vacanza e infine cerchi anche di non parlare con il tuo ragazzo! Ti pare normale tutto questo? »
« Lo dico e lo ripeto: non sai quello che dici! Perché porti alla luce cose passate che avevamo già chiarito? E sai benissimo che non è stata una mia scelta quella di venire in vacanza con loro. Comunque, sarai contento di sapere che mi sto divertendo moltissimo »
« Oh, questo l'avevo capito! Ma se non sbaglio, sei stata tu quella che ha detto 'Nono, amore, chiamami pure quando vuoi, a me non dà fastidio!' »
« È vero » ammise Ichigo « Ma non pensavo saresti stato così pedante! »
« E io non pensavo che fossi una sgualdrinella come tutte le altre! Appena passi un po' di tempo con un ragazzo, cadi tra le sue braccia e ti concedi così facilmente a lui? Poi proprio quello lì, che si crede perfetto e pensa di essere al centro del mondo! »
Questo era troppo! Non solo aveva offeso lei, ma ora voleva inveire anche contro Ryan?
« Ora basta, Mark, non ho intenzione di starti a sentire oltre! Come ti permetti di dirmi certe cose? E poi, per tua informazione, Ryan è una persona splendida! È tutto il contrario di come lo descrivi tu, ed è sicuramente una persona migliore di te! »
« Vedi? Ora lo difendi anche! »
« Lo difendo solo perché non puoi giudicare alla prima impressione! Tu non lo conosci abbastanza bene e stai dicendo solo un sacco di sciocchezze! »
« Tu invece devi conoscerlo davvero benissimo »
« Sicuramente più di te, visto che non mi fermo solo alle apparenze, come fai tu! E, a questo proposito, lui anche preferisce guardare all'interno delle persone e mi capisce molto più di te! »
« Sì, sono tutte finte per adescare la sua preda, e tu, stupida come sei, ovviamente ci sei cascata subito! »
« Se qui c'è uno stupido quello sei tu! Sei subito saltato a conclusioni affrettate e totalmente immaginarie e, come al solito, vuoi avere sempre ragione tu! »
« Bene, allora mi puoi cortesemente dire quali sono le conclusioni che avrei dovuto prendere? »
« Certo: sono in vacanza, vado al mare, visito i luoghi qui vicino...non puoi pretendere che possa stare tutto il tempo a parlare con te! »
« Molto bene allora. Divertiti ancora, non ti darò più fastidio » concluse Mark con voce fredda. Si vedeva che non vedeva l'ora di chiudere quella telefonata, non era mai stato bravo a discutere. E questa volta aveva davvero superato ogni limite, Ichigo non avrebbe avuto alcuna pietà per lui.
« Bene, starò sicuramente meglio! » gli urlò, e chiuse il telefono.
Si sedette sul letto con lo sguardo perso nel vuoto e rimase così finché non si sentì avvolta in un abbraccio confortevole e protettivo.
« Non devi piangere per persone del genere, tesoro. Non ne vale la pena » sentì dire dalla bellissima voce di Ryan.
Ichigo si portò una mano al viso e si stupì sentendo che era bagnato da silenziose lacrime che, scendendo, le rigavano le guance. Non si era accorta di stare piangendo e non sapeva neanche perché lo stesse facendo. La cosa strana, però, era che non riusciva a smettere. Presa dallo sconforto, si raggomitolò stretta al petto di Ryan e lui, continuando ad abbracciarla, le cominciò ad accarezzare i capelli. Non poteva vedere la sua gattina così, Mark avrebbe avuto la lezione che si meritava.
« Mi ha detto delle cose orribili » singhiozzò Ichigo, con la voce impastata dal pianto.
« Ho sentito un po', urlava come un pazzo. (*) Ma è un pazzo »
« Ha detto delle brutte cose anche su di te »
« Avevo capito, ma finché le dice a me non mi interessa. Però non sopporto che le dica a te »
Ichigo non seppe cosa rispondere, perciò rimase in silenzio e smise gradualmente di piangere.
« Comunque grazie per avermi difeso dalle sue accuse » continuò Ryan, sempre stringendola tra le sue braccia.
« Figurati, non sopporto quando si giudica una persona senza conoscerla a fondo »
Ichigo alzò il viso per guardare quello di Ryan, che non era mai stato così dolce.
« Sei una ragazza fantastica, Ichigo » le sussurrò Ryan « Quello stupido di Mark non ti meritava proprio. Se io fossi stato il tuo ragazzo e tu fossi andata in vacanza, non ti avrei stressato così tanto, avrei capito che ti saresti dovuta godere i tuoi giorni di riposo »
« Tu sei fantastico, Ryan » gli disse Ichigo guardandolo negli occhi. Un attimo dopo si accorse di ciò che aveva appena detto e arrossì.
« Perché arrossisci? » le chiese Ryan « Non devi vergognarti di quello che hai detto, a me ha fatto molto piacere! »
« Dici sul serio? »
« Dico sul serio »
« Grazie, Ryan »
Ichigo si slanciò in avanti per abbracciarlo e, istintivamente, gli diede un bacio a stampo.
« Non mi sembra siano questi i baci che ti ho insegnato stamattina » protestò Ryan, mantenendo il viso a pochi centimetri, se non millimetri, da quello di Ichigo.
« Quali baci mi avresti insegnato stamattina, scusa? » lo sfidò Ichigo. Non sapeva bene perché, ma cercava ogni pretesto per avere un contatto con le labbra del ragazzo. Ryan accolse la provocazione molto volentieri.
« Questo, ad esempio » disse, e la baciò con foga, infilandole la lingua in bocca.
« Mi spiace deluderti, ma questo bacio non me l'hai insegnato tu » gli disse Ichigo non appena si furono staccati.
« Ah no? »
« Certo che no! Cosa te lo faceva pensare? »
« Non vorrei ferirti, Ichigo, ma, detto proprio sinceramente...non mi sembra che tu avessi molta esperienza! »
« Per tua informazione, Ryan Shirogane, io so baciare benissimo! Potrei darti un bacio da  farti girare la testa! »
Fu Ryan, questa volta, a sfidarla: « Ah, sì? Vediamo allora ». Non ci voleva molto, comunque, a fargli girare la testa: il suo solo profumo lo inebriava.
Ichigo affondò le mani nei suoi capelli e lo spinse sdraiato sul letto.
« Ci sono anche gli effetti speciali? » rise Ryan.
« Zitto » gli sussurrò lei in tono ammonitore « E fermo »
« Come desidera, signorina »
Ichigo cominciò a baciarlo su tutto il viso, sempre vicinissima alla bocca, senza, però, mai violarla, mentre gli infilava le mani sotto la camicia per esplorare il suo petto.
« Stai tremando, Ryan » gli sussurro all'orecchio con voce sensuale, baciandolo subito dopo sul lobo.
« Non è vero » ribattè Ryan, sebbene sapesse che probabilmente Ichigo aveva ragione: perché non si decideva a dargli quel bacio che avrebbe messo fine a tutto? Aveva intenzione di farlo impazzire? Cercò di divincolarsi, ma inutilmente: il suo corpo e la sua mente erano in conflitto, il primo non voleva obbedire alla seconda. Ben presto anche la mente decise di arrendersi, evidentemente di razionalità gliene era rimasta ben poca. Sentì la risata di Ichigo soffocata dai baci che lei gli stava depositando sul mento. Finalmente si decise: con estrema lentezza, le sue labbra arrivarono a contatto con quelle di Ryan, ma non era ancora finita. Ichigo si limitava a dargli dei minuscoli bacetti e degli innocui morsi sulle labbra. Voleva davvero farlo soffrire e ci stava riuscendo alla perfezione. In quel momento Ryan desiderava solo due cose, che avrebbero posto ugualmente fine alla sua sofferente attesa: o il tanto agognato bacio, o la morte. Be', se cominciava a ragionare così, doveva essere davvero fuso.
Finalmente Ichigo pressò le sue labbra contro quelle del ragazzo, che le dischiuse per accogliere la lingua di lei. Istintivamente la strinse a sé con le sue braccia potenti: voleva che fosse tutta sua, avrebbe dato oro per poter baciare tutto il suo corpo.
Quando il bacio finì, Ichigo aveva il fiato corto, a lui mancava del tutto.
« Allora? » riuscì a chiedere lei, tra un respiro e l'altro.
Ryan, invece di rispondere, la guardava e basta.
« Ti ho lasciato senza parole, eh? » continuò Ichigo.
« Sei una bambina birichina » le disse Ryan. Non avrebbe mai ammesso che stava per farlo morire.
« Ora togliti, sei pesante, lo sai? » continuò. Ichigo rise e si allontanò da lui, permettendogli di alzarsi. Lo osservò e vide che era strano: aveva l'aria frastornata, i capelli spettinati, la camicia un po' alzata e, la cosa più assurda, era tutto rosso in faccia. Ichigo sorrise, compiaciuta di averlo ridotto così.
« Stasera c'è una festa sulla spiaggia, vuoi andarci? » chiese Ryan, cercando di riprendere il solito atteggiamento di sempre. Forse si erano spinti troppo oltre.
« Sììì, che bello, una festa! » urlò Ichigo.
« Molto bene. C'è la tradizione che al termine della festa ci si tuffi in mare per fare il bagno di mezzanotte, perciò ti converrà metterti il costume » la informò.
« Wow, sembra molto divertente! »
« Lo spero: avevo promesso di farti divertire, non di lasciarti piangere perché il tuo ragazzo è l'essere più stupido della Terra »
Le diede un affettuoso morso sul naso e lasciò la sua stanza.
Ma Ichigo, almeno per il momento, a Mark non ci pensava proprio. Come avrebbe potuto, quando ancora aveva il sapore di Ryan sulle labbra, poteva ancora sentire il suo profumo e sapeva che lui, quell'angelo venuto dal cielo, era proprio nella stanza accanto alla sua? Le sembrava che le fosse stato dato un assaggio di Paradiso, e sapeva che quel Paradiso era ancora a portata di mano, era vicino a lei e ci sarebbe rimasto, sembrava aspettasse solo che lei si decidesse a non accontentarsi di piccoli morsi, ma a farlo completamente suo.
 
 
*Non so se avete presente quando si riescono a distinguere un po' le parole che dice uno che urla dall'altra parte della cornetta xD 




Come promesso, ho aggiornato oggi! Finalmente Mark ha avuto la lezione che si merita muahahahah U.U Ma non è ancora finita qui....! Suspance :P
Cosa ne pensate del nuovo capitolo? Recensite!!! ^______^
Grazie a tutti, davvero :D
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: PiccolaKris