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Autore: Back To Vegas Skies    20/07/2011    3 recensioni
- Lui lo ama, B. Lo ama da sempre. E anche Frank. Non... non volevo essere io a dirti queste cose. Sapevamo che prima o poi l'avresti scoperto...
Bandit non disse nulla. Si sentiva piccola, si sentiva sola. Voleva vedere suo padre, voleva abbracciarlo, voleva chiedergli spiegazioni.
Bisbigliò un "Grazie zio Mikes", si voltò e camminò lentamente verso casa.
Le faceva male il cuore. Ormai lo aveva accettato, aveva capito come stavano le cose, si era arresa all'evidenza. Ma faceva male. Perchè non poteva avere una famiglia normale? Perchè non poteva essere come tutti gli altri ragazzini della sua età?
Pensò a Cherry e Lily, al fatto che loro sembravano convivere in modo leggero con quella situzione, per loro era semplice: si amano, quindi stanno insieme. Ma per lei no, non era così.
[Frerard]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6:
Give me all your fear, throw it all away and think about the good things, no matter what they say.

 

Quando Bandit si svegliò, trovò suo padre seduto accanto a lei che le accarezzava i capelli. Aveva lo sguardo preoccupato e l'espressione di chi sta per andare alla gigliottina.
- Ciao papà - disse, incerta.
- Scusa, non volevo svegliarti - rispose il padre, sottovoce.
Bandit lo guardò con più attenzione: era più magro e aveva le occhiaie, sembrava che non dormisse da giorni.
Gli sorrise e lo abbracciò. Lui sembrò rilassarsi un po' in quella stretta, ma non abbastanza da sembrare il solito papà sempre sorridente e iperprotettivo, che per strada voleva tenerla per mano e che la domenica mattina le portava la colazione.
- Mi ha telefonato zio Mikes - esordì, mantenendo quell'espressione preoccupata.
Bandit non rispose, lo guardò e annuì.
- Mi ha detto che... insomma... - sospirò e si mise il viso tra le mani - Tesoro, mi dispiace tanto!
Non aveva mai visto suo padre piangere. E non sapeva perchè, ma vedendo quel viso pallido, così simile al suo, rigato di lacrime, non riuscì a trattenersi e la rabbia, la paura e le ansie di quei giorni esplosero in lei, riducendola in singhiozzi, tra le braccia di suo padre.
Piansero insieme, senza parlare, senza spiegazioni, senza più essere padre e figlia, ma due amici che si affidano l'uno all'altro.
- Avrei voluto dirtelo io - sussurrò Gerard tra i capelli della sua bambina.
Lei fece spallucce, sussurrando un "Dimmelo allora".
- Dirti cosa? Zio Mikes ti ha già spiegato tutto...
- Voglio sentirmelo dire da te, papà - Bandit si specchiò negli occhi verdi dei suo padre, chiedendosi il perché di tante, troppe cose.
Gerard sospirò.
- Okay. Allora... Il fatto è che...
Bandit sapeva che suo padre non era preparato a questo. 
- Io sono innamorato di Frank - bisbigliò, senza guardarla - da sempre.
A Bandit, in quel momento sembrò che suo padre fosse l'essere più fragile dell'universo, si sentì in colpa per essersi arrabbiata con lui, per averlo giudicato male, lo vedeva piccolo e stranamente indifeso, per un attimo i loro ruoli si invertirono e la ragazzina ebbe la voglia di prendere suo padre sulle ginocchia e cullarlo finchè non si fosse addormentato.
- Papà - iniziò, sorridendo tra le lacrime - non... insomma, non importa!
Gerard alzò lo sguardo, sorpreso. Lo abbracciò forte e per un momento dimenticò tutto.
- Papà - disse qualche momento dopo - volevo solo chiederti una cosa.
- Dimmi - rispose Gerard, di nuovo preoccupato.
- Perché anche dopo che ti sei sposato hai continuato a portare i tuoi…ehm, ricordi qui? Non potevi conservarli in un posto più sicuro?
Gerard sorrise, sollevato.
- Non sai che tuo padre è un vecchio sentimentale? - rise - Mi piaceva l’idea che fosse tutto qui, dove è iniziato. Ogni volta che in questi anni sono venuto a trovare i tuoi nonni trovavo una scusa per salire qui su e immergermi nei ricordi…
- E’ una cosa bellissima - rispose la ragazzina sorridendo, con il viso ancora rigato di lacrime.
* * *
Quando uscirono dalla camera, mano nella mano, Bandit vide suo zio Mikey, che stava seduto sul divano, tirare un sospiro di sollievo.
Che si aspettava? Una scenata, forse?
Sorrise prima a suo padre e poi a lui, che la guardava abbastanza sorpreso.
- Vuoi andare da qualche parte, tesoro? - chiese Gerard, arruffandole i capelli. Lei fece spallucce.
- Allora ti porto in un posto speciale.
* * *
- Papà il parco non è un posto speciale! - disse Bandit, ridendo, un po’ imbarazzata dal fatto che suo padre le tenesse la mano davanti a tutti.
- Shh! - la apostrofò, trascinandola verso un gruppo di alberi.
- Guarda - le sussurrò poi, indicandole un punto sopra la corteccia di uno di quelli.
“G+F for ever”
- Lo sai chi l’ha scritto? - le sorrise, carezzandole il viso.
Lei sorrise a sua volta. Capiva che si trovava in un posto speciale, ne avvertiva le vibrazioni. Dagli occhi lucidi di suo padre ne ebbe la conferma.
- Non voglio farti la predica, Bandit, perché non ne sono affatto nelle condizioni - rise - ma… volevo solo dirti una cosa che penso da un po’ di tempo e di cui oggi mi hai dato la conferma.
La ragazzina lo guardò, incuriosita. Era strano che suo padre le facesse un discorso “da papà”. Sperò con tutta se stessa che non volesse iniziare a parlare delle “cose della vita”, sarebbe stato un disastro.
- Io… - iniziò Gerard - Credo che tu diventerai una grande donna, Bandit. Nessuna ragazzina della tua età è matura quanto te… hai accettato questa situazione meglio di quanto faccia io a 45 anni! Sono fiero di te, solo questo - concluse, senza guardarla.
Lei lo abbracciò forte e si chiese come aveva potuto dubitare di quell’uomo, che anche se a quasi 50 anni si ostinava a portare i capelli di un rosso assurdo e a fare la rockstar, sarebbe sempre stato, qualunque cosa fosse successa, il suo unico e vero eroe.

* * *

 


Note:
Tecnicamente è l’ultimo capitolo, ma ho deciso di aggiungere un epilogo 
Perdonatemi per l’attesa, spero di non avervi deluso!

A presto <3

P.S. Se vi interesse (ma non credo fA), il titolo è preso da questa canzone di Butch Walker! http://www.youtube.com/watch?v=mFrkaeXglu0

   
 
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