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Autore: Erley    20/07/2011    0 recensioni
“Non la tolleravo. Non la potevo proprio vedere!
Solo la sua presenza m’innervosiva tanto da impazzire.
Le sue risate, i suoi discorsi, le sue abitudini
e perfino la sua voce mi irritavano.
Per non parlare della sua perfezione poi!
Lei era tutto ciò che io volevo essere
ma che non sarei mai stata.
Ecco quale era il problema.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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" Non la tolleravo.Non la potevo proprio vedere!
Solo la sua presenza m'innervosiva tanto da impazzire.
Le sue risate, i suoi discorsi, le sue abitudini
e perfino la sua voce mi irritavano.
Per non parlare della sua perfezione poi!
Lei era tutto ciò che io volevo essere
ma che non sarei mai stata.

Ecco quale era il problema."


Molly Weasley non rientrava di certo tra le nipotine predilette della nonna, nonostante portasse il suo nome, e di questo non era completamente a conoscenza.
Sosteneva che il suo principale problema fosse il fatto di essere stata la seconda nipote a nascere, il che l'ha sempre portata ad essere seconda in tutto.
Essereseconda a lei, per la precisione.
Nessun essere vivente avrebbe potuto sovrastare Victoire La Magnifica, tanto meno un'insignificante ragazza con un patetico nome.
Forse il problema, pensava Molly, risiedeva anche nella scelta del nome: Victoire significava vittoria, probabilmente ad indicare il successo che avrebbe avuto in qualsiasi cosa avesse deciso di fare.
E Molly? " Mare di amarezza " . Amarezza. Già. Proprio quella che provava lei nei confronti dell' odiosa cugina.
La vita di Molly fu incentrata a cercare di superare Victoire in qualsiasi ambito decidesse di intraprendere.
Di certo dal punto di vista estetico aveva ben poco da sperare di essere migliore: i suoi capelli rossicci né lisci né ricci non potevano certo competere con quelli lunghi della cugina, così biondi e lucenti da far invidia ad una montagna di galeoni. Per non parlare degli occhi, chi mai avrebbe preferito dei banalissimi occhi nocciola in confronto a due occhioni blu mare? Come se non bastasse Victoire non aveva ogni centimetro quadrato del proprio corpo ricoperto da odiose lentiggini e sicuramente poteva vantare di una figura più sinuosa e aggraziata, oltre ad un portamento da regina.
Lei era perfetta.
E questa perfezione non faceva altro che far sentire Molly uno schifo.
Ma cercò di reagire: dopotutto la bellezza non era tutto.
Prima della partenza per Hogwarts aveva letto una quantità immensa di libri, convinta com' era che questo bastasse ad essere migliore di Victoire.
Durante il viaggio per Hogwarts, seduta nello stesso scompartimento della cugina, decise di dimostrarle la sua infinita conoscenza su ciò che le aspettava ma non ottenne nient'altro che sbadigli e occhiate poco interessate.
Victoire la criticò affermando che quello che sapeva era banale e comune e che non era certo ciò che avrebbe loro permesso di conoscere meglio il castello.Sosteneva che " le cose migliori non si apprendevano di certo dai libri " , iniziando a raccontare di passaggi segreti, camere nascoste e bagni con aperture straordinarie. L' espressione di Molly fu esattamente quella che sperava di suscitare lei da Victoire, raccontandole ciò che sapeva. Lei sapeva innumerevoli cose che Molly non aveva trovato nei suoi numerosi volumi e questo la insospettìle chiese contrariata come faceva a sapere tutto questo, facendo ridere Vicky di gusto che le rispose semplicemente " Molly, ti ricordo solo che siamo delle Weasley e che nostro zio è il famoso Harry Potter, se non le sappiamo noi queste cose chi vuoi che le sappia? " Molly si diede della stupida per non averci pensato prima. Victoire aveva ragione, chi meglio dei suoi zii poteva conoscere i più oscuri segreti di Hogwarts? Ovviamente nessuno. Guardò con disprezzo Victoire: aveva avuto la meglio per l' ennesima volta.

Furono proprio i lunghi sette anni di scuola che separarono definitivamente le loro vite.
Victoire a malapena si ricordava di condividere il dormitorio con una cugina, troppo presa com' era a partecipare a feste clandestine, a collezionare una lunga serie di ' Eccezionale ' in tutte le materie senza il minimo sforzo, ad allungare ogni giorno la sua lista di ragazzi conquistati e a mantenere alta la sua reputazione di Regina Indiscussa all' interno del castello. Di certo non aveva tempo da perdere con una ragazza anonima che, oltre ai libri, non poteva vantare una gran vita sociale.
Molti studenti si stupivano del fatto che Victoire- la-Meravigliosa-Weasley era cugina dell' insignificante Molly- So- Tutto- io-Weasley, come se lo stesso cognome non indicasse un legame tra le due, troppo diverse per essere anche lontanamente parenti. Eppure, nonostante tutto lo erano, che lo volessero o no.
Molly non tollerava la popolarità di Victoire, convinta com' era che non dipendesse certo da quel " non- so - ché " - o meglio, " je ne sais quoi " , come amava definirlo la cugina con un perfetto accento francese - che possedeva quanto al semplice fatto di essere in parte Veela e riuscendo in questo modo ad abbindolare tutti quanti, professori inclusi.
Ormai non la sopportava più: ogni piccolo gesto di Victoire la infastidiva talmente tanto che a malapena riusciva a controllare la sua ira nei confronti della cugina.
Però Molly ottenne la sua rivincita quando fu nominata Prefetto dei Grifondoro.
Sperava che la nomina suscitasse l’invidia di Victoire, desiderosa com' era di essere sempre la migliore in tutto ma non fu così.
Vicky non sembrava minimamente interessata a quella spilla, sostenendo che non le avrebbe più permesso di fare ciò che desiderava e che il sabato sera aveva di meglio da fare che partecipare a delle stupide e noiose riunioni senza fine. Molly rimase scandalizzata quando le Prefetto delle altre Casate vollero a tutti i costi abbandonare la loro carica, ritenuta quasi inutile dalla Regina, provocando casini e obbiezioni tra studentesse ed insegnanti. Era impressionante quanto l' influenza di Victoire fosse forte a scuola, bastava una sua parola a sconvolgere il normale procedimento scolastico.
Ma ciò che più faceva male a Molly non era tanto il successo scolastico di Victoire, la sua popolarità, la sua bellezza o il fatto di avere tutta la scuola ai suoi piedi. No, Molly le avrebbe lasciato tutto questo e anche di più se solo avesse avuto la possibilità di stare con lui, con Teddy.
Odiava sua cugina principalmente per questo: Lei era la favorita di Teddy. Lo era sempre stata, fin da piccola, e aveva continuato ad esserlo.
Ricordava quando Teddy le diceva che la sua Vicky era la migliore amica che potesse avere, quando passava i pomeriggi a parlare di lei o quando li vedeva insieme durante i tempi della scuola.
Ricordava le lacrime di Victoire quando iniziò il loro sesto anno perchè senza Teddy Hogwarts non sarebbe stata la stessa, ricordava quando quel Natale lui le confidò di essere innamorato di Victoire e quando li vide baciarsi sotto il vischio.
Ricordava il cambiamento radicale di Victoire quando divenne a tutti gli effetti la morosa di Teddy, gli incontri a Hosmedge durante le gite e la sua gioia quando andò per la prima volta in vacanza con lui.
E li vedeva ora, in mezzo a quella pista da ballo, a festeggiare il giorno del loro matrimonio, dando inizio ad una favola senza fine.
Molly non reggeva più la situazione. Appoggiò delicatamente il suo calice ancora pieno di champagne e se ne andò con le lacrime che le rigavano il volto. Non poteva farci niente, Victoire era e sarebbe continuata ad essere migliore di lei. Sempre.

  
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