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Autore: vika    21/07/2011    4 recensioni
Edward se n'è andato e non è più tornato, Bella è andata avanti con la sua vita, ma in un giorno particolare qualcosa di inaspettato forse li potrà far tornare indietro nuovamente, perché quando un'amore è vero, neanche la morte può fermarlo.
...............
Esco correndo dalla tua camera, non ce la faccio a sopportare tutto questo, stringo forte i pugni e non so perché, forse solo per farmi del male, la prendo, prendo quella lettera che esattamente ventidue anni fa distrusse tutto il mio mondo, prendo quella lettera che fece chiarezza dentro di me, la prendo e la leggo…
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima cosa che scrivo su Edward & Bella, in realtà l’ho scritta un anno fa e spulciando tra i vecchi file l’ho ritrovata e ho deciso di pubblicarla, inutile dire che spero vi piaccia, e che mi dispiace (per coloro che seguono le altre mie storie) di non aver ancora aggiornato, ma sto cercando di finirle o meglio, di finire l’amore vero torna sempre visto che è l’unica long-fic, e che al più presto aggiornerò anche perché sto avendo una scarica di ispirazione :D

Ora vi lascio alla shot, mi farebbe davvero, davvero piacere qualche commentino   :D                                             

 

                                             

                           Certi amori non muoiono mai

Sei qui, su questo letto, soffri, non ho mai avuto un buon rapporto con te mamma, forse perché tu non hai mai desiderato essere madre, lo so, non chiedermi come, ma lo so. Mio padre, Jacob, è morto tre anni fa, ora sono grande ho trentacinque  anni, una figlia e un marito e sono felice, felice come tu non sei mai stata, ti è sempre mancato qualcosa, lo vedevo nei tuoi occhi, eppure mi chiedo perché, cosa ti mancava, avevi un marito che ti amava, una figlia, una famiglia felice. Ma tu papà non lo hai mai amato come lui amava te, lo vedevo, lo sapevo, hai sempre detto che io ero una bambina sveglia, forse è per questo che ho capito. A diciotto anni sono andata via da Forx, sono andata a New York, all’università, per scappare da una realtà che faceva troppo male.

Ti vedo qui su questo letto d’ospedale mentre stai morendo, hai gli occhi chiusi, il viso segnato dalle rughe, sei attaccata a delle macchine, ma nonostante questo sorridi, hai le labbra distese in un sorriso e io so anche il perché ma non te l’ho mai detto, non ti ho mai detto che io sapevo tutto, sapevo perché durante le tue litigate con papà tu scappavi e andavi nel bosco, sapevo perché il giorno del tuo compleanno non l’hai mai voluto festeggiare. Ricordo che una volta papà ti organizzò una festa a sorpresa e tu invece di sorridere scappasti nel bosco piangendo. Ora, ti vedo qui, aspetti felice che la morte ti porti via, vuoi abbandonarti a quel buio, quello che hai aspettato per tutta la vita ma che non arrivava e ora spensierata sei pronta ad accoglierlo.

Esco correndo dalla tua camera, non ce la faccio a sopportare tutto questo, stringo forte i pugni e non so perché, forse solo per farmi del male, la prendo, prendo quella lettera che esattamente ventidue anni fa distrusse tutto il mio mondo, prendo quella lettera che fece chiarezza dentro di me, la prendo e la leggo…

Edward amore mio,

non so perché sto scrivendo questo lettera che so tu non leggerai mai, ma ho bisogno di parlarti, ora ho trent’anni, una figlia, un marito, alla fine ho sposato Jacob. Abbiamo una figlia, si chiama Eveline,  ha sei anni. Quando te ne sei andato Jacob mi è stato accanto, mi ha sostenuta, ma io sapevo che mi amava e sapevo che anche io in fondo ero innamorata di lui, certo  ciò che provo per lui non è minimamente paragonabile a ciò che provo per te, ma mi ama e riesce a farmi dimenticare la voragine quando mi sta accanto. Ma è come se mi mancasse costantemente qualcosa, e lui lo sa. Non ho mai desiderato diventare madre, lo sai, anche perché ero disposta anche a questo sacrificio pur di passare l’eternità con te. Ma nonostante questo amo mia figlia, un amore grandissimo, quello di una madre, farei qualunque cosa per lei, ma è come se mi mancasse sempre qualcosa e quella cosa sei tu. Avrei tanto voluto costruire una vita con te, un eternità con te. Ho sempre pensato che un giorno tu saresti tornato, ho sperato che apparissi alla mia finestra portandomi via con te, ma non è accaduto, e così a ventiquattro anni ho deciso di sposare Jake, poi sono rimasta incinta, ma il bambino non era il tuo e la mia gioia seppur grande era ristretta. Edward, ogni giorno mi sveglio e mi chiedo cosa sarebbe accaduto se il giorno del mio compleanno non mi fossi tagliata, probabilmente ora sarei come te. Ti sei portato via la mia migliore amica, quella che pensavo fosse la mia famiglia, ma soprattutto ti sei portato via il mio cuore. Anche ora mentre sono qui a scrivere mi chiedo tu dove sei, che cosa stai facendo, se mi pensi. Torno spesso nello nostra radura, ogni volta che io e Jake litighiamo, ogni volta che succede qualcosa, vado lì, perché mi sento vicina a te, perché sento che il nostro amore è ancora vivo. So che mi ami Edward, so che te ne sei andato per proteggermi, l’ho travata Edward, ho trovato tutto: le foto, il Cd, tutte le cose scomparse, durante una crisi per sbaglio ho tolto un asta del parquet e l’ ho trovata, insieme a tutti gli oggetti c’era una tua lettera, quella dove mi dicevi che mi hai lasciata per proteggermi, perché Edward? perché? Hai condannato entrambi ad una vita non vissuta, vorrei morire ogni secondo della mia vita, ma non lo faccio perché c’è mia figlia, mio padre, Jake, resisto per loro, ma so che non ce la farò ancora a lungo…Edward, vorrei tanto che tu fossi qui ad amarmi, come io ho sempre fatto e sempre farò...TI AMO.

Tua Bella

 

La stringo forte tra le mani, la cosa che ha distrutto la mia vita è questa lettera, questa stupidissima lettera. Vedo mia figlia appoggiata allo stipite della porta che sorride, tu le hai raccontato la vostra storia,come discendenti di la Push sappiamo  tutto sui freddi, e sui licantropi,quando papà me lo raccontò ero felice di aver come padre un eroe, un combattente, ma tu, tu  dentro di te patteggiavi sempre per i vampiri, e mia figlia fa lo stesso,   infatti lei non ha mai avuto un buon rapporto con Jake, solo perché  pensava che tu eri destinata a lui, a Edward. Con lei hai un rapporto diverso rispetto al nostro,siete più unite, ma anche questo non ti bastava, penso che tu non ti sia uccisa in questi tre anni solo per lei, perché volevi raccontarle la storia che a me non hai mai raccontato, con me non sei mai stata una madre molto disponibile, piangevi e stavi male, per colpa sua. E ora lei, mia figlia,  sorride, sorride perché  è felice per te, perché sa che ti ricongiungerai a lui, in un modo o nell’altro. Ma non sa ciò che ho dovuto passare io, quante volte ti ho sentito piangere, quante volte ti ho sentito urlare in preda al dolore. Eppure sorride, e io non posso far altro che guardarla… guardare i suoi sorrisi.

Sento un rumore, mi volto, vedo una ragazza minuta; ha i capelli corvini e gli occhi di un bellissimo color oro, non ne avevo mai visti di questo colore. Percorre il corridoio camminando lentamente,  mi ricorda un po’ un folletto. Si avvicina alla tua stanza.

-Scusi, chi è lei? Questa è la camera di Isabella Swan Black!- esclamo un po’ irritata

-Lo so, vorrei solo salutare una vecchia amica- mi risponde, ed entra nella tua camera, io la guardo sbigottita, ma chi è questa ragazza? Entra e si avvicina al tuo capezzale,  la vedi e strabuzzi gli occhi, una lacrima ti riga il volto,  lei ti sorride abbracciandoti delicatamente, come se fossi un oggetto tanto, troppo fragile. Tendo un po’ l’orecchio e riesco a sentire ciò che dite

-Alice…- sussurri incredula

-Bella, è da un po’ che non ci vediamo amica mia!- ti dice sorridendoti dolcemente

-Alice, perché sei qui?- le chiedi guardandola, sul tuo viso un espressione stupita

-Ti ho vista Bella, e sono venuta appena possibile, non puoi andartene senza salutarmi-risponde carezzandoti una guancia

-Alice, perché glielo hai permesso?Perchè gli hai permesso di andare via? Di lasciarmi?-

-Bella, lui ha deciso, ho cercato di fermarlo e se potessi tornare indietro cercherei di evitare in tutti  i modi possibili ciò che successe anni fa…- ti dice  e vedo che è dispiaciuta,è come se rimurginasse su qualcosa…

-Alice, come sta lui?- le chiedi e vedo che sei stanca, stai per cedere, la ragazza si gira e guarda un punto indefinito della stanza, poi esitante ti risponde.

-Male, ma non preoccuparti starà meglio, è stato difficile per noi accettarlo ma alla fine abbiamo preso la decisione giusta!- sussurra la ragazza

-Che intendi dire?- ti accigli leggermente

-Bella, lui ora è in Italia, ho dovuto prendere una decisione, ma alla fine ho deciso per la cosa giusta, aveva il diritto di sapere che stavi morendo e così l’ho chiamato, ora è in Italia, e tra poco sarete di nuovo insieme.-ti sorride, e tu la guardi intensamente.

-Intendi dire che è andato dai Volturi?- le chiedi

-Si Bella, ma non preoccuparti è una sua decisione, e questa volta sono certa che è quella giusta, non importa il dolore perché so che starete finalmente insieme- e dicendo questo ti abbraccia –Ti voglio bene-  sussurra al tuo orecchio

-Anche io  Alice, grazie-le rispondi e piano chiudi gli occhi –Addio… Edward aspettami…Ti amo- e così dicendo spiri, la ragazza singhiozza e una lacrima solitaria le attraversa il volto, poi si gira e va via, ho capito chi è, è una vampira, sua sorella, la tua migliore amica, ma ormai non ha più importanza, i miei sono solo futili pensieri.

Mi avvicino al tuo letto, ti poso un leggero bacio sulla guancia e lascio la lettera sul tuo petto, ora mamma starai con lui. Poi mi volto ed esco dalla stanza, vedo mia figlia piangere ed abbracciarmi, sa che ora sarai felice, ma ti ha persa e questo le fa male, nonostante tutto anche io piango anche se so che tu non mi hai mai amata come avrei voluto, io ti voglio bene, e so che anche tu me ne vuoi.

Intanto dall’altra parte del mondo , a Volterra

Edward POV

Ho deciso, sto arrivando amore mio, perdonami, ora staremo per sempre insieme, lo so, ti amo Bella.

Mi espongo alla luce del sole, chiudo gli occhi e sento un leggero bruciore.

Apro gli occhi e non vedo niente, solo una luce bianca, è incredibile, sono stati velocissimi, non ho sentito niente!

Vedo  una figura camminare verso me, guardo meglio… e…

-Ciao Edward- mi dice dolcemente

-Bella?!....Bella, sei proprio tu!- non ce la faccio, corro verso di te e ti prendo in braccio, poi ti bacio, non mi trattengo, ti bacio con tutto l’amore che ho dentro, ti amo Bella, ti amo!!

-Alla fine sei tornato…-mi sussurri

-Bella io…-cerco di spiegarti la situazione, ma mi blocchi posando le tue labbra sulle mie

-Non c’è bisogno, so già tutto…ho trovato la lettera, ti amo Edward, non lasciarmi più!- sussurri e io vorrei piangere, per tutto l’amore che ho dentro…

-Te lo prometto Bella, te lo prometto e…anche io ti amo, con tutto me stesso!-

E insieme ci avviamo verso quella luce bianca, Carlise aveva ragione anche i vampiri hanno un anima e ora la mia qualunque cosa succeda non lascerà mai più quella di Bella.

È proprio vero… Ceri amori non muoiono mai.

Grazie per essere arrivate fin qui…spero che vi sia piaciuto questo mio piccolo sclero

Queste sono altre mie storie, se potete e volete, fateci un salto :

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=417666&i=1 – ROBSTEN

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=404103&i=1- ROBSTEN

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=628515&i=1STEFAN & ELENA

 

  
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