The Prince and the Mudblood

Una leggera brezza di vento scompigliò qualche ciocca rossa di capelli della bambina, prima che quest'ultima ebbe il tempo di coprirsi il volto con tutte e due le mani, pallide e coperte da qualche piccola cicatrice procurata negli ultimi mesi.
Non le piacevano il vento, le cose improvvise, il caos. Preferiva certamente giornate calde e soleggiate - molto frequenti nella piccola cittadina in cui abitava - soprattutto ora che l'estate era cominciata da almeno una ventina di giorni. Sebbene vivesse non molto lontano da Londra, la sua zona non era abituata a periodi di pioggia e vento, e quando arrivavano, era l'unica a non poterli soffrire.

« Lily » disse ridacchiando il bambino che le era stato coricato accanto per tutta la mezz'ora precedente, e ora si era alzato leggermente per fissare l'amica. Aveva capelli corvini, che arrivavano sino alle spalle, e una pelle che, se fosse stata osservata da occhi babbani, sarebbe certamente sembrata quella di un malato. Nonostante la sua tenera età, presentava caratteristiche un po' anomale: aveva due leggere occhiaie violacee sotto gli occhi, nero pece, i cui lati si alzavano mentre egli sorrideva, disegnando qualche piccola ruga di espressione. « Raccontami che ti ha detto oggi, o cosa le hai risposto tu » aggiunse, distogliendo lo sguardo - sempre mantenendo il sorriso.
Lily si girò verso di lui con l'aria un po' scocciata, come se quella domanda l'avesse sentita molte volte, anche più di una nell'arco della giornata, ma che non mancava mai di rispondere. Questa volta però non sorrise, fece una smorfia, quasi come a rimproverarlo per aver tirato fuori l'argomento di nuovo.
« Non è divertente, Severus. Anche se parlarne con te la fa sembrare così, a volte » rispose la ragazzina. Questa volta ricambiò un sorriso, alzando la bocca dal lato destro. Da quando aveva scoperto di essere una strega, aveva sempre discusso con Severus del comportamento scontroso e arrogante della sorella maggiore, Petunia, la quale, al contrario della sorellina, non aveva alcun potere magico. In verità, Lily era l'unica della famiglia: i suoi genitori, infatti, erano babbani, ovvero non-maghi.
In Severus aveva sempre trovato qualcuno in cui confidarsi, che in un qualche modo la comprendesse e a cui potesse mostrare anche i suoi lati, come piaceva defirnirli il bambino, speciali. Le ripeteva sempre di non ascoltare le parole e spesso gli insulti di cui Petunia si serviva per attaccare Lily: secondo lui era solamente invidiosa di non possedere il loro dono, e si divertiva a commentare insieme alla piccola i suoi assurdi comportamenti. Anche Lily rideva e scherzava insieme a lui, ma non era tanto felice di condividere quel brutto rapporto con Petunia. Spesso infatti sentiva il bisogno di scappare di casa, e passare interi pomeriggi a farsi raccontare qualcosa in più sul mondo della magia da Severus, cosa che la stava incuriosendo sempre di più. "Il nostro mondo" le diceva ogni volta che ne aveva occasione "è la cosa più meravigliosa in cui qualcuno possa mai vivere. Non so cosa avrei fatto se fossi nato babbano." Il bambino infatti non nutriva buoni sentimenti nei confronti dei babbani, quelli diversi da lui e Lily, e molto spesso, seppur leggermente - come potrebbe fare un ragazzino di dieci anni - li descriveva usando brutte parole, quasi cattive. Severus però, non era cattivo: anche se spesso e volentieri Lily glielo diceva - quando il bambino si lasciava scappare qualche brutta parola di troppo nei confronti della sua famiglia - non l'aveva mai pensato seriamente, e non ci riusciva nemmeno volendo. Severus era l'unica persona con cui poteva condividere quel "mondo", e gli voleva molto bene.

Il bambino sbuffò, non smettendo di sorridere. « Vorrebbe essere come te, lo sai »
Lily si girò seria verso Severus, con le labbra contratte che le davano un'aria non troppo contenta, ma non disse niente.
« E come darle torto, comunque? ». Pronunciate quelle parole Severus tirò fuori velocemente uno specchio, e lo pose davanti alla bambina.
Sullo specchio compariva un giovane viso diafano, due occhi di un bellissimo verde e due labbra abbastanza sottili, leggermente storte.
Improvvisamente l'immagine dello specchio si riempì di un trionfo di fiori, incorniciandole il volto che diventò tutto d'un tratto più luminoso.
« Sev! Grazie ». Lily cominciò a ridere, e le sue guance si fecero di un rosa più intenso, palesando il suo stato d'animo.

Avere qualcuno su cui potere sempre contare era in quel momento una delle cose più belle nella sua vita.
Severus e Lily rimasero coricati sul quel prato fino al tramonto.

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Spazio dell'autrice: Mi è venuta l'ispirazione per una one-shot su una coppia di Harry Potter che credo sia una delle più interessanti.
Il banner l'ho fatto molto velocemente, ma mi serviva subito! Grazie in anticipo a chi troverà il tempo per recensire.