22/07/2011
1 recensioniTutto ebbe inizio con...
Questa è una storia come le altre, una storia che parla di avventura.
Una storia che che prende inizio nei primi anni '90 a Londra, la città della pioggia.
I lampioni illuminavano le strade principali, brulicanti di vita. Una ragazzina, una bambina, camminava con i genitori, mano nella mano. Capelli rossi come raggi del sole al tramonto, occhi celesti e profondi come il mare. La pelle pallida ma le guance rosee. Vestiva di bianco, il colore della neve, immacolata e splendida come poco prima di essere calpestata. Una leggera brezza le scompigliava i ricci e lei sorrideva, sì, sorrideva, insieme a mamma e papà, mentre tornavano da una festa. Tutto era perfetto. Le macchine sfrecciavano veloci lungo la strada e fu allora che li vide, voltando la testina ricciuta verso il marciapiedi opposto: erano due uomini e non dimostravano più di una trentina d'anni.
Quello a destra era molto alto. Portava jeans, probabilmente di marca, camicia bianca, rigorosamente chiusa, cravatta nera e giacca sopra. Era elegante. Capelli neri, tirati indietro con il gel, e occhi di ghiaccio. Teneva le mani in tasca e parlava con il vicino. Aveva la pelle davvero bianchissima e la barba era leggermente incolta. L'altro uomo era, a sua volta, davvero alto ma, parlando di colori, era completamente diverso dal primo che l'aveva colpita: i capelli erano uguali a quelli delle bambole, boccoli d'oro che gli arrivavano alle spalle. Gli occhi erano sottili di un verde molto acceso. Indossava una camicia nera e sopra il gilet grigio e i pantaloni, eleganti, erano abbinati ad esso. Teneva, con un indice, la giacca sulla spalla.
Non appena si resero conto di essere osservati dalla bambina, i due si voltarono, insieme. La fissarono inespressivi. Nessuno si sarebbe aspettato una reazione del genere, solitamente, di fronte ad una bimba così bella, tutti facevano un sorriso. Loro no. Si incrociarono e per un attimo, la ragazzina ebbe quasi paura. Strinse le mani dei genitori e cercò di accelerare il passo, inducendo i suoi a fare altrettanto. Cinque anni aveva quella ragazzina e, di sicuro, non poteva nemmeno immaginare che, quei due bizzarri e inquietanti tizi sarebbero diventati... i suoi “genitori”.
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Ciao a tutti, questa è la mia prima storia. Spero che siate clementi ^_^
Sì lo so, l'argomento vampiri è trito e ritrito e forse avrà anche stancato, ma io comunque ho voglia di tentare la sorte per vedere che succede, non so se faccio bene o male, io provo, poi al limite mi massacrerete!!!
NdAutrice