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Autore: Alex Simon    22/07/2011    2 recensioni
[Era una notte gelida e il leggero vento invernale staccava le ultime foglie dagli alberi ormai nudi e senz'anima, il cielo diventato scuro prima del solito non lasciava intravedere nemmeno una stella tra quella coltre di nubi che preannunciava un bel temporale.];[-Ma che razza...- Borbottò Havoc mentre Fury riprendeva a battere i denti più forte di prima, appena la luna venne in loro soccorso illuminando quella figura nebbiosa.
Qualcosa di impossibile, inquietante... tanto che rimasero di sasso entrambi a balbettare in preda alla confusione: Due stivali neri, pantaloni di pelle aderenti, una maglietta bianca che superava di poco la vita dove arrivavano i capelli biondi sciolti, una giacca di pelle e due occhi dorati che in altre circostanze gli sarebbero stati familiari, ma ora erano diversi, taglienti, crudeli, selvaggi... non una parola usciva da quelle labbra bianche e perfette come quelle del cadavere che dovrebbe essere.
-E-Edward... kun?-]. n.b: non lasciatevi ingannare dall'into ^^ la fic non è proprio drammatica e tutte queste cose qui xD avrà anche i suoi momenti comici :) Buona Lettura!
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel bosco tra quelle rovine distrutte dal tempo e dalle intemperie, due fratelli continuavano a fissarsi con sguardi pieni di stupore e altre mille emozioni, per chi felicità, speranza e per chi paura, ansia... timore.

Ancora non usciva una parola dalla labbra fredde e perfette del maggiore che si interrogava sul da farsi, se scappare per non mettere in pericolo suo fratello o seguire il proprio cuore forse ormai gelido, ma desideroso di un abbraccio, di un dialogo, di qualsiasi cosa che potesse dargli almeno l'illusione di avere ancora un rapporto normale con quell'essere umano delicato che era il suo fratellino.

-Fratellone... dimmi qualcosa... dimmi che non sto sognando...-

Sussurrò muovendo qualche passo sulle foglie umide e a volte scricchiolanti, sul fango scuro, sugli scalini distrutti e pericolanti, fino ad arrivare davanti a quella tomba in pietra, davanti a quel ragazzo che al solo sguardo gli faceva sciogliere il cuore.

-No... non stai sognando Al...-

Aveva davanti quello che doveva essere -almeno in teoria- un fantasma, ma era lì davanti a lui, gli stava parlando e gli aveva appena dato la certezza che tutto quello che stava vivendo al momento non fosse solo un suo sogno, o il risultato di un vaneggio notturno creato dalla sua mente malata per compensare quell'assenza lacerante.

Per essere più sicuro, alzò la mano tremolante e la posò su quel gelido volto saggiandone la morbidezza sulle guance bianche, il contatto ruvido all'altezza del mento segno forse del primo accenno di barba.

Era proprio bello il suo Fratellone e soprattutto reale, aveva così tante cose da chiedergli, una sete immensa di conoscenza da saziare con le sue parole.

-Ma... ma tu... non respiravi ed eri cadaverico e io... sono stato impotente fratellone, non ho potuto fare niente per aiutarti...-

Sentiva gli occhi bruciare così forte che non ce la fece più, lasciò andare giù per le guance lacrime bollenti di frustrazione, a quel brutto ricordo che aveva la certezza fosse vero e nitido ancora nella sua mente tormentata da quelle immagini: Edward stava morendo tra le sue braccia, il sangue non smetteva di scorrere e non c'era verso di fermarlo, lo vide diventare bianco poco a poco e chiudere gli occhi come se si stesse addormentando, serenamente come aveva fatto sua madre.

Eppure era lì davanti a lui...

-Al non piangere... non è stata colpa tua-

Edward lo abbracciò tenendolo stretto sul suo petto, mentre gli accarezzava i capelli per rassicurarlo e gli sussurrava dolcemente parole di conforto.

-Dovevo essere io... perché ti sei messo in mezzo?!-

Strinse convulsamente i pugni sulla sua maglia per non lasciarlo andare affogando le lacrime tra le sue carezze e il suo abbraccio freddo ma confortevole.

-No no no non dire così Al... per te darei qualsiasi cosa lo sai- Gli posò un bacio sulla fronte asciugando le lacrime con i pollici e gli sorrise guardandolo negli occhi.

-Ma non doveva essere la tua vita...-

Tirò su col naso stringendolo ancora, suo fratello... l'unica certezza in carne ed ossa che aveva.

-Io sono qui Al... non posso spiegarti come ma ho bisogno che tu abbia fiducia in me, sono qui con te...- Lo strinse infondendogli fiducia, il minore si aggrappò a quelle parole come fa un disperato in cerca di un appiglio per la salvezza.

-Ma come faccio a sapere che non andrai via di nuovo...?-

Al solo pensiero aveva una stretta al cuore, non voleva rimanere solo ancora a combattere l'angoscia e la disperazione di aver perso ogni cosa.

Edward ebbe un lampo di genio, lo scostò per un istante e frugò nelle tasche per poi estrarne un ciondolo più precisamente uno zaffiro del blu più intenso che avesse mai visto, attaccato ad una catenella d'argento.

-Tienilo tu... è molto importante non farlo prendere a nessuno, ne vale della mia vita capito Al?-.

-Ne vale... della tua vita...?-

-Finché ce l'hai tu hai la certezza che io esisto e che ti sono vicino, non ne fare parola con nessuno Al deve essere il nostro segreto...-

-Si d'accordo... ma tornerai vero?-

Gli strinse un polso come si fa per fermare qualcuno che sta per andare via.

-A patto che tu non entri più in questo bosco, è pericoloso e non puoi immaginare cosa si nasconde nelle ombre... resta al sicuro a casa verrò io da te-

-Si lo prometto...-

Strinse quel ciondolo al petto, dopodiché lo indossò nascondendolo sotto la maglietta.

-Ora torna a casa, fa freddo e rischi di ammalarti...- Come un galantuomo si tolse la giacca di pelle posandola sulle spalle del fratello.

-D'accordo...- Sussurrò accondiscendente anche se avrebbe tanto voluto rimanere con lui, stretto in quell'abbraccio, ma capiva che c'erano cose che non poteva sapere ma che con il tempo sarebbero state più chiare... per ora voleva godersi quella gioia, curarla come un gattino randagio e legarla a sé per non lasciarla fuggire.

Dopo aver salutato affettuosamente il suo Fratellone s'incamminò verso casa, si voltò soltanto una volta ma Edward era già sparito...

Il tutto però stava diventando positivo, la voragine nel suo petto aveva smesso di pulsare e fargli male, si stava delicatamente ricomponendo riempita dalla presenza di quell'angelo... ed era tutto vero, quella giacca che teneva sulle spalle aveva il suo odore, che respirava a pieni polmoni e il ciondolo che teneva al petto era una prova più che sufficiente.

Il mattino seguente Alphonse Elric avrebbe smesso di mostrare quel falso sorriso alle persone, si stava riprendendo veramente e non perché avesse accettato quel tragico lutto.

Ma per via di un segreto che dalle sue labbra non sarebbe mai sfuggito perché solo ed unicamente lui era il custode dell'anima di Edward.



Intanto il Colonnello Mustang aveva completamente perso le traccie di Alphonse che si era addentrato forse troppo nel bosco, ma sicuramente era già andato via vista l'ora.

Lui invece aveva deciso di trattenersi ancora un po' e non perdere la speranza di un altro incontro, anche se i risultati erano piuttosto deludenti... aveva avuto fortuna la prima volta ma chissà se l'interessato voleva rivederlo oppure no e si teneva a debita distanza.

Ad un certo punto però ebbe l'impressione di vederlo, lì tra le lapidi davanti a lui... era solo un ombra indistinta ma chi altri poteva intrufolarsi così nel cimitero se non lui?

Si avvicinò di corsa speranzoso ma al suo arrivo rimase piuttosto deluso... nel vedere un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri, alto, bianco come un lenzuolo, in piedi a fissare il vuoto.

-Ehi ragazzo, ti sei forse perso...?-

Il biondo sconosciuto si voltò e appena incontrò il suo sguardo lo vide mutare, da disinteressato ad irritato come se lo avesse in qualche modo insultato.

-No lei si è perso...-

Dal tono della voce sembrava molto ostile nei suoi confronti anche se non ricordava di averlo già incontrato in qualche occasione, eppure continuava a fulminarlo con rabbia.

-A quest'ora non dovresti essere a casa?-

-E lei? Perché non si fa gli affari suoi e se ne torna da dove è venuto?-

-Sempre più scontroso... sono un militare ragazzo non essere così ostile, torna a casa dai-

-Non volevo ricorrere alla violenza ma la sua presenza mi altera particolarmente, in più non ho alcuna paura di un insignificante essere umano-

Vide in un lampo gli occhi di quel ragazzo farsi venati di nero, minacciosi e fin troppo simili a quelli di un animale ed istintivamente indossò i suoi guanti alchemici.

-Che cavolo sei tu?-

-Non deve importarti... l'unica cosa che voglio da te è che tu te ne vada e lasci stare questa faccenda, stanne fuori-

-Altrimenti...?-

Erano forse queste le creature di cui Edward aveva paura? Era da lui che voleva proteggerli...? O da qualcosa di ancora più grande?

In uno scatto fulmineo si vide costretto contro la corteccia di un albero, le dita forti e dure come la pietra di quell'individuo strette intorno al suo collo e il suo viso a pochi centimetri dall'altro.

-Ti toglierò di mezzo personalmente...-

-Lo stesso farò io...- Schioccò le dita e con una sfiammata ricreò le distanze tra loro osservando però che la pelle ustionata dell'avversario aveva un incredibile potere di guarigione accelerata, quasi come quella degli homunculus.

-Devi lasciarlo in pace...- Ringhiò ancora una volta, i canini affilati come quelli di un'animale selvaggio e rabbioso, i capelli quasi ritti come il pelo di un gatto... chi era quell'indivi... no, chi era quell'essere?

Stava per scagliarsi ancora su di lui troppo sicuro di sé, convinto che le fiamme dell'alchimista non l'avrebbero mai ferito, convinto di poter vincere quella battaglia ad occhi chiusi, ma qualcosa lo fermo o per meglio dire qualcuno.

Seppe solo che in un istante vide il suo avversario a terra bloccato da un'altra persona che si era posizionata sopra di lui e con le mani delicate ma tuttavia forti gli teneva il collo.

Quando il polverone che si era venuto a creare si affievolì riuscì a guardare il suo salvatore... il mondo sembrò tuttavia fermarsi in un istante.

Aveva gli occhi rossi come il sangue, venature identiche a quelle del suo nemico solcavano le delicate guance bianche come il latte, i lunghi capelli biondi sciolti e scompigliati per la corsa... aveva davanti Edward Elric eppure stentava a crederci, prima che potesse dire qualcosa il biondo si alzò e si voltò verso di lui tirando indietro i capelli che in parte gli coprivano il volto, mentre questo tornava normale.

-Non volevo mi vedessi così... ma non mi hai dato scelta, non potevo permetterti di morire- I grandi occhi ora dorati e lucidi lo guardavano angosciati, iniziavano a pizzicare e infatti piccole lacrime rosse stavano per sgorgare ma gli fu impedito dalla forza di volontà del loro padrone.

-Ed... che hai fatto...?- Si avvicinò a grandi falcate posando le mani su quelle esili spalle per guardarlo in volto.

-Non importa perché adesso penserai che sono come lui...- Sussurrò con voce rotta.

-No... non lo penso: mi hai salvato- Scansò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio del più giovane -Non mi importa Edward, mi spiegherai ogni cosa... ma ciò che voglio è starti vicino, non sparire ancora, non un altra volta... non potrei sopportarlo-.

Lo strinse al petto accarezzandogli la schiena, come se fosse un uccellino desideroso di volare via...

-Sono qui... non sparirò ancora-.

[Angolino Autrice]

Saaaaaaaaaaaalve ^_^ eccomi qui con un nuovo capitolo, dovete scusare il mio ritardo ma il pc è andato un pochino in tilt e ha cancellato alcuni documenti che avevo preparato per gli aggiornamenti... per cui ho dovuto riscrivere il tutto ^^' Lo stesso vale per la mia nuova fic, Due Uomini e Un cane xD avevo preparato un altro capitolo e purtroppo è andato perso... mi occuperò anche di quello ^__^ non temete. Spero che questo vi piaccia ^-^ e che mi diciate che ne pensate *-* xke a mio parere si notano diverse coppie o.O non ho resistito XD sorry. Bé ci becchiamo nel prossimo gente!!!!!!!!!!!!

Vi ringrazio con tutto il cuore per i commenti *-* e se avete delle domande non esitate a farle :) 

Bye and Kiss To All :3

  
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