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Autore: CUCCIOLA_83    25/03/2006    5 recensioni
[...]«non ricominciate ad urlare! Siamo qui per trovare una soluzione, se così non fosse non ci resterà altro da fare che far saltare tutto e andare a sposarci lontano da tutto questo caos» disse osservandole attentamente, «non lo faresti mai..» disse Andromeda, «davvero? Mettetemi alla prova. Sono io quello che ha dovuto consolare Tonks in lacrime ieri sera, perché ha dovuto assistere ai vostri litigi» calcò un poco la mano per farle riflettere su quello che stavano combinando[...]
rileggendo le mie vecchie ff ho notato che il matrimonio di Remus e Tonks non era raccontato come si deve.. e allora.. eccomi qui a sistemare questa cosa..
spero che vi piaccia..buona lettora ^^
ps: la canzone Hasta mi final è tratta da "ANCORA" secondo cd del gruppo internazionale "IL DIVO"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tensione nei mesi passati era stata alle stelle, ma mai come in quegli ultimi giorni. Sia Molly che Tonks non sapevano più dove sbattere la testa, tante erano le cose da rifinire, ma per fortuna c’era sempre qualcuno disposto a dare loro una mano.

Mancava davvero poco a grande giorno e questo contribuiva allo stress a cui la futura sposa era sottoposta. Remus cercava di fare del suo meglio per aiutarla a preparare tutto il necessario, ma non poteva fare a meno di sorridere vedendo in che condizioni era la loro casa. Nastri colorati, pacchi regalo, carta colorata con i rispettivi bigliettini, campionari assortiti di fiori e decorazioni varie erano sparpagliarti da tutte le parte e, per un maniaco dell’ordine come lui, non era per nulla facile vivere in quella baraonda. Decise però di sopportare tutto questo, sapeva quanto era importante per Tonks che tutto fosse perfetto, proprio come lo aveva sempre sognato. A distoglierlo da queste riflessioni ci pesò la voce al limite dell’isterismo di Tonks, «non ce la faremo mai ad organizzare tutto per il 25. Saremo costretti a rinviare la cerimonia.. lo so…» disse mettendosi le mani sul viso per nascondersi, «amore, ti prego calmati. Cosa c’è che non va?» disse cercando di capire il problema, «tutto non va, mancano ancora tutte le decorazioni per il palchetto, in oltre non riesco a decidere i fiori, e nemmeno l’assegnazione dei posti..» Disse sull’orlo delle lacrime, «ok, ho capito. Allora ora calmati e cerchiamo di fare il punto della situazione..per le decorazione hai appuntamento oggi pomeriggio con Ginny, sai che quelle sono la sua specialità, quindi cerca di dimenticartene. Per quanto riguarda i fiori possiamo tranquillamente deciderli questa sera durante la cena così magari sarai un poco più tranquilla, per i posti, invece, ci penso io, oggi ho appuntamento con Sirius, così chiederò anche il suo consiglio» disse sorridendogli dolcemente, «dici davvero? Lo faresti?» chiese stupita, «ma certo, ti ho già detto più di una volta che non devi fare tutto da sola, ci sono anche io, quindi non devi farti problemi ad affidarmi qualche incarico, stiamo organizzando questa cosa insieme, non dimenticartelo» le rispose, Tonks gli buttò le braccia al collo e lo baciò, «scusa, è vero.. solo che non volevo assillarti con problemi di fiori o cose varie..» Gli disse, finalmente sorridente, «ma figurati, in fondo è piuttosto divertente. Ma ora sbrigati, ti staranno già aspettando alla Tana» Tonks annuì e velocemente si smaterializzò.

Poco dopo la smaterializzazione di Tonks, arrivò Sirius «è una mia impressione o questa casa peggiora di giorno in giorno? Sembra un misto tra il Ghirigoro, una serra e una bomboniera» disse cercando di farsi largo tra alcune scatole, «già dovrei proprio fare un po’ d’ordine, ma ho paura di scatenare la fine del mondo.. Tonks di recente è molto.. stressata, ho paura che il minimo spostamento di qualcosa la possa fa scattare come una molla» rispose facendogli un poco di spazio sul divano, «capisco, meglio non farla impazzire a così pochi giorni dalle nozze..» Concordò Sirius, «già, ma dato che sei qui, potresti darmi una mano… dobbiamo preparare l’assegnazione dei posti per il rinfresco.. a casa tua» disse Remus prendendo in mano uno schema della grande sala da pranzo di casa Black, «dobbiamo proprio?» chiese riluttante, «si dobbiamo, o davvero Tonks avrà una crisi di nervi..» confermò Remus, «ok, ok.. » sospirò Sirius.

Così i due amici si misero al lavoro, il quale si rilevò tutt’altro che facile, infatti, dovevano evitare di far sedere vicine persone che magari non si sopportavano, oppure persone che, essendo grandi appassionati di quidditch, tifavano squadre che si contendevano il primo posto nel campionato. Ci misero quasi tutto il pomeriggio, ma alla fine si ritennero particolarmente fieri e contenti del risultato che ottennero, «speriamo che anche Tonks la pensi così.» sospirò Remus, «già, speriamo..» disse a sua volta Sirius, «allora, come ti senti realmente con tutta questa storia?» gli chiese Sirius, «in che senso? Per il matrimonio dici? Beh sinceramente speravo in qualcosa di più semplice, in somma, se avessi saputo che sarebbe uscito tutto questo, l’avrei presa portata da qualche parte e l’avrei sposata in segreto» disse guardandosi in torno, «ti capisco, ma lo sai che la parola “in piccolo” con Molly non esiste» gli disse, «questo è vero, ma non vedo l’ora che sia tutto finito..» disse ancora Remus, «dopo si che cominceranno i dolori» disse Sirius ridendo, «Sirius smettila con questa storia..sai bene come la penso..» disse guardandolo storto, «sì, sì certo che lo so.. ma scommetto che tra un anno mi darai ragione..» lo sfidò, «ok accetto la scommessa..» così i due amici si strinsero la mano.

*****

Alla Tana le cose erano decisamente più movimentate. Tonks, Molly e Ginny passarono buona parte del pomeriggio immerse tra i nastri e fiori, piccole riproduzioni di archi da cerimonia erano sparsi per tutto il tavolo della cucina e a terra, «no quello è troppo decorato, vorrei qualcosa di più semplice ma carino.. tipo questo» disse Tonks indicando un arco vicino al braccio di Molly, «ma questo è molto più raffinato» le rispose la donna, «ma quello che dice Tonks è più in linea allo stile di Remus» confermò Ginny, «ok vada per quello “semplice e classico”» si arrese Molly, molto spesso capitava che non condividesse le idee “tradizionalmente semplici e classiche” dei due futuri sposi, ma già da tempo si era messa il cuore in pace, in fondo il matrimonio era il loro.

Dato che la situazione alla Tana non era migliore rispetto a quella della casa di Remus e Tonks, molti membri della famiglia Weasley cercavano di passare la maggior parte del loro tempo fuori casa, persino Arthur ormai passava quasi tutto il giorno e volte anche la notte in ufficio pur d’allontanarsi da quel caos, e come biasimarlo, ogni discussione da 6 mesi a questa parte erano improntanti principalmente sull’argomento “nozze”, spesso sembrava di essere tornati in dietro di quasi un anno, al matrimonio di Bill e Fleur, bastava questo pensiero a far rabbrividire tutti quanti, tutti tranne Molly.

*****

A tre giorni dal matrimonio sembrava quasi tutto pronto. Tonks e Molly stavano sistemando gli ultimi dettagli quando qualcuno irruppe nella cucina di casa Black «tesoro! Eccomi! Pensavo di non farcela ed invece eccomi qui!» disse Andromeda spalancando la porta e facendo sobbalzare de due donne, «ciao mamma! Che bello vederti» disse Tonks quando si fu ripresa dal colpo, «Andromeda ben arrivata» disse Molly, «ciao Molly, cosa state facendo?» chiese incuriosita Andromeda avvicinandosi al tavolo per curiosare, «stiamo rifinendo gli ultimi dettagli..» disse Tonks, «vedo, vedo… non dirmi che hai scelto quella sorta di rosa per le decorazioni..farà sembrare tutto una grande bomboniera..e quei gigli con le rose bianche e rosa..» commentò Andromeda, «beh sì, trovo che stiano molto bene insieme» disse Tonks, «ma ci vuole più colore.. rose rosse, girasoli, garofani di tutti i colori..» disse facendo grandi gesti con le mani, «stiamo organizzando un matrimonio non una sagra di paese, un minimo di sobrietà ci vuole» disse Molly, «lo so bene che è un matrimonio dato che è la mia bambina che si sposa. E’ proprio per questo che ci vuole colore» ribadì Andromeda «è stata proprio lei a scegliere questi colori, quindi credo che la questione si possa chiudere qui» disse a sua volta Molly, «sicura di non averla influenzata tu? Non sono nel suo stile..» disse guardandola un poco storta, «coma puoi dire una cosa del genere, il matrimonio è suo e decide lei!» disse quasi offesa Molly, «ora basta smettetela! Non voglio discussioni per cose così stupide! I colori li ho scelti io, mi sembravano appropriati per l’evento, quindi gradirei evitare intromissioni» urlò Tonks, «ma tesoro, è tutto così.. pallido… magari con qualche Rosellina rossa qua e la…» tentò di dire, «a lei piace così com’è…» la bloccò Molly, «era solo un suggerimento…» ribatté Andromeda, «basta discutere!» urlò ancora Tonks, ma le due donne non la sentirono nemmeno tanto erano intente a discutere. Spazientita Tonks uscì furiosamente dalla cucina e subito dopo dalla casa.

Riapparve poco dopo davanti a casa sua, quando entrò trovò Remus intento a togliersi il mantello, «ciao amore, come mai quella faccia? È stata una giornata dura?» chiese Remus un poco preoccupato nel vederla così nervosa, «ciao, quelle due sono insopportabili.. e mia madre, appena arrivata a cominciato a sputare sentenze su tutto…» sbottò Tonks, «ok, aspetta.. ora vieni qui, siediti e raccontami tutto dall’inizio» disse accompagnandola in salotto. Una volta seduta cominciò a raccontargli tutto quello che era successo nelle ore precedenti a casa Black, dall’arrivo di Andromeda fino a quando con un diavolo per capello aveva deciso di andarsene per non sentirle più discutere, Remus l’ascoltò in silenzio poi dopo aver riflettuto per qualche istante «secondo me non è la questione dei colori che ha scatenato tutto. Probabilmente tua madre è un poco gelosa del rapporto che c’è tra te e Molly, più di una volta mi hai detto che orami per te Molly è come una seconda mamma, probabilmente Andromeda lo ha intuito e ha reagito di conseguenza» le disse, «ma non è colpa mia se stata lontano dal paese per quasi quattro mesi..» disse Tonks, «non è questo il problema. Il matrimonio è solo un pretesto, lei vorrebbe essere più presente nella tua vita, è questo che invidia a Molly» disse ancora Remus, «ma nessuno glielo impedisce..» disse Tonks, «già, basta farglielo capire. Comunque domani andrò a parlare con entrambe e vedremo di arrivare ad un compromesso» le disse, Tonks lo guardò stupida, «davvero? Guarda che potrebbero azzannarti, oggi erano molto feroci» disse «non ti preoccupare so difendermi..» sorrise Remus abbracciandola.

Tonks rimase tra le sue braccia per tutta la notte, averlo così vicino la faceva sentire più forte.

*****

Come promesso il giorno seguente Remus andò a casa Black, mentre Tonks era al lavoro.

Quando arrivò sentì provenire delle urla dalla cucina, «Tonks aveva ragione, sono davvero agguerrite queste due» disse tra sé e sé, prima di entrare ad affrontarle decise di controllare se in casa c’era qualcun altro. Arrivato in salotto trovò Sirius intento a leggere la gazzetta del profeta con i tappi nelle orecchie, si avvicinò e gli toccò una spalla facendolo saltare per lo spavento, «ti sembrano scherzi da fare?» urlò, Remus gli tolse il tappo dall’orecchio destro «se ti togli questi è forse meglio» disse ridendo, «c’è poco da ridere… E’ da ieri sera che quelle due stanno urlando, bello scherzo mi ha tirato Tonks lasciandomi qui Andromeda» disse Sirius visibilmente offeso, «credo che nemmeno lei le sopportasse più. Comunque ora provo a parlarci io, e speriamo che la cosa si concluda senza spargimento di sangue» disse fissando la porta, «buona fortuna vecchio mio» disse Sirius rimettendosi i tappi nelle orecchie.

Ne Molly ne Andromeda si accorsero del suo ingresso nella cucina, tanto erano intente a litigare, «e io ti dico che quel menù non è adatto!» disse Andromeda, «io ho solo rispettato il volere degli sposi!» le rispose Molly, «dovevi dissuaderli!» la rimproverò ancora Andromeda. Remus le guardò per qualche istante poi tossì per richiamare la loro attenzione ma le due non se ne accorsero, tossì un poco più forte ma niente, «ora basta!!» urlò, le due donne si fermarono di colpo e lo guardarono allibite, probabilmente non lo avevano mai sentito alzare la voce, «grazie.. bene, ora che avete finito di urlare possiamo sederci e parlare come persone civili» disse ancora Remus indicando le sedie. Ancora stupite, Molly e Andromeda, presero due sedie si sedettero in silenzio, «bene, allora Tonks mi ha detto che ci sono dei problemi con i colori delle decorazioni e ho appena sentito che lo stesso vale per il menù. Ora, una alla volta ditemi le vostre idee» disse con voce tranquilla, «ok, comincio io. I colori mi sembrano troppo tenui, ci vorrebbe qualcosa di più allegro. Per quanto riguarda il menù invece mi sembra troppo banale» disse Andromeda, «i colori vanno benissimo, il menù, invece, non ci possiamo fare niente. Siete voi che lo avete deciso, vero Remus?» disse Molly, «vero, sono i nostri piatti preferiti quindi su quello non si discute. Per quanto riguarda i colori io trovo che siano molto belli, cosa non ti piace?» chiese rivolto alla futura suocera, «come ho gia detto ci vorrebbe qualcosa di più allegro, di colorato, un poco di rosso, del giallo. Tutto quel bianco e quel rosa sinceramente sono abbastanza tristi» rispose, «ma come fai a dire una cosa del genere sono l’ideale per un matrimonio! Non dobbiamo addobbare un circo!» alzò la voce Molly, «sarebbe di gran lunga più divertente!» rispose Andromeda alzando a sua volta la voce, «non ricominciate ad urlare! Siamo qui per trovare una soluzione, se così non fosse non ci resterà altro da fare che far saltare tutto e andare a sposarci lontano da tutto questo caos» disse osservandole attentamente, «non lo faresti mai..» disse Andromeda, «davvero? Mettetemi alla prova. Sono io quello che ha dovuto consolare Tonks in lacrime ieri sera, perché ha dovuto assistere ai vostri litigi» calcò un poco la mano per farle riflettere su quello che stavano combinando, «non credevo che ci fosse rimasta così male..» disse abbassando la testa Molly, «già, non immaginavo che…» la imitò Andromeda, «invece è proprio così, questi sono giorni frenetici per tutti, non è il caso di alimentare la tensione con queste stupide discussioni, non trovate?» chiese con un familiare tono da professore, le due donne annuirono, «bene, vedo che siamo tutti d’accordo. Ora, cerchiamo una soluzione, in maniera civile» disse, «beh forse potremmo aggiungere delle roselline rosse qua e la tra i mazzetti di fiori» disse Molly, «sì, e qualche nastro colorato, magari di un grazioso giallo pallido..» continuò Andromeda, «ecco, ora siamo sulla strada giusta» disse Remus visibilmente soddisfatto.

Le varie modifiche presero quasi tutto il resto della giornata ma il risultato che ne uscì soddisfò molto i presenti, «ora non ci resta che vedere cosa ne pensa Tonks» disse Molly, tutti gli altri annuirono. Quasi come se le avesse letto nella mente Tonks fece il suo ingresso nella cucina seguita da Sirius, «cosa succede qui? Non ho più sentito urlare nessuno da diverse ore e cominciavo a preoccuparmi» disse Sirius, «ciao amore, com’è andata?» disse Tonks andando a dare un bacio a Remus, «direi piuttosto bene, guarda» disse indicando il modellino in scala del luogo della cerimonia posizionato sul tavolo, «wow! Ma è fantastico!» disse Tonks, guardandolo più da vicino, «sono contento che ti piaccia, è da questa mattina che ci stiamo lavorando, e così abbiamo inserito le idee di tutti» disse Remus, «è fantastico, davvero» disse commossa, «e ora che sei qui possiamo parlare dei vestiti delle damigelle.. sei sicura di volerli di quel colore? Dalle facce di Hermione e Ginny non sembravano particolarmente entusiaste» le disse Molly, «dici davvero? A me sembrava un colore così carino, quella tonalità di viola mi sembrava l’ideale» disse Tonks, «sì certo è molto carina.. va beh dai lasciamoli così» le sorrise Molly, «ok, direi che ci siamo. Ora non ci resta che attendere il grande giorno, Giusto?» disse Andromeda entusiasta, tutti i presenti annuirono.

Remus e Tonks non volevano ammetterlo davanti a tutti ma un certo nervosismo cominciava a farsi sentire.

*****

Giunse infine, il giorno tanto atteso. I futuri sposi, come voleva la tradizione, si separano ventiquattro ore prima della cerimonia, Remus rimase a casa sua in compagnia di Sirius, mentre Tonks andò a casa Black con Molly, Andromeda, Hermione e Ginny.

Dopo una notte passata quasi interamente in bianco a causa dell’agitazione, il giorno delle nozze portò solamente ad un aumento incontrollabile dell’agitazione della sposa «e se poi inciampo?» disse guardando il vestito appeso all’anta dell’armadio, «e se mi dimentico cosa devo dire, o se lui ci ripensasse?» disse, ormai era ad un passo dal delirio, continuava a girare senza meta per tutto il perimetro della camera, a quel punto Molly prese in pugno la situazione, prese Tonks per le braccia e la fece sedere sulla sedia davanti allo specchio, «sentimi bene tu, uno, ho fatto in modo che sul tuo cammino non ci siano ostacoli e ho incantato il tuo vestito e persino il tappeto per non farti inciampare. Due, devi dire solo “Sì” quando il prete te lo chiede e solo se vuoi puoi dire qualcos’altro. Tre, Remus ti ama, e ti vuole così come sei, gliene hai combinate di tutti i colori, in tutti i sensi, in questi due anni, non credo che di punto in bianco decida di lasciarti da sola sull’altare. Quindi, ora smettila di preoccuparti, finisci di prepararti, sali sulla carrozza e vai a sposare l’uomo che ami» le disse guardandola dritta negli occhi. Tutte le persone presenti rimasero a bocca aperta sentendo quelle parole, «Molly ha ragione tesoro ora devi solo pensare che tra qualche ora sarà tutto finito, la cerimonia sarà solo un qualcosa in più alla vostra unione non credi?» disse Andromeda avvicinandosi alla figlia la quale annuì, «bene, ora vediamo come sistemare questi capelli» disse ancora, «aspetta, per questi avevo gia un’idea» disse Tonks, tutte la guardarono mentre si concentrava, curiose di vedere cos’aveva in mente. In pochi istanti i capelli che prima erano corti e rosa, divennero lunghi e biondi, «wow sono bellissimi!» disse Ginny, «grazie, per una volta voglio essere “tradizionalista” anche nel look, e poi Remus non si aspetta di vedermi così» disse strizzandole l’occhio, «questo è poco ma sicuro. Aspetta proviamo a sistemarli così» disse Hermione avvicinandosi, le prese alcune ciocche di capelli e le abbinò a dei nastri colorati rosa, il resto li sistemò in una bellissima acconciatura leggermente, rialzati un poco dietro, fermandola poi con dei fiori. Sistemato il trucco, molto tenue e poco vistoso, arrivò il momento d’indossare il vestito. La scelta di Tonks si rivelò perfetta, era vaporoso ma non troppo, di un bellissimo bianco che a seconda di come si muoveva diventava azzurro, o viola o, ancora, Rosa chiaro. Ad Andromeda, vedendo la figlia finalmente pronta, salirono le lacrime agli occhi, «tesoro sei bellissima» disse, «grazie mamma, ma ti prego non piangere altrimenti piango anche io» le disse Tonks, «ok, ci proverò..» rispose Andromeda asciugandosi le lacrime.

Poco dopo arrivò Arthur che, in assenza di Ted in missione per il ministero, fu incaricato di potare la sposa all’altare, quando la vide scendere le scale rimase senza parole, «sei bellissima» disse, «grazie Arthur, e ancora grazie mille per aver accettato di portarmi all’altare» disse Tonks dandogli un bacio sulla guancia, il fotografo incaricato di immortalare quella giornata colse subito l’attimo e scatto una foto.

Poco distante da casa Black, invece, si consumava una scena che sapeva di déjà vue, «e se va storto qualcosa? E se ci ripensa? Perché dovrebbe sposare un vecchio come me?» disse Remus girando per tutta la camera da letto, in questo caso fu Sirius a prendere in mano la situazione, «ora smettila, vieni qui e siediti immediatamente» disse indicando la sedia che aveva davanti, Remus come sotto l’effetto della maledizione imperius obbedì, «ora stammi a sentire, piantala di dire fesserie. Uno, Molly ha predisposto ogni cosa, è matematicamente impossibile che vada storto qualcosa, due, sono sicuro che Tonks non ci ripenserà, state insieme da due anni, non credi che magari se ne sarebbe già andata a quest’ora se non ti amasse? Tre, se ha scelto te avrà i suoi buoni motivi quindi ora va la fuori e sposa la ragazza che ami, e smettila di comportarti come un ragazzino pauroso alle prese con i suoi M.A.G.O.!» disse Sirius tutto d’un fiato, «ben detto Sirius!» dissero in coro Harry e Ron, intenti a fare un tifo da stadio, «ok, ma non azzardarti mai più a darmi del ragazzino» disse Remus cercando di essere serio mentre lo diceva.

Infine lo sposo, il suo testimone e tutti gli altri giunsero nel luogo scelto per la cerimonia, un bellissimo prato vicino ad un piccolo laghetto, dove tutti gli invitati stavano prendendo posto. Mentre avanzava verso l’altare, Remus, si fermò a scambiare alcune parole con i presenti, «e così il grande giorno è arrivato, non sarai mica nervoso vero Remus?» disse Silente, «no certo che no…» rispose Remus, «dì la verità, si vede lontano un chilometro che ti tremano le gambe» s’intromise Sirius, «smettila, non è vero» disse Remus dandogli una gomitata nelle costole, «calma, calma ragazzi, l’agitazione non è sempre dannosa, ricordatevelo. Ora è meglio che andiate credo che manchi poco all’arrivo della sposa» disse Silente guardando in un punto non meglio precisato dall’altra parte del lago.

Proprio come aveva detto Silente, la carrozza volante sbucò dal nulla, trascinata a pelo d’acqua da un grande cavallo alato, fino a fermarsi vicino al grande arco che fungeva da entrata.

Le prime a scendere dalla carrozza furono le due damigelle, Ginny ed Hermione che si avviarono verso l’altare sottobraccio rispettivamente a Harry e Ron, poi finalmente eccola, bellissima nel suo abito, sottobraccio ad Arthur. Tutti i presenti si alzarono per accoglierla, e appena s’incamminarono verso l’altare una dolce musica si diffuse nell’aria

Tu lugar es a mi lado

Hasta que lo quiera dios

Hoy sabran cuanto te amo

Cuando por fin seamos dos

Remus era senza parole, vedendola avanzare le preoccupazione, che solo qualche ora prima lo avevano assalito, erano scomparse, ora voleva solo averla al suo fianco per il resto della sua vita. Tonks gli sorrideva un poco imbarazzata dal suo sguardo, che mai come in quel momento sentì entragli fin dentro l’anima, mentre lo vedeva avvicinarsi. Arthur la lasciò a lui ed insieme percorsero gli ultimi passi

Y nunca estive tan seguo

De amar asi, sin condicion

Mirandone mi amor te juor

Cuidar por sempre nuestra union

I due sposi, giunti davanti al cerimoniere si sorrisero poi prestarono la massima attenzione a quello che stava dicendo, «eccoci qui riuniti per unire questi due giovani nel sacro vincolo del matrimonio. Come tutti ben sapete questo non è un passo da compiere a cuor leggero, quello che state per compiere è un passo importate che vi legherà l’uno all’altra per il resto della vostra vita. Siete pronti per camminare insieme lungo la via che il destino ha tracciato per voi?» chiese, «sì» risposero all’unisono, «bene, ora prendetevi per mano e pronunciate le sacre promesse» disse ancora il cerimoniere, «io Remus prometto di amarti e rispettarti per tutto il resto della mia vita, qualsiasi prova il destino ci porrà davanti» disse Remus senza smettere di guardarla negli occhi, «io..Ninfadora.. prometto di amarti e rispettarti per tutto il resto della mia avita, qualsiasi prova il destino ci porrà davanti» disse a sua volta Tonks, «ora portate qui le loro bacchette e gli anelli nuziali» disse, Molly e Andromeda si fecero avanti portando su due cucini di raso le due bacchette e due anelli d’oro, il cerimoniere prese gli anelli e li consegno agli sposi, «questi anelli simboleggiano il cerchio della vita, scambiandoveli i cerchi delle vostre vite si uniscono» disse, Remus prese l’anello che aveva davanti lo infilò al dito di Tonks, «ti amo amore mio» disse, allo stesso modo Tonks infilò l’anello al dito di Remus, «anche io ti amo» disse a sua volta

Hoy te prometo

Amor eterno

Ser para siempre

Tuyo en el bien y en el mal

Hoy te demuestro

Cuanto te quiero

Amandote hasta mi final

Come per gli anelli, il cerimoniere consegnò le bacchette ai rispettivi proprietari i quali le incrociarono, poi il cerimoniere le legò con un nastro bianco, le due bacchette cominciarono a spruzzare scintille dorate, «così facendo vi lego l’un l’altra non solo nella vita ma anche nella magia» disse

Lo mejor que me ha passado

Fue Verte por primera vez

Y estar asi de mano en mano

Es lo que amor siempre soñe

«C’è qualcuno che si oppone all’unione di queste due persone?» chiese il cerimoniere, nessuno rispose, «bene, allora io vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa» disse, Remus non se lo fece ripetere due volte, la prese tra le braccia e la baciò come se non aspettasse altro da tutta la vita. Tutti i presenti applaudirono, e mentre gli sposi si avviarono per il lungo tappeto che correva tra le due fila di sedie gl’invitati spruzzarono per aria scintille colorate dalle loro bacchette, che si mescolarono con i colori caldi del tramonto sul lago.

*****

Dopo la cerimonia si ritrovarono tutti a casa Black, dov’era stato organizzato il banchetto.

Appena arrivati Tonks, Hermione e Ginny, andarono al piano di sopra per cambiarsi e mettersi qualcosa di meno ingombrante, «è stata una cosa stupenda» disse Ginny salendo le scale, «è vero, mi sono emozionata tantissimo» concordò Hermione, «avete ragione, ma non so.. sono contenta che sia finita, ora mi sento decisamente più tranquilla» disse Tonks, «dai ragazze svelte, che aspettano solo voi di sotto» disse Molly aiutando Tonks a togliersi il vestito mentre Andromeda gliene porgeva un altro sempre bianco ma più corto e dall’aspetto più comodo.

Una volta che tutti si furono seduti a tavola comparvero qua e là pietanze dall’aspetto molto invitante, «questa è opera degli elfi domestici!» disse Hermione visibilmente scandalizzata, «non ti preoccupare, saranno ricompensati adeguatamente» le disse Silente, «lo spero bene..» disse Hermione tra le risate di tutti. Tutto si rivelò perfetto, il cibo, l’accompagnamento musicale, l’atmosfera era proprio quella che avevano sperato si creasse, poco prima del dolce Sirius richiamò l’attenzione di tutti «scusate, un attimo d’attenzione. Volevo dire qualche parola, e dato che sono il testimone dello sposo è mio dovere farlo, giusto Remus?» lo sposo annuì ridendo, «ok, bene. Quando vidi per la prima volta questo ragazzino mingherlino e schivo pensai “ma com’è che è finito a grifondoro??” Ma col passare del tempo ne capii il motivo. Dentro di lui era nascosto, molto in fondo direi, un grande coraggio e una grande grinta che solo io e James siamo riusciti, senza non pochi sforzi, a tirargli fuori fino a farlo diventare il Remus Lupin che tutti con voi conoscete. Quindi, in poche parole, è merito mio e di James se oggi siamo qui a festeggiare! Ok, ok, scherzavo. Sono veramente felice di essere qui. Questi due “ragazzi”, con la loro unione ci hanno dato speranza per il futuro, ora sappiamo che ci sarà un domani per tutti noi e sono convito che sarà felice e luminoso sia per il maghi che per i babbani. Ora credo che sia il caso di smetterla con questi sentimentalismi, altrimenti rischio di rovinare la mia reputazione» tutti scoppiarono a ridere e applaudirono Sirius per il suo bellissimo discorso.

La serata continuò con una serie di balli, canti e tante risate, ma gli sposi sembravano gia in un mondo tutto loro «lo sai che sei bellissima?» le disse Remus, «anche tu non sei male, stai molto bene vestito così, dovresti farlo più spesso» disse dandogli un bacio, «hey voi due! Smettetela di sbaciucchiarvi ne avrete di tempo per farlo.. ora il testimone dello sposo deve ballare con la sposa» disse Sirius prendendo Tonks e portandola al centro della stanza, «Andromeda mi concedi questo ballo?» disse Remus alla neo suocera, «ma certo» disse entusiasta, e così anche loro si buttarono nelle danze.

Quasi al termine della serata gli sposi lasciarono casa Black, tutti li salutarono con grandi gesti mentre salirono sulla carrozza che, appena si mise in movimento scomparì nel nulla. Riapparve poco dopo davanti alla loro casa, Remus l’aiutò a scendere, «vuoi rispettare la tradizione?» le chiese, «ma sì dai. Lo abbiamo fatto fino ad ora» ripose lei, così Remus aprì la porta, la prese in braccio ed entrò in casa, «dai ora lasciami giù» disse ridendo Tonks. Chiusero la porta alle loro spalle, «finalmente soli cara signora Lupin» disse Remus prendendola tra le braccia, «già, signor Lupin» rispose baciandolo, d’un tratto però si sentirono degli strani rumori provenire dal salotto, appena si affacciarono rimasero shockati da quello che vi trovarono, qualcuno aveva appeso una quantità impressionante di ragnatele finte sui mobili e sul lampadario mentre, al centro della stanza, non c’erano più ne il divano, ne le poltrone e neppure il tavolino, al loro posto invece trovarono un laghetto con annessi cespugli, sassi e delle rumorosissime rane gracchianti, «Fred…» disse Tonks, «e George…» concluse Remus, ed insieme si misero a ridere, «andiamo a vedere cosa hanno combinato nel resto della casa» disse Tonks prendendolo per mano.

A fatica raggiunsero la cucina, o almeno, quella che una volta era stata una cucina, perché dopo l’incursione dei due gemelli Weasley era diventata una sorta di Serra con ogni sorta di pianta, «spero che non salti fuori anche la Sprite..sai con tutte queste piante» disse Tonks, «spero vivamente di no» disse a sua volta Remus, «tremo nello scoprire cos’avranno combinato alla nostra camera» disse Tonks facendo finta di rabbrividire, «non ci resta che scoprirlo» disse Remus portandola fuori dalla “cucina/serra”. Saliti al piano di sopra però rimasero stupiti nello scoprire che la loro camera sembrava intatta, a parte alcuni dolcetti dall’aria poco rassicurante sparsi qua e là, con tutta la diffidenza del caso però Tonks decise di controllare sotto al letto, «non ci credo, non hanno nascosto niente.. no! Non toccarlo!» disse cercando di fermare Remus, troppo tardi, “BOOM!”, il dolcetto che aveva appena preso in mano scoppiò fragorosamente, «hem.. direi che questi è meglio raccoglierli con infinita attenzione» disse Remus cercando di riprendersi, «si lo credo anche io..» disse Tonks scoppiando a ridergli in faccia, «e tu non ridere… piuttosto stai attenta a quelli.. si muovono da soli..» disse indicando un gruppetto di caramelle gommose che si spostavano autonomamente all’interno del vassoio dov’erano state disposte, «o mio dio… quei due sono davvero allucinanti..» disse Tonks chiudendo i “dolcetti – fuggitivi” in una scatola, «già però è stata una bella accoglienza» disse Remus avvicinandosi a lei e cominciando a sbottonargli il vestito, aveva aspettato anche troppo, «signor lupin cosa vorresti fare?» disse Tonks con aria da furbetta, «quello che aspetto da tutto il giorno..» disse baciandogli il collo ora nudo, «capisco..» disse Tonks togliendogli il gilet e la camicia, «la notte scorsa mi sei mancata, non sono più abituato a passare la notte da solo» disse e subito dopo la baciò, «anche tu mi sei mancato, spero che in futuro non ricapiti o almeno non troppo spesso» disse ricambiando i suoi baci, «spero proprio di no..» disse facendola sdraiare sul letto continuando a baciarla e ad accarezzarla come se non la vedesse da mesi, «hem amore, aspetta..» disse Tonks, «cosa c’è?» chiese stupito Remus, «niente.. è solo che.. c’è qualcosa che si muove nel letto..» disse Tonks indicando un rigonfiamento sotto alle coperte, anzi due rigonfiamenti. Scostate le coperte, trovarono rannicchiati al centro del letto due batuffoli di pelo uno rosa e uno azzurro «puffole pigmee!» disse Tonks prendendone subito una in mano, «che carine! Le possiamo tenere?» chiese a Remus facendogli gli occhi dolci «vedremo.. ma credo che sia il caso di spostarle da lì» disse facendo apparire un piccolo cestino con una bella imbottitura dove le adagiarono con cautela «bene e ora che anche le puffole sono sistemate..» disse attirandola di nuovo a sé, «possiamo continuare a fare quello che stavamo facendo» disse facendola sdraiare e mettendosi sopra di lei, «ti amo Remus» disse Tonks abbandonansi al piacere che solo lui sapeva darle, «anche io ti amo. E ti amerò sempre» disse a sua volta Remus, esplorando ogni centimetro del suo corpo.

Quella notte fecero più volta l’amore, la tensione degli ultimi giorni era finalmente sparita, ed entrambi, nonostante fossero felici di aver avuto parenti e amici con loro in quel giorno speciale, erano altresì contenti di essere finalmente soli nella loro nuova intimità, «come ti senti ad essere sposato?» gli chiese nel cuore della notte, «direi bene.. e tu?» chiese a sua volta Remus «anche io.. ma..», «ma cosa?» chiese preoccupato, «ma.. possiamo tenere le puffole?» disse ridendo, «dipende..» disse Remus guardandola, «da cosa dipende?» chiese Tonks, «vieni qui che te lo spiego..» disse attirandola di nuovo a sé.

   
 
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