Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: paynesmile    22/07/2011    2 recensioni
Durante il suo tour, Taylor riceve una chiamata inaspettata da qualcuno che non si sarebbe mai aspettata, questo cambierà completamente tutti i suoi piani.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buoonaaaseraaa, eccomi qui con il terzo capitolo, non sò non è che mi convinca molto, però vi dico che il prossimo sarà un pò diverso, anche  perchè cambierà il Rating della storia. Vabbè ecco il capitolo, vi lascio alle opinioni

 




Quando arrivai a Milano pioveva, e l'aereoporto di Linate era quasi deserto, aspettai il mio bagaglio e poi salii sulla grande macchina nera che mi aspettava, mi appoggiai al sedile e presi l'iphone.

"Arrivata a Milano, non vedo l'ora di suonare per voi!"

Sorrisi e lo posai in borsa, addormentandomi nel tragitto verso Venezia. Non sò quanto tempo dopo venni svegliata da mia madre.
«Tay, siamo arrivati sveglia..» disse scuotendomi il braccio, sospirai ed aprii gli occhi, sbattendoli più volte.
«mhm..» scesi dall'auto e durante la registrazione del check-in mi appoggiai a Grant, continuando a dormire. Quando arrivai in camera mi spogliai e mi buttai sul letto, non curandomi di mettere il pigiama. Non sò quanto tempo dopo venni svegliata da una suoneria, mi alzai di scatto.
«Si!cosa!dove!sonoqui!» dissi guardandomi intorno, presi il cellulare e notai che erano le 7.30 del mattino, mia madre mi aveva puntato la sveglia.
Feci una smorfia e presi il mio vestitino azzurro, mi chiusi nella doccia, rilassandomi e scesi a fare colazione.
«Giorno tesoro, il Jet leg si fa sentire?» chiese mia madre girando il caffè. Scossi la testa.
«non ho mai sofferto di Jet Leg, tantomeno con un ora di differenza, è stato un accumulo, Asia, Los angeles, e poi Europa. Allora, il programma di oggi?» chiesi sedendomi e mordendo un croissant, che con mia sorpresa si rivelò pieno di Nutella facendomi sporcare il viso.
«Allora, alle 8.30 partiamo di qui, come hai notato c'è un pò di strada per arrivare a Milano, hai due interviste, poi pranziamo al ristorante e andiamo per il SoundCheck, verso le 15, cosi che non troviamo molti fan, i cancelli saranno aperti alle 19.30, quindi alle 18.30 avrai i Meet&Greet che ha organizzato la Universal e dalle 19.30 alle 20.15 il T-Party, la cantante che apre inizierà alle 19.55 e tu uscirai alle 20.30.» disse mamma e cercai di memorizzare tutto.
«okok ho capito e poi?» chiesi.
«alle 22.30 finirai con Love Story come da Scaletta e torneremo in albergo, partiremo tra 2 giorni per la Francia.» continuò ancora.Annuii.
«com'è che devo salutare Stasera? non riesco a pronunciarlo >.<» sbuffai e bevvi il caffè.
«Buonasera taylor, Buonasera, poi Ciao lo sai dire.» disse mia madre ridendo. La guardai male e dopo essermi lavata i denti e aver preso la borsa ci avviammo per Milano.
Feci le mie interviste senza problemi, le ragazze erano anche molto simpatiche, andai a pranzo così velocemente che mi sembrava di stare al fast food.
Alle 14.20 salii sul palco al Mediolanum Forum, iniziammo a provare la scaletta, fino alle 18.00 quando poi scesi e aspettai le ragazze che avrei dovuto incontrare, amavo i meet. E quel giorno ricevetti tantissimi regali. Alle 20.30 si spensero le luci e salii sul palco, partii il discorso d'apertura e le note di Sparks Fly, il Forum era pieno, e sentivo tutti cantare con me, era la sensazione che più amavo al mondo, cantai Mine e poi mi fermai.
«Buonasera Milano! I'm Taylor, and tonight we have to sing, we have to dance, and we have to jump up and down. LET'S GO.»
Le note di The Story Of Us iniziarono a diffondersi per il Forum ed iniziai a saltare, coinvolgendo la folla. Poi passai a Back To december, l'unico suono che si sentiva era il pianoforte e l'intera folla cantare. Quando partii Better Than revenge sentiì la complicità che avevo con le mie fan scorrere a Mille, sentiì loro mettere lo stesso odio che misi io. Il resto del concerto lo passai tra risate, discorsi e abbracci. Quando salutai tutti e si accesero le luci corsi subito in macchina, ero esausta. Così li ringraziai tramite Twitter.

"fantastica Serata. Grazie Milano."

Restai durante il tragitto per l'albergo a guardare fuori dal finestrino, quando arrivai andai alla reception e sorrisi alla ragazza.
«Ciao, mi dai la chiave?» chiesi sorridendo.
La vidi mordersi il labbro e prendermi la chiave.
«Buon proseguimento di serata..» disse sorridente.Sorrisi.
«si, sto per fiondarmi a letto.» dissi ridendo, salii in camera ed aprii la porta. Feci per buttare le chiavi sul letto quando vidi una giacca.
«chi c'è?» urlai, presi la lampada in mano, quando vidi una figura uscire dal bagno.
«Non farmi del male, amo fare musica e amo i miei fan, ti dò tutti i soldi che vuoi!» dissi parandomi il viso.
La persona che era in camera mia scoppiò a ridere. Non poteva essere, non quella risata.
«Calmati Taylor, sono io.» Joseph prese la lampada dalla mia mano e la poggiò sul letto.
«C-che ci fai t-tu qu-qui?» riuscii solo a balbettare.
«Sono venuto qui per parlarti, faccia a faccia.» disse.
Mi sentii la testa girare, stavo per svenire.
«Fammi fare una doccia.» dissi solamente per poi prendere il pigiama e sparire in bagno.
Quando uscii lo trovai sdraiato sul letto con le gambe che pendevano di fuori a guardare il soffitto.
«Quante crepe hai trovato?» chiesi sedendomi a gambe incrociate sul letto.
Incrociò il mio sguardo.
«ho perso il conto..» disse soltanto. Poi si alzò e si sedette accanto a me. Si schiarì la voce, segno che stava per iniziare un discorso serio.
«Tay, ti chiederai perchè io sia qui no? non rispondere, te lo spiego subito, è un pò di tempo che non faccio altro
che pensarti in continuazione, stasera ho ascoltato il tuo live di Better than revenge e ho capito quanto stavi male
ma anche io in questi giorni ho capito qualcosa.»
disse. Sgranai gli occhi.
«Eri al concerto?!» dissi.
Lui annuì.
«Taylor..ti prego..possiamo riprovarci? ti giuro che non sarò stronzo, non come prima, sono cresciuto
ho capito tante cose, e una di quelle è che non posso starti lontano.»
I suoi occhi erano sinceri, così sorrisi ed annuii.
«okay Joe..» dissi mordendomi il labbro.
Lo vidi sorridere dolcemente ed avvicinarsi a me, mise una mano tra i miei capelli per poi poggiare le sue labbra sulle mie. Avevo completamente dimenticato quanto baciasse bene.

  
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