My mistress' Eyes are nothing like the Sun.

(Shakespeare, sonetto 130).

A M. con amore.

Dicono che Dante si sia innamorato di una ragazzina a soli 9 anni e che l'abbia amata tutta la vita, in un viaggio dall'Inferno al Paradiso. Ho sentito dubitare di questa sua dichiarazione, ma io ci credo fermamente, perché ho vissuto un viaggio dal Paradiso all'Inferno, per i begli occhi di una bambina.

I suoi occhi non erano il sole, anche se erano luminosi, come un mattino di primavera, i suoi occhi erano verdi e fermi, come le foreste o le cime delle montagne. Ed io ho perso l'occasione di guardarli, di avere qualcuno che mi guardi con quegli occhi, solo per colpa mia, e 'l modo ancor m'offende di come mi hanno fatto innamorare.

Il corallo è ben più scarlatto delle sue labbra scarlatte, ma io ho perso anche solo la possibilità di un bacio dalle labbra sua belle, sia solo sulla guancia, come a un fratello. Perché il mio giglio è morto, anche per colpa mia, per quello che ho fatto e per ciò che non ho fatto, per aver saputo e non aver saputo e perché siamo tutti sempre colpevoli del male che facciamo e di quanto non ostacoliamo e di divenire nave sanza nocchiero in gran tempesta.

E nonostante portasse il nome di un giglio, se bianca è la neve, di certo i suoi seni erano grigi, o forse avevano un colore che non ho mai visto, ma solo agognato in sogno, ma certo non bianco, perché sotto la pelle il sangue pulsava, ma non più, e mi appare come immagine in sogno, immagini debili sì, che perla in bianca fronte.

E non le scompiglierò più i capelli, che se i capelli son crini, scuri i crini crescono dalla sua testa, di un rosso cupo e intenso e con un gesto che sera solo nostro, che ci legava, ma non più che come è duro calle/ lo scendere e 'l salir per l'altrui scale , che non ho una casa a cui tornare, dove Lily mi apra la porta.

E ho visto rose variegate, rosse e bianche/ ma tali rose non le vedo sulle sue guance, ed erano ormai spente l'ultima volta che le ho viste, le sue belle gote, e le rose sono solo per la sua tomba, dove ella giace, nelle tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.

E di certo in certuni profumi vi è maggior delizia, che nel fiato che la mia donna esala, ma io morirei per poterlo respirare e per poterla finalmente baciare, per l'odore delle sue trecce di bambina, che sanno di occasioni perdute e non più tornate, che fe' sentir d'ambrosia l'orezza.

Amo sentirla parlare, ma so che la musica è ben più melodiosa, ma la sua voce mi è stata preclusa, sicchè non più né motto né saluto rivolger mi possa, andata via, come il vento, come quando surge a aprire zefiro dolce le' novelle fronde.

Ammetto che non ho visto l'incedere di una dea, ma ella camminando calca la terra, o meglio calcava, e spesso mi teneva la mano, nei nostri giochi di bambini o nei primi esperimenti di pozioni, che era l'unica dotata che mai abbia incontrato più brava di me, che tanto gentile e tanto onesta pare, ed ora non è più.

Eppure, per il cielo, ritengo che la mia amata si straordinaria/ come ogni altra donna falsamente cantata con immagini esagerate, ed ella è lì, proprio nel cielo, e nel mio cuore solo vive.

E se vi dicono che una bambina non possa sconvolgere così tanto un bambino, per i successivi 30 anni, soprattutto se non riescono a stare insieme e, quindi, Dante mente, non credeteci, perché per certe cose esiste il sempre.